1 / 75

La recente Normativa sui DSA Legge 170/2010 e Linee Guida

La recente Normativa sui DSA Legge 170/2010 e Linee Guida. Vignole Borbera (Al) 21 Aprile 2012 I.C. Ugo Foscolo Relatore Dott. Bianca Testone. Normativa. Professionalità. per dare una mano se in classe c’è un allievo con DSA. Vignole Borbera (Al) 21 Aprile 2012

arnav
Télécharger la présentation

La recente Normativa sui DSA Legge 170/2010 e Linee Guida

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. La recente Normativa sui DSALegge 170/2010 e Linee Guida Vignole Borbera (Al) 21 Aprile 2012 I.C. Ugo Foscolo Relatore Dott. Bianca Testone

  2. Normativa Professionalità per dare una mano se in classe c’è un allievo con DSA. Vignole Borbera (Al) 21 Aprile 2012 I.C. Ugo Foscolo Relatore Dott. Bianca Testone

  3. Gli chef siete voi !!! Ma non c’è nessuna ricetta …

  4. Professionalità Normativa Definisce il quadro regolamentale in cui si svolge il mio lavoro di docente Consente di svolgere al meglio i compiti legati alla funzione di docente Anche in presenza di alunni in difficoltà (es: DSA) generale specifica

  5. L’Insegnante deve adottare strategie didattiche diverse in grado di sviluppare al meglio i vari tipi di intelligenza, di motivare ogni ragazzo, di tener conto dei suoi pensieri per permettergli di dare il meglio di sé. Se differenti sono gli Stili di apprendimento Occorrono stili di insegnamento differenti

  6. Se ciò vale per tutti i ragazzi Vale a maggior ragione per gli alunni in difficoltà ( non solo per i disabili) E per i ragazzi con DSA ad avvalorare/sancire questo principio dal 2004 è stata prodotta della normativa specifica

  7. Ottobre 2004 Esce la prima Nota Ministeriale ( n. 4099) che parla espressamente di alunni con DSA Su sollecitazioni dei genitori degli alunni dislessici e le associazioni Spiega in cosa consiste la dislessia Da’ indicazioni operative ai docenti che hanno in classe alunni con queste difficoltà. Per la prima volta si parla di strumenti compensativi e strumenti dispensativi. Evidenzia anche i rischi che una dislessia non riconosciuta può comportare sul piano del comportamento e dell’autostima dello studente Indica la necessità di una adeguata formazione del personale. Introduce la figura di referente Seguono poi diverse circolari che si preoccupano delle procedure da tenere durante gli esami di stato

  8. Seguono: • Nota MIUR n. 26 del 5.01.2005 • C.M. MIUR n. 1787 dell’1.03.2005 • Nota MIUR n. 4798 del 27.07.2005 • C.M.n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007……… • Nota MIUR n. 4674 del 10 maggio 2007 – Alunni con disturbi di apprendimento – Indicazioni operative in merito all’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative per gli alunni con disturbi di apprendimento • Legge Regione Piemonte n. 28 del 28.12.2007“Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa” • Legge n. 169 del 30 ottobre 2008 - "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università" • >>>

  9. >>> • C.M. n. 100 dell’11 dicembre 2008 • C.M. n. 4 del 16 gennaio 2009 (orari settimanali e inglese potenziato) • C.M. n. 10 del 23 gennaio 2009 • O.M. n. 40 dell’ 8 aprile 2009, art. 12, comma 7, Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato • C.M. n. 51 del 20 maggio 2009, sezione “particolari categorie di candidati” • Nota MIUR n 5744 del 28 maggio 2009 Anno scolastico 2008/2009 - Esami di Stato per gli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento - DSA • DPR n 122 del 22 giugno 2009 Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni. Art.10 valutazione degli alunni con DSA

  10. Ma finalmente l’8 ottobre 2010 Si compie un lungo percorso che ha portato al riconoscimento, nel quadro normativo italiano, delle difficoltà che le persone con DSA incontrano in ambito scolastico

  11. LEGGE 170 • Esce la tanto attesa che • Riconosce i DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) • e ne definisce alcune caratterizzazioni (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) • Dichiara di avere come finalità la garanzia del diritto allo studio e del successo scolastico delle persone affette da DSA, • Intende garantire loro misure di supporto , una diagnosi precoce, percorsi didattici riabilitativi , • Promuove la collaborazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari.

  12. Giacomo Stella ha detto “Finalmente con questa Legge i dislessici non devono più dimostrare che la Dislessia esiste . Adesso possono far valere i diritti che sono stati loro riconosciuti”

  13. La Legge afferma /dispone che: • La Diagnosi va redatta dal Servizio Sanitario Nazionale • La scuola ( fin dalla scuola dell’infanzia) ha il compito di attivare tempestivi interventi per individuare i casi sospetti • Lo stato promuove un’ azione di formazione del personale • Gli alunni con DSA hanno dirittoa fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi

  14. E il 12 luglio 2011 vengono emanate le LINEE GUIDA con le loro precise disposizioni attuative

  15. E’ un documento del MIUR, di concerto con il Ministero della Sanità che si rivolge al mondo della Scuola e che dà le direttive per PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

  16. Qui si coniuga davvero la normativa e la professionalità All’insegnante dunque viene richiesta/lasciata una capacità di scelta che presuppone una grande competenza professionale

  17. Ma seguiamo la Storia di Amedeo Nella scuola dell’Infanzia le insegnanti osservano che è un bimbo sveglio ma ha delle difficoltà a pronunciare alcune parole, rovescia le letterine del suo nome, è maldestro,….. Organizzano per tutta la sezione dei giochi fonetici, a lui fanno svolgere tanti lavori di pregrafismo,…

  18. Nella scuola Primaria le difficoltà permangono, Amedeo è pronto nel comprendere storie e spiegazioni ma al termine della prima non sa ancora leggere e i suoi quaderni sono un disastro, Eppure sembra interessarsi ed impegnarsi !! Si fanno notare, dati concreti alla mano, i problemi alla famiglia e si chiede collaborazione nei compiti Nonostante tutto il lavoro a casa e a scuola la situazione non migliora

  19. Si suggerisce alla Famiglia di fare degli approfondimenti presso l’ASL (NPI, servizi di psicologia, logopedia,….) Gli specialisti lo sottopongono a valutazioni mirate e confermano le sue difficoltà ma anche le sue capacità cognitive più che buone, escludono patologie sensoriali o psicopatologie. E giungono alla conclusione che Amedeo è un bimbo con DSA ed in particolare è dislessico e disgrafico

  20. Stendono quindi una diagnosi di DSA specificandone le caratteristiche La consegnano alla famiglia offrendo anche indicazioni di lavoro (es logopedia, psicomotricità ma soprattutto didattica mirata a scuola) La Famiglia consegna copia della diagnosi alla scuola

  21. La scuola si attiva organizzando, o continuando ad organizzare, percorsi mirati, utilizzando, in accordo con famiglia e servizi, strumenti compensativi e misure dispensative, adottando forme di flessibilità organizzativa e didattica Stende, sempre in collaborazione con famiglia e servizi, il PDP ( Piano Didattico personalizzato) Documenta e monitorizza i percorsi, i successi, le difficoltà, i criteri di valutazione,…

  22. La legge In

  23. Ma la storia di Amedeo è ancora lunga, a volte più serena, a volte più difficile, fatta di impegno, di qualche insuccesso, di non sempre facili battaglie ma anche di piccole/grandi vittorie Con il riconoscimento delle sue difficoltà però il cammino si farà più semplice

  24. Ma torniamo alla Normativa, alle fasi e ai compiti dei vari protagonisti di questa, come di tante altre storie

  25. Scuola = Osservatorio “La scuola deve diventare l’osservatorio per eccellenza,dove è possibile individuare precocemente le difficoltà specifiche di apprendimento. Ciò significa che gli insegnanti devono osservare e segnalare tempestivamente i problemi”. (LINEE GUIDA pag 6 -9)

  26. Per OSSERVARE è bene • Basarsi su: • Protocolli d’osservazione • Indicatori di comportamento • Liste di Performances • Registrare le osservazioni • Difficoltà emerse • Miglioramenti • Strategie di soluzione dei problemi • Ma non basta, bisogna pensare a intervenire • là dove ci sono problemi • Progetti e attività mirate • Interventi individualizzati e personalizzati

  27. Fin dalla Scuola dell’ INFANZIA Un’ accurata attenzione ai processi di apprendimento dei bambini permette di individuare precocemente eventuali situazioni di difficoltà. E' pertanto fondamentale l’osservazione sistematica portata avanti con professionalità dai docenti, che in questo grado scolastico devono tenere monitorate le abilità relative alle capacità percettive, motorie, linguistiche, attentive e mnemoniche. Durante la scuola dell’infanzia è possibile individuare la presenza di situazioni problematiche che possono estrinsecarsi come difficoltà di organizzazione e integrazione spazio-temporale, difficoltà di memorizzazione, lacune percettive, difficoltà di linguaggio verbale.

  28. Ma nella scuola dell’Infanzia NON possiamo parlare di DSA Possiamo solo parlare di DIFFICOLTA’ di CAMPANELLI D’ALLARME

  29. Nella Scuola Primaria I bambini con DSA hanno in genere buone capacità intellettive, ma hanno limitate capacità di riconoscimento visivo o limitate capacità di analisi fonologica delle parole. A causa di tali limitazioni specifiche hanno notevoli difficoltà nell’acquisizione delle corrispondenze tra segni ortografici e suoni, o non riescono a ricostruire la parola partendo dai singoli suoni che la compongono. Ma è importante ricordare che l’acquisizione dei contenuti non è preclusa all'alunno con DSA e che quindi le sue difficoltà di lettura e scrittura dovrebbero essere compensate da strategie, metodologie e strumenti che non compromettano il suo apprendimento.

  30. Nella Scuola Primaria • Se le difficoltà persistono nonostante le buone capacità cognitive e l’impegno è necessario invitare la Famiglia ad approfondirle presso un servizio sanitario: • NPI • Psicologia • Logopedia • Psicomotricità • E’ il momento giusto per l’età e per gli automatismi propri della letto-scrittura che si sviluppano proprio durante questo percorso scolastico Pubblico o privato

  31. Circ USR Piemonte n. 347 del 16 sett 2011 Si ritiene opportuno diramare la determina n. 547 del 21 luglio 2011 della Regione Piemonte – Direzione Sanità – che detta puntuali chiarimenti in merito alla validità delle diagnosi rilasciate ad alunni con DSA: “ …. per quanto stabilito dalla L. 170/2010 e dalle DD.GG.RR. n. 34-13176 del 1 febbraio 2010, n. 18-10723 del 9 febbraio 2009 e n. 13-10889 del 2 marzo 2009 e dalla raccomandazione su “Disturbi Specifici dell’Apprendimento” predisposta dalla Regione Piemonte e inviata a tutte le ASR in data 13/07/2009 le UMVD (*) minori hanno il compito di vigilare sulla correttezza e completezza del percorso clinico che ha portato alla formulazione della diagnosi di DSA. Pertanto, al fine di non impegnare eccessivamente il servizio sanitario regionale e di non sottoporre nuovamente i minori ad un gravoso percorso di valutazione – qualora già acquisito dalla famiglia attraverso professionisti di fiducia, le UMVD minori acquisiranno la documentazione presentata dai genitori e convalideranno la stessa, formulando la diagnosi utile al percorso scolastico del minore ai sensi della L. 170/2010. >>> (*) UMVD = Unità Multidisciplinare Valutazione Disabili istituita presso le ASL

  32. Circ USR Piemonte n. 347 del 16 sett 2011 • >>> • La documentazione necessaria per formulare la diagnosi di DSA deve essere sufficientemente recente e compatibile con la modificabilità del disturbo nel tempo e tenere conto delle indicazioni cliniche e scientifiche attuali: • Valutazione delle competenze cognitive con scale standardizzate che dimostrino il Q.I. nella norma. • Esclusione della presenza di patologie o anomalie sensoriali, neurologiche, cognitive e di gravi psicopatologie valutata attraverso test standardizzati e validati dalla comunità scientifica. • Presenza delle seguenti valutazioni: • per la dislessia: parametro di velocità di lettura di parole, non-parole, brano (valore espresso in sillabe/sec.) – prestazione inferiore a -2D.S., parametro di correttezza di lettura di parole, non parole, brano – prestazione inferiore al 5° percentile; • per la disortografia: parametro di correttezza della scrittura di parole, non parole, frasi omofone o brano – prestazione inferiore al 5° percentile; • per la disgrafia: parametro di fluenza di scrittura – prestazione inferiore a -2D.S., e analisi qualitativa della postura, impugnatura e caratteristiche del segno grafico; • per la discalculia: parametri di correttezza e velocità delle componenti di cognizione numerica, procedure esecutive e abilità di calcolo – prestazione inferiore a -2D.S. dalla fine della 3^ scuola primaria”.

  33. La DIAGNOSI Viene consegnata alla FAMIGLIA (titolare del diritto di patria podestà) La famiglia DECIDE di consegnarla alla Scuola al Dirigente Scolastico al Referente per i DSA ai docenti Che deve garantire che venga protocollata che sia coperta da normativa relativa alla privacy La scuola non può ignorarla!!!!!

  34. ATTENZIONE LA “DISLESSIA” E’ UN DATO SENSIBILE, quindi coperto da privacy. Pertanto non si può parlarne se non si è autorizzati dai genitori, i quali non sono obbligati a consegnare a scuola la diagnosi. Se non lo fanno, però, l’allievo non può essere considerato dislessico, ma solo affetto da difficoltà di apprendimento.

  35. Attenzione a leggere i documenti che vengono consegnati dalle famiglie Non sempre sono DIAGNOSI A volte sono solo Relazioni di qualche specialista Ciò non toglie che non se ne tenga conto…

  36. E quando la DIAGNOSI arriva ??? La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate». E’ comunque preliminarmente opportuno osservare che la Legge 170/2010 insiste più volte sul tema della didattica individualizzata e personalizzata come strumento di garanzia del diritto allo studio, con ciò lasciando intendere la centralità delle metodologie didattiche, e non solo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, per il raggiungimento del successo formativo degli alunni con DSA.

  37. Più in generale - contestualizzandola nella situazione didattica dell’insegnamento in classe - l’azione formativa individualizzatapone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe, ma è concepita adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo, comportando quindi attenzione alle differenze individuali in rapporto ad una pluralità di dimensioni. L’azione formativa personalizzataha, in più, l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e, quindi, può porsi obiettivi diversi per ciascun discente, essendo strettamente legata a quella specifica ed unica persona dello studente a cui ci rivolgiamo.

  38. La • sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata • e • l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, • nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. • che determina per l’alunno e lo studente con DSA, le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. La Legge 170/2010 richiama le istituzioni scolastiche all’obbligo di garantirle

  39. E’ indispensabile adottare Forme di flessibilità • Nell’ • Organizzazione educativa e didattica • gestione della classe • assegnazione dei compiti • utilizzo di strumenti tecnologici e no • criteri e forme di valutazione • attenzione alle esigenze dei singoli • individualizzazione/personalizzazione

  40. Nella Scuola Primaria ………………… Un vero e proprio compendio di didattica !!!! da LEGGERE per applicarle !!!! Associazione lettera/oggetto Ritmo individuale Conteggio mentale Riconoscimento fonemi Composizione/scomposizione parole Stampato maiuscolo Non leggere a voce alta NO alla mole di esercizi Sintassi dei numeri

  41. Nella Scuola Secondaria di 1° e 2° Se l’azione di individuazione precoce è avvenuta davvero negli anni precedenti, nella scuola secondaria non dovrebbero più esserci situazioni dubbiose Ma l’impegno ad una didattica individualizzata e personalizzata, l’utilizzo di strumenti compensativi e l’applicazione di misure dispensative, la flessibilità organizzativa resta identico!

  42. Nella Scuola Secondaria di 1° e 2° Se ciò non è avvenuto valgono le stesse indicazioni Ma … a questo livello non si può non considerare che una serie di insuccessi, frustrazioni possono aver già compromesso la sua emotività e le sue capacità relazionali Il successo nell’apprendimento è l’immediato intervento da opporre alla tendenza degli alunni o degli studenti con DSA a una scarsa percezione di autoefficacia e di autostima. La specificità cognitiva degli alunni e degli studenti con DSA determina pertanto importanti fattori di rischio per quanto concerne la dispersione scolastica dovuta, in questi casi, a ripetute esperienze negative e frustranti durante l’intero iter formativo.

  43. Nella Scuola Secondaria di 1° e 2° ………………… Anche questa parte offre interessanti indicazioni operative!!!! da LEGGERE per applicarle !!!! Tempi aggiuntivi Riduzione carico di lavoro Calcolatrice Comprensione del testo Correttore ortografico Verifiche orali Utilizzo di mappe concettuali Registratore Valorizzazione del sè Lettura silente

  44. STRUMENTI Strumenti o Misure Dispensative Strumenti Compensativi Prevedono che il ragazzo con DSA possa essere esentato dallo svolgimento di un carico di lavoro per lui eccessivo e/o dall’essere sottoposto a valutazioni che lo potrebbero penalizzare. Strumenti che possono essere utilizzati dal ragazzo con DSA per compensare le abilità che risultano più carenti. • SCRIVERE • LEGGERE • FAR DI CONTO • STUDIARE Per

  45. La scelta degli strumenti/misure va assolutamente individualizzata e per definire quelli più adeguati per un ragazzo è importantissimo un produttivo rapporto scuola, famiglia e specialisti • Il PC ad es. non si sostituisce al ragazzo, ma svolge operazioni da lui impostate ed elaborate, la macchina si limita a velocizzare e perfezionare le operazioni date. Gli strumenti utilizzati dal ragazzo per studiare gli saranno utili anche nella vita quotidiana, non solo a scuola.

  46. E le lingue straniere? E’ opportuno che la scuola, in sede di orientamento o al momento di individuare quale lingua straniera privilegiare, informi la famiglia sull’opportunità di scegliere - ove possibile - una lingua che ha una trasparenza linguistica maggiore. Analogamente, i docenti di lingue straniere terranno conto, nelle prestazioni attese e nelle modalità di insegnamento, del principio sopra indicato. In sede di programmazione didattica si dovrà generalmente assegnare maggiore importanza allo sviluppo delle abilità orali rispetto a quelle scritte.

  47. E le lingue straniere? In caso di disturbo grave e previa verifica della presenza delle condizioni previste all’Art. 6, comma 5 (*) del D.M. 12 luglio 2011, è possibile in corso d’anno dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d’esame sulla base della documentazione fornita dai Consigli di Classe. Lo studio delle lingue straniere implica anche l’approfondimento dei caratteri culturali e sociali del popolo che parla la lingua studiata e, con l’avanzare del percorso scolastico, anche degli aspetti letterari …. (*) - certificazione di DSA - richiesta scritta di dispensa da parte della famiglia - approvazione del Consiglio di Classe

  48. Per le lingue straniere ………………… Anche questa parte offre interessanti indicazioni operative!!!! da LEGGERE per applicarle !!!! Tempi di lettura più lunghi Sintesi vocale Audiolibri Correttore automatico Verifiche orali Riduzione carico di lavoro Dizionario digitale Registratore

  49. Solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilitàcon altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunno o lo studente possono, su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe, essere esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. Attenzione !!! In caso di esonero anche da una sola lingua straniera non verrà rilasciato diploma ma solo attestato di frequenza

  50. A scuola come si programma, si concretizza, si documenta, si monitorizza una didattica individualizzata e personalizzata , l’utilizzo di strumenti compensativi e l’applicazione di misure dispensative ?

More Related