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LA DONAZIONE D’ ORGANI E TESSUTI Dr. Maurizio Rossi ROMA 18/01/2014

LA DONAZIONE D’ ORGANI E TESSUTI Dr. Maurizio Rossi ROMA 18/01/2014. COS’E’ IL TRAPIANTO. L’UNICA TERAPIA per pazienti IN LISTA D’ATTESA nei quali la funzionalità di uno o più organi è irrimediabilmente compromessa e non risponde a nessuna altra terapia.

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LA DONAZIONE D’ ORGANI E TESSUTI Dr. Maurizio Rossi ROMA 18/01/2014

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Presentation Transcript


  1. LA DONAZIONE D’ ORGANI E TESSUTI Dr. Maurizio Rossi ROMA 18/01/2014

  2. COS’E’ IL TRAPIANTO L’UNICA TERAPIA per pazienti IN LISTA D’ATTESA nei quali la funzionalità di uno o più organi è irrimediabilmente compromessa e non risponde a nessuna altra terapia L’UNICA POSSIBILITÀ DI GUARIGIONE E’ la sostituzione chirurgica con un’organo funzionante

  3. Trapianto Terapiaconsolidata per molte insufficienze terminali di organi e tessuti che portano a morte o a grave disabilità

  4. COS’E’ LA DONAZIONE La Donazione di organi e tessuti a scopo di Trapianto terapeutico è un - Atto d’amore verso la vita - Dovere sociale salvare molte vite e restituire una qualità di vita accettabile a chi ne ha bisogno

  5. SCELTA CONSAPEVOLE Una corretta informazione e conoscenza è lo strumento deve essere a disposizione di ogni cittadino perché possa avere consapevolezza del ruolo che può svolgere in questo campo e cioè: UNA LIBERA SCELTA

  6. Senza Donazione non c’è Trapianto

  7. DONARE possibilità di cambiare la storia di tante persone VITA

  8. LIBERTA’ CONSAPEVOLE DI SCELTA • SPONTANEITÀ DELLA DONAZIONE • È UN DONO • GRATUITA’ DEL DONO • E’ UN ATTO D’AMORE

  9. QUALI CARATTERISTICE PER UN SI ALLA DONAZIONE DIRITTO ALLA VITA E ALLE CURE ( Costituzione art. 2 ) È UN DOVERE CULTURA DELLA SOLIDARIETÀ CRESCITA DELLA CULTURA DELLA DONAZIONE

  10. PRESUPPOSTI CLINICI

  11. Encefalo CORTECCIA CEREBRALE Funzioni superiori pensiero memoria decisioni ………… TRONCO ENCEFALICO NUCLEI CENTRALI Funzioni vitali Respiro Cuore Circolazione Temperatura Emotività ………….

  12. MANCATA FUNZIONE DISABILITA’ MORTE COMA DEFICIT STATO VEGETATIVO ASSENZA DELLE FUNZIONI VITALI

  13. LEGISLAZIONE Legge n° 578 del 29/12/1993 “norme per l’accertamento e certificazione di morte” D.M. N° 582 del 22/08/1994 “Regolamento recante le modalità per l’accertamento e la certificazione di morte” Legge n° 91 del 1 aprile 1999 organizzazione della rete trapiantologica D.M. 11 aprile 2008 “aggiornamento del D.M. n° 582 relativo al Regolamento recante le modalità per l’accertamento e la certificazione di morte”

  14. LA MORTE SI IDENTIFICA CON LA CESSAZIONE IRREVERSIBILE DI TUTTE LE FUNZIONI DELL’ENCEFALO. Art. 1 legge 23/12/1993 n°578

  15. UNA MORTE SOLAdue modi di accertarla • la morte è sempre la morte dell’encefalo • ACCERTAMENTO CON CRITERI CARDIOLOGICI • la registrazione elettrocardiografica che documenti l’assenza di attività cardiaca per almeno 20 minuti • ACCERTAMENTO CON CRITERI NEUROLOGICI • nel caso di lesione cerebrale primitiva in paziente sottoposto a terapia rianimativa la morte si accerta evidenziando • la morte dell’encefalo con criteri neurologici.

  16. ACCERTAMENTO DELLA MORTE CON CRITERI CARDIACI La Morte “storica” • da sempreidentificata con • l’arresto della funzione cardio-respiratoria • e questo giustifica la nostra • ancestrale paura • nel considerare • morto • un individuo con il cuore ancora battente.

  17. l’arresto cardiaco è causa di morte proprio perché determina in breve tempo l’irreversibile deterioramento degli organi vitali in primo luogo del cervello il cervello muore perché non riceve sangue e ossigeno Quando il cuore si ferma il respiro cessa

  18. ACCERTAMENTO DELLA MORTE CON CRITERI NEUROLOGICI DONATORE a CUORE BATTENTE MORTE ENCEFALICA

  19. Donatore a cuore battente Il concetto di Morte Encefalica è fondamentale nella cultura Della Donazione a scopo di trapianto terapeutico Pazienti con gravissime lesioni encefaliche a seguito di Trauma cranico Emorragia cerebrale Danno ischemico Danno anossico Tumori cerebrali

  20. LESIONE CEREBRALE PRIMITIVA cervello danneggiato l’attività respiratoria dipende dal cervello il cuore invece non ha bisogno dell’attività cerebrale perché al proprio interno ha un gruppo di cellule che lo stimolano Ma ha bisogno di ossigeno la respirazione spontanea è alterata o assente IPOSSIEMIA = ARRESTO CARDIACO

  21. LA MORTE CARDIACA E’ LA MORTE CHE CONOSCIAMO TUTTI MA… • cuori che si fermano vengono fatti ripartire • pazienti che non respirano vengono fatti respirare il cervello danneggiato o non più vitale non più in grado di assicurare le funzioni vitali Ma se una macchina insuffla i polmoni RESPIRATORE ARTIFICIALE ...il cuore continua a battere

  22. Nei Reparti di Rianimazione LA VENTILAZIONE ARTIFICIALE MECCANICA SI SOSTITUISCE AL CERVELLO REGOLAZIONE DEL RESPIRO E LO MANTIENE ARTIFICIALMENTE OSSIGENAZIONE DEGLI ORGANI FUNZIONANTI

  23. ACCERTAMENTO DELLA MORTE CON CRITERI NEUROLOGICI La commissione • 1 Medico Legale o Medico di Direzione Sanitaria o Anatomo Patologo • 1 Specialista in Anestesia e Rianimazione • 1 Medico Neurofisiopatologo o Neurologo o Neurochirurgo Dipendenti di Strutture Pubbliche Il periodo di osservazione duranon meno di 6 ore

  24. VALUTAZIONE CLINICA ASSENZA DEI RIFLESSI DEL TRONCO ENCEFALICO

  25. VALUTAZIONE STRUMENTALE • ELETTROENCEFALOGRAMMA • ISOELETTRICO (“PIATTO”)

  26. Test di flusso

  27. L’ACCERTAMENTO E’: STRUMENTALE CLINICO RIPETUTO NEL TEMPO: COLLEGIALE: eseguito per 2 volte nell’arco di 6 ORE 1 rianimatore 1 medico legale 1 neurologo UNANIMI assolutamente SICURO

  28. ACCERTAMENTO DELLA MORTE CRITERIO CARDIACO CRITERIO NEUROLOGICO OBBLIGO DI LEGGE

  29. DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI REGOLAMENTATO DALLE LEGGI NON OBBLIGO DI LEGGE LIBERA SCELTA

  30. DONAZIONE TERRIBILE DECISIONE NEL MOMENTO PEGGIORE • La conoscenza della volontà espressa in vita e ruolo di testimonianza della famiglia • Sollevare la famiglia dalla responsabilità di una scelta difficile da fare in fretta in un momento tragico

  31. ORGANIZZAZIONE

  32. CNT Centro Nazionale Trapianti CENTRI INTERREGIONALI NITp AIRT OCST NITp AIRT OCST CENTRI REGIONALI COORDINAMENTI OSPEDALIERI LOCALI Dr. Maurizio Rossi

  33. CENTRI DI DONAZIONE CENTRO TRAPIANTI FEGATO CENTRO TRAPIANTI POLMONE CENTRI TRAPIANTI RENE CENTRO TRAPIANTI CUORE BANCHE DI TESSUTI ORGANIZZAZIONE REGIONALE CENTRI REGIONALI DI RIFERIMENTO Dr. Maurizio Rossi MODIFICATA

  34. SICUREZZA • QUALITA’ • TRASPARENZA • FOLLOW UP • TEMPO LIMITATO • COINVOLGIMENTO PIU’ DI • 100 PERSONE PER OGNI EVENTO • DIVERSE COMPETENZE

  35. Sicurezza del Donatore Idoneità Dei Singoli Organi Dr. Maurizio Rossi

  36. RISCHIO TRASMISSIONE PATOLOGIE NEOPLASTICHE / INFETTIVE

  37. TRASPARENZA INVIO COPIE DELLA MODULISTICA E DELLA DOCUMENTAZIONE ALLA DIREZIONE SANITARIA REGIONE C.N.T. S.I.T. REGISTRO NAZIONALE Dr. Maurizio Rossi

  38. FOLLOW UP TRACCIABILITA’ -degli organi trapiantati -riuscita e durata della funzionalita’ -sopravvivenza dei pazienti

  39. INDICATORI DI PROCESSO AUDIT REGIONALI NAZIONALI VALUTAZIONE SEMPLICE ED OGGETTIVA FASI DEL PROCESSODONAZIONETRAPIANTO

  40. PROCESSO PARTICOLARE E COMPLESSO

  41. Ti trovi in: Home > Temi > Assistenza, ospedale e territorio > Trapianti > Normativa > Protocolli ORGANI TESSUTI CELLULE LEGISLAZIONE ITALIANA LINEE GUIDA PROTOCOLLI SITO CNT DIRETTIVE CE www.trapianti.salute.gov.it/ Dr. Maurizio Rossi

  42. GRAZIE PER L’ATTENZIONE

  43. Rete di sicurezza MODIFICATA Laboratori Regionali PERCORSI DI QUALITA LINEE GUIDA ORGANIZZAZIONE BIOBANCA Centri Trapianto CENTRI PRELIEVO Second Opinion Dr. Maurizio Rossi

  44. LA LEGGE 91/99 prevalenza della volontà espressa in vita e ruolo di testimonianza della famiglia necessario informare con notificazione il cittadino sulla nuova regola ognuno è invitato ad esprimersi ma, una volta informato, è donatore salvo che non abbia espresso in vita il dissenso

  45. Art. 23: norme transitorie • Se il deceduto si è espresso in vita la sua espressione è vincolante • Tutti sono donatori se non si è espressa opposizione in vita • La famiglia può opporsi, ma sulla base della presunzione del pensiero del defunto • L’attenzione è spostata sulla posizione del defunto ma di fatto la • famiglia continua a decidere

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