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U.F. Igiene Urbana Veterinaria ASL 10 - Firenze

Aggressività canina come fattore di rischio sanitario - Firenze, 4 giugno 2004 -. U.F. Igiene Urbana Veterinaria ASL 10 - Firenze. Gli inserti con lo sfondo celeste sono riassuntivi eo esplicativi della trattazione avvenuta nel corso della giornata.

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U.F. Igiene Urbana Veterinaria ASL 10 - Firenze

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Presentation Transcript


  1. Aggressività canina come fattore di rischio sanitario - Firenze, 4 giugno 2004 - U.F. Igiene Urbana Veterinaria ASL 10 - Firenze Gli inserti con lo sfondo celeste sono riassuntivi e\o esplicativi della trattazione avvenuta nel corso della giornata. Sono stati riferiti e raffrontati a mezzo dei tassi di morsicatura uomo\cane i dati mondiali disponibili. Per gli USA sono stati valutati i costi diretti ed indiretti. Sono stati forniti alcuni dati relativi alla popolazione dei cani e degli esposti. Si è poi passata in rassegna la situazione in Italia. Dr. Carlo Ciceroni

  2. 1- Italia : situazione attuale • Pochi studiepidemiologici condotti sui morsicatori • Lamaggiorparte dei dati sono desunti dai referti per laprofilassiantirabbicain sede diprontosoccorso • Frammentaria disponibilità dei datisulle morsicature • (non disaggregate) • Nonostantel’evidenziazione in modo spettacolare del problema imposta periodicamente daimass-mediasulle aggressioni di alcuni cani verso persone, tuttaviada parte della quasi totalità delle A.S.L. non sono state approntate organiche misure preventive

  3. 2-Italia: struttura della popolazione canina Nel 1979 per il Servizio Veterinario del Ministero ci sono 3.300.000cani di proprietà Nel 1983 Boitani e Fabbri: circa 300.000 cani tra randagi ed inselvatichiti in Italia Nel 1996 la DOXA: 6.800.000cani padronali(34,3% delle famiglie intervistate) Tasso di morsicatura cane-uomo: 6.9/100.000 ab. Nel1990 :40.000morsicature ognianno Rapporti ISTAT:16attacchiletalifra il1985e1993,dei quali4in bambini fra i5e i9anni. (Lodetti e Bertasio)

  4. 3-Italia: struttura della popolazione canina Netta sproporzione fra i due sessi: femmine sono il 37,6%dei cani padronali il divario aumenta nelle regioni centrali e meridionali. Firenze (aprile 2004): su20.626iscritti all’Anagrafe 11.223 M \9403 F In condizioni naturali il rapporto sessi alla nascita non si discosta da 1:1 (inselvatichiti: più le F che i M!!) In ambito rurale o semi rurale ancor più cani maschi

  5. 4-Italia: in città Cosenza 1991-96: 1.496 morsicature da animali su circa 133.000 abitanti, di di cui1.086causate da cani, pari a una media di 217 circa l’anno Il sesso maschile è morsicato maggiormente (Fabiano) Tasso di morsicatura cane-uomo (medio 1991-96): 163.3/100.000 ab.

  6. 5-Italia: in città Milano Tasso di morsicatura cane-uomo: 53.5/100.000 ab. Nel2000risultano 1.012 pratiche di morsicatura di cui 875per cani. Di questi,709erano morsi all’uomo e 166 tra animali Le lesioni provocate da animali (per l’80% circa cani) a persone (circa il 72%) o ad altri animali (circa il 28%) nel corso degli ultimi anni hanno subito, in Regione Lombardia e nella ASL Città di Milano un modico decremento. (Levi, 2003)

  7. 6-Italia: in città Milano MORSICATURE CANE – UOMO E CANE - ALTRI ANIMALI (Levi, 2003)

  8. Dai dati disponibili in Italia emerge la difficoltà al loro confronto poiché risultano raccolti ed analizzati con criteri disomogenei (dati forniti aggregati per fenomeni diversi, quali le morsicature rivolte ad animali assieme a quelle dirette all’uomo, notifiche frammentarie e discontinue se non omesse, ecc). Viene di seguito riportata l’esperienza dell’U.F.M.A. Igiene Urbana Veterinaria della Azienda Sanitaria 10 – Firenze in merito al problema per quanto riguarda le azioni intraprese

  9. L’esperienza della U.F.M.A.Igiene Urbana Veterinaria – Firenze dal 2002 • Attivato uncentro di raccolta dati e di documentazione • Approntato unsistema informativo collegato all’Anagrafe canina ( interfaccia informatizzata per la raccolta ed analisi dei dati di morsicatura\morsicatore ) • Censiti i plurimorsicatori(provenienza, tipo di allevamento ecc.) • Valutate le modalità di conduzione dei morsicatori • (caratteristiche del conduttore, tempi e spazi a disposizione, esperienza ecc.) • Sono stateprodotte sistematicamente delle analisi sull’andamento delle morsicature rivolte all’uomo e sul rischio sanitario ad esse collegato che consentito di contestualizzare la conoscenza del fenomeno ai fini della pianificazione sanitaria e della tutela delle fasce fragili

  10. Firenze-città Di seguito sono riportati i dati da tempo raccolti in merito. 257 morsicatori su 20.100= 1,27% Tasso di morsicatura cane-uomo (medio triennio 2001-2003): 69.1/100.000 ab. TOT. 6.089 morsi cane\uomo su370.553 residenti (2003) in18anni e 5 mesi

  11. Ordinanza 9-9-03 A seguito dell’entrata in vigore dell’Ordinanza Sirchia sono poi raffrontati, ove possibile, i dati raccolti pre e post Ordinanza a Firenze dall’U.F.M.A.

  12. Firenze-città Morsicature cane - uomo Firenze gennaio 2003 maggio 2004 119 morsi in 7 mesi e mezzo 15,7 morsi media mese 201 morsi in 9 mesi 22,3 morsi media mese A seguito dell’entrata in vigore dell’Ordinanza Sirchia i dati raccolti pre e post Ordinanza a Firenze dall’U.F.M.A. sembrano evidenziare una flessione verso il negativo nel post Ordinanza.

  13. Firenze-città Ma considerando che le morsicature sono un fenomeno stagionale, più frequente -come mostrato in letteratura- nei periodi primaverili-estivi, al fine di rendere possibile il confronto è necessario analizzare periodi omogenei dell’anno. 2003: 71 morsicature 2004: 54 morsicature -23,9% = -17 morsicature in 4 mesi

  14. I dati raffrontabili evidenziano comunque una riduzione del fenomeno. Ma poiché il trend del fenomeno nel corso degli anni è da tempo volto al ribasso, devo individuare la percentuale media di tale tendenza, se voglio sapere quanta parte della riduzione riscontrata sia effettivamente merito dell’entrata in vigore dell’Ordinanza.

  15. Firenze-città 23,9 % -20,2 % = 3,7 % di riduzione dopo ordinanza (ovvero 2,6 morsi in 4 mesi )

  16. A Firenze le ricadute dell’Ordinanza, valutate su questi pochi dati disponibili e per questi pochi mesi di osservazione (con tutte le limitazioni legate ai piccoli numeri, quindi) appaiono dunque abbastanza modeste . Questo soprattutto se si considera che, a parer dello scrivente, il tipo di soluzione scelta è stata per la sua drasticità sicuramente più simile ai disposti di solito utilizzati da Autorità di Pubblica Sicurezza che a quelli propri dell’Autorità Sanitaria. Si riportano di seguito i dati ottenuti dall’analisi delle morsicature, rapportate al numero degli iscritti all’Anagrafe Canina. Si sottolinea che l’uso dei tassi ( morsicatori sugli iscritti ) e la comparazione di periodi dell’anno raffrontabili è l’unico modo attendibile per effettuare inferenze ove la significatività dei numeri lo consenta. Ogni altro tipo di inferenza è fuori luogo.

  17. Aumentato Invariato Ridotto Firenze-città Variazione dei tassi di notifica delle morsicature cani di razza nota – uomo prima e dopo il 09 09 2003 Firenze (Gennaio 2003 maggio 2004)

  18. Lo stesso si può dire per la diapositiva successiva, con la ulteriore specifica che le tre razze che si ritrovano tra i primi 10 morsicatori sia prima che dopo Sirchia, vista la consistenza numerica dei soggetti morsicatori ed anagrafati, risultano essere tra quelle gestite in modo più potenzialmente pericoloso. Le modifiche apportate dall’Ordinanza Sirchia appaiono aver avuto poco effetto se si considera che avrebbero dovuto essere mirate ai gruppi 1 – 2 e pit bull. I risultati differiscono poco dai risultati delle altre razze.

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  21. Isolotto Legnaia Novoli Rifredi Centro Campo di Marte Gavinana Galluzzo Firenze-città Lo stesso dicasi sia per l’età che per la distribuzione di morsicature per quartiere.

  22. Firenze-città Si evidenziano sostanziali modifiche solo rispetto alla notifica del morsicatore, dove è aumentata a dismisura la dichiarazione di “cane o proprietario sconosciuto”.

  23. Si riporta di seguito un lavoro sulle morsicature estive del 2003 effettuato per una futura comparazione con il 2004. Sulla base dei risultati verranno effettuate tutte le inferenze circa la effettiva validità del provvedimento per il 2004. E’ stato approntato anche un istogramma con i giorni medi per la guarigione dalle lesioni. Il lavoro diventa poi più specifico per i temi relativi alle morsicature da pit bull.

  24. Firenze-città Approfondimento morsicature notificate periodo estivo 2003 (01/05/03-18/09/03) 113 morsicature; 21 “razze” Il 92% di tali morsicature, (104) erano state causate da 12 razze

  25. Si è approntato una sorta di mappatura di rischio del “fenomeno” riferita alla distribuzione all’interno dei quartieri di Firenze, analizzando anche le fasce di età così da poter sapere se il fenomeno è in espansione o in contrazione e quali quartieri siano eventualmente più a rischio. • Il quartiere più a rischio è il Q.1 (centro), considerando: • il rapporto fra gli esemplari di pit bull ed il numero di persone residenti, che dà una stima del rischio di contatto fra cane e potenziale vittima; nel caso del centro storico va anche considerata la massiccia presenza di turisti; • l’età anche giovane dei soggetti anagrafati; • il possesso da parte di diversi ragazzi appartenenti ai cosiddetti “punkabbestia”

  26. Novoli e Rifredi Centro Q.5 Q.2 Q.1 Campo di Marte 50 34 40 18 Isolotto Legnaia Q.4 6 Gavinana Galluzzo Novoli e Rifredi Q.3 Centro Isolotto Legnaia Campo di Marte Gavinana Galluzzo Firenze-città I Pit bull a Firenze (al 15 Maggio 2004) 148 Pit bull anagrafizzati Popolazione dei Pit bull per Quartiere

  27. Firenze-città Centro Isolotto Legnaia Novoli e Rifredi Campo di Marte Gavinana Galluzzo

  28. Firenze-città Preponderanza di età da 3 a 5 anni ed oltre: popolazione non “giovane”, indice di unfenomeno non in espansione.

  29. Firenze-città Ci sono più pit bull nei Quartieri 1, 4 e 5 con una loro “preoccupante” aggregazione(3 o più esemplari) presso uno stesso proprietario nei quartieri 4 e 5. La diffusione dei pit bull risale a circa un quinquennio fa e non mostra attualmente fenomeni di espansione, ma appare viceversastabile Novoli Rifredi Isolotto Legnaia Centro Campo di Marte Gavinana Galluzzo

  30. GIORNO Totale % MERCOLEDI 1 14,3 VENERDI 3 42,9 SABATO 3 42,9 Totale 7 100,0 ORARIO Totale % Mattina 1 14,3 Pomeriggio 5 71,4 Sconosciuto 1 14,3 Totale 7 100,0 Firenze-città Morsicature da Pit bull - Periodo 01/05/03-18/09/03 Denunciate7 morsicature da pit bull. Un solo morsicatore “sconosciuto” ( dati riferiti dal morsicato) La maggioranza disesso maschile L’età dei morsicatori oscillava fra2 mesi e 8 anni, con una media di 4,5 anni. Tutti proprietarimaschi da 26 a 53 anni (età media 36,5 ). Residenza: 2 nel Quartiere 1, 2 nel Quartiere 4, 2 nel Quartiere 5. Cinque morsicature su sette sono avvenute nelpomeriggio: Sei delle sette morsicature (85%) sono avvenute nel fine settimana:

  31. SEDE ANATOMICA LUOGO Totale Totale % % Mano/i Chiuso 1 3 14,3 42,9 Avambraccio Aperto 5 1 71,4 14,3 Avambraccio e gamba Sconosciuto 1 1 14,3 14,3 Braccio Totale 7 1 100,0 14,3 Sconosciuto 1 14,3 Totale 7 100,0 Firenze-città Il 71,4% era avvenutoall’aperto: La sede anatomica colpita: sempre l’arto superiore, soprattutto le mani e l’avambraccio: Laprognosi, nei due casi noti, era di 10 e 20 giorni. Ilsesso del morsicato: 5 uomini e 2 donne età del morsicato:oscillante fra 21 ed 87 anni Innessunodei casi, in disaccordo con le normali frequenze rilevate nei proprietari degli altri morsicatori, il morsicato è lo stessoproprietario del pitbull

  32. In conclusione si vuol evidenziare come l’approccio del presente studio, pur suscettibile di molte migliorie ed affetto da problemi legati alle piccole numerosità dei dati, possa essere considerato valido per l’inizio di un progetto di rilevazione e studio del fenomeno delle morsicature rivolte all’uomo in un ambito più vasto di quello da esso preso in esame. E’ inoltre importante sottolineare il fatto che credere di poter desumere anche solo in parte i dati in materia dai quotidiani è assolutamente controproducente ai fini della programmazione di effettive strategie preventive a tutela della salute pubblica,sia per la frammentarietà che la mancanza di oggettività dei dati stessi.

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