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LA PALESTINA DI GESU ’

LA PALESTINA DI GESU ’. Ambiente geografico. Ambiente storico e culturale. La società ebraica. Ambiente Geografico.

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LA PALESTINA DI GESU ’

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Presentation Transcript


  1. LA PALESTINA DI GESU’ Ambiente geografico Ambiente storico e culturale La società ebraica

  2. Ambiente Geografico La Palestina si affaccia sul Mar Mediterraneo. Alle spalle della zona costiera vi è unaZONA MONTUOSA, poi la valle delGIORDANO, un fiume a carattere torrentizio. A nord questo fiume forma il LAGO DI TIBERIADE, chiamato anche mare di Galilea o mare di Cafarnao, dal nome della regione e della città che vi si affacciano. Il Giordano termina il suo corso nel mar Morto; oltre il Giordano vi è una valle di ALTIPIANI.

  3. Ambiente storico e culturale LE REGIONI IN CUI SI SVOLSE LA PREDICAZIONE DI GESU’ FURONO LA GALILEA E LA GIUDEA. • BETLEMME • GERICO - BETANIA • GERUSALEMME

  4. La Palestina, al tempo di Gesù, era sotto il dominio romano da più di ½ sec. ed il popolo di Israele aspettava la liberazione da questo dominio.

  5. La società ebraica ai tempi di Gesù La società ebraica ai tempi di Gesù

  6. POVERI: in Samaria e Giudea, contadini e pastori erano al servizio dei latifondisti e vivevano in condizioni di maggio povertà e umiliazione rispetto alla Galilea. Vari erano i gruppi di persone presenti nella società del popolo di Israele:

  7. FARISEI: (=i separati) Osservanza meticolosa della Legge; credevano nella vita dopo la morte; netta opposizione a romani e sadducei.

  8. SADDUCEI: gruppo più potente; ricchi latifondisti di famiglia sacerdotale. Vi apparte-neva il Sommo Sacerdote (capo del Sinedrio e quindi massima autorità); non credevano nell’aldilà e collaboravano con i romani.

  9. DONNE: in pubblico dovevano essere velate; in casa erano soggette ai mariti, ma nelle faccende domestiche avevano l’iniziativa.

  10. SCRIBI: lavoravano per assicurarsi da vivere, ma il resto del tempo lo dedicavano allo studio e all’insegnamento della Bibbia (“rabbì” o “dottori della Legge”).Avevano una grande influenza sul popolo.

  11. STRANIERI:erano guardaticon sospetto perchéfonte di pericolo per la purezza della cultura e della religione. Erano di 3 tipi: NOKRI: viaggiatori, turisti e commercianti; ospitati e protetti, ma non ammessi nel Tempio né alla cena pasquale.

  12. PUBBLICANI: riscuotevano tributi per conto dei romani. Erano ritualmente impuri (perché a contatto coi pagani) e odiati dagli ebrei (perché collaboratori dei romani, e ladri).

  13. GER: lavoratori immi- grati con le famiglie; Potevano assimilarsi alla gente del posto e goderne il rispetto. ZAR: straniero residente, ma ostile.

  14. ARTIGIANI e MERCANTI:erano i lavori fonte di guadagno, al contrario del lavoro intellettuale.

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