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LA TELEVISIONE

LA TELEVISIONE. “La tv è una rete piramidale unidirezionale” Più del giornale: non si può girar pagina Anche se la tecnologia cambia: il videoregistratore, il tg interattivo di Sky Ma il confronto con Internet resta stridente. Il potere della tv. La tv fissa l’agenda dell’informazione

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LA TELEVISIONE

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Presentation Transcript


  1. LA TELEVISIONE

  2. “La tv è una rete piramidale unidirezionale” • Più del giornale: non si può girar pagina • Anche se la tecnologia cambia: il videoregistratore, il tg interattivo di Sky • Ma il confronto con Internet resta stridente

  3. Il potere della tv • La tv fissa l’agenda dell’informazione • Definisce il ciclo delle notizie: le dichiarazioni importanti si fanno in tempo per il tg della sera • Perché è il medium più popolare

  4. Il potere delle immagini • La tv ha (o aveva, fino a ieri) l’esclusiva delle immagini • L’immagine potenzia enormemente il racconto • Incide anche senza parole (il caso Jennings) • Rende il racconto più facilmente assimilabile

  5. L’inequivocabilità delle immagini • Davvero l’immagine è inequivocabile? (Il caso Amato)

  6. Usare le immagini • Parole e immagini vanno collegate

  7. “Porcellino donatore” • “Delle affinità tra uomo e maiale si è sempre detto, ma per lo più in senso negativo. La scienza medica, già a metà del Novecento ha, tuttavia, scoperto che alcuni organi interni di questi animali sono compatibili con i nostri e che, approfondendo gli studi sull’argomento, si potrebbero trapiantare nell’organismo umano”

  8. Un docente della Dalhousie University di Halifax, il professor Vivian McAllister, ha sorpreso il mondo accademico, annunciando che, entro tre anni, in base ai suoi studi, sarà possibile impiegare per le trasfusioni sangue suino depurato. Lo scienziato inglese ha dichiarato al Sunday Times che, nel futuro, sono ipotizzabili fattorie di maiali da sangue per soddisfare tutti i bisogni della medicina umana”

  9. Porcellino donatore/tv • “Delle affinità tra uomo e maiale si è sempre detto, ma per lo più in senso negativo, come in questa vignetta. • Immagini: una vignetta di Grosz, con maiali vestiti da uomini che gozzovigliano intorno ad una tavola imbandita

  10. La scienza medica, già a metà del Novecento ha, tuttavia, scoperto che alcuni organi interni di questi animali sono compatibili con i nostri e che, approfondendo gli studi sull’argomento, si potrebbero trapiantare nell’organismo umano • Immagini: chirurghi intorno ad un tavolo operatorio (nessun particolare truculento). Primi piani delle facce con mascherine e berretti verdi

  11. Un docente della Dalhousie University di Halifax, il professor Vivian McAllister, ha sorpreso il mondo accademico, annunciando che, entro tre anni, in base ai suoi studi, sarà possibile impiegare per le trasfusioni sangue suino depurato • Immagini: Il professore parla alla telecamera, la sua mano destra, intanto, accarezza Allie, un porcellino. Pausa di due secondi per mostrare Allie che grugnisce e guarda l’obiettivo torcendo la testa di lato

  12. Lo scienziato inglese ha dichiarato al Sunday Times che, nel futuro, sono ipotizzabili fattorie di maiali da sangue per soddisfare tutti i bisogni della medicina umana • Immagini: il professore pronuncia questa frase mentre Allie si rotola sul pavimento del laboratorio

  13. Se le cose stanno a questo punto, chi se la sentirà più di entrare in uno di questi negozi? • Immagini: banco di salumi con particolari sui prodotti e, in particola, un sanguinaccio • Tempo: 1 minuto 4 secondi, con due pause di 2 secondi. Righe: 13 a 75 battute

  14. I servizi esterni si fanno in 3: giornalista, cameraman, tecnico del suono • La qualità delle immagini è decisiva • Prima le immagini, poi il resto. Ovvero, il testo. Se no, si vede

  15. Quali immagini? “Uso parco dello zoom, brevi panoramiche, scene di movimento a macchina e inquadratura ferme, abbondanza di particolari a tutto schermo”. (Achille D’Amelia)

  16. “Se il tempo a disposizione lo consente, chiedete all’operatore che, una volta fatto l’essenziale, si concentri da lontano con il teleobiettivo sui volti delle persone. Può venirvene l’immagine-simbolo che andavate cercando” • Di più • “Il volto umano nelle sue espressioni leggibili – riso, ira, dolore, indifferenza, stupore, disgusto, incredulità – sarà più efficace del migliore dei vostri aggettivi. Fino a renderlo inutile e sovrabbondante”

  17. Tv ed emozione • D’Amelia ha ragione fino ad un certo punto • Nel mare delle informazioni che lo circonda, il telespettatore spesso ha bisogno di un segnale che gli indichi quale sia la temperatura emotiva che la società si aspetta da lui

  18. La voce • “La voce è, con le immagini, uno strumento per trasmettere emozioni. Dovete imparare a suonarlo. • Quando è piatta e sempre uguale, monotona insomma, annoia e vi fa perdere pubblico. Va modulata come il suono di uno strumento per sottolineare il peso e il senso delle parole che andate pronunciando

  19. “Occorre giocare con i toni e con i volumi, con i ritmi accelerati o rallentati, fino a creare un andamento musicale che attragga”. • “Per ottenere, però, questo risultato, dovete voler fortemente trasmettere agli altri qualcosa. Dovete proiettarvi sugli altri con qualcosa che è l’idea, il messaggio o il peso della notizia che desiderate passi a loro”

  20. “La ricetta della gradevolezza della voce è nei toni bassi e medi, quelli che sono definiti caldi. I difetti vengono per lo più accentuati dai toni acuti • “Alcune consonanti, come la s e la r, tradiscono più delle altre gli accenti regionali e, perciò, vanno sorvegliate”

  21. Rapido come il tg • Un servizio normale di tg è di 1 minuto • = 12-14 righe (con le pause) • Rispetto al giornale>semplificazione • E’ diverso anche il pubblico • E’ più ampio, più popolare • La soglia di attenzione è più bassa • L’interesse può essere minore (non può voltar pagina)

  22. Non può rileggere • Ripetere spesso il soggetto (o mostrarlo)

  23. La tv via cavo • L’interattività • La deadline • Le dirette • La tv 24 ore va riempita

  24. Gli approfondimenti • Il dossier, lo speciale, il settimanale • Il talk show • Tempi brevi, costi bassi

  25. Il talk show • L’intervista è meno formale • L’ambiente è familiarizzato>”salotti tv” • Gli invitati parlano in modo più colloquiale, si accapigliano

  26. La politica in tv • “Porta a porta” e le sue sorelle • Il “mielismo”

  27. I programmi-contenitore • Gli approfondimenti dei tg: Tg Economia, Tg Salute, Tg Costume, Tv7, Lucignolo • L’informazione della rete:Report, Terra • Il discorso giornalistico: Porta a porta, L’infedele, Otto e mezzo, Maurizio Costanzo show • I contenitori d’attualità: Uno mattina, L’Italia sul 2, Parla con me, Che tempo fa? • I rotocalchi d’attualità: Verissimo, La vita in diretta, Domenica in…, Buona domenica • I racconti d’attualità: Chi l’ha visto, Invisibili • I corsivi televisivi: Le iene, Striscia la notizia

  28. Le componenti • 1)Il conduttore-pivot. • diventa una persona di famiglia, che conduce per mano su temi diversi • 2)L’ospite-esperto • spesso lo stesso. Così aumenta la sensazione dell’amico in salotto • 3) Il pubblico in studio • aiuta l’identificazione. Come il pubblico da casa, una sorta di interattività in fasce

  29. > fidelizzazione • La familiarità, la fidelizzazione tendono a trasformarsi in credibilità • I conduttori diventano i mediatori di una informazione ricca, sovrabbondante, dunque difficile per un pubblico pigro • L’informazione che ne risulta è più semplice, più facile, meno noiosa del tg.

  30. Non solo informazione • Attraverso i talk show passano, più facilmente che nei tg, valori, agende di priorità • Ma, sempre più spesso, anche informazione che l’ascoltatore non ha avuto altrove • > l’esperienza americana

  31. Sul giornale • WASHINGTON - Nuovo allarme del Fondo monetario internazionale sull' Italia: «Serve subito una manovra bis per correggere i conti pubblici»; «ci vuole maggiore trasparenza nei dati di bilancio». E soprattutto, «prima si conosce il nuovo governo, col programma e le misure che intende prendere, meglio è. I mercati attendono un segnale». Stavolta a parlare è Alessandro Leipold, l' uomo che guida la delegazione di esperti Fmi che ogni anno viene in Italia a controllare lo stato di salute del paese. La prossima missione è attesa nel giro di un mese, dunque a fine maggio o ai primi di giugno, al massimo. Il Fondo ha fretta di sapere, vuole capire come intende muoversi il nuovo esecutivo, con chi dovrà avere a che fare. «Senza alcuna polemica sui tempi istituzionali e del conferimento dell' incarico da parte del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi», precisa Leipold. Però l' esperienza insegna che «è più facile prendere misure difficili presto, all' inizio del mandato». E insegna anche che l' incertezza politica «nuoce». Non a caso Romano Prodi risponde subito all' invito: la manovra si farà in fretta. Leipold parla in una pausa dei lavori dell' Fmi. Nella sua diagnosi, non solo i conti non vanno, non solo l' avanzo primario (al netto degli interessi) è stato «sperperato», ma dietro alle cifre, dietro ai tecnicismi emerge un aspetto allarmante che ha a che fare con una certa opacità dei dati nazionali. Dice infatti che «è difficile» valutare la situazione reale del deficit di quest' anno, stimato dal Fondo al 4%, oltre le previsioni ufficiali del 3,8%, per via «della scarsa trasparenza dei conti pubblici, in particolare della Relazione trimestrale». Indica tra i punti oscuri del documento alcune «riclassificazioni», «riduzioni di spesa in conto capitale», ma anche «l' appello a non attivare operazioni finanziarie che coinvolgano amministrazioni pubbliche», cose che «sembrano alludere a Ferrovie e Anas». Vanno bene invece i meccanismi correttivi introdotti dal governo Berlusconi nella Finanziaria.

  32. Il ministro uscente dell' economia, Giulio Tremonti, in partenza da Washington, non vuole replicare in pubblico. Però curiosamente il Fondo, dopo contatti con gli uffici della delegazione italiana, decide di diffondere un breve comunicato per ribadire che i commenti di Leipold «sono in linea con i risultati della missione annuale Fmi del 2005». E dunque: la manovra si farà se necessario, la discrepanza tra le previsioni Fmi sul deficit e quella del governo sono piccole e sulla questione della trasparenza mentre «alcuni progressi sono stati fatti», c' è «spazio» per farne ancora. Comunque, per forza di cose Leipold non entra nel merito dei provvedimenti che andrebbero presi. Indica però un percorso, un obiettivo, per avere più crescita e più risanamento. Se poi ci si arriva per esempio attraverso una riduzione del cuneo fiscale, come pare stare a cuore al centrosinistra, benissimo, «purché ci sia la copertura». Sul piano ancora più generale, bisogna andare avanti con le liberalizzazioni; in materia di lavoro, occorre proseguire sulla strada dei provvedimenti Treu e della legge Biagi. E' la terza volta, nel giro di pochi giorni, che il Fondo incalza l' Italia. L' economista si presenta all' appuntamento con la stampa con una tabellina inedita da cui risulta che l' ambiente economico nazionale è scoraggiante rispetto alla media dei paesi Ocse. Per esempio: il costo per avviare un business da noi è pari al 15,7% del Pil pro-capite, contro il 6,8 della media Ocse. O anche: chi vuole ottenere un pignoramento dovrà subire spese pari al 22% del valore del bene contro il 7,4 degli altri. L' indice di rigidità del lavoro è pari al 57% contro il 36,1. I tempi per ottenere il rispetto di un contratto (pur se la stima non tiene conto delle recenti riforme) sono pari a 1.390 giorni in Italia, 19,5 altrove.

  33. In tv • Parla chiaro all’Italia il Fondo monetario internazionale. Serve al più presto un nuovo governo che pensi ad un intervento per riportare sotto controllo il deficit pubblico • SONORO Leipold: “Serve una manovra aggiuntiva? La risposta è sì” • L’invito alla luce degli andamenti negativi della finanza pubblica. Il Fondo prevede un deficit al 4% del reddito nazionale quest’anno. E si lamenta anche per la “scarsa trasparenza” dei conti italiani • Non vengono però date ancora indicazioni su quanto debba essere consistente la cosiddetta manovra bis per il 2006. • “Ne dobbiamo parlare con il governo entrante e valutare bene la situazione”

  34. Rimane comunque il fatto che l’attuale fase di incertezza politica “nuoce”, perché “prima si conosce il nuovo governo e il suo programma e quali misure vuole prendere e meglio è”, dato che i mercati finanziari internazionale attendono un segnale dall’Italia. In ogni caso, il Fondo sottolinea come il nuovo governo dovrà prendere contemporaneamente misure per il risanamento dei conti pubblici e per il rilancio della crescita economica. “Non c’è una cosa che venga prima dell’altra. Sono due facce della stessa medaglia” Ieri, il governatore di Bankitalia, da Washington, aveva chiesto nuovi provvedimenti, pur non nascondendo un certo ottimismo. “La ripresa c’è, l’Italia può farcela” aveva detto Draghi.

  35. In tv/2 • A partire dalla produzione industriale in aumento, qualcosa si muove per l’economia italiana. Un’opportunità da non disperdere, dice il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. • Certo i rischi non mancano, a partire dal caropetrolio che preoccupa, è noto, non solo noi italiani. Data la previsione di un prezzo del petrolio addirittura in aumento nei prossimi mesi e, comunque, molto elevato anche nel 2007, la domanda è: reggerà l’economia italiana? • Draghi: “Non è una catastrofe”

  36. Scenario gestibile, a meno che si aggiungano altri rischi per la ripresa della nostra economia. Esempio, un rafforzamento dell’euro sul dollaro. • Draghi: “E’ un rischio” • D’accordo col governatore il ministro Tremonti che sottolinea come il governo di centrodestra non lasci a quello di centrosinistra una situazione compromessa. • Insomma, rischi e opportunità. Con una certezza, ribadita da Draghi: qualcuno dall’estero l’aveva messo in dubbio • Draghi: “L’Italia rimarrà nell’euro”

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