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PRINCIPI DELL AZIONE AMMINISTRATIVA cerulli, 241-254

Principio di imparzialit?. Art. 97 Cost.Non ? solo divieto di disparit? ma obbligo di ponderare tutti gli interessi coinvoltiPassaggio da un'accezione negativa a una positivaNon ? neutralit? (come quella del giudice) ma potere dovere di considerare tutti gli interessi. Principio del buon andament

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PRINCIPI DELL AZIONE AMMINISTRATIVA cerulli, 241-254

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    1. PRINCIPI DELLAZIONE AMMINISTRATIVA (cerulli, 241-254) 3 categorie: principi presupposti: imparzialit, buon andamento, ragionevolezza principi espressamente menzionati: sono economicit, efficacia, pubblicit e trasparenza principi generalmente menzionati: principi dellordinamento comunitario

    2. Principio di imparzialit Art. 97 Cost. Non solo divieto di disparit ma obbligo di ponderare tutti gli interessi coinvolti Passaggio da unaccezione negativa a una positiva Non neutralit (come quella del giudice) ma potere dovere di considerare tutti gli interessi

    3. Principio del buon andamento Art. 97 Cost. Dovere di cura dellinteresse pubblico nella maniera pi immediata, conveniente e adeguata possibile Da esso si deduce il potere di annullamento e revoca e i loro limiti Principio di continuit (prorogatio)

    4. Principio di ragionevolezza Sistema a cascata dal generico allo specifico: art. 97, ragionevolezza, principi art.1, proporzionalit-precauzione Principio assoluto: non entra in comparazione e non mai derogabile Deriva dalleguaglianza, imparzialit e buon andamento

    5. Collegamento con eccesso di potere Una pa richiede un parere facoltativo e non lo esegue Espropriazione di terreno vastissimo per realizzare opera di dimensioni minime (scuola in paese a ridotta crescita demog.) Trattamento diverso di casi simili Assenza di valutazione di ipotesi alternative Sanzione edilizia non irrogabile fino a pronuncia su sanatoria

    6. Principio di economicit conseguimento degli obiettivi legislativamente stabiliti con il minor dispendio di mezzi (anche procedurali) Es.: duplicazioni ingiustificate di pareri e di momenti istruttori, imposizioni di oneri di certificazione non dovuti, ritardo nella concl.proc. Princ.conversione atti amministrativi: pronuncia, adeguatamente motivata, emessa da organo erroneamente convinto di esercitare un potere deliberativo, pu valere come parere se la funzione consultiva quella che realmente spetta a quellorgano;

    7. Pr.economicit (2) apposizione di un elemento accidentale illegittimo non invalida lintero procedimento ma sintende come non apposto; principio di conservazione dellattivit amministrativa legittima svolta. Economicit non riferita allattivit economica pubblica ma a tutta lattivit amm.va s.mangiameli, il principio di legalit e il sistema dei controlli sullattivit degli enti locali, 28 f.ii.4873,3s.mangiameli, il principio di legalit e il sistema dei controlli sullattivit degli enti locali, 28 f.ii.4873,3

    8. Principio di efficacia Il principio di efficacia indica il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti ossia la concreta idoneit dellazione amministrativa a conseguire, in termini pratici, i risultati prefissati in tema di tutela degli interessi pubblici

    9. Principio di pubblicit Il principio di pubblicit impone che lattivit amministrativa sia sempre conoscibile dallesterno e che le p.a. debbano operare in modo certo, semplice, chiaro e trasparente, fornendo le informazioni agli interessati e rendendoli edotti circa lo stato di avanzamento dellazione

    10. Principio di trasparenza Etimologicamente trasparenza implica passaggio (radice tr: trasporto, treno, trasloco, tradimento, traduzione) In questo caso esso indica il passaggio di conoscenza dalla p.a. al cittadino, allimpresa ma anche ad altre p.a.

    11. Distinzione trasparenza/pubblicit La trasparenza costituisce lo stadio finale dei modelli attraverso i quali si pu ricostruire il rapporto tra chi detiene il sapere e chi sta allesterno: 1) segreto; 2) pubblicit: tutto accessibile tranne alcune materie (concez.oggettiva): messa a disposizione; 3) trasparenza: conoscibilit

    12. Trasparenza come conoscibilit da parte dei non addetti Mettere a disposizione un atto o un insieme di atti non significa aver fatto passare la conoscenza da una parte allaltra Il modo pi rozzo di non far passare la conoscenza il segreto; vi un modo pi raffinato che quello di dare troppe informazioni o informazioni di difficile interpretazione (es. bilanci)

    13. Resum non tecnique Art. 6, comma 6 lett. D) convenzione di Aarhus Riassunto non tecnico La pa deve tradurre il sapere tecnico in termini intellegibili Comunicazioni sulla comprensibilit dei testi amm.vi e legislativi

    14. Principi del diritto comunitario Versioni precedenti prevedevano introduzione di: imparzialit, proporzionalit, legittimo affidamento e efficienza Si poi privilegiata la sintesi Il riferimento ai principi di diritto comunitario rende inutile lesplicazione

    15. Emersione legislativa del quarto livello di fonti Livelli tradizionali di fonti: 1) superprimarie; 2) primarie; 3) secondarie Nuovi livelli: 1) diritto internazionale; 2) diritto comunitario Il livello comunitario viene ora riconosciuto anche come diritto positivo

    16. Norma di completamento Art. 117 Cost. (dopo modifiche 2001) Art. 20 l. n. 59/97 Art. 192 TUEL Art. 1 l. 239/04

    17. Art. II-101 Cost.europea Imparzialit ed equit Termine ragionevole Contraddittorio prima di provv.sfavorevole Accesso pur rispettando riservatezza e segreto professionale Obbligo di motivazione Principi gi presenti ma in questo modo eventuali evoluzioni comunitarie vengono recepite nel ns.ordinamento

    18. Principio di proporzionalit I mezzi devono essere giustificati rispetto al fine che si intende perseguire Nel diritto comunitario le restrizioni alla concorrenza (diritto pubblico) devono essere le pi limitate possibili

    19. Principio della buona fede o del legittimo affidamento Buona fede soggettiva (linguaggio comune): erroneit riguardo alla conformit del proprio comportamento alla legge (mi scusi, ero in b.f.) Buona fede oggettiva: coerenza tra atti e comportamenti posti in essere precedentemente e successivamente

    20. Affermazione del principio Fino agli anni 60 era affermato solo nel diritto privato dal momento che si riteneva lamministrazione non vincolata ai propri atti e comportamenti precedenti ma sempre obbligata a perseguire linteresse generale di quel determinato momento

    21. Principio di buona fede o di legittimo affidamento B.f. soggettiva: situazione psicologica di ignoranza o di errore, tutelata, in determinati casi dallordinamento giuridico B.f. oggettiva: obbligo di agire conseguentemente al proprio comportamento esteriore non venire contra factum proprium (diviene norma di condotta)

    22. Riferimento alla b.f. oggettiva Viene tutelata la fiducia del cittadino a che la pa si comporti conseguentemente ai propri comportamenti precedenti Es. se la pa ha rilasciato il permesso di costruire mi aspetto che conceda lautorizzazione x supermercato; se ha bandito una gara mi aspetto che la porti a termine; se ha stipulato una convenzione mi aspetto che non sia travolta da ulteriore pianificazione urbanistica

    23. Differenza con il diritto privato Il principio di b.f. nato nel diritto privato ma si riteneva inapplicabile alla pa perch questa deve sempre perseguire linteresse pubblico del momento in cui agisce. Non avrebbe potuto essere pertanto vincolata ai propri precedenti comportamenti

    24. Tutela dellaffidamento in caso di efficacia retroattiva della legge Es. leggi di incentivazione economica contenenti esenzioni dal pagamento di tributi per un determinato numero di anni per chi esercita una determinata attivit economica o modificazione peggiorativa di trattamento pensionistico Tutela dei cd. diritti quesiti: limpresa fa affidamento sul comportamento precedente del legislatore

    25. Accezione comunitaria Il diritto a invocare la tutela del legittimo affidamento si estende a chiunque si trovi in una situazione dalla quale risulti che lamministrazione comunitaria, fornendogli assicurazioni precise, gli abbia suscitato aspettative fondate (Trib. CE, 8 novembre 2000, T-485/93) Nellordinamento comunitario vige il divieto di retroattivit per le prescrizioni giuridiche, sentenze e atti amministrativi della Comunit

    26. Campi di applicazione Annullamento dufficio Revoca Responsabilit precontrattuale Recesso unilaterale

    27. Legalit e buona fede La pa deve improntare la propria azione nei cfr. del privato a correttezza e buona fede Bilanciamento tra interesse pubblico perseguito dalla pa e interessi privati coinvolti nel procedimento Es. la pa rilascia il permesso di costruire ma nega lautorizzazione x supermercato; stipula convenzione e poi la travolge con ulteriore pianificazione urbanistica

    28. Principio di responsabilit La giurisprudenza comunitaria non guarda alla colpa ma alla oggettiva violazione delle regole. Corte Giust. C/275/03 del 10 ottobre 2004 Commissione/Rep.Portoghese (modello responsabilit contrattuale: la pa deve provare la non imputabilit dellinadempimento/utilizzo errore scusabile)

    29. Principio di precauzione Principio generale del diritto comunitario che fa obbligo alle autorit competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire rischi potenziali per la salute pubblica, per la sicurezza e per lambiente facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici (Tr. CE, T-74/00 26.11.00 Artegodan)

    30. Diritto positivo Cost.francese: art. 5 mod. nel 2004 Art. 1 l. 241/90 Legge n. 308/04 delega ambientale: art. 1, comma 8, lett. F L. 36/01

    31. Accezioni fondamentali Vecchio diritto internazionale: nel dubbio si paralizza; WTO: per paralizzare ci vuole una certezza scientifica Diritto comunitario: nel dubbio si paralizza ma il dubbio deve essere ragionevole (centralit dellistruttoria)

    32. Principali settori di applicazione Emissioni elettromagnetiche OGM Legislazione alimentare (caso mucca pazza, additivi alimentari) Tutela della salute (immissione in commercio medicinali o pratiche terapeutiche)

    33. 3) RAPPORTI CON DISCIPLINE SPECIALI Lex specialis derogat generalis (es. tu espropriazione, tu sulledilizia, dec.leg. 259/2003)

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