1 / 14

Le parole del nemico

Le parole del nemico. Nella Scienza Nuova II 5,2 scriveva il Vico:. «l'altra divisione fu di “civis” e “hostis”. E “ hostis ” significò “ ospite ” o “ straniero ” e “ nimico ”, perché le prime città si composero di eroi e di ricevuti a' di lor asili». HOSPES.

Télécharger la présentation

Le parole del nemico

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Le parole del nemico

  2. Nella Scienza Nuova II 5,2scriveva il Vico: «l'altra divisione fu di “civis” e “hostis”. E “hostis” significò “ospite” o “straniero” e “nimico”, perché le prime città si composero di eroi e di ricevuti a' di lor asili».

  3. HOSPES • HOSPES (= ospite) è un antico composto = • *hosti-pet-s • -pet-/-pot- deriva da una radice che indica al contempo l'identità al grado sommo e il grado sommo dell'autorità • Come un intensificazione del significato di “hostis”

  4. HOSTIS • HOSTIS = nemico in latino corrisponde al gasts del gotico e al gost dell'antico slavo, che presenta inoltre gos-pod ‘signore', formato come hospes • ma il senso del got. gasts , a. sl. gost è ‘ospite', quello del lat. hostis è ‘nemico’

  5. Ospite o nemico? • In realtà – argomenta Benveniste – l'uso arcaico di hostismostra come esso non sia mai usato per «straniero» in senso generico. • La celebre formulazione delle XII Tavole – aduersushostemaeternaauctoritasesto– era citata e commentata come segue da Festo (p. 414 L.): «gli antichi li chiamavano hostesperché godevano di diritti pari a quelli del popolo Romano ( quoderant pari iure cumpopulo Romano ), e hostireaveva lo stesso significato di aequare»

  6. HOSTIRE • Plauto (Asin . 377 promitto hostire contra , «ti prometto di contraccambiare») • hostimentum(«compenso di un beneficio»: Enn. Trag . 133 J., citato ap . Fest. p. 334 L., e Plaut. Asin . 171 par pari datum hostimentumst ) • hostia , «la vittima che serve a compensare l'ira degli dèi»

  7. HOSTIS = il pari • hostis= lo straniero legato al cittadino da un particolare vincolo di ‘parità' e da una particolare legge di compensazione: quella che presiede all'arcaico istituto del dono e del contro-dono (M. Mauss) – e che trova nelle relazioni di ospitalità una nitida istituzionalizzazione: «l'ospitalità si basa sull'idea che un uomo è legato a un altro (hostisha sempre un valore reciproco) dall'obbligo di compensare una certa prestazione di cui è stato il beneficiario»

  8. Da ospite a nemico? • Il passaggio dal valore originario di hostis, «ospite», a quello di «nemico», coincide per Benveniste con il tramonto delle istituzioni arcaiche, in primis le relazioni ‘sovrapolitiche' fra clan, anteriori e per molti aspetti inconciliabili con le regole di una civitasormai nazionale. • Lo spazio semantico lasciato libero da hostissarebbe stato allora occupato da un suo composto, * hosti-pet-s> hospesappunto. «Così – conclude Benveniste – la storia di hostisriassume il cambiamento che si è prodotto nelle istituzioni romane. Allo stesso modo xénos, così ben caratterizzato come ‘ospite' in Omero, è divenuto più tardi semplicemente lo ‘straniero', il non-nazionale […]. Ma xénosnon è passato al senso di ‘nemico' come hostisin latino».

  9. CICERONE

  10. Si finisce sempre per assomigliare al nemico. Jorge Luis Borges , Undr

  11. The Gaze of the Gorgon (1992) Ma anche gli Achei rivolti a Troia in fiamme sotto lo sguardo della Gorgone stanno, la vittima ed il vittimizzatore, i vinti ed il Kaiser vincitore. Troiani ed Achei, Tedeschi ed Ebrei, chi subisce la violenza e chi la usa, che, pur con le dovute differenze, tiene entrambi sotto lo sguardo di Medusa. Tony Harrison, in Poesia - Mensile internazionale di cultura poetica , Anno XVII, n. 188, novembre 2004, pag. 9]

  12. Robert Smith, The Cure. “Killing an arab”.

More Related