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Il clima

Il clima. di ANTONIO CANGIANO. U.A . X 100. U. MAX . X U.R . U.A .=. U.R . =. L’umidità. LA TROPOSFERA contiene umidità, sotto forma di vapore acqueo , in quantità variabile da punto a punto e, nello stesso punto, nei vari momenti.

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Presentation Transcript


  1. Il clima di ANTONIO CANGIANO

  2. U.A. X 100 U. MAX. X U.R. U.A.= U.R. = L’umidità LA TROPOSFERA contiene umidità, sotto forma di vapore acqueo, in quantità variabile da punto a punto e, nello stesso punto, nei vari momenti. UMIDITA’ ASSOLUTA: la quantità di vapore acqueo espressa in grammi contenuta in un metro cubo di aria a una determinata temperatura. UMIDITA’ RELATIVA:il rapporto percentuale tra l’umidità assoluta e l’umidità massima (definita come la quantità massima di vapore acqueo che, a una data temperatura, può contenere un metro cubo di aria) U.A. : U.MAX. = U.R. : 100 100 U.MAX.

  3. Nuvole e nebbie La quantità di vapore che un metro cubo d’aria può contenere(umidità massima) dipende dalla temperatura; all’aumentare della temperatura aumenta la quantità di vapore. Quando tale quantità è superata, (aria satura) l’eccesso di vapore condensa, cioè passa allo stato liquido. Si formano NUVOLE E NEBBIA Un abbassamento di temperatura (punto di rugiada) della massa d’aria è in sostanza la causa della condensazione del vapore acqueo. L’aria umida staziona al suolo che è più freddo, cedendogli calore e raffreddandosi, si formano le NEBBIE. Ciò può avvenire perché aria carica d’umidità sale, si dilata e si raffredda, si formano NUVOLE OPPURE

  4. Precipitazioni • Possiamo avere diversi tipi di precipitazioni: • pioggia: l’acqua è allo stato liquido • neve: si formano cristalli di ghiaccio, l’acqua ha una temperatura inferiore allo zero. • grandine: si formano strati di ghiaccio concentrici con una struttura che ricorda la cipolla; si forma nelle nuvole molto sviluppate in altezza, i cumuli, a causa di fenomeni convettivi. Il monitoraggio delle precipitazione rappresenta un altro importante elemento dello studio del clima. La quantità di precipitazioni è misurata in mm di pioggia su metro quadrato.

  5. Le perturbazioni Le perturbazioni delle medie latitudini si formano per l’incontro delle masse d’aria calda proveniente dai tropici con le masse d’aria fredda che proviene dal polo. Le masse d’aria fredda allontanandosi dal polo incontrano le masse d’aria calda le sollevano violentemente, queste si raffreddano e producono nuvole cumuliformi con precipitazioni temporalesche Le masse d’aria calda allontanandosi dai tropici incontrano le masse d’aria fredde e si pongono sopra di esse, senza diventare instabili e producono nuvole stratificate con precipitazioni di scarsa entità.

  6. Come si formano le perturbazioni? Si formano dall’incontro tra le masse d’aria calda proveniente dai tropici (fronte caldo) con le masse d’aria fredda (fronte freddo)proveniente dai poli. La linea d’incontro al suolo tra le due masse d’aria si chiama fronte polare. Le due masse d’aria sono sottoposte alla forza di CORIOLIS: l’aria fredda avanza in direzione sud/ovest. l’aria calda avanza in direzione nord/est.

  7. Ciò determina un’increspatura del fronte con la formazione di un vortice depressionario. L’aria calda salendo si raffredda e, a causa della rotazione terrestre, assume un moto vorticoso in senso antiorario, nell’emisfero boreale, orario in quello australe.

  8. In tal modo si formano le perturbazioni delle medie latitudini, in gruppi di quattro o cinque e assumono un andamento che da nord-ovest prosegue verso sud-est. Il fronte freddo, essendo più veloce, si avvicina progressivamente al fronte caldo, fino al loro congiungimento (fronte occluso) con conseguente sollevamento dell’aria calda dal suolo. È nella fase di occlusione che il sistema frontale dà il meglio o – se vogliamo – il peggio di sé: il ciclone raggiunge la massima intensità, la pressione al livello del mare tocca i valori minimi, i venti soffiano più forti che mai, i fenomeni di condensazione assumono il ritmo più intenso.

  9. Il clima Definizione: andamento del tempo meteorologico durante tutto l’ anno. Valutare il clima di una determinata località comporta osservazioni che devono avere una durata almeno trentennale, per evitare che eventi eccezionali possano fuorviare. Il clima è determinato dall’influenza di FATTORI ed ELEMENTI. I FATTORI, non variano ; gli ELEMENTI invece variano, e dipendono dai fattori.

  10. ELEMENTI • temperatura • pressione • venti • umidità e precipitazioni variano fattori ed elementi Non variano FATTORI • Latitudine • Presenza di montagne • Vicinanza dal mare o da grandi laghi • Correnti marine CLIMA Temperatura e precipitazioni sono gli elementi più importanti

  11. Temperatura e clima E’ molto importante conoscere l’andamento della temperatura di una località attraverso le medie diurne, mensili e annue, che permettono ai meteorologi di seguirne l’andamento. • MEDIA DIURNE: media aritmetica tra le diverse temperature registrate durante il giorno in una determinata località. • MEDIA MENSILE :media aritmetica delle temperature medie diurne di un mese. • MEDIA ANNUA: media aritmetica delle medie mensili di un anno.

  12. Le isoterme Sono linee che uniscono località aventi le medesime temperature in una carta. Le carte delle isoterme possono essere giornaliere, mensili, annue. Le più importanti sono quelle mensili riferite ai mesi di Gennaio e Luglio, il mese più freddo e quello più caldo. Se si vogliono ottenere informazioni sulla temperatura senza tener conto dell’influenza dell’altitudine( salendo in montagna la T diminuisce) alle temperature misurate si aggiungono 0,6 °C ogni 100m di quota. Si ottengono così le isoterme ridotte.

  13. Carta delle isoterme

  14. Classificazione dei climi Köppen propose nel 1918 un nuovo sistema di classificazione nel quale definì i vari tipi di clima soltanto con particolari valori della temperatura e della piovosità, Koppen dunque distingue anzitutto cinque grandi classi di clima, distribuite secondo latitudini crescenti dall'equatore ai poli e le indica con le lettere maiuscole dalla A alla E: A=climi caldi umidi della zona intertropicale (tutti i mesi contemperatura > +18°), B = climi aridi (con varie condizioni); C =climi temperati umidi (temperatura del mese più freddo compresa fra + 18° e -3°) D = climi freddi umidi (temperatura di gennaio inferiore a -3°, ma con quella di luglio> + 10°>; E = climi nivali (anche il mese più caldo con t < + 10°).

  15. Clima caldo umido Tropicale Medie superiori a18°C una Stagione secca e una stagione umida savana Equatoriale Medie annuali tra 25 e 30 °C Precipitazioni abbondanti Foresta pluviale Clima arido Arido caldo Forti escursioni termiche diurne Precipitazioni quasi assenti oasi Arido freddo Forti escursioni annue Precipitazioni scarse Rade piante erbacee Clima temperato umido Mediterraneo Estati calde e secche, Precipitazioni invernali Macchia mediterranea Marittimo oceanico Temperature miti Precipitazioni abbondanti tutto l’anno Foresta di latifoglie, brughiera

  16. Clima freddo umido Continentale umido Estati brevi e calde, inverni lunghi e freddi Precipitazioni abbondanti nelle stagioni intermedie Foresta latifoglie, steppa e prateria Continentale subartico Inverno molto lungo, estate brevissima e tiepida Precipitazioni nevose Foresta di conifere (taiga) Clima nivale Clima della tundra Temperature basse tutto l’anno Precipitazioni scarse Terreno permanentemente ghiacciato Muschi e licheni Clima del gelo perenne Temperature sempre bassissime Precipitazioniscarse Vegetazione assente

  17. Distribuzione dei climi

  18. Esempi di previsioni

  19. Esempi di previsione

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