1 / 16

Internet diritto fondamentale

Internet diritto fondamentale. Con la risoluzione A/HCR/20/L.13 del Consiglio sui diritti umani delle Nazioni Unite, il web è divenuto ufficialmente un diritto fondamentale dell’uomo, ricompreso nell’art. 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e del cittadino.

alden-wynn
Télécharger la présentation

Internet diritto fondamentale

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Internet diritto fondamentale • Con la risoluzione A/HCR/20/L.13 del Consiglio sui diritti umani delle Nazioni Unite, il web è divenuto ufficialmente un diritto fondamentale dell’uomo, ricompreso nell’art. 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e del cittadino

  2. Risoluzione A/HCR/20/L.13 • “Gli stessi diritti che le persone hanno offline devono essere protetti online, in particolare la libertà di espressione, che è applicabile indipendentemente dalle frontiere e su ogni media scelto” • Il documento attribuisce apertamente alla rete “una forza nell’accelerazione del progresso verso lo sviluppo nelle sue varie forme” e chiede “a tutti gli Stati di promuovere e facilitare l’accesso a Internet”.

  3. Rapporto ONU sulla promozione e la protezione del diritto di opinione ed espressione (dell’agosto del 2011) • “Sebbene l’accesso a Internet non sia ancora un diritto umano come tale, il Rapporto desidera sottolineare che gli stati hanno un obbligo positivo a promuovere o facilitare il godimento del diritto alla libertà di espressione e dei mezzi di espressione necessari per esercitare questo diritto, compreso Internet”.

  4. Negli ultimi anni, l’esplosione della Rete e dei vari social media ha fortemente alterato il quadro economico e i flussi del lavoro e del mercato. • A livello decisionale, però, le procedure continuano “ad aggrapparsi a vecchi alberi organizzativi” che rendono evidente una tendenza verso la centralizzazione. Il quadro attuale appare caratterizzato dal rafforzamento delle strutture di potere e dall’incredibile aumento delle funzioni di controllo.

  5. Il web è un dispositivo che genera documenti, non si tratta di un apparato passivo, non è un tessuto ma un tessitore, e questa è la grande differenza rispetto a mezzi come la televisione o la radio, la cui funzione prevalente è trasmettere informazioni su eventi generati altrove. • “Il web è dunque un sistema performativo, e non puramente descrittivo, e questo spiega perché abbia cambiato la nostra vita molto più dei mezzi di comunicazione di massa di cui viene impropriamente considerato l’erede” .

  6. Internet ha cambiato profondamente la nostra visione del mondo e anche del modo di fare politica . • La Rete ha ridefinito sia lo spazio pubblico sia lo spazio privato, “segnando quella che per molti è una discontinuità radicale con il passato, per altri è un’opportunità per reinterpretare istituti giuridici che, proprio di fronte alla prova della cosiddetta realtà virtuale, dimostrano la loro insostituibilità concettuale” .

  7. Molti degli accadimenti degli ultimi anni testimoniano la centralità della Rete nella nostra epoca: “I grandi movimenti sociali di questi dieci anni, quelli che sono nati su Internet e sono arrivati sulle piazze d’America, d’Europa e del Nord Africa stanno cambiando il mondo. Come è sempre accaduto nella storia, i movimenti possono essere repressi, strumentalizzati, traditi. E possono morire. Ma il vero punto è come scompaiono: se lasciandoci un’eredità di speranza e di progresso umano o meno. Io credo che i movimenti di questi anni abbiano lasciato un segno molto forte” (M. Castells) .

  8. La questione fondamentale non è se Internet abbia o meno provocato delle rivoluzioni. La questione è che tutte le rivoluzioni dipendono dalla comunicazione tra le persone; e quando si verifica un cambiamento fondamentale del modo di comunicare, che con la Rete diventa orizzontale, multimodale, interattivo e immediato, allora cambia la natura dei movimenti politici. • Internet non è, ovviamente, la causa, ma non possiamo capire i movimenti sociali degli ultimi anni senza comprendere il ruolo della Rete

  9. Spazi urbani e spazi digitali • Gli spazi occupati hanno la forza simbolica di invadere gli spazi del potere governativo o delle istituzioni economiche. • Il controllo dello spazio simboleggia il controllo sulla vita della gente.

  10. Nella nostra società, lo spazio pubblico dei movimenti sociali viene costruito come uno spazio ibrido tra social network di Internet e lo spazio urbano occupato. • Integrare tra loro il cyberspazio e lo spazio urbano in un’interazione continua finisce per costituire, in senso tecnologico e culturale, comunità istantanee di pratica trasformativa.

  11. Caso Wikileaks • Ha liberato in via di fatto l’accesso ai documenti pubblici da quei vincoli personali, temporali, funzionale e istituzionali approntati dagli Stati a tutela degli interessi coinvolti. Wikileaks ha pubblicato più documenti di tutti i media del mondo messi insieme. Documenti, registrazioni audio e filmati inediti mai diffusi prima e riguardanti crimini, misfatti che i governi nascondono alla popolazione dietro l’egida del segreto.

  12. “La vicenda di WikiLeaks, che sta scardinando i forzieri della superpotenza diplomatica americana attraverso Internet per estrarne i segreti che riguardano tutto il mondo, costringe la democrazia a fare i conti con la post-modernità. I mezzi ubiqui, veloci e contemporanei cambiano il concetto di segreto così come denudano la nozione stessa di trasparenza, dopo aver cambiato la storia e la geografia, rendendo tutto contemporaneo e ogni lontananza accessibile. Cosa significa più il timbro di riservatezza sul dispaccio di un ambasciatore, quando l’intera banca dati diplomatica di una superpotenza può saltare in pochi minuti? E fin dove arriva la nozione di «pubblico» o di «segreto» nel momento in cui il cittadino è trasportato da Internet dentro il flusso stesso della documentazione protetta? Quando ha in mano lo strumento per capire come funziona il mondo, per vivere un pezzo di storia in diretta?” (E. MAURO, in E. MAURO – G. ZAGREBELSKY, La felicità della democrazia. Un dialogo, Roma-Bari, 2011, p. 215).

  13. ICAAN • L’Internet Corporation forAssignedNames and Numbers (ICANN) è responsabile della gestione e del coordinamento del sistema dei nomi a dominio (DNS, Domain Name System) per garantire che ogni indirizzo sia unico e che tutti gli utenti di Internet siano in grado di trovare tutti gli indirizzi validi. Lo fa sovrintendendo alla distribuzione di indirizzi IP e nomi a dominio univoci. Inoltre, garantisce che ciascun nome a dominio corrisponda all’indirizzo IP corretto.

  14. ICAAN • ICANN è responsabile anche dell’accreditamento dei registrar dei nomi a dominio. “Accreditare” significa individuare e stabilire i criteri minimi per le prestazioni di funzioni di registrazione, identificare persone o entità che soddisfino questi criteri e stipulare un accordo di accreditamento che stabilisca tutte le regole e le procedure applicabili alla fornitura di Servizi del Registrar. • Il ruolo di ICANN è molto limitato, inoltre non si assume la responsabilità di molti problemi associati a Internet, come transazioni finanziarie controllo dei contenuti Internet, spam (e-mail commerciali indesiderate), gioco d’azzardo su Internet o protezione dei dati e tutela della privacy.

  15. ITU • È l'acronimo di International Telecommunication Union - Telecommunication Standardization Bureau, settore della Unione Internazionale delle Telecomunicazioni che si occupa di regolare le telecomunicazioni telefoniche e telegrafiche. F

More Related