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VALUTAZIONE DELLE AZIENDE

VALUTAZIONE DELLE AZIENDE. SCOPI - transazioni aumenti di capitale costituzione di garanzie giudizi arbitrali divisioni fusioni trasformazioni di società - formazione di contabilità e di bilancio. FORMULA RAZIONALE DELLA VALUTAZIONE AZIENDALE. n. 1. 1. å. =. +. V. d. . V.

barbara
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VALUTAZIONE DELLE AZIENDE

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Presentation Transcript


  1. VALUTAZIONE DELLE AZIENDE • SCOPI • - transazioni • aumenti di capitale • costituzione di garanzie • giudizi arbitrali • divisioni • fusioni • trasformazioni di società • - formazione di contabilità e di bilancio

  2. FORMULA RAZIONALE DELLA VALUTAZIONE AZIENDALE n 1 1 å = + V d . V . 0 i n i n q q = 0 i = V valore dell ' azienda all ' anno 0 0 = - d dividendo all ' anno i esimo i 1 = fattore di sconto i q = V valore dell ' azienda all ' anno n n

  3. La formula razionale è in gran parte: • astratta • arbitraria • soggettiva • poiché si basa su eventi largamente imprevedibili: • - Vn • di • E’ quindi necessario fissare criteri operativi di applicazione

  4. METODI DI VALUTAZIONE AZIENDALE • Finanziari • Reddituali • Patrimoniali • Misti (patrimoniali-reddituali)

  5. METODI FINANZIARI • Tendono a rispettare il più possibile la formula razionale • Stimano il dividendo di ciascun anno a partire dal flusso monetario della gestione complessiva (fm) • Stimano il valore dell’azienda all’anno n in base al valore di liquidazione dei beni aziendali (Vliq)

  6. CRITICHE AL METODO FINANZIARIO • SUL VALORE DI LIQUIDAZIONE • il valore di liquidazione è diverso dal valore aziendale • l’azienda non è un impianto e non sempre è vendibile smembrata • se n è elevato, lo sconto finanziario ridimensiona il problema • SUL FLUSSO FINANZIARIO • il metodo è razionale, ma i flussi sono difficili da prevedere: • - vendite nel tempo • innovazione, inflazione, ecc • - costi nel tempo • il metodo assume che siano note le strategie aziendali di lungo periodo e la dinamica ambientale • Il metodo è valido dal punto di vista soggettivo • razionalità elevata, scarsa oggettività e generalità

  7. METODI REDDITUALI • Sostituiscono il dividendo con il reddito atteso • enfasi sulla produzione di reddito, non sulla distribuzione • nel lungo periodo flussi reddituali e finanziari tendono a coincidere • Abbiamo diversi metodi reddituali in relazione alla durata dell’orizzonte temporale ed alla variabilità del reddito nel tempo 1 – Orizzonte temporale limitato e reddito variabile 2 – Orizzonte temporale limitato e reddito costante 3 – Orizzonte temporale illimitato e reddito costante

  8. IL SAGGIO DI ATTUALIZZAZIONE Rendimenti annuali (USA 1926-1981) Azioni ordinarie (corrente) Titoli di Stato (corrente) Premio per il rischio (corrente) Inflazione media Azioni ordinarie (reale) Titoli Stato (reale) 11,4 3,1 8,3 3,0 8,4 0,1 Società non finanziarie (USA) 6 – 7 % 1946 – 1981 Società manifatturiere (USA) 8 – 9 % 1946 – 1981 ROI (ITA) 5,2 % 1983 - 1986

  9. METODI PATRIMONIALI • Considerano l’orizzonte temporale uguale a zero • Si basano sulla stima del prezzo che dovrebbe essere pagato per acquisire i singoli elementi del capitale d’impresa • Possono tenere conto anche dei beni immateriali, oltre che di quelli materiali • Sono metodi dotati di dimostrabilità e generalità, ma non razionali come gli altri.

  10. SEMPLICI Comprendono tutti i beni contabilizzati, materiali e immateriali METODI PATRIMONIALI COMPLESSI • di 1° grado: comprendono tutti i beni contabilizzabili, materiali e immateriali • di 2° grado: comprendono tutti i beni materiali e immateriali, contabilizzabili e non contabilizzabili

  11. CONTABILIZZABILI BENI IMMATERIALI NON CONTABILIZZABILI

  12. BENI IMMATERIALI CONTABILIZZABILI - a ottenere - CONTRATTUALI - a fornire DIRITTI • ESCLUSIVE - marchi • - nome azienda • - brevetti • - diritti d’autore Valutazione aziende 12 PROPRIETA’ INTELLETTUALI - banche dati - modifiche procedurali - software personalizzato RELAZIONI AZIENDALI - portafoglio clienti - portafoglio prodotti INVESTIMENTI PROMOZIONALI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO

  13. BENI IMMATERIALI NON CONTABILIZZABILI ORGANIZZATIVO MANAGERIALE KNOW - HOW IMMAGINE AZIENDALE SINERGIE

  14. PROCEDIMENTO DEL METODO PATRIMONIALE SEMPLICE - Punto di partenza: Capitale netto di bilancio • - Procedura di rettifica del capitale netto: • Revisione generale contabile delle poste attive e passive • Espressione in valori correnti: • - immobilizzazioni • - rimanenze • - crediti e debiti differiti nel tempo e conseguente calcolo di • plusvalenze e minusvalenze • c) Addizione (detrazione) delle plusvalenze (minusvalenze) - Punto di arrivo: Capitale netto rettificato

  15. PROCEDIMENTO DEL METODO PATRIMONIALE COMPLESSO DI 1° GRADO Al capitale netto rettificato si aggiungono i valori correnti dei beni immateriali contabilizzabili ma non contabilizzati Capitale netto rettificato + Beni immateriali contabilizzabili ma non contabilizzati = Valore patrimoniale complesso di 1° grado

  16. PROCEDIMENTO DEL METODO PATRIMONIALE COMPLESSO DI 2° GRADO Capitale netto rettificato + Beni immateriali contabilizzabili ma non contabilizzati + Beni immateriali non contabilizzabili = Valore patrimoniale complesso di 2° grado

  17. CRITERIO DI VALUTAZIONE DEI BENI IMMATERIALI NON CONTABILIZZABILI Attualizzazione dei redditi differenziali conseguibili per effetto di tali beni

  18. METODI MISTI PATRIMONIALI - REDDITUALI a) Tendono a fondere la praticabilità del metodo patrimoniale alla razionalità del metodo reddituale b) Mettono in evidenza l’ “avviamento” c) L’avviamento può essere positivo o negativo (Goodwill o Badwill) d) A = beni immateriali (brevetti, esclusive, immagine, know-how, clienti, ecc.) non valutati (in toto o in parte) nel valore patrimoniale

  19. METODI MISTI PATRIMONIALI – REDDITUALIMETODO DELLA MEDIA • È un metodo cautelativo • Molto semplice • Divide a metà l’avviamento Orizzonte temporale limitato Orizzonte temporale illimitato dove: V0= valore azienda Vp= valore patrimoniale R = reddito medio atteso r = risk free+risk premium

  20. METODI MISTI PATRIMONIALI – REDDITUALIMETODO DELLA CAPITALIZZAZIONE LIMITATA DEL PROFITTO MEDIO dove: V0 = valore azienda Vp = valore patrimoniale R = reddito medio atteso r = saggio di interesse normale di settore rVp = reddito normale n = durata dell’avviamento (orizzonte temporale) • Ipotizza che le condizioni generatrici di reddito oltre la norma (extra reddito) siano destinate ad estinguersi entro un determinato orizzonte temporale (n) • È un metodo prudenziale

  21. METODI MISTI PATRIMONIALI – REDDITUALIMETODO DELLA CAPITALIZZAZIONE ILLIMITATA DEL PROFITTO MEDIO dove: V0 = valore azienda Vp = valore patrimoniale R = reddito medio atteso r = saggio di interesse normale di settore rVp = reddito normale r1 = interesse + risk premium • Ipotizza che le condizioni generatrici di reddito oltre la norma (extra redditi) siano illimitate; • in questo caso r1 deve tenere conto dell’affidabilità delle ipotesi precedenti; • è un metodo poco prudenziale

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