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L’ACR non è un metodo… L’ACR ha un metodo.

L’ACR non è un metodo… L’ACR ha un metodo. Ciò vuol dire che non è possibile sganciare la proposta formativa dell’ACR dall’esperienza associativa in cui essa è inserita.

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L’ACR non è un metodo… L’ACR ha un metodo.

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Presentation Transcript


  1. L’ACR non è un metodo… L’ACR ha un metodo.

  2. Ciò vuol dire che non è possibile sganciare la proposta formativa dell’ACR dall’esperienza associativa in cui essa è inserita. Non si può prendere infatti il metodo che l’ACR si è data e adottarlo in un contesto non associativo, affermando così di “fare ACR”, perché solo all’interno della globalità delle scelte vissute in Azione Cattolica questo metodo trova senso ed efficacia.Diversamente si può dire di “ispirarsi” allo stile dell’ACR

  3. In ACR il ragazzo vive la sua esperienza formativa secondo una dinamica che parte sempre dalla vita e torna alla vita attraverso l’incontro salvifico e trasformante con Dio, nella parola, nei sacramenti, nella testimonianza.

  4. La storia dell’ACR è legata al grande contributo che essa ha dato al rinnovamento della catechesi negli anni 70. • Molte delle caratteristiche di questa catechesi, in primo luogo quella esperienziale, oggi vanno a costruire tutta la proposta formativa ACR.

  5. L’ACR sceglie una via di educazione alla fede che privilegia il vissuto nei confronti del teorico, il concreto nei confronti dell’astratto.

  6. L’esperienza del gruppo ACR non può essere solo una esperienza addizionale alle molte occasioni e impegni da cui attualmente è caratterizzata la vita del ragazzi, ma occasione per far sintesi di tutte le esperienze della vita”

  7. Un incisiva azione formativa passa attraverso la vita, le sue relazioni, le sue priorità, le sue provocazioni. “ciò che lascia un’impronta nelle vita delle persone è il clima in cui sono cresciute ; i valori che hanno respirato; le esperienze in cui sono state coinvolte.

  8. Visione e osservazione, contatto e intuizione, comprensione e fantasia, sentimento e progettualità, ascolto e parola, affettività, scelta e attuazione. Le tecniche educative usate con i ragazzi devono saper coinvolgere tutta la persona del ragazzo.

  9. Esperienza è pensiero, è emozione, è relazione, è impegno, tutto da assumere, da considerare, da convertire, da portare dentro il cammino della fede.

  10. 4-5 anni (i piccolissimi) 6-8 anni I gruppi ACR sono di norma parrocchiali, ma esistono anche realtà di piccole parrocchie in cui si formano gruppi di ragazzi interparrocchiali. 9-11 anni 12-14 anni

  11. analisi confronto La catechesi in ACR si articola attraverso il progressivo sviluppo di tre momenti distinti e collegati tra loro celebrazione

  12. Il mese del ciao - ottobreil mese della pace - gennaioil mese degli incontri - aprile-maggioil tempo estate eccezionale – giugno - settembre L’Iniziativa annuale (I. A.)si suddivide in 4 “tappe”

  13. Le tappe dell’I. A. sono lo strumento più alto ed evidente di protagonismo dei ragazzi nell’apostolato e nella missione verso i coetanei.

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