1 / 49

PUNTI DEL DISCORSO:

PUNTI DEL DISCORSO:. RICERCA DI INTELLIGENZE EXTRATERRESTRI. La placca d’oro sul Pioneer 10 Il segnale di Arecibo La formula di Drake . 2) IL FENOMENO UFO. Realtà degli avvistamenti Provenienza. 3) I CERCHI NEL GRANO. RICERCA DI INTELLIGENZE EXTRATERRESTRI.

alaire
Télécharger la présentation

PUNTI DEL DISCORSO:

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. PUNTI DEL DISCORSO: • RICERCA DI INTELLIGENZE EXTRATERRESTRI • La placca d’oro sul Pioneer 10 • Il segnale di Arecibo • La formula di Drake 2) IL FENOMENO UFO • Realtà degli avvistamenti • Provenienza 3) I CERCHI NEL GRANO

  2. RICERCA DI INTELLIGENZE EXTRATERRESTRI Una bottiglia nell’oceano Messaggi radio

  3. Ci sono esseri intelligenti su altri mondi ? L’uomo si è fatto questa domanda fin dai tempi antichi. Ma adesso, per la prima volta nella storia dell’umanità, i progressi delle scienze biologiche e della tecnologia spaziale potranno finalmente permettere di rispondere. Anche se non abbiamo ancora trovato nessun esempio di vita extraterrestre, il confronto con certe forme di vita terrestri suggerisce che esistono nel Sistema Solare potenziali habitat per la vita extraterrestre tuttavia.... Nel Sistema Solare, se esiste vita, molto probabilmente si tratta di VITA BATTERICA. Vediamo i tentativi di metterci in contatto con civiltà fuori del Sistema Solare

  4. Pioneer 10 Pioneer 10 (1979) fu la prima astronave ad attraversare la fascia degli asteroidi, la prima a fare osservazioni dirette di Giove e il primo oggetto umano a lasciare il nostro Sistema Solare. Per quest’ultimo motivo si pensò di apporre all’astronave una placca d’oro anodizzato e alluminio, riportante un messaggio degli uomini per gli altri eventuali abitanti della nostra galassia. Il messaggio fu ideato da Carl Sagan, Frank Drake e Linda Salzman-Sagan.

  5. LA PLACCA DI PIONEER 10 L’uomo, la donna e l’astronave Transizione Iperfine H neutro 15.24 cm Posizione del Sole rispetto al centro della galassia e pulsar note Orbita dell’astronave 22.86 cm

  6. La struttura iperfina di H Elettrone - su Elettrone - giù Protone L’elettrone è dotato di un momento magnetico di spin, che può assumere due valori, su o giù. Quando l’elettrone passa dallo stato di spin-su a spin-giù, emette ad radiazione di frequenza 1420 MHz, che corrisponde ad una lunghezza d’onda di 21 cm. Sotto lo schema dell’atomo di idrogeno vi è un simbolo verticale che assume il valore dell’unità di misura, sia per le lunghezze che per i tempi.

  7. Orbita dell’astronave I numeri binari vicino a ciascun pianeta misurano la distanza pianeta-sole. L’unità di misura è un decimo dell’orbita di Mercurio.

  8. Posizione del Sole rispetto al centro della galassia e pulsar note 14 delle 15 linee sono proporzionali alla distanza del Sole da 14 sorgenti pulsar note. I numeri binari che affiancano le linee indicano quali sono le frequenze di queste sorgenti note. Le pulsar hanno una frequenza che dipende dal tempo. Quindi chi troverà la placca e decifrerà il messaggio, riuscirà a capire dove è il nostro Sole e quando è partita l’astronave. La quindicesima linea è proporzionale alla distanza del sole dal centro della galassia.

  9. Il Segnale di Arecibo Il 16 Novembre 1974, dal radio-telescopio di Arecibo in Portorico fu trasmesso un segnale di 1679 impulsi alla frequenza di 2380 MHz. Gli impulsi erano una successione di 0 e di 1. I diversi valori venivano ottenuti con semplici variazioni della frequenza di trasmissione. Il segnale è stato indirizzato verso l’ammasso globulare di Ercole M13, a 25.000 anni luce È più una dimostrazione delle conquiste tecnologiche del genere umano che un reale tentativo di conversare con una razza aliena.

  10. Il Segnale di Arecibo • NUMERO IMPULSI : • 1679=23x73(NUMERI PRIMI). • Se si ordina il segnale in una matrice di 23 colonne e 73 righe, si ottiene la rappresentazione grafica qui riportata. CRITTOGRAMMA DI DRAKE NERO 1 BIANCO 0

  11. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Le prime quattro righe del messaggio sono la rappresentazione binaria dei numeri da uno a 10 1x20 =1 0x20 + 1x21 = 2 1x20 + 1x21 = 3 1x20 + 1x21 + 1x22 = 7 0x20 + 1x21 + 0x22 + 1x23 = 10 Nella quarta riga vi è un indicatore di inizio numero

  12. 1 6 7 8 15 (*) inizio numero Qui sono rappresentati i numeri atomici degli atomi importanti per la vita sulla Terra 1 H - Idrogeno 6 C - Carbonio 7 N - Azoto 8 O - Ossigeno 15 P - Fosforo

  13. Questa parte del messaggio descrive le molecole che compongono il DNA specificandone il numero degli elementi • Le formule delle basi azotate (adenina, timina, citosina, guanina) presenti nei nucleotidi del nostro DNA. • viene inoltre mostrata la struttura a doppia elica del DNA • In mezzo alla doppia elica la stringa verticale indica il numero di nucleotidi nel DNA • (il numero rappresentato è • 4,2 miliardi, anche se le • coppie di basi nel genoma • umano sono stimate essere • 3,2 miliardi).

  14. L'elemento centrale rappresenta un uomo, mentre il numero 14 (scritto orizzontalmente a sinistra) moltiplicato per la lunghezza d’onda del messaggio (126 mm) dà 1.764 mm, l'altezza media di un essere umano. L'elemento a destra è il numero 4.292.853.750 codificato in 32 bit (0xFFDFBFF6 in esadecimale) e rappresenta in numero della popolazione mondiale nel 1974. H=1110=1x23+1x22+1x21+0x20=14x12.6=176.4 cm P=11111111110111111011111111110110=4.3 miliardi

  15. Il Sistema Solare • In questa sezione il messaggio riproduce schematicamente il nostro sistema solare. Per evidenziare la Terra, il terzo pianeta, viene rappresentata non allineata rispetto agli altri e direttamente sotto la sagoma dell’uomo Oltre alla posizione, il disegno fornisce un'indicazione non in scala delle dimensioni dei pianeti.

  16. Il messaggio termina con la rappresentazione grafica del telescopio di ARECIBO • Il numero 2.430 sottostante invece (rappresentato orizzontalmente, l'indice di inizio numero è il bit in basso a destra del gruppo centrale) moltiplicato per la lunghezza d'onda rappresenta il diametro del radiotelescopio.

  17. L’illustre radioastronomo Francis Drake ha cercato di valutare il numero di civiltà intelligenti con cui potremmo entrare in contatto.

  18. “Settecento miliardi di galassie, e in ognuna di esse da cento a quattrocento miliardi di stelle. Come pensare che tutto questo sia solo per noi?...” Nel 1961, l'astronomo Frank Drake suggerì una formula per ragionare sulla diffusione della vita nella nostra Galassia. Drake identificò una sequenza di sette termini, per aiutare a riflettere su ciò che deve verificarsi prima che un pianeta possa essere abitato da una vita civilizzata, in grado di trasmettere segnali elettromagnetici. L’equazione di Drake fornisce un modo per stimare il numero di mondi della Via Lattea che potrebbero avere vita intelligente e le cui trasmissioni radio potrebbero essere rilevabili dalla Terra.

  19. EQUAZIONE DI DRAKE Numero di civiltà extraterrestri evolute presenti nella Galassia: Tasso medio di formazione stellare nella Via Lattea N° medio di pianeti in grado di ospitare forme di vita Frazione di stelle con Sistema Planetario Frazione di pianeti abitati sui quali evolvono forme di vita intelligente Frazione di pianeti in cui la vita di sviluppa Frazione di esseri intelligenti in grado di comunicare Stima della durata di queste civiltà

  20. SETI = Search for ExtraTerrestrial Intelligence CETI = Communication with ExtraTerrestrial Intelligence Probabilmente il solo tipo di intelligenza extraterrestre che possiamo sperare di scoprire è quella capace di inviare e ricevere segnali radio nello spazio. Frequenze usate: 1420 MHz (λ = 21 cm) dall’H 1720 MHz (λ = 17,4 cm) dall’OH • Una volta stabilito un contatto che cosa possiamo trasmettere? • numeri o successioni di numeri: potenze di 2, numeri primi, π, e=2.718281829 • informazioni sul Sole: massa H / massa He = 3.17 • Tutti i numeri possono essere espressi nel sistema binario: • 1 = 1; 2 = 10; 3 = 11; 4 = 100; 8 =1000; 10 = 1010; 64 = 1000000

  21. REALTÀ E PROVENIENZA DEGLI UFO

  22. Dal libro “LA VITA NELL’UNIVERSO” di Bignami, Ranzini e Venturoli Ed. Bruno Mondadori, Milano (2003) p. 193 CONSIDERANDO LE POSSIBILITA’ DI CONTATTO CON CIVILTA’ ALIENE NON SAREBBE CORRETTO IGNORARE IL FENOMENO DEGLI UFO. L’UFOLOGIA E’ CONSIDERATA CON SOSPETTO DALLA SCIENZA UFFICIALE. DIETRO IL FENOMENO UFO POTREBBERO CELARSI FENOMENI FISICI ANCORA POCO CONOSCIUTI

  23. Sugli UFO le domande sono 2: • 1) Esistono davvero degli oggetti volanti • non identificati? • 2) Se esistono, hanno a bordo degli alieni?

  24. VARIE FORME DI UFO Sono stati riportati circa 700 mila avvistamenti. Anche se molti possono essere interpretati come dovuti a fenomeni naturali, ne resta un certo numero non spiegati.

  25. FOTO ATTENDIBILE DI UN UFO presa dal libro del fisico dell’atmosfera James E. Mc Donald: “GLI UFO E LA SCIENZA” Fanucci Ed. Roma 1977

  26. Il sondaggio Sturrock (1975) • Coordinato da Peter S. Sturrock (Istituto per la Ricerca sul Plasma dell’Università di Stanford) • Rivolto ai membri dell’American Astronomical Society • Ottenute 1.356 risposte, con 62 avvistamenti, pari al 4% di coloro che avevano risposto. Sette casi erano corredati da fotografie. da Giuseppe Stilo: Le osservazioni di fenomeni aerei non identificati di astronomi e astrofili: un progetto di catalogo. Saint Vincent 23/6/2007

  27. L’AVVISTAMENTO PIU’ AUTOREVOLE IL 20 AGOSTO 1949 Foto e disegno presi dal libro di J. Mc Donald citato

  28. Alcune osservazioni di astronomi • 23 agosto 1966: astronomi dell’osservatorio Kandilli (Istanbul) riprendono macchie solari con macchine collegate ad un telescopio. A 17’ l’uno dall’altro 2 corpi non identificati transitano sul disco e sono fotografati. Pubblicano le foto spiegando trattarsi di satelliti artificiali in orbita, ma colleghi ribattono con calcoli indicanti che i corpi erano troppo grandi e troppo vicini alla Terra per esserlo.  • 11 ottobre 1974: un astronomo americano, nei pressi dell’osservatorio del Sacramento Peak (Nuovo Messico), di giorno vede in cielo a non più di 400 metri un corpo grigio-argento di dimensioni angolari pari a 5 o 6 diametri solari. Muove in linea retta contro le nubi sino a virare in alto accelerando e sparendo. Durante l’osservazione il motore del furgoncino su cui viaggia ed il mangianastri cessano di funzionare. Da Giuseppe Stilo, PowerPoint citato Da Giuseppe Stilo, PowerPoint citato

  29. In seguito ai numerosissimi avvistamenti di UFO del secondo dopoguerra (anni 1947-1972) l’USAF ha fatto svolgere indagini da speciali commissioni di inchiesta come il PROJECT BLUE BOOK e la COMMISSIONE CONDON. In seno a quest’ultima sorsero notevoli contrasti quando due membri fecero diventare di pubblico dominio un memoriale del Dr. Low, coordinatore della commissione, in cui si diceva: “Non sembra rispettabile concedere una seria considerazione alla possibilità che gli UFO esistano veramente”. Il consulente scientifico del Project Blue Book J.A. Hynek, inizialmente scettico, analizzando le testimonianze di piloti, hostess e agenti di polizia, si convinse di trovarsi di fronte ad un fenomeno reale e meritevole della massima attenzione e fondò il Center for UFO’s studies.

  30. Il sondaggio Herb-Hynek (1980) • Coordinato da Gert Herb, astrofilo Usa, insieme all’astrofisico Joseph Allen Hynek • Rivolto ai membri di tre delle maggiori associazioni di astrofili americani • Ottenute 1.805 risposte.  427 (23%) avevano visto presunti fenomeni non identificati. 66 seguiti al telescopio, 7 erano casi fotografici, alcune osservazioni ravvicinate Da Giuseppe Stilo, PowerPoint citato

  31. Classificazione di Hynek • I Tipo- puri avvistamenti • II Tipo– avvistamenti con conseguenze fisiche (abbagliamento, imponderabilità, interruzioni circuiti elettrici delle automobili) • III Tipo - osservazioni ravvicinate di umanoidi che scendono dagli oggetti volanti

  32. Umanoidi a Bologna Incontro ravvicinato del III tipo La sera del 9 dicembre 1962 Antonio Candau di 27 anni, da via Codivilla presso Porta D’Azeglio, notò un disco metallico del diametro di 9 metri posarsi al suolo. Da esso scesero 2 umanoidi alti 1 metro e 70, indossanti tute gialle. Essi si rivolsero al Candau in una lingua sconosciuta, risalirono sull’astronave e ripartirono velocemente. Da P. Fiorino e G.P. Grassino, Rivista di informazione Ufologica (CISU), Anno II, Dicembre 1987, pag. 5-10.

  33. PER RISPONDERE ALLA DOMANDA: A BORDO DEGLI UFO CI SONO DEGLI ALIENI? CI SONO DUE SCUOLE DI PENSIERO: L’astrobiologo Carl Sagan nel suo libro “Il mondo infestato dai demoni” Ed. Baldini & Castoldi, Milano 2001 A pag. 111 dichiara che non si deve accettare nulla che non sia suffragato da prove. Su un questione così importante le prove devono essere al di sopra di ogni possibile dubbio. A pag. 122 scrive che dopo ogni conferenza c’è sempre qualcuno che gli poneva la domanda: “Lei crede negli UFO” come se fosse un problema di fede e non di prove. Quasi mai gli veniva chiesto: “Ci sono prove valide a sostegno della tesi che gli UFO sono Astronavi aliene?”. Nel resto del libro egli nega che ci siano.

  34. PARADOSSO DI FERMI Se la vita intelligente nell’universo non è rara ed è in grado di colonizzare la galassia in un milione di anni, perché non sono qui? • Nel suo libro “Se l’universo brulica di alieni… dove sono tutti quanti?” • Sironi Ed., Milano (2005), il fisico Stephen Webb dà 50 soluzioni al paradosso di Fermi, suddivisi fra 3 possibilità: • SONO QUI • ESISTONO, MA NON HANNO ANCORA COMUNICATO • NON ESISTONO (l’autore propende per questa possibilità)

  35. L’ALTRA SCUOLA DI PENSIERO RITIENE INVECE CHE L’ORIGINE EXTRATERRESTRE SIA UN’IPOTESI PLAUSIBILE VEDIAMO DUE EPISODI SIGNIFICATIVI DESCRITTI DA J. MC DONALD NEL SUO LIBRO SUGLI UFO CITATO: Nella notte fra il 13 e il 14 agosto 1956 una formazione di oggetti luminosi ha compiuto complesse evoluzioni sopra l’Inghilterra sudorientale. I movimenti di tali oggetti sono stati seguiti e registrati da aerei dell’aviazione inglese.

  36. STATI UNITI CENTRO-MERIDIONALI 17 LUGLIO 1957 • Un aereo RB-47 dell’USAF con a bordo 6 ufficiali venne inseguito per un’ora e mezzo da un oggetto luminoso che fu: • seguito dai radar a terra • osservato a occhio nudo dall’equipaggio • segnalato da 3 monitor a bordo dell’apparecchio. • Di particolare interesse sono: • le apparizioni e sparizioni simultanee sui 3 monitor • la rapidità di manovra dell’oggetto. Per Mc Donald le spiegazioni dell’episodio date dal Rapporto Condon (fiamme pozzi petroliferi) e dal Blue Book (aereo di linea) sono inadeguate.

  37. Dal Tartuffe di Molière (Atto V, scena III): Orgon: Io ho visto, dico visto con i miei propri occhi, Ciò che si chiama visto. È necessario che voi ribattiate? M.me Pernelle: Mio Dio! Molto spesso l’apparenza inganna: Non bisogna sempre giudicare su quello che si vede.

  38. La grande maggioranza degli scienziati accetta l’idea che ci siano altri esseri intelligenti extraterrestri (altrimenti non sarebbero stati organizzati i progetti SETI e CETI). Se si pensa alla rapidità dello sviluppo tecnologico avvenuto sulla Terra negli ultimi secoli, le capacità tecniche di una civiltà che ha iniziato a svilupparsi un milione di anni prima di noi potrebbero essere enormi. C’è così una probabilità non nulla che esseri extraterrestri siano capaci di visitare la Terra e che lo abbiano già fatto. (Dal libro di P. Ulmschneider:“INTELLIGENT LIFE IN THE UNIVERSE” Ed. Springer, Berlin 2003)

  39. A pag. 165 del libro di P. Ulmschneider citato UNA PROVA CONVINCENTE E INEQUIVOCABILE DELLA VISIONE O DI UN CONTATTO CON UN ESSERE EXTRATERRESTRE SAREBBE UNA DELLE PIU’ GRANDI SCOPERTE SCIENTIFICHE NELLA STORIA DELL’UMANITA’

  40. PROTOCOLLO DI PRIMO CONTATTO (dal libro di Gilmour e Sephton: Introduction to Astrobiology, Cambridge Univ. Press 2004) 1) Superare le barriere di linguaggio 2) Un piccolo gruppo di delegati umani con un capo si dovrebbe incontrare con un gruppo simile di delegati alieni 3) Chiarire subito che l’umanità preferisce la pace 4) Offrire di condividere le nostre conoscenze 5) Parlare della vita sulla Terra, della storia della nostra specie, della nostra scienza

  41. Recentemente il fenomeno UFO è stato generalizzato nei “Fenomeni Luminosi Transienti nell’Atmosfera” (LTPA) visibili in diversi luoghi, ma soprattutto nella valle di Hessdalen in Norvegia

  42. CERCHI NEL GRANO I "cerchi nel grano" ("Crop Circles") sono di forma rotonda o ellittica, con un diametro che varia dai 45 centimetri ai 200 metri, con una dimensione media di 50 metri; sono di una precisione assoluta, con una straordinaria fantasia di varianti nel disegno. Molto particolare è anche il modo in cui i cerchi vengono tracciati: le piante di grano vengono piegate delicatamente, tutte nella stessa direzione e mai spezzate. Continuano infatti a crescere tranquillamente, raggiungendo così sdraiate, la piena maturazione. Scienziati statunitensi hanno scoperto nelle piante prelevate dai cerchi notevoli alterazioni fisiche e genetiche, spiegabili solo con l'irradiazione di microonde a noi sconosciute. .

  43. Come per gli UFO ci sono 2 scuole di pensiero: • Si tratta di scherzi di burloni • Sono disegni fatti da alieni per informarci che esistono e farci vedere come sono bravi

  44. “There are more things in heaven and earth, Horatio, than are dreamt of in your philosophy”. (Amleto, atto I, scena 5) “Vi sono in cielo e in terra, Orazio, più cose di quante ne sogna la tua filosofia”. (trad. di Eugenio Montale)

  45. VENIET TEMPUS QUO ISTA QUAE NUNC LATENT IN LUCEM DIES EXTRAHAT ET LONGIORIS AEVI DILIGENTIA (Seneca, Naturales Quaestiones, VII, 25, 4) VERRA’ IL GIORNO IN CUI IL TEMPO E GLI SFORZI CHE VI AVRA’ DEDICATO UN MAGGIOR NUMERO DI GENERAZIONI PORTERANNO ALLA LUCE CODESTE NOZIONI CHE PER ORA RESTANO CELATE

More Related