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Il compito unitario: uno spazio reale per rilevare, osservare e valutare competenze

Il compito unitario: uno spazio reale per rilevare, osservare e valutare competenze. 23 marzo,2007 Elena Vaj. Corso di Perfezionamento: Misurare e valutare: nuovi strumenti per la scuola che cambia. Rileggiamo insieme alcuni punti del percorso…. Diverse tipologie di valutazione:.

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Il compito unitario: uno spazio reale per rilevare, osservare e valutare competenze

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Presentation Transcript


  1. Il compito unitario: uno spazio reale per rilevare, osservare e valutare competenze 23 marzo,2007 Elena Vaj Corso di Perfezionamento: Misurare e valutare: nuovi strumenti per la scuola che cambia

  2. Rileggiamo insieme alcuni punti del percorso… Diverse tipologie di valutazione:

  3. Si “intrecciano”differenti strumenti Osservazione attività con checklist autovaluatzione lavoro di gruppo Osservazione libera test Autobiogra fia Rapporto dialogato interrogazione Focus group Prendersi cura colloqui Griglia osservazione comportamenti Comprensione testi Role play Vari tipi di griglie Esercizio Riassunto Progetti Simulazioni Domande semistrutturate Relazione Temasaggio Esperimenti scientifici Lavori maunali

  4. Gli strumenti nella didattica per competenze Rubriche Autobiografia Questionario di autopercezione Quale spazio possibile per rilevare, osservare e valutare le competenze? Tema Prestazione Prova autentica Griglie di osservazione attività sociali Interrogazione Parliamo di compito unitario in situazione

  5. Didattica per competenze didattica per compito reali Alcune considerazioni: • le competenze possono manifestarsi solo in situazioni reali • necessitano di conoscenze e abilità (non sono da confondere con generici obiettivi educativi) • il “luogo” in cui possono manifestarsi ed essere osservate e valutate è lo spazio reale di un compito unitario

  6. Il compito unitario in situazione: le caratteristiche • non è assimilabile ad una prova di verifica • non è un esercizio individuale • è un compito reale e complesso • per essere portato a termine necessita di conoscenze e abilità disciplinari • è il momento in cui osservare, rilevare e descrivere una specifica competenza personale

  7. Il compito unitario in situazione: le caratteristiche • rappresenta uno spazio di autonomia e responsabilizzazione degli allievi nel quale ciascuno di essi può affrontare e portare a termine il compito affidatogli, mostrando di possedere o meno, e a quale grado, le competenze utili a realizzarlo.

  8. …quindi: • Il compito unitario è una “situazione” in grado di mobilitare gli allievi rispetto alla competenza da promuovere • per essere coerente con la specificità della sua funzione ha precise caratteristiche:

  9. 1°caratteristica • per essere portato a termine con successo necessita dell’utilizzo di conoscenze e abilità disciplinari: non può esserci competenza se non ci sono le conoscenze e le abilità ad essa sottese

  10. 2°caratteristica • è definito in un tempo preciso: • non deve confondersi col processo, che rappresenta tutto il percorso realizzato, • né col prodotto, che rappresenta “l’oggetto”, se esiste, in cui si concretizza il lavoro;

  11. 3°caratteristica • La competenza o le competenze necessarie per portarlo a compimento sono quelle su cui si fonda il percorso disciplinare

  12. 4°caratteristica • nel compito finale il ruolo del docente è quello di osservatore, che rileva in quale grado gli allievi riescono autonomamente ad utilizzare ciò che sanno, ciò che sanno fare, le loro risorse interne ed, in generale, le risorse esterne per realizzare il compito.

  13. 5°caratteristica • In una “pedagogia del compito” la scuola non si limita a riproporre oggetti culturali già elaborati, a dichiarare obiettivi, a sperimentare per problemi (nell'ipotesi più avanzata). • al contrario, recepisce la complessità del reale ed elabora “sapere progettuale”

  14. …ma questo può essere considerato un compito unitario?Uno strumento per analizzare un compito

  15. …ma questo può essere considerato un compito unitario?Uno strumento per analizzare un compito

  16. Esempi di compito unitario È ovvio che l’esemplificazione presuppone il riferimento ad un gruppo-classe teorico; nella pratica didattica sarà riferito al gruppo-classe reale

  17. 1° esempio Facciamo un esempio • Dal Profilo: Rispettare le funzioni e le regole della vita sociale e istituzionale, riconoscendone l’utilità Situazione formativa Osservazione Rilevazione del bisogno confronto Identificazione dei bisogni formativi Progettazione del compito unitario

  18. Regole sempre condivise… …ma molto spesso disattese !! • Qual è il senso di regola che possiedono questi allievi? • Su cosa fondano il loro vivere a scuola, anzichè a casa, al calcio, all’oratorio ? • Come posso avviare e realizzare un percorso per far crescere la consapevolezza personale delle regole?

  19. Situazione formativa Osservazione Rilevazione del bisogno confronto Identificazione dell’apprendimento unitario Progettazione del compito unitario Compito unitario In situazione Conoscenze Abilità Competenze valutazione

  20. Le conoscenze: i contenuti disciplinari –obiettivi specifici di apprendimento- che sono da sviluppare Le abilità:l’applicazione delle conoscenze Le capacità: le potenzialità degli allievi che possono essere mobilitate; L’apprendimento unitario : il “senso” formativo e contestualizzato dellacompetenza a) Individuo:

  21. Allievi: il loro essere reale Allievi: a competenza come il loro poter essere b) Analizzare la situazione di partenza è il primo passo per la progettazione: ma cosa e come analizzare? • Capacità • Conoscenze • Abilità • Competenze

  22. c) ‘Leggere’ il gruppo-classe utilizzando una competenza significa chiedersi: qual è l’essere attuale degli alunni rispetto a questa competenza? quale la dissonanza cognitiva e non tra il loro essere e il ‘dover essere’ competenti? d) Rilevare i reali bisogni formativi

  23. Quindi… • Verificare i livelli di apprendimento non basta • Occorre rilevare quali competenze e in che grado sono possedute dagli allievi livelli degli apprendimenti Grado di competenza I singoli docenti L’équipe pedagigoca Prove oggettive Test Interrogazioni … Situazioni formative

  24. Dobbiamo quindi chiederci: in che modo possiamo vedere come e a che livello gli allievi possiedono questa competenza? Cioè: come percepiscono le regole sociali? Introduco l’argomento “regole” e realizzo una situazione/evento stimolo: • In piccolo gruppo fai un giro nella scuola e scrivi quali sono secondo te le regole su cui si basa la vita scolastica • Prepara poi una sintesi che dovrai presentare ai compagni, spiegando le motivazione delle scelte • Presentala e discutila con i tuoi compagni in modo da individuare le idee comuni per realizzare la sintesi di classe

  25. OSSERVARE E RILEVARE LE CAPACITA’/POTENZIALITA’ DEGLI STUDENTI: LA SITUAZIONE INIZIALE • Il senso di una attività iniziale è quello di realizzare uno spazio possibile per gli allievi in cui riflettere autonomamente attorno ad un problema, attivando portati di conoscenze, abilità, vissuti ed esperienze personali. • Questo per permettere al docente di osservare e rilevare le capacità degli allievi, intese come quelle potenzialità che loro appartengono e che possono essere mobilitate per promuovere, utilizzando conoscenze e abilità disciplinari, la competenza individuata .

  26. OSSERVARE E RILEVARE LE CAPACITA’/POTENZIALITA’ DEGLI STUDENTI: LA SITUAZIONE INIZIALE • Di fatto, è questo il primo passo per tradurre operativamente il concetto di personalizzazione del percorso formativo: se per personalizzazione intendiamo un processo che sia realmente centrato sugli allievi, che sia adatto alle loro specificità e che sia percepito non come ‘altro’ rispetto alla loro vita ma, al contrario, come un momento interessante, stimolante in cui crescere, in cui imparare e in cui, soprattutto, comprendere il senso del lavoro scolastico, è fondamentale una fase iniziale in cui far emergere le potenzialità e leggere i reali bisogni formativi degli allievi.

  27. Cosa mi permette di rilevare questa situazione stimolo? 1) La capacità di percepirsi come competente in relazione ad obiettivi prefissati: • - gli allievi si organizzano e cominciano attivamente a confrontare le idee • - affrontano tranquillamente il compito • - discutono mostrando di essere preoccupati, di non aver idea di come iniziare il lavoro… • - cercano di capire come gli altri compagni si stanno muovendo(..copiano…) • - chiedono ripetutamente all’insegnante spiegazioni, chiarimenti… Attraverso questi descrittori il docente rileva l’autoefficacia percepita

  28. Cosa mi permette di rilevare questa situazione stimolo? 2) La capacità di focalizzarsi sulle risorse piuttosto che sui limiti: • - propongono soluzioni • - discutono sulle diverse possibilità per predisporre il piano • - trovano problemi e difficoltà più che soluzioni • - vedendo tanti limiti preparano un piano estremamente semplice e ‘povero’ • …………………… Attraverso questi descrittori emerge il pensiero operativo positivo

  29. Cosa mi permette di rilevare questa situazione stimolo? 3) La capacità di sentirsi artefice delle proprie scelte: • presentando il lavoro sottolinea che le scelte sono particolari e ne spiega i motivi; • le scelte sono il risultato di una lunga discussione • le scelte scontentano un po’ tutti anziché soddisfare • ………………………………………………… Attraverso questi elementi si rilevano responsabilità e protagonismo

  30. Tabella capacità osservabili

  31. Compito unitario in situazione • Presenta al Consiglio di Istituto la proposta della tua classe per inserire nel regolamento della scuola i punti che qualificano la partecipazione responsabile degli allievi

  32. Proviamo ad analizzare il compito unitario • Quali conoscenze disciplinari servono per realizzarlo? • Quali metodologie possono essere funzionali? • Quale percorso possiamo ipotizzare? • …………………………..

  33. Quali conoscenze disciplinari servono per realizzarlo? • Italiano • Storia • Matematica • Educazione alla CC • Studi sociali informatica

  34. Quali metodologie possono essere funzionali? • Piccolo gruppo • Ricerca • Lezione frontale • Lezione dialogata

  35. Quale percorso possiamo ipotizzare? • Temporalmente definito • Persone/insegnanti/spazi • Strumenti, materiali • Fasi di lavoro • Ruoli

  36. 2° esempio Dalla competenza da promuovere al compito unitario …elabora, esprime e argomenta un proprio progetto di vita che tiene conto del percorso svolto… (Profilo-Orientamento) conoscenze abilità capacità competenze Asse dell’istruzione Asse della formazione

  37. Dobbiamo chiederci: in che modo possiamo vedere come e a che livello gli allievi possiedono questa competenza? Realizzo una situazione/evento stimolo: • In piccolo gruppo discuti sulle modalità che ritieni più adeguate per ricostruire i tuoi anni di scuola rispetto a: • Prestazioni scolastiche • Interessi • Rapporti (con insegnanti e compagni di scuola) • Tuoi modi di essere e di fare • I tuoi cambiamenti (fisici, psichici, morali, sociali, …) • Prepara poi un piano di attività che dovrai sviluppare per organizzare il tuo percorso • Presentalo e discutilo con i tuoi compagni e docenti in modo da verificarne la fattibilità, funzionalità, e completezza, così da legittimarlo.

  38. Compito unitario in situazione Realizzare un incontro con i compagni della classe inferiore per spiegare come realizzare una presentazione del proprio percorso scolastico da consegnare all’avvio della scuola successiva

  39. Compito unitario in situazione momenti preliminari del lavoro: • Predisponi sotto forma di elaborato il tuo percorso comprensivo di testi, documenti, immagini, grafici, dati, disegni e testimonianze. • Illustra il tuo percorso ai compagni, argomentandone alcuni passi e intuendone alcuni sviluppi. • Valutalo, quindi, tenendo conto di quanto emerso dalla discussione con i compagni.

  40. Competenze osservate nel compito

  41. Competenze1

  42. Competenze2

  43. Competenze3

  44. Autovalutazione(questionario di autopercezione)

  45. Risultati disciplinariconoscenze ed abilità

  46. Esempio di autovalutazione rispetto all’interesse e alla soddisfazione personale al termine del compito unitario

  47. Esempio di autopercezione rispetto allo studio:Studio percepito come

  48. SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO SVOLTO alunno Il lavoro mi ha interessato molto poco per niente Sono soddisfatto dei risultati ottenuti( si’ perché, no perché solo in parte perché per niente perché) Data docente alunno

  49. italiano

  50. geografia

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