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Quadro riassuntivo dei servizi sociali in Alto Adige leggi-uffici-strutture-benefici

Quadro riassuntivo dei servizi sociali in Alto Adige leggi-uffici-strutture-benefici. Competenze della Provincia. Competenza legislativa primaria

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Quadro riassuntivo dei servizi sociali in Alto Adige leggi-uffici-strutture-benefici

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  1. Quadro riassuntivo dei servizi sociali in Alto Adigeleggi-uffici-strutture-benefici

  2. Competenze della Provincia Competenza legislativa primaria Alla Provincia Autonoma di Bolzano è stata attribuita competenza legislativa primaria nel settore dell’assistenza e beneficenza pubblica. Ciò significa che lo Stato può determinare solo le direttive entro le quali la Provincia dovrà legiferare

  3. Legge di riordino dei Servizi sociali • L’intervento di riordino più significativo nel campo dell’assistenza sociale in Alto Adige risale al 1991 (LP13/1991 “Riordino dei servizi sociali) • Con questa legge è avvenuta la delega delle competenze amministrative nel campo dell‘assistenza dalla Provincia ai Comuni

  4. Obiettivi del riordino dei servizi sociali • La territorializzazione dei servizi sociali, tramite la creazione di una rete di distretti sociosanitari in grado di coprire il territorio della provincia • Un processo di decentramento, tramite la delega delle competenze amministrative dalla Provincia ai Comuni

  5. Delega dei servizi sociali da parte dei Comuni • Avendo la maggior parte dei comuni un territorio molto piccolo i comuni hanno a loro volta delegato le competenze amministrative ad entità territoriali di dimensione sovracomunale, le Comunità Comprensoriali • Eccezione: il Comune di Bolzano; in considerazione delle proprie specificità sociali e amministrative il Comune di BZ ha istituito un‘Azienda dei Servizi Sociali che gestisce tutti i servizi soicali presenti sul territorio comunale

  6. Competenze della Provincia • Potere legislativo • Pianificazione, orientamento, coordinamento e controllo die servizi sociali • Aggiornamento professionale e riqualificazione del personale • Finanziamento dei compiti delegati ai Comuni e alle Comunità comprensoriali • Ampliamento e ristrutturazione dei beni immobili • Gestione e sviluppo del Sistema informativo provinciale (SIPSA)

  7. Strumenti della Provincia per gestire ed indirizzare i servizi sociali • Competenza legislavita • Fiananziamenti alle Comunità Compr. • Erogazione di contributi • Piano sociale provinciale (documento programmatico triennale che stabilisce indirizzi e linee guida per le politiche sociali locali • Direttive e incontri di coordinamento

  8. Piano sociale provinciale Principale strumento di pianificazione dei servizi sociali in Alto Adige Compiti: • Stabilisce le linee guida generali e gli obiettivi • Funge da modello per l‘assistenza sociale in Alto Adige • Fornisce degli orinetamenti per un‘organizzazione efficiente dei servizi • Coordina i programmi e le misure dei servizi sociali e di quelli sanitari • Stabilisce il fabbisogno di personale • Definisce delle linee guida per la formazione e l‘aggiornamento del personale e per la sua riiqualificazione professionale • Definisce le priorità in fatto di utilizzo dei mezzi finanziari

  9. Carattere vincolante del Piano sociale provinciale Una volta approvato dalla Giunta provinciale, il Piano sociale provinciale diventa un modello vincolante per tutte le iniziative ed i prestatori dei servizi, sia pubblici che convenzionati, operanti nel campo sociale

  10. Politica sociale – il principio di sussidiarietà Le varie unità sovraordinate (famiglia, Comune, Comunità Comprensoriali, Provincia, Stato) intervengono, favorendo e sostenendo, solo quando l‘unità minore non è in grado di svolgere da sola un compito essenziale

  11. Il principio di sussidiarietà Con questo principio si mira a conciliare due esigenze potenzialmente divergenti: • La tutela dei gruppi sociali deboli o a rischio • La salvaguardia e il rispetto del diritto all‘autodeterminazione ed alla respon-sabilità del singolo

  12. Competenze delle Comunità comprensoriali • Organizzazione e gestione dei servizi sociali • Garanzia di un‘erogazione regolare delle prestazioni • Conclusione di accordi con strutture private, associazioni, cooperative o fondazioni • Partecipazione alla pianificazione dei servizi sociali • Costruzione, ristrutturazione ed ampliamento delle infrasturtture edilizie su incarico della Provincia

  13. Strumenti delle Comunità Comprensoriali per partecipare alla pianificazione dei servizi sociali • Elaborazione di programmi di attività • Stipula di convenzioni (contratti) con altri enti pubblici o privati

  14. Competenze dei Comuni • Competenze proprie • Competenze delegate • Competenze proprie: Gestione degli asili nido Gestione dei centri di accoglienza per i senzatetto Gestione degli alloggi per gli anziani Predisposizione de aree attrezzate per i nomadi • Competenze delegate: In seguito alle disposizioni di legge sulla riorganizzazione dei servizi sociali i Comuni hanno delegato l‘esecuzione dei compiti alle Comunità Comprensoriali

  15. Competenze della Regione Nel campo della previdenza e sicurezza sociale, il potere legislativo della Regione si concentra nell‘integrazione delle misure di previdenza dello Stato nel campo della maternità, della disoccupazione, dell‘invalidità e della vecchiaia L‘amministrazione di queste misure è stata trasferita dalla Regione alla Provincia Autonomia di Bolzano

  16. Struttura organizzativa dei servizi sociali Ai fini dell‘assistenza sociale il territorio della provincia di Bolzano è articolato in otto Comunità Comprensoriali e venti Distretti La suddivisione dei distretti sociali è identica a quella dei distretti sanitari

  17. 7 8 6 1 2 5 4 3 Le comunità Comprensoriali 1 Val Venosta 2 Burgraviato 3 Oltradige-Bassa Atesina 4 Bolzano 5 Salto-Sciliar 6 Valle d‘Isarco 7 Alta Valle D‘Isarco 8 Val Pusteria Alto Adige superfice: 7.400 km² abitanti: 467.000 Comuni: 116 (Ø 3.900 abt.)

  18. Comunità comprensoriali e distretti • Com. Compr. Val Venosta (Alta Val Venosta e Media Venosta) • Com. Compr. Burgraviato (Naturno, Lana, Merano, Val Passiria) • Com. Compr. Oltradige-Bassa Atesina (Oltradige, Laives-Bronzolo-Vadena, Bassa Atesina) • Azienda Servizi Sociali Bolzano (Gries-S.Quirino, Europa-Novacella, Don Bosco, Centro Piani Rencio, Oltrisarco-Aslago) • Com. Compr. Salto-Sciliar (Val Gardena, Val D‘Ega, Salto Sarentino Renon) • Com. Compr. Valle D‘Isarco (Bressanone, Chiusa) • Com. Compr. Alta Valle D‘Isarco • Com. Compr. Val Pusteria (Tures Aurina, Brunico, Alta Pusteria, Val Badia)

  19. Azienda Servizi Sociali di Bolzano • L‘Assb è un ente strumentale del Comune di Bolzano • È nata nel 1999 dalla confluenza delle competenze e del personale della Comunità Comprensoriale di Bolzano e della Ripartizione Servizi sociali del Comune di Bolzano

  20. Struttura Organizzativa dell‘Azienda Servizi Sociali Al vertice si trova il direttore dell‘Azienda, al quale fanno capo due ripartizioni con relativi uffici e personale (servizi amministrativi e servizi sociali). L‘ulteriore suddivisione prevede cinque distretti socio-sanitari

  21. Il Distretto socio-sanitario • Il distretto socio-sanitario è un’unica struttura in cui vengono erogati insieme servizi sociali e servizi sanitari. E’ quindi il primo punto di riferimento per tutti i cittadini di un quartiere per la soddisfazione di bisogni di tipo sociale e sanitario. E’ gestito insieme dall’Azienda Servizi Sociali di Bolzano e dall’Azienda Sanitaria di Bolzano e offre: • informazioni e consulenza sui servizi sociali e sanitari; • prestazioni sociali e sanitarie che possono essere erogate sia nella sede del distretto, che a casa degli utenti, che in altre strutture presenti nel quartiere. • Ogni quartiere della città avrà il suo socio-sanitario. I distretti previsti nella città di Bolzano sono quindi cinque: Don Bosco, Centro-Piani-Rencio, Oltrisarco Aslago, Europa-Novacella, Gries-S. Quirino.

  22. Prestazioni sanitarie • Servizio infermieristico • Educazione sanitaria e prevenzione • Consultorio materno-infantile • Consultorio ostetrico • Consultorio ginecologico • Servizio riabilitativo • Ambulatorio odontoiatrico • Servizio ortottico e logopedico • Servizio di dietetica e nutrizione clinica • Servizio amministrativo

  23. La struttura organizzativa del Distretto sociale • L‘equipe del Distretto • Responsabile del Distretto • Comitato di Distretto

  24. Quadro dei servizi resi nel settore sociale • Famiglia e prima infanzia • Minori e adolescienti • Donne in difficoltà • Anziani • Disabili • Disagio psichico • Immigrazione • Disagio e marginalità sociale • Assistenza economica • Previdenza integrativa

  25. Struttura organizzativa dei Distretti sociali L‘attività dei Distretti sociali è rivolta a tutta la popolazione senza predilegere singoli gruppi. L‘attività si articola in quattro aree di intervento • Area sociopedagogica • Assistenza domiciliare • Assistenza Economica sociale • Segretariato sociale

  26. Area Socio-pedagogica Compiti: sostegno dei singoli, delle famiglie e dei gruppi che si trovano in una situazione di difficoltà personale e familiare. Utenza: • minori per es. affidamenti e sistemazione in strutture, consulenza; (settore stranieri minori non accompagnati ) b) adulti per es.Attività di consulenza e interventi per l‘integrazione

  27. L‘assistenza domiciliare • L‘Assistenza domiciliare eroga prestazioni a domicilio a singoli e a famiglie, al fine di promuovere il permanere a domicilio e ridurre così il bisogno di ricoveri in strutture residenziali. • Aree di intervento tipiche sono la cura del corpo, misure terapeutiche e motorie, terapia occupazionale e del linguaggio, aiuto per i lavori domestici, preparazione e consegna die pasti… (due tipologie di utenza: anziani, malati psichici e disabili)

  28. L‘assistenza economica sociale • Misure indirizzate a sostenere i singoli e le famiglie in particolari condizioni di disagio economico e sociale e misure destinate a sostenere i bisogni specifici di particolari tipologie di utenza (p.es. contributi per l‘acquisto e l‘adattamento di mezzi di trasporto per disabili) • Prestazioni: reddito minimo di inserimento, contributo per l‘affito e spese accessorie, prestazioni specifiche, ...)

  29. Segretariato sociale • Il suo compito è l‘erogazione di informazione e la consulenza per tutti gli utenti del Distretto

  30. L‘equipe del distretto • L‘equipe ha il compito di garantire l‘assistenza sociosanitaria di base sul territorio ed è composta da figure professionali del settore sociale e di quello sanitario (assistente sociale, pedagosgista, educatore, assistente per disabili, referente dell‘assistenza economica; pediatra, medico, ginecologo, ostetrico, infermiere…)

  31. Responsabile del Distretto È alla guida di ogni sede distrettuale ed è responsabile per la gestione del Distretto

  32. Comitato di Distretto Compiti: • Partecipazione di cittadini e degli altri attori del territorio • Potere consultivo sulla pianificazione sociale e sanitaria del distretto • Proposte per il miglioramento dei servizi Composizione: 1 rappresentante dell‘ equipe 3 rappresentanti delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza 1 rappresentante delle scuole 2 rappresnetanti del Terzo settore

  33. Servizi per la famiglia, prima infanzia e minori • Asili nido • Micorstrutture (piccoli asili nido con una capacità ricetiva limitata e con una diversa qualifica del personale) • Assistenza domiciliare all‘infanzia Nidi aziendali • Consultori familiari • Centro genitori bimbi • Strutture socio-pedagogiche diurne e residenziali e il Focolare provinciale, l‘Istituto provinciale per l‘assistenza all‘infanzia – IPAI

  34. Servizi per donne in difficoltà • Casa delle donne / alloggi protetti • Centri di consulenza antiviolenza • Consultori familiari

  35. Servizi per anziani • Strutture residenziali: case di riposo e centri di degenza • Strutture semiresidenziali : centri di assistenza diurni per anziani • Servizi a domicilio : assistenza domiciliare, centri diurni dell‘assistenza domiciliare • Alloggi per anziani • Mense per anziani • Club per anziani

  36. Servizi per disabili • Servizi residenziali (convitti, comunità alloggio, Centri di addstramento abitativo, forme abitative aperte, gruppi abitativi, alloggi protetti) • Servizi occupazionali diurni (laboratori protetti, attività socio-assistenziali dirune …) • Interventi di sostegno all‘inserimento lavorativo (cooperative, interventi di formazione professionale,...) • Integrazione scolastica • Interventi integrativi (consulenza per le barrieri architettoniche, trasporti, soggiorni fuori …)

  37. Servizi per il disagio psichico • Strutture e servizi per l‘abitare (Comunità alloggio, edilizia sociale …) • Servizi e struttre per il lavoro (Cooperative sociali di lavoro, inserimento lavorativo curato dall‘Ufficio del lavoro, …)

  38. Servizi per immigrati • Ufficio prima accoglienza • Ufficio consulenza profughi • Ufficio consulenza nomadi • Centro profughi • Sistemazioni allogiative (centri di prima e seconda accoglienza) • Ostelli per lavoratori • Campi nomadi

  39. Centro profughi • I profughi in transito possono alloggiare al centro per un periodo (max 15 giorni), mentre quelli stanziali fino al momento dell'ottenimento dello status di rifugiato. • L’invio delle persone avviene tramite il servizio di consulenza profughi della Caritas - sezione tedesca - l’Ufficio della Questura.Spetta all'Azienda Servizi Sociali di Bolzano decidere in merito alla dimissione della persona profuga, solo quando la dimissione non viene richiesta direttamente dall'ospite del centro.

  40. Ufficio prima accoglienza • Il „Servizio di Prima Accoglienza Immigrati" rappresenta il primo punto di riferimento per persone provenienti da Paesi non appartenenti all‘Unione europea ed ha l’obiettivo di aiutarli ad orientarsi nella realtà locale.

  41. Ufficio prima accoglienza: compiti • azione di orientamento, in base all’analisi del mercato del lavoro, della situazione alloggiativa e dei servizi offerti dall’amministrazione; • azione di supporto nella ricerca di lavoro e di alloggio; • consulenza ed assistenza nello svolgimento delle pratiche burocratiche (permesso di soggiorno, rinnovi, residenza, carta d’identità, ricongiungimenti familiari, cittadinanza, rapporti con i servizi sanitari etc.; • attività di informazione e di consulenza sui servizi prestati sul territorio e più in generale sulla realtà in cui l’immigrato vuole inserirsi; • promozione di iniziative culturali e di attività corsuali di lingua (it. ted); • raccolta di richieste di ammissione, e gestione delle ammissioni al Centro di prima accoglienza;

  42. Centro di prima accoglienza per immigrati • Il centro di prima accoglienza per immigrati è una struttura residenziale, attrezzata ad accogliere stranieri di sesso maschile regolarmente soggiornanti .

  43. Centro di prima accoglienza per immigrati Cosa offre il centro: • possibilità di pernottamento temporaneo per un massimo di 15 posti letto, fino a trenta giorni anche non consecutivi; • servizio di cura e di pulizia della persona; • distribuzione pranzo e cena presso la mensa Caritas di via Renon; • sostegno alla persona, attraverso l’informazione, i contatti con gli uffici di collocamento e l’avvio al mondo del lavoro; • possibilità di avviamento, a strutture di seconda accoglienza.L’ammissione dell’ospite viene decisa dal Servizio di prima accoglienza immigrati che valuta i requisiti previsti, i bisogni reali, obiettivi e aspirazioni della persona.

  44. Ufficio Profughi • L’Ufficio Consulenza Profughi della Caritas offre consulenza, assistenza ed accompagnamento a persone che devono lasciare per gravi motivi il loro paese

  45. Ufficio Profughi servizi: • Consulenza legale riguardo il procedimento di richiesta d’asilo e consulenza durante il procedimento d’asilo, anche in ordine alle conseguenze ed alle possibilità di ricorso in ipotesi di eventuale decisione di rigetto/diniego della domanda di asilo. • Informazione sui servizi del territorio ( Questura, Commissariato del Governo, servizi sociali, Ipes.....) • Sistemazioni alloggiative in base ai criteri generali stabiliti • Ricerca di lavoro • Servizio di traduzione • Distribuzione di buoni pasto • Crediti senza interessi • Aiuto per progetti di rimpatrio • Finanziamento delle spese di viaggio per situazioni particolari • Aiuto per ricoveri ospedalieri

  46. Ufficio promozione nomadi • Consulenza e segretariato sociale • Servizio d‘informazione e di promozione • Servizio di ascolto • Assistenza finanziaria

  47. Ostelli per lavoratori – case albergo • Gli ostelli per lavoratori sono destinati ad ospitare lavoratori stranieri, regolarmente soggiornati nel territorio della Provincia e temoporaneamente impossibilitati a provvedere autonomamente alle proprie esigenze abitative • Vengono gestiti dal IPES

  48. Servizi per il disagio e la marginalità sociale • Strutture per i senza tetto e i senza dimora • centro per l‘emergenza freddo • Assistenza abitativa per ex-detenuti • Servizi per la facilitazione dell‘uscita dalla prostituzione • SerT (Servizi per le tossicodipendenze) • Comunità alloggio per tossicodipendenti e malati di alcol

  49. L‘assistenza economica sociale • Reddito minimo di inserimento • Contributo per locazione e spese accessorie • Assegno per le esigenze personali (Taschengeld) • Prestazioni specifiche • Prestazioni specifiche per la continuità della vita fmailiare • Rimborso delle spese di trasporto sostenute da persone con handicap permanente • Rimborso spese di trasporto pubblico per anziani • Rimborso per acquisto o adattamento mezzi di locomozione per persone handicapate • Contributo per l‘acquisto di dispositivo telefonico per sordomuti • Contributo per il servizio di telesoccorso

  50. Previdenza integrativa • Area famiglia (assegno di natalità, assegno di cura, assegno integrativo al nucleo familiare) • Area assicurazione pensionistica (pensione regionale di vecchiaia-casalinghe, sostegno della prosecuzione volontaria delle persone casalinghe, sostegno della contribuzione previdenziale di coltivatori diretti, assegno ex-combattenti…) • Area infortunio e malattia (indennità per degenza ospedaliera, indennità per infortuni deomestici, rendita a persone affette da silicosi e asbestosi, rendita a persone affette da sordità professionale) • Area disoccupazione (indennità di mobilità, trattamento di disoccupazione a favore dei lovoratori frontalieri)

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