1 / 20

Flusso di energia e ciclo materia

Flusso di energia e ciclo materia. La Terra è un sistema chiuso.

aira
Télécharger la présentation

Flusso di energia e ciclo materia

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Flusso di energia e ciclo materia

  2. La Terra è un sistema chiuso In ogni sistema chiuso vale il principio di conservazione della massa, che può solo subire processi di trasformazione e/o trasferimento da un comparto all'altro. Da quando esiste sulla Terra l'intera massa di acqua degli oceani, per esempio, è evaporata, ha prodotto precipitazioni ed è ritornata nell'oceano attraverso i fiumi molte migliaia di volte (ciclo dell’acqua). E ossigeno, carbonio e azoto, attraverso specifici cicli, vengono continuamente riciclati all’interno del sistema, principalmente a opera degli organismi viventi (per esempio con l’associazione di fotosintesi e respirazione nel ciclo del carbonio: 6CO2 +6H2O(respirazione) (fotosintesi) C6H12O6 + 6O2 Il "carburante" necessario per questi costanti processi di trasporto e trasformazione di materia nei vari comparti è l'energia che la Terra riceve dal Sole. L’energia solare grazie alla fotosintesi clorofilliana delle piante viene incamerata negli zuccheri, divenendo energia chimica che, attraverso l’alimentazione, passa negli animali erbivori e da questi ai carnivori.

  3. PRIORITA’nella GESTIONE deiRIFIUTI(in base alla normativa europea e nazionale) • riduzione • riuso • riciclaggio • incenerimento con recupero di energia • discarica

  4. CICLO DEL COMPOST

  5. DURATA DEI RIFIUTI NELL’AMBIENTE

  6. Fonte: Azienda che produce CDR

  7. Schema inceneritore

  8. Recupero energetico con diversi sistemi di gestione dei rifiuti

  9. Confronto tra inceneritore e automobili

  10. A che dose è pericolosa la diossina? • Un solo grammo di diossina rappresenta la dose annua per 4.500.000 persone ! In questo contesto si può ben comprendere il significato che rivestono i milligrammi e i grammi di diossine e furani originati ed emessi nell'ambiente da un impianto di incenerimento per R.S.U.

  11. Alteratori endocrini • Gli studi tossicologici indicano che l'esposizione a livelli bassi di diossine durante i periodi cruciali dello sviluppo può indurre danni permanenti alla salute. Finora tuttavia, erano noti solo i meccanismi d'azione anti estrogenica delle diossine, che determinano gli effetti - osservati sperimentalmente e sospettati clinicamente - sul ciclo riproduttivo femminile (in particolare, disturbi dell'ovulazione e infertilità). • Restavano però inspiegati, a livello molecolare, gli effetti a carico dell'apparato riproduttivo maschile, come il calo della fertilità, o le malformazioni. Soprattutto, restava da chiarire l'origine delle manifestazioni più fortemente associate all'esposizione a diossine, come i disturbi della funzione immunitaria, alcuni tumori.

  12. COSTI INCENERITORI • Incenerire 1 kg. di rifiuti costa molto di più delle 100 lire dichiarate negli articoli propagandistici delle lobby degli inceneritori. Dall’analisi dei dati relativi agli impianti considerati emerge un costo che va dalle 440 £/kg di Milano alle 280 £/kg circa di Schio e Padova. Emerge allora l’importanza per un impianto del Decreto del CIP per favorire la vendita dell’energia prodotta. La vendita dell’energia consente infatti a di abbassare il costo di smaltimento che a Milano diventa 142 £/Kg, a Padova 101 £/Kg, a Schio 213 £/Kg e a Venezia 249 £/Kg. Se tale vendita avvenisse però a prezzi di mercato e non al prezzo "drogato", non ci sarebbe nessuna convenienza a investire nell’incenerimento dei rifiuti, ostacolando per altro la raccolta differenziata. E’ dunque lo stato (cioè NOI) a pagare con i soldi della comunità le imprese private degli inceneritori, bloccando in questo modo vie più ragionavoli alla soluzione del problema rifiuti quali la non produzione, il riutilizzo e il recupero dei materiali superflui.

  13. Assurdi incentivi    Il WWF denuncia che l'incenerimento dei rifiuti, avendo incentivi e sostegni relativi alle strategie locali di smaltimento, rischia di assorbire la stragrande maggioranza degli incentivi previsti per le fonti rinnovabili, consentendo al nostro paese di non rispettare gli impegni presi a livello europeo, continuando a danneggiare il clima. Già nel 2002 il Gestore Nazionale della Rete (GRTN) ha attribuito ai rifiuti oltre il 44% dei "certificati verdi" destinati alle fonti rinnovabili in virtù della normativa esistente, che tale decreto viene ad aggravare ulteriormente.

More Related