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La conciliazione famiglia - lavoro E-work, telelavoro, lavoro mobile

La conciliazione famiglia - lavoro E-work, telelavoro, lavoro mobile. Monza , 20 ottobre 2010. Cosa vedremo. Cos’è il dialogo sociale europeo sindacati/imprenditori L’ accordo europeo sul telelavoro come forma di dialogo sociale Il telelavoro in europa

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  1. La conciliazione famiglia - lavoroE-work, telelavoro, lavoro mobile Monza , 20 ottobre 2010 Rita Pavan CISL Brianza

  2. Cosa vedremo • Cos’è il dialogo socialeeuropeo sindacati/imprenditori • L’accordo europeo sul telelavoro come forma di dialogo sociale • Il telelavoro in europa • Il recepimento dell’accordo in Italia • Alcune considerazioni conclusive Rita Pavan CISL Brianza

  3. Il dialogo sociale europeo/2 Gli attori principali del dialogo sociale “interprofessionale” (confederale): Oltre allaCES - Confederazione Europea dei sindacati: • BusinessEurope (imprese private ) • CEEP (imprese pubbliche) • UEAPME ( artigianato e piccole e medie imprese) Rita Pavan CISL Brianza

  4. Dialogo sociale / livelli • Solida base istituzionale (Trattati) Si può esercitare a + livelli europei: • Interprofessionale(confederale) • Settoriale (categoriale) Rita Pavan CISL Brianza

  5. Il dialogo sociale europeo/5 Un lungo percorso: • I primi passi : Valduchesse e Atto unico • Dal protocollo sociale “allegato” al trattato di Maastricht (1991) • ….. all’inserimento a pieno titolo nel trattato di Amsterdam (1993) • …. nel nuovo Trattato di Lisbona • Ma ora siamo in una fase di stallo…. Rita Pavan CISL Brianza

  6. Dialogo sociale interprofessionale: varie modalità procedura in base all’ art. 138 • Su iniziativa della Commissione UE, se le parti decidono di trattare su una determinata materia, la Commissione Europeasospende la propria iniziativa legislativa …… • Una volta siglato, l’accordo diventa norma legislativa comunitaria e deve essere recepito a livello nazionale • È quanto avvenuto con gli accordi europei su: • congedi parentali (1995) • part time (1997) • contratto a termine (1998) Rita Pavan CISL Brianza

  7. …..esercitato in varie forme,es: Consultazione (comitati consultivi intercategoriali, consultazione in base all’ art. 138del Trattato) Dialogo Trilaterale (macro economico, su occupazone e protezione sociale) Dialogo Bilaterale (summit di dialogo sociale, negoziazioni collettive)….. …….. può arrivare a diversi risultati, es: Definizioni di standard (es: i 5 accordi) Benchmarking(es: quadro di azione sulla formazione continua) Interscambio/informazione: ( es: opinioni, raccomandazioni,dichiarazioni congiunte) Il dialogo sociale europeo/ Rita Pavan CISL Brianza

  8. Focus: Carta di identità del sindacato europeo La CES (Confederazione Europea dei Sindacati) nasce nel 1973 Oggi conta: • 82 confederazioni nazionali affiliate di 36 paesi in rappresentanza di oltre 60 milioni di iscritti • 12 Federazioni Europee di settore (es: metalmeccanici, pubblici dipendenti, banche, commercio) Rita Pavan CISL Brianza

  9. Telelavoro: l’ accordo quadro europeo • Quando: il 16 luglio 2002 • Come: Rispetto ai precedenti accordi, è avvenuto “su base volontaria” tra le parti sociali europee. • Quindi: non è stato trasformato in direttiva europea, il suo recepimento è avvenuto in tutta Europa - sempre su base volontaria - “secondo le procedure e le prassi proprie delle parti sociali e degli stati membri”. Dopo telelavoro anche accordo relativo allo stress sul lavoro (2004) Rita Pavan CISL Brianza

  10. Telelavoro: l’ accordo quadro europeo • Un livello di intesa giudicato “alto”, al quale si affidava con un buon margine di sicurezza l’inserimento nella cornice contrattuale di ciascun paese. Quattro capisaldi: • Volontarietà • Reversibilità • Interfaccia con l’ ambiente di impresa • Condizioni di sicurezza e tutele per chi lo sceglie Rita Pavan CISL Brianza

  11. Modalità di recepimento • L’accordo è stato recepito nei vari paesi europei tramite: • leggi • accordi nazionali confederali • accordi nazionali settoriali • accordi a livello di impresa • linee guida / dichiarazioni congiunte ……e in alcuni paesi non è stato recepito Rita Pavan CISL Brianza

  12. Qualche cenno in Europa post accordo Fenomeno in crescita, ma non troppo ….. Ultimo rapporto Eurofound 2009/2010 (Fondazione Europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro) : • tra 2000/2005 : dal 5% al 7% • % più elevate di aumento in Danimarca e Repubblica Ceca; sopra la media europea anche nei paesi Benelux, in alcuni nordici e in alcuni nuovi ingressi Rita Pavan CISL Brianza

  13. E in Italia? Accordi sul telelavoro erano stati fatti anche prima dell’accordo europeo a vari livelli. Alcuni esempi. • 1995: Telecom e oo.ss. di categoria • 1998: Modena: API – Cgil Cisl Uil • 1999: ARAN (pubblica amministrazione) con Cgil Cisl Uil e tutte le altre oo.s.s. Rita Pavan CISL Brianza

  14. Italia: il recepimento Accordo interconfederale siglato il 9 giugno 2004 tra CGIL CISL UIL e Confindustria , Confartigianato, Confesercenti, Cna, Confapi, Confservizi, Abi, Agci, Ania, Apla, Casartigiani, Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Confcommercio, Confetra, Confinterim, Lega Cooperative, Unci Rita Pavan CISL Brianza

  15. Definizione di telelavoro • Il telelavoro costituisce una forma di organizzazione e/o di svolgimento del lavoro che si avvale delle tecnologie dell’informazione nell’ambito di un contratto o di un rapporto di lavoro, in cui l’attività lavorativa, che potrebbe anche essere svolta nei locali dell’impresa, viene regolarmente svolta al di fuori dei locali della stessa Rita Pavan CISL Brianza

  16. Definizione e campo di applicazione Carattere volontario Condizioni di lavoro Protezione dei dati Diritto alla riservatezza Strumenti di lavoro 7. Salute e sicurezza 8. Organizzazione del lavoro 9. Formazione 10. Diritti collettivi 11. Contrattazione collettiva 12. Applicazione e verifica L’accordo: i capitoli Rita Pavan CISL Brianza

  17. Distanza Conciliazione Stile di lavoro innovativo per alte figure Diminuire i costi di affitto di imprese Promozione dei prodotti nelle imprese di Tlc Più competizione attraverso risparmi di costi ed incrementi di produttività Le ragioni di uno suo utilizzo Rita Pavan CISL Brianza

  18. Perché il telelavoro è così poco diffuso? Le motivazioni sono molte, alcune di carattere strutturale ed economico, altre culturali e di assenza di “politiche incentivanti” • presuppone la compresenza (e la comprensione) di tutte le “reciproche convenienze” (ridurre la distanza, necessità di conciliazione, risparmi di costi per le imprese … • la classe dimensionale delle imprese molto polverizzata • si presta solo per alcune tipologie di mansioni, • Molta della nuova occupazione occupazione è legata soprattutto ai servizi alla persona Rita Pavan CISL Brianza

  19. Perché il telelavoro è così poco diffuso? /2 • a fronte di una quasi “ossessione” per la flessibilità dei rapporti di lavoro in realtà prevale una cultura “rigida” in termini di organizzazione del lavoro, orario e di “controlli” (analogie con il part time) • Le imprese in buona parte hanno peferito usare “la rete” per pratiche di outsourcing di parti di attività d’impresa, piuttosto che di aree di lavoro • E’ mancata un’azione “di sistema” fra P.A., imprese, sindacati, governi locali per favorire forme di telelavoro in cui fossero evidenti i vantaggi per territorio (traffico), imprese (risparmi di costi) e lavoratori (flessibilità e conciliazione) Rita Pavan CISL Brianza

  20. Occorre …. • Costruire una società dell’informazione, anche con il telelavoro, è cosa ben diversa dal dare qualche contributo per acquistare portatili • Gli attori (istituzioni e parti sociali) devono avere maggiore disponibilità all’innovazione • Occorre riorganizzare un territorio sulla disponibilità di reti, incentivare soluzioni organizzative, fare investimenti, fare formazione, offrire garanzie a persone e imprese Rita Pavan CISL Brianza

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