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Seminario “L’evoluzione delle politiche di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa: azioni e prospettive” Roma 10 marzo 2008 Biblioteca Nazionale Centrale “Concilia-RE Un porgetto di comunità“ Gina Pedroni Relazione.

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Presentation Transcript


  1. Seminario “L’evoluzione delle politiche di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa: azioni e prospettive” Roma 10 marzo 2008 Biblioteca Nazionale Centrale “Concilia-RE Un porgetto di comunità“ Gina Pedroni Relazione

  2. Concilia-REUn progetto di comunitàIntervento Assessore Gina PedroniRoma, 10 marzo 2008 COMUNE DI REGGIO NELL’EMILIA DIRITTI DI CITTADINANZA E PARI OPPORTUNITA’ Politiche sociali e sanitarie

  3. La realtà territoriale di Reggio Emilia • Rilevanti trasformazioni demografiche e sociali:(R.E. circa 161.000 ab.) • -forte aumento delle famiglie monopersonali(39% su 73.000 famiglie) - aumento dei divorzi e delle separazioni - aumento famiglie monogenitoriali (a RE 8,2% 5910 di cui 4995 donne) - invecchiamento della popolazione (a RE i “grandi anziani” sono il 10%) - maggior inserimento donne nel mercato del lavoro (a RE 79% tasso occupazione; 61% ob. Europeo di Lisbona x il 2010) - aumento imprese femminili (Regione Emilia Romagna 95.640; RE 9975) - reddito procapite più alto d’Italia - 39% di NIDI contro il 33% proposto da Lisbona per il 2010 - 90% alle Scuole Materne, liste che nel corso dell’anno si azzerano, - tasso di dispersione scolastica tra i più bassi d’Europa - gli indicatori economici, occupazionali, di Welfare ci collocano tutti nelle punte più alte d’Europa • La nostra realtà è contraddistinta da un mercato del lavoro femminile in crescita, da una buona qualità dei servizi e da una buona coesione sociale

  4. Tuttavia: • Famiglie sempre più piccole e più “sole”con conseguenze relazionali importanti • Incidenza della Non autosufficienza e dei carichi di cura • Il 33% delle donne abbandona il lavoro dopo il 1° figlio perché: - non ce la fa a conciliare i tempi - molte lavoratrici ATIPICHE con la maternità perdono il posto e non hanno nessuna copertura né garanzia di reingresso professionale • Il 26% delle donne hanno contratti di lavoro precario, flessibile, contro il 9% degli uomini • Occupazione discriminata con minori stipendi del 20-30% • fenomeno dell’esclusione dal mercato del lavoro delle “fasce deboli” ossia donne over 40, lavoratrici madri soggette a discriminazioni e sottoccupazione in conseguenza dei loro compiti di cura parentale • equilibrio psicologico sempre più delicato delle famiglie all’interno delle quali l’eccessiva centralità del lavoro può avere complesse implicazioni sulla capacità educativa dei figli e sulla relazione affettiva nella coppia • Sistema Servizi Sociali, pur così ricco, deve far fronte ad un margine tra bisogni e risorse sempre più indefinito spesso il bisogno coesiste con la risorsa (es.essere madre-sola con figli di per sé non è un problema, ma il contesto di appartenenza ne condiziona l’esito)

  5. Conseguenze e ricadute sui tempi di vita • Trasformazioni strutturali in atto nella società che comportano: - l’aumento della mobilità delle persone - la diversa regolazione temporale della vita individuale (complessità di conciliazione tra vita lavorativa e vita affettiva) - le criticità rispetto all’uso del tempo ed al consumo del territorio • Di qui: - implicita domanda di un diverso uso del tempo e del territorio - nuove attese di qualità della vita da parte di cittadine e cittadini

  6. Cosa fare? • Politiche di comunità: promozione e valorizzazione delle risorse, potenziamento delle reti relazionali favorendo la conoscenza e l’aiuto reciproco, alimentando la rete sociale e relazionale • Politiche di accompagnamento, sostegno, facilitazione • Considerare come ineludibile il tema della pianificazione strategica dei tempi e degli orari in stretta connessione con la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro per incidere sul benessere degli individui, delle famiglie e della società locale nel suo complesso

  7. La conciliazione • La conciliazione come: - tema strategico e trasversale al sistema economico, sociale, culturale della comunità locale Partendo da • Legge 53/00 Turco: ha saputo porre in relazione la questione dei tempi di vita e di lavoro con il vasto tema della gestione temporale delle città E mettendo in rete le tante esperienze del Comune di Reggio

  8. Le risposte del Comune di Reggio Emilia • Sperimentazionedi una lettura della mobilità in ottica di genereall’interno della progettazione del P.U.M., Piano Urbano della Mobilità, e del P.T.O. Piano Tempi e Orari • Realizzazione Ricercaall’interno dell’Ente avente ad oggetto i comportamenti delle/dei dipendenti in materia di mobilità casa/ufficio • Rilettura e innovazione dei servizi dell’Amministrazione con il coinvolgimento di tutti gli Assessorati per: - adeguare i servizi alle nuove esigenze di flessibilità dell’offerta che i cambiamenti demografici impongono - riprogettare gli orari dei servizi in base alle indicazioni dei questionari rivolti agli utenti dei servizi stessi

  9. Alcuni esempi di riorganizzazione dei servizi • FASCIA 0-6ANNI NIDI e SC. MATERNE anche con soluzioni a tempo – a fascia oraria – che permettano di affrontare tempi specificies: - OASI 18-36 mesi per alc. Ore o solo alc. Giorni; - SPAZIO INCONTRO (11-34 mesi) spazi pomeridiani in 4 nidi per condividere esperienze con altri bambini e genitori; - TOTEM (10 mesi – 6 anni) 5 diverse sezioni 2 nido 3 sc. Infanzia con orari elastici e flessibili; - HAPPY nido e sc. Infanzia con possibilità di personalizzare frequenze e tariffe EDUCAZIONE POMERIDIANA fino a 14 anni • LUDOTECHE (268 bambini) anche c/o servizi per anziani – con progetti “Nati per Leggere” c/o Biblioteche o c/o alcuni pediatri • GET 356 ragazzi • CEP 60 ragazzi • CAMPI GIOCO ESTIVI 4160 ragazzi • FRECCIA AZZURRA con volontari di quartiere e con la rete di famiglie accoglienti

  10. Progetti • AZIONI DI AUTO-AIUTO - SPONTANEO-FACILITATO (esperienza famiglie Pieve con volontari Centro x le Famiglie, Parrocchie, Famiglie Insieme, Spazio Scambio) - ORGANIZZATO come varie forme di AFFIDO a fasce orarie o per fine settimana o in caso di necessità (per chi non ha reti o non può permettersi una baby-sitter: reti formali e informali di famiglie che mettono a disposizione parte del loro tempo per soluzioni o di aiuto o di scambio con altre famiglie con bambini (affidi consensuali a tempo parziale35 nel 2001 110 nel 2006) Cause: aumento del lav. Interinale, fam. senza reti parentali e di vicinato, giovani coppie con genitori ancora in età lavorativa,… • LUDOTECA IL TELAIO, PROGETTO VOCI DI DONNE, FAMIGLIE INSIEME di Pieve, FRECCIA AZZURRA, FAMIGLIE ACCOGLIENTI di Rosta, ecc..

  11. PROGETTO CARO PAPA’ • PROGETTO CONCILIAZIONE E PORTALE TEMPOPERMETTENDO • PREDISPOSIZIONE PASTI CALDI PER ANZIANI • PEDIBUS E BICIBUS • REALIZZAZIONE DI 115 KM DI PISTE CICLABILI • BIKE SHARING – NOLEGGIO BICICLETTE AUTOMATIZZATO • PORTALE PER FAVORIRE IL CAR POOLING • SERVIZIO SCUOLABUS PER BAMBINI RESIDENTI IN ZONA FORESE • PROGETTO SPESA SOLIDALE Consegna spesa a domicilio con auto elettrica • PROGETTO TROVAMICI • RICOVERI DI SOLLIEVO anche a prenotazione

  12. Coinvolgimento della Istituzione delle Scuole Comunali dell’Infanzia - per l’utilizzo dei dati forniti alla compilazione delle richieste di accesso al servizio nidi e scuole al fine di comprendere le esigenze di conciliazione delle nuove famiglie e i loro comportamenti in tema di mobilità - per veicolare, attraverso le scuole comunali dell’infanzia, questionari finalizzati alla rilevazione dei bisogni delle famiglie in tema di mobilità e conciliazione e alla costruzione comune delle risposte

  13. Sportelli • TRASFERIMENTO NEI QUARTIERI DEI POLI TERRITORIALI nei cui obiettivi c’è anche quello di sostenere la famiglia nella “fatica” quotidiana di conciliare impegni di lavoro, educativi, di cure, e di costruire quelle reti di relazione, tessuto connettivo di una comunità “che si prende cura” • SPORTELLO INFO B informa Famiglie e Bambini : aperto presso il Centro per le Famiglie dove si possono avere tutte le informazioni utili sui servizi a disposizione anche prima che i figli nascano • SPAZIO DONNADOVE sportello per avere informazioni sui percorsi, le opportunità lavorative, formative, legislative, di salute,…Con assistenza legale gratuita • DELOCALIZZAZIONE SPORTELLI ANAGRAFE • RIMODULAZIONE SERVIZIO URP

  14. Obiettivo Affrontare il tema della conciliazione attraverso azioni sistemiche che trasversalmente coinvolgano tutti gli ambiti dell’Amministrazione Comunale, ma anche le altre Istituzioni sul territorio (Provincia, Assessorato Al lavoro), e “agenzie temporali specializzate” (CNA-API- Legacoop – Assindustria-Confcooperative-Confcommercio-Confesercenti-Confartigianato-Unione Agricoltori-Ufficio scolastico Provinciale-Confederazione Italiana Agricoltori-Sindacati-Realtà Datoriali, ASMN, AUSL)

  15. Azioni Preventivate

  16. Costituzione di una Consulta dei Tempi: che coinvolga rappresentanze datoriali, sindacali, istituzioni scolastiche e sanitarie, Consigliere di Parità e Assessorato al Lavoro dell’Amministrazione Provinciale e sia luogo di confronto, condivisione, ma anche di progettazione per la sperimentazione

  17. Predisposizione e diffusione di un questionario sulle esigenze di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro: per progettare politiche per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei cittadini, con particolare attenzione alle donne reggiane fortemente impegnate in nel doppio ruolo di lavoratrici e care-givers

  18. Presa dei contatti con aziende del territorio al fine di valutare nuove strategie di mobilità (aziende a forte impiego di personale femminile)

  19. Realizzazione di un Convegno il 13 maggio: Per ragionare sul progetto e sulle buone pratiche adottate da Reggio Emilia e altre realtà italiane alla cittadinanza in merito al tema dei “Tempi e Orari” in connessione con il ripensamento della mobilità collettiva ed individuale Organizzazione FOCUS GROUP all’interno del Convegno: - Come organizzare i servizi di conciliazione nelle zone produttive - Un welfare di comunità in funzione della conciliazione - Azioni di conciliazione e organizzazione del lavoro nelle aziende

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