1 / 34

Standardization, Intellectual Property Rights

Standardization, Intellectual Property Rights and the Evolution of the Information Industry in Europe. Alcune riflessioni sulla catena del valore e sul ruolo degli standard nella tv digitale terrestre. Content creation. Distribution. Production. Packaging. Display.

bette
Télécharger la présentation

Standardization, Intellectual Property Rights

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Standardization, Intellectual Property Rights and the Evolution of the Information Industry in Europe Alcune riflessioni sulla catena del valore e sul ruolo degli standard nella tv digitale terrestre.

  2. Content creation Distribution Production Packaging Display Broadcast Networks - Free to Air Consumer electronic manufacturers Actors Presenters Broadcast Era Production companies Major studios Cinema Cinema and video Pay TV - cable and DTH Pay TV Era Cable Networks The Traditional TV / Broadcast Value Chain:Broadcast and Pay TV Era Broadcast era: Distribution bottleneck kept the value with the packagers and distribution companies Pay TV era: Distribution bottleneck starts to break down. Subscriptions driven by access to exclusive content. Value remains with the packagers and distribution companies. Value migration to those with exclusive content together with content owners

  3. Content creation Distribution Production Packaging Display Broadcast Networks - Free to Air Consumer electronic manufacturers Actors Presenters Pay TV - cable and DTH Production companies Cable Networks Major studios Cinema Cinema and video Interactive TV content production companies ISP’s/Portals Set Top Boxes PVR’s, EPG’s, PPV, VOD Conditional Access Systems Wireless The TV / Broadcast Value Chain:Digital Era Digital era: Removal of the distribution/ packaging bottlenecks. Value moving to the polar points of the value chain as capacity and technology become key in order to access full potential of interactive enhancements Content + Technology are the new value drivers New opportunities for Content Providers and Packagers, as well as hardware manufacturers

  4. NETWORK PROVIDER SERVICE PROVIDER CONTENT PROVIDER Produzione, Acquisizione diritti, Editing, Packaging Distribuzione, Diffusione, Ritorno Billing, CA,EPG Accesso, CA, EPG, SW TV set, Set Top Box Customer interface, Digital platform Service Provider Aggregatori di Contenuti & Servizi, Broadcaster Network Provider Service Provider Telespettatatori Content Owner Content Provider TLC Operator La nuova Value Chain • Principali fonti di ricavo dei DTV Service Provider: • Pubblicità • Canone (contenuti e servizi) • Fee su contenuti e servizi non inclusi nel canone

  5. I soggetti economici coinvolti nella DTT • L’AGCOM ha spacchettato la catena del valore definendo i seguenti ruoli: • Fornitore di contenuti.È il soggetto che ha la responsabilità editoriale nella predisposizione dei programmi destinati alla radiodiffusione digitale televisiva e sonora • Fornitore di servizi.Fornisce, attraverso l’Operatore di rete, servizi di accesso condizionato mediante: • distribuzione di chiavi numeriche per abilitazione alla visione dei programmi e alla fatturazione dei servizi • offerta di servizi di guida elettronica dei programmi • Operatore di rete.È il soggetto titolare del diritto di installazione, esercizio e fornitura di una rete di comunicazioni elettroniche e di impianti di messa in onda, multiplazione, distribuzione e diffusione e delle risorse frequenziali

  6. DTT: minacce • per i broadcaster incumbent (Mediaset e Rai): uno sbottigliamento dalla capacità trasmissiva con conseguente potenziale frazionamento del mercato pubblicitario, finanziato con le risorse del boadcaster stesso ed un’incerta capacità di aggredire altri servizi/business in maniera economicamente sostenibile (assumendo una non espansione del mercato pubblicitario) • per i broadcaster new entrant (La Sette): se operatori di una propria infrastruttura di rete, ingenti investimenti a fronte di un business model alternativo non ancora messo a punto (pay? intractive? massa critica necessaria?) • per i consumatori: maggiori costi (il Set-top-box anche per la fruizione del canale generalista, il canale di ritorno per avere l’interattività) per la fruizione di un servizio le cui caratteristiche discriminanti rispetto all’odierna offerta free sono quantomeno poco percepite • per l’investitore pubblicitario: un potenziale frazionamento dell’audience (soprattutto se l’offerta rimane poco targettizzata) che riduce l’efficacia dell’investimento (aumento del costo per contatto)

  7. DTT: driver di diffusione • la riduzione del costo dei decoder (per fattori di scala e naturale evoluzione tecnologica) ed eventuali sussidi da parte del governo per l’acquisto del Set-Top-Box • la risolutezza da parte del governo nel prevedere una data di switch-off delle trasmissioni in analogico, così da far attrezzare il consumatore per un cambiamento inevitabile • lo sviluppo di canali tematici targettizzati che sfruttino uno specifico interesse del pubblico e di piattaforme tecnologiche (es. pubblicità interattiva), in grado entrambi di aumentare l’efficacia dell’investimento pubblicitario • la liberazione di risorse che stimolino l’arricchimento dell’offerta contenutistica (ad esempio limitando la raccolta delle reti pubbliche al solo canone, e lasciando ad altri player circa 1 bn €/anno di raccolta pubblicitaria), con conseguenti benefici in termini di range di scelta e qualità disponibili al consumatore finale. • Standard / interoperabilità set.top boxes

  8. Regolamentazione DTT • La Delibera n. 435/01/CONS, “Approvazione del regolamento relativo alla radiodiffusione terrestre in tecnica digitale”, pone le basi per il futuro della Televisione Digitale Terrestre (DTT), ma rimanda ad un futuro provvedimento, che l’Autorità dovrà adottare entro il 31 Marzo 2004, l’emanazione di norme a tutela del pluralismo e della concorrenza • Con la Delibera 435 vengono istituite tre categorie di operatori: • Operatori di Rete Televisivi • Fornitori di Servizi • Fornitori di Contenuti Televisivi

  9. Regolamentazione DTTTempistiche di attuazione Fase di Avvio dei Mercati Scadenza finale massima delle abilitazioni alla sperimentazione Periodo in cui è possibile richiedere l’abilitazione alla sperimentazione 21/11/2001 Inizio rilascio autorizzazioni per Fornitori di contenuti 31/12/2002 31/03/2004 25/07/2005 31/12/2006 Cessazione delle Concessioni in Tecnica Analogica* Adozione Piano di Assegnazione delle Frequenze per la Radiodiffusione Televisiva Prevista adozione provvedimenti per la tutela del pluralismo e della concorrenza Rilascio autorizzazioni generali per Fornitori di servizi già regolamentato dalla D.467/00/Cons del 8/8/2000 Entrata in vigore nuovo limite sul controllo dei programmi televisivi numerici (MAX 20% in ambito nazionale) Potenziale inizio rilascio licenze per Operatori di rete (subordinata alla data effettiva di adozione dei provvedimenti) *La conversione della concessione in licenza può essere richiesta sino a 6 mesi prima della scadenza della concessione stessa

  10. Economics della DTT: struttura del mercato media Nome dell'evento

  11. Economics della DTT: alcuni dati Connessioni TV in tecnica digitale in Europa cresceranno dagli stimati 23.3 Mio di fine 2001 (16% del totale famiglie) ad 82 Mio a fine 2005 (55%), con un tasso medio di crescita del 37% annuo. Il massimo sviluppo verrà dal digitale terrestre che dai 2.1 Mio di connessioni attestati su tale architettura a fine 2001 crescerà a 19.1 Mio a fine 2005, con un tasso di crescita medio annuo superiore al 70%. A tale risultato dovrebbe contribuire in particolare modo l’Italia, dove si prevede la più alta penetrazione al livello europeo del digitale terrestre (53% delle case al 2010-anche se i più recenti report prevedono una penetrazione minimale anche al 2006).

  12. Economics della DTT • Ad influenzare tale previsione a livello italiano concorrono la bassa penetrazione di altre tecnologiedigitali (12% a fine 2001), l’alta penetrazione (98%) della TV terrestre analogica (rispetto alla quale l’upgrade a tecnica digitale se confrontato con altre architetture ha costi notevolmente più bassi per gli operatori), nonché, e forse in maniera preponderante, il quadro normativo nazionale del settore. • Il grado di interattività di cui dispone un fruitore di TV digitale è in larga parte una funzione dell’investimento effettuato in Set-Top-Box • dai 200-400$ per un Set-Top-Box con funzionalità base, • ai 550-1000 $ per in Set-Top-Box con funzionalità da full “residential gateway” • dove livello e gap di prezzo dovrebbero notevolmente abbassarsi all’aumentare della scala e della convergenza su un unico standard applicativo.

  13. Panorama Attuale Broadcaster Copertura Servizi distintivi ad end user Modello di business Architettura Player Italiani VoD Intera zione Altri Servizi Free TV – Televisione generalista Pay TV – Canali tematici/ Televisione interattiva • Terrestre analogico • Satellite • Satellite • Cavo • IP (Fibra, xDSL) • RAI, Mediaset • Satellite • Tele+, Stream • Stream • eBiscom • 100% • Richiede parabola • Richiede parabola • Solo dove cablato • Solo dove cablato • Fonia ed Internet * * * *   • Piattaforme digitali. Necessitano di installazione di Set-Top-Box a casa dell’utente • * Attraverso piattaforma ibrida, con canale di ritorno telco

  14. Panorama odierno dei player digitali nel broadcasting televisivo Struttura dell’industria Peculiarità tecnologiche Broadcaster digitali (pay-TV) Mercato Europeo • 2-3 player per mercato/nazione • Pochi attori a livello europeo • Restanti attori prevalentemente posseduti da broadcaster analogici • Penetrazione cavo circoscritta ai Paesi che hanno costruito l’infrastruttura (G, UK) • Digitale terrestre (DTT) in sperimentazione in UK (ONDigital) e S (Quiero TV) Produttori di Set-Top-Box • Prevalentemente grandi produttori mondiali di elettronica al consumo • Nokia • Philips • Sony • Qualche player specializzato • Pace • Capacità interattive fortemente dipendenti dal costo • versione base (funzionalià pay-per-view) a $200-300 • Versione con “residential Gateway” a $500-1.000 Produttori di Middleware • 3 principali player a livello mondiale, di cui 2 sono i principali fornitori sul mercato europeo • OpenTV (US) • MediaHiway/Seca (F) • I nuovi entranti sono colossi dell’industria mondiale di SW consumer • Microsoft TV • Producono le funzionalità base del Set-Top-Box, soggette ad una progressiva standardizzazione (piattaforma abilitante) • I sistemi di accesso ed i servizi interattivi sono invece proprietari del broadcaster (anche attraverso customizzazione di prodotti off-the shelf)

  15. Panorama odierno dei player digitali Nuovi competitor dei broadcaster Esiste un insieme di nuovi player, costituito principalmente da operatori fibra (e-Biscom), che nel loro pacchetto di offerta includono contenuti e servizi in sovrapposizione con quelli della pay-Tv. Malgrado l’attrattività potenziale della loro offerta (che include connettività veloce ad internet, telefonia e “pay-TV”), il loro ruolo rimarrà circoscritto visto che la cablatura risulta conveniente solo in selezionati ambiti urbani. Struttura e competitività dei fornitori di Set-Top-Box e middleware A modificare struttura e competitività di tali sub-settori intervengono introduzioni di standard quali l’MHP (Multimedia Home Platform Decoder Unico) che, sulle basi di un sistema di middleware compatibile ed un set standard di API’s (interfacce applicative), consentirà al singolo operatore di offrire l’accesso a diversi servizi (TV ed Internet principalmente) da una stessa piattaforma, ed all’utente di accedere a diversi operatori con lo stesso Set-Top-Box ed interfaccia applicativa

  16. Architettura STB Applications BROADCASTERS API MIDDLEWARE (Liberate, MSTV, Mediahighway, OpenTV, Power TV) PLATFORM OPERATORS Adaptation layer O/S (pace, SA) HW MANUFACTURESRS HARDWARE

  17. Architettura STB (sw) • CAS • EPG • API I tre componenti sono potenziali gateways, si prestano a comportamento discriminatorio senza regolamentazione)

  18. API USAGE ACROSS EUROPE (BASE INSTALLATA 32 MILIONI, 1,7 POSSONO MIGRARE SU MHP)

  19. Cost drivers • Economia di scala • Costi di re-authoring • Attività innovativa

  20. Achieving interoperability Intra-platform interoperability Inter-platform interoperability Geographical interoperability

  21. Drivers for interoperability • Economie di scala • Minimizzazione dei costi di re-authoring • Innovazione degli apparati • Innovatione API • API robusto • Tecnologia stabile • Standardizzaizone market-driven • Aumento del prezzo degli STB

  22. Stakeholders (innovation) • Platform operators (pay-tv) • Hw manufacturers • Middleware providers • Application developers • Content providers

  23. Policy options • Non intervento • API mandatorio • Prescrivere interoperabilità • Mark-up language mandatorio • Mercati orizzontali mandatori • Sussidiare apparati per interoperabilità

  24. Problemi aperti per DVB / MHP • Come le SSO possono risolvere: Il problema dei “submarine patents” Il problema dei “ghost patents” Le dispute su RAND agreements Le dispute su FRAND agreements

  25. IPR Policies How can SSOs deal with submarine patents? – Licensing as membership condition: ETSI IPR Policy case – DVB IPR Policy going the way of ETSI? Non- disclosure/ late and incomplete disclosure of IPRs – recent examples involving difficulties • RAND disputes – how to avoid them and how to solve them

  26. IPR Management strategies ETSI is formal EU telecom standards institute • Imposed requirement to license all essential IPRs – unless withheld within 180 days from start of standards work (“ license by default”) • This became requirement for membership • Requirement applied even if IPRs unknown or unpublished and even if standard not yet known

  27. IPR Management Complaint from IT companies (81 and 82 EC) – Exclusion from ETSI membership impacts competitive position – lost the right to influence standards (right to propose/ block technologies) – no chance to gain experience and timely market entry Commission: – mandatory license by default reduces incentive to compete through innovation – Defection of potentially key IT firms could affect quality of standards and therefore of standard- compliant products

  28. IPR Management policy Settlement reached in 1995: – Call for essential IPRs before standard is agreed, and – Each member must inform ETSI timely of any essential IPR (its own or third party’s) of which it is aware – ETSI Director then requests FRAND license – if license refused request for explanation – possible reference to EC Commission for compulsory license – standard to be withdrawn if IPR unavailable

  29. Current DVB/MHP policy (Blue Book) The DVB Project: – PATENT POOLING FOSTERED (september 2001) – requirement to license all essential IPRs for free, (mandatory license) OR – (F)RAND agreement – condition for participation in Working Group Same competitive concerns as 1993 ETSI IPR Policy? – Exclusion from membership impacts competitive position? – mandatory license by default reduces incentive to innovate? – defection of IT firms could affect quality of standards? – Open source should compete, not expropriate

  30. DVB/MHP IPR management Possible solution – limit license by default to firms who actively contribute their technology – arrange patent searches, and design around unavailable IPRs – do not exclude members who do not wish to contribute IPRs for free – referral for compulsory license in exceptional circumstances

  31. Non- disclosure/ late disclosure Problems under EU law • Non- disclosure/ late disclosure could be in good faith • pending EU case: at the time of concealment, firm was not (yet) dominant: no antitrust remedy? – No collusion to conceal, so no liability under 81 EC – If standard de jure/ de facto binding or successful: IPR owner will become dominant in upstream technology market – IP enforcement after concealment could be abuse, especially if proof that standard would have been changed/ withdrawn – remedy: standard become prohibited under 81? Or compulsory free license/ reduced FRAND royalty level?

  32. Incomplete disclosure Problems under EU law If patents not identified: – Incomplete disclosure can be legitimate (applications) – hinders check of validity, essentiality, and design- around – could influence quality or direction of standard or sink standard • EU law: remedy available only if competitive impact and – collusion or – firm is dominant at time of concealment/ enforcement • no problem if promise to license at FRAND terms? – Implementers can sit tight and force IP owner to sue for damages

  33. RAND disputes • Best way to resolve disputes/ set prices: allow SSOs to foster inter-technology price/ quality competition ex ante • Ex post, IP owner/ pool should not be able to sue for injunction against user who is prepared to license- in at FRAND – injunction distorts competition downstream; inconsistent with declaration or conditions under 81( 3) – IP owner to limit itself to damage claim at FRAND terms – encourages negotiated settlement • If not settled: court to fix fee (cost based)

  34. Compulsory license? • Only in exceptional circumstances where exercise is instrument for abuse – IP concealed to torpedo patent or to obtain dominance – refusal to license or excessive price/ terms – New functionality for which clear demand, not met by

More Related