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Dott.ssa Pizzocchero Patrizia

PROMUOVERE L’ALLATTAMENTO AL SENO. Dott.ssa Pizzocchero Patrizia Noale (Ve), Sala Convegni Ospedale P.F. Calvi - 27 maggio -8 giugno 2009. “il latte materno va considerato come un sistema biologico in gran parte ancora sconosciuto e non riproducibile”. COMPOSIZIONE DEL LATTE MATERNO.

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Dott.ssa Pizzocchero Patrizia

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Presentation Transcript


  1. PROMUOVEREL’ALLATTAMENTO AL SENO Dott.ssa Pizzocchero Patrizia Noale (Ve), Sala Convegni Ospedale P.F. Calvi - 27 maggio -8 giugno 2009

  2. “il latte materno va considerato come un sistema biologicoin gran parte ancora sconosciuto e non riproducibile”

  3. COMPOSIZIONE DEL LATTE MATERNO PROTEINE (strutturali e anticorpi di protezione) GLUCIDI ( energetici e oligosaccaridi regolatori dell’ecosistema intestinale) LIPIDI ( grassi essenziali e polinsaturi) VITAMINE - SALI MINERALI - ACQUA ma anche ORMONI FATTORI DI CRESCITA CITOCHINE ENDORFINE NUTRIENTI VARI ( tra cui nucleotidi e lattoferrina) e molto altro ancora

  4. QUALCHE APPROFONDIMENTO… CORTISOLO : modifica la membrana degli enterociti agendo su di una glicosilazione che può essere letta solo dal Bifidobatterio FATTORI DI CRESCITA : sono peptidi in grado di stimolare la proliferazione cellulare (Nerval GF, Insulin –like GF , Mammary GF, Epidermal GF sono i più studiati) LATTOFERRINA : resiste all’azione disgregante dei processi digestivi e arriva inalterata nell’intestino dove riesce ad agganciare tramite una proteina di membrana batteri , virus e funghi e li distrugge; in piccola parte viene assorbita ed eliminata attraverso le vie urinarie dove è ancora attiva ; potenzia e modula l’attività dei linfociti T-.natural killer

  5. COMPOSIZIONE DEL COLOSTRO • Fondamentale è la funzione protettiva • Numerose cellule del sistema immunitario materno ( macrofagi all’80%, neutrofili e linfociti) • IgA secretorie ( 1gr/dl ) con funzioni antibatteriche ma anche di blocco di sostanze eterologhe (prevenzione di allergie) • Lisozima (0,3 gr./dl ) • Oligosaccaridi ( 2gr./dl ) • Lattoferrina • Beta-carotene • Complemento

  6. C’era una volta un batterio buono e bravo… IL BIFIDOBATTERIO - inibisce le infezioni intestinali 1. per la sua presenza (sono già tanti!!) 2. per la trasformazione di lattosio in ac.lattico che altera il ph dell’ambiente - riduce il livello ematico di colesterolo 1. lo lega alle strutture di membrana 2. lo ingloba nel citoplasma 3. lo “precipita “ con gli acidi biliari - garantisce la produzione di vitamine del complesso B e di ac. Folico - contribuisce alla sintesi degli LC PUFA (ac.grassi polinsaturi a lunga catena, “mattoni” delle strutture nervose) - ha azione immunomodulante - inibisce le infezioni

  7. L’ALLATTAMENTO AL SENOPREVIENE L’OBESITA’ AMBIENTALE ! • minor contenuto proteico (0,6-0,7 gr/dl) rispetto alle formule (1,2-1,9 gr/dl) • minor secrezione di fattori di crescita ad azione insulino-simile • presenza di sostanze ormono-simili come la leptina e la grelina che inducono un’autoregolazione della fame del bambino • presenza di triptofano, precursore della serotonina, coinvolto nella regolazione dell’appetito e del ritmo sonno-veglia • secrezione quantitativamente costante dalla fine del 1° a tutto il 4° mese, seppur con variazioni nel corso della giornata

  8. FISIOLOGIA DELL’ALLATTAMENTO IPOTALAMO IPOFISI OSSITOCINA PROLATTINA GHIANDOLA MAMMARIA

  9. ALCUNE NOVITA’ • la produzione dipende dal numero di recettori per la prolattina che si formano nella ghiandola mammaria • il numero dei recettori dipende dalla frequenza delle poppate • verso la fine del II° mese il controllo diventa autocrino • alla fine di ogni poppata circa il 20% del latte deve rimanere nel seno (regola del 20:80) • la velocità di produzione di latte è inversamente proporzionale allo stato di riempimento del seno • il riempimento del seno provoca la secrezione di una proteina inibente la produzione di latte • la maggior parte del latte si produce durante la poppata • il 70% del latte viene assunto nei primi 10’ della poppata, ma la maggior parte dei lipidi viene assunta dal 15’ al 20’ • la composizione del latte materno varia nell’arco della giornata

  10. CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE ALL’ALLATTAMENTO MATERNO • CAUSE MATERNE • - agensia del seno • - agalattia vera (1% delle donne) • tubercolosi in fase attiva • gravi malattie debilitanti • (quali cardiopatie scompensate,nefropatie e • epatopatie e emopatie gravi ) • - trattamenti chemioterapici e radioterapici • - aids ( ?? ) • - protesi al silicone ( ?? ) • CAUSE DEL BAMBINO • - impossibilita’ di suzione per motivi neurologici o malformativi • - atresia dell’esofago

  11. LE CAUSE PIU’ FREQUENTI DI SOSPENSIONE DELL’ALLATTAMENTO MATERNO L’INGORGO MAMMARIO : VA PREVENUTO ! Eventuale trattamento con - applicazione locale di impacchi caldo-umidi - massaggi della mammella per sbloccare i dotti ostruiti - stimolo del riflesso di deflusso ottenibile attaccando spesso il bambino - spremitura della mammella

  12. LE CAUSE PIU’ FREQUENTI DI SOSPENSIONE DELL’ALLATTAMENTO MATERNO LE RAGADI : VANNO PREVENUTE ! • - Con la preparazione del seno durante gli ultimi mesi di gravidanza mediante massaggio e idratazione con olio o creme adatte • - con il corretto attacco del bambino ( il seno non deve fare male) • - con una corretta igiene e idratazione tra le poppate • col trattamento tempestivo di eventuali infezioni micotiche sia del seno che della bocca del bambino • evitando l’uso di coppette assorbilatte che mantengano un ambiente umido • con l’uso accorto del paracapezzoli

  13. NON CONTROINDICANO L’ALLATTAMENTO CAUSE MATERNE - ipogalattia - capezzoli rientranti - ragadi e ingorgo - ricomparsa di mestruazioni - gravidanza - patologie croniche in trattamento - patologie infettive in atto - uso di pillola contraccettiva (5 sett.dopo il parto) CAUSE DEL BAMBINO - malformazioni del palato e delle labbra - rigurgiti - coliche gassose - dermatite atopica - patologie intercorrenti - grave prematurita’ - gemellarita’

  14. RICORDA IL BAMBINO ALLATTATO AL SENO CRESCE IN MODO DIVERSO DAL BAMBINO ALLATTATO ARTIFICIALMENTE

  15. TABELLA CRESCITA Agostoni e coll. “ Acta Pediatrica” 88:411-415 1999

  16. LE CURVE DI CRESCITA DIFFERENZIATE TRA ALLATTATI AL SENO E ALLATTATI ARTIFICIALMENTE SONO SCARICABILI DAL SITO DELL’O.M.S. www.who.int/childgrowth/en

  17. CONCLUSIONI • L’allattamento al seno deve essere a richiesta • I tempi sono stabiliti dal bambino • Le dosi non vanno quantificate (no alla doppia pesata) • Il bambino dovrebbe stare attaccato circa 20’ per seno • Si deve attaccare il bambino ai primi accenni di risveglio, prima che la fame lo aggredisca • Durante i primi due mesi va attaccato anche per tranquillizzarlo • Si deve sconsigliare l’uso di bevande aggiuntive almeno nel primo mese di vita • Si deve sconsigliare l’uso del succhiotto passatempo • Nei primi giorni di vita non si deve somministrare alcun tipo di latte adattato, anche se la crescita sembra scarsa

  18. MA ALLATTARE E’ SEMPRE POSSIBILE?

  19. PER ALLATTARE BISOGNA VOLERLO !

  20. PER UN BUON ALLATTAMENTOBISOGNA ESSERE CONVINTITUTTI chi allatta chi aiuta chi consiglia

  21. E’ ESSENZIALE IL SUPPORTO PSICOLOGICO DI TUTTI !

  22. Dichiarazione congiunta F.A.O./ O.M.S. Conferenza Internazionale sulla Nutrizione Ginevra 1989 • promuove l’allattamento al seno come • metodo insostituibile • per l’alimentazione del neonato • e come alimentazione ideale nei primi 6 mesi di vita • raccomanda di ottenere che • siano allattati al seno • il 90% dei nati fino a due mesi • e il 75% dei nati fino a quattro mesi

  23. PROGETTO PUER 2 - 2004Università degli Studi di MilanoClinica Pediatrica- Ospedale San Paolo DATI ITALIANI SULL’ALLATTAMENTO AL SENO Zona nord-est(percentuali di allattati al seno) Alla nascita 91% Alla dimissione ospedaliera 81% Al primo mese 77% Al terzo mese 66% Al sesto mese 47% Al dodicesimo mese 12% Durata media dell’allattamento 5,4 mesi (se esclusivo 2,3 mesi)

  24. MA SOPRATTUTTO La mamma che intende allattare deve essere informata, preparata,tranquillizzata e supportata tecnicamente, psicologicamente e emotivamente

  25. “BABY FRIENDLY HOSPITAL INITIATIVE” • (UNICEF / OMS 1992) • I "Dieci passi per il successo dell'allattamento al seno" • sono i seguenti: • Definire un protocollo scritto per l'allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario • Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo • Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell'allattamento al seno • Aiutare le madri perché comincino ad allattare al seno già mezz'ora dopo il parto • Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati • Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica • Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre ( rooming-in ), in modo che trascorrano insieme ventiquattr'ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale • Incoraggiare l'allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento • Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell'allattamento • Favorire la creazione di gruppi di sostegno alla pratica dell'allattamento al seno, in modo che le madri vi si possano rivolgere dopo essere state dimesse dall'ospedale o dalla clinica

  26. Punto 4: incoraggiare i primi tentativi di allattamento entro mezz’ora dalla nascita Un contatto pelle a pelle precoce ed indisturbato… • Crea le condizioni ambientali favorento l’allattamento al seno • Si correla positivamente a incidenza e durata dell’allattamento Si parla di breastcrawl ..

  27. IL BREASTCRAWL Tutti i neonati, posti sull’addome della madre subito dopo la nascita sono in grado di trovare il seno da soli e decidere quando fare la poppata. Sono guidati • dall’istinto animale • da input sensoriali ( olfattivi, uditivi,visivi, gustativi tattili ) Il fenomeno inizia dopo un periodo di “veglia inattiva” sulla pelle della mamma della durata di 20 -30 min. , ha il suo picco dopo 45-60 min. e si esaurisce con la fine della prima poppata Assicura • migliore confort per il bambino • diminuzione dei periodi di pianto • minor rischio di ipoglicemia • miglior capacità di suzione • miglior rapporto emotivo-affettivo tra mamma e bambino • aumento importante della secrezione di ossitocina nella madre

  28. Punto 5 : mostrare concretamente alle madri come allattare L’attacco adeguato al seno materno • consente una corretta suzione senza affaticare il bambino • previene l’insorgenza delle ragadi mammarie e del dolore • è indispensabile per il successo dell’allattamento

  29. Punto 7 : favorire la pratica del rooming-in La pratica del rooming-in 24 ore • si associa ad una più prolungata durata dell’allattamento al seno esclusivo • favorisce la conoscenza reciproca tra madre e bambino, essenziale allo sviluppo neuro-comportamentale del piccolo • favorisce l’addestramento materno per quanto concerne la cura e la gestione del bambino, aiuta ad affrontare le eventuali difficoltà e a riconoscere i primi segnali di disturbo o patologia

  30. Presupposti e metodologie per la promozione dell’allattamento al seno Promozione dell’allattamento attraverso • interventi educativi diffusi, omogenei e realmente fruibili • informazioni chiare, univoche e non contraddittorie • promozione in tempi diversi per il rinforzo dell’informazione • in particolare adeguata promozione alle donne prima e dopo il parto per consentire una continuità dell’assistenza e della presa in carico della madre che allatta • interventi ad hoc, diversificati cioè in base al target

  31. Presupposti e metodologie per la promozione dell’allattamento al seno Adeguata promozione alle donne in età fertile • coinvolgimento dei medici di famiglia • coinvolgimento del personale dei consultori e dei ginecologi - graduale sensibilizzazione in occasione di periodiche visite di controllo - colloqui individuali e di gruppo - materiale scritto e illustrato • promozione delle politiche a favore della maternità e dell’allattamento - possibilità di lavoro part-time - congedi protatti - maggiore flessibilità - nessuno svantaggio retributivo

  32. Presupposti e metodologieper la promozione dell’allattamento al seno Adeguata promozione alle madri durante il primo mese dopo il parto • incontri col personale sanitario - visita del bambino non dopo il 15 giorno di vita - visite post partum alla madre • incontri con donne che hanno già vissuto l’esperienza dell’allattamento al seno • incontri con altre neo-madri • servizio raggiungibile telefonicamente, gestito da personale preparato cui rivolgersi in caso di problemi urgenti

  33. Presupposti e metodologie per la promozione dell’allattamento al seno Adeguata promozione delle madri dopo il primo mese di vita • rete di promozione dell’allattamento al seno - coinvolgimento del personale del territorio ( ASL, consultori…) - contatti con centri di riferimento per la nutrizione infantile - offerta di corsi di aggiornamento e facile accesso alla scoperte recenti • ruolo privilegiato dei pediatri di libera scelta adeguatamente preparati circa - i benefici dell’allattamento al seno protratto - la diversità dello sviluppo in toto tra bambini allattati al seno e artificialmente - l’attuale situazione dell’allattamento al seno e gli obiettivi concretamente raggiungibili attraverso una continua e corretta promozione

  34. Attualmente nel mondo ci sono circa 19.000 ospedali che aderiscono a questa iniziativa..Solo 17 in Italia…I primi due, nel 2002 furono l’Ospedale di Bassano del Grappa e l’Ospedale di Soave…Nel 2003 venne tenuto un Convegno Nazionale a Trieste a seguito del quale altri 15 ospedali su territorio nazionaleaderirono al protocollo...

  35. Il 30 marzo 2004 la Regione Veneto sottoscrisse un Protocollo Regionale assieme all’UNICEF nel quale si impegnava a portare avanti l’iniziativa “Baby Friendly Hospital” ed allargarla a tutte le A.S.L. , anche con l’istituzione di un Gruppo di Lavoro per la realizzazione di un Progetto di Rete…

  36. Grazie per l’attenzione

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