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PROGETTO STAYSCHOOL TRAINING PACKAGES

PROGETTO STAYSCHOOL TRAINING PACKAGES. Proposte di metodo Modulo 1 : Identificazione degli studenti a rischio. WORKSHOP n. 1 16 ottobre 2012. Proposte di metodo.

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PROGETTO STAYSCHOOL TRAINING PACKAGES

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Presentation Transcript


  1. PROGETTO STAYSCHOOL TRAINING PACKAGES Proposte di metodo Modulo 1 : Identificazione degli studenti a rischio WORKSHOP n. 1 16 ottobre 2012

  2. Proposte di metodo • Il Portale School Inclusion: panoramica e struttura Ogni slide fa riferimento ad altrettanti punti sviluppati nel Portale in ogni modulo • I concetti-chiave rimandano ad altrettanti approfondimenti ( bibliografici, documentari, di esperienze concrete) ricavabili dal Portale • Al termine di ciascun modulo sulla base delle letture svolte si propone un «tool», uno strumento didattico da utilizzare sia per i docenti che per gli studenti. • http://schoolinclusion.pixel-online.org/ per accedere al materiale è necessario avere Username (teacher) e password (pixel)

  3. Utilizzo del Portale • Le slide illustrano il contenuto dei singoli moduli seguendo l’ordine del portale • I materiali disponibili in Italiano sul portale School Inclusion sono stati tradotti facendo riferimento ai contributi originali , possono essere quindi opportuni degli aggiustamenti • La lettura dei materiali presenti sul portale rappresenta la base di lavoro per il successivo workshop e per i contributi da «postare» sul forum. • Il forum (istruzioni a parte) serve a condividere l’esperienza formativa con gli altri partner e a costruire una base di materiali utili per i prodotti finali.

  4. Portale School Inclusion : risorse Ciascun modulo formativo è basato, oltre che su riferimenti diretti attraverso i link, su altri materiali che completano il modulo. • Studi di casi : la presentazione di casi significativi sul tema della dispersione • Esperienze docenti : progetti, esperienze singole e/o collettive di docenti «sul campo» • Iniziative di formazione : esperienze di formazione e/o autoformazione legate ai vari aspetti della dispersione scolastica

  5. Identificazione studenti a rischio • Nel portale School Inclusion il modulo è stato curato da una scuola inglese, con riferimenti al sistema britannico, caratterizzato da forte autonomia locale e con peculiarità non sempre trasferibili • Il modulo , per la sua tematica e per il suo svolgimento, funge da modulo introduttivo e trasversale rispetto agli altri moduli del corso

  6. Identificazione studenti a rischio dispersione e abbandono • I fattori che portano all’abbandono e alimentano il rischio dispersione sono molteplici • Analisi di casi di studio, interviste a dirigenti e docenti, famiglie, decisori e soggetti istituzionali • Sullo sfondo i dati nazionali, regionali disponibili : difficoltà di avere dati omogenei sul fenomeno dispersione

  7. Una prima indicazione dalla lettura dei materiali I fattori di «rischio» sono individuati in quattro categorie: • educativi, personali, familiari e sociali. • Non è quasi mai possibile far riferimento ad uno solo di questi o alla prevalenza di uno di questi • più precoce è l’identificazione, maggiori sono le possibilità di risolvere il problema e offrire allo studente le migliori opportunità di successo scolastico.

  8. Fattori educativi: qualità dell’insegnamento • L’insegnamento come stimolo per indurre motivazione e curiosità , per non creare «noia» • La stabilità del corpo docente produce leadership e autorevolezza positiva • La necessità di intervenire sulla formazione e sull’aggiornamento del docente ( siamo qui per questo )

  9. Fattori educativi : stili di apprendimento e clima educativo • Le intelligenze multiple e gli stili di apprendimento : ciascuno di noi impara in modo diverso • La motivazione all’apprendimento nasce da un clima educativo positivo • Minimi livelli di coercizione e individuazione di spazi e momenti educativi all’interno della classe

  10. Fattori educativi : valutazione • Il modulo si riferisce al modello inglese • In ogni caso la valutazione di ogni singolo studente è essenziale per stabilire quale livello abbia raggiunto nel percorso formativo, quale debba essere la sua meta e come raggiungerla. • Autovalutazione, questionari di percorso e di processo, sono strumenti ancora da perfezionare nel sistema italiano

  11. Fattori educativi :la comunicazione • Comunicazione fra scuole o reti di scuole soprattutto nel passaggio da un ordine a un altro • Comunicazione costante e frequente con la famiglia • Comunicazione chiara sull’offerta formativa soprattutto nella fase di accoglienza • Necessità di offrire una comunicazione completa sui curricula, sugli sbocchi offerti dal percorso formativo

  12. Fattori personali • Frequenza scolastica e comportamento • Il peso del gruppo dei pari • Atti e fenomeni di bullismo • Mancanza di autostima • «noia» non solo rispetto all’ambiente scuola ma anche rispetto alle discipline • Dare minor peso all’impegno scolastico rispetto alla possibilità di lavoro e quindi di autonomia

  13. La famiglia e la sua influenza • Grande varietà di ambienti di provenienza • Origine sociale delle famiglie e scarsa conoscenza e/o considerazione della scuola • Necessità o circostanze familiari speciali • Immigrazione e difficoltà legate al territorio di provenienza e di destinazione • Casi di conflitto con le autorità scolastiche di fronte alle difficoltà dei figli

  14. La comunità e i fattori sociali • L’importanza dell’ambiente socio-economico di provenienza della famiglia dello studente • Comportamenti border line sul piano sociale e delle responsabilità penali in un contesto di degrado • Cultura del lavoro che non assegna grande importanza alla qualificazione professionale • Scelte politiche nazionali e territoriali • Risonanza mediatica

  15. Che fare dopo l’identificazione: le buone pratiche • Orientamento, incontri con operatori, agenzie formative risorse istituzionali per avere un quadro esauriente dei percorsi possibili • Lavorare sugli stili di apprendimento per il recupero della motivazione • Attivare forme precoci di controllo ( es. assenze , comportamento) • Massimo e costante coinvolgimento della famiglia • Apprendimento alternativo e opportunità di tempo extrascuola • Educazione tra pari e mentoring • Training continuo degli insegnanti ( formazione e autoformazione)

  16. Grazie per l’attenzione

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