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PREVISIONI PER IL SISTEMA ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI PADOVA

PREVISIONI PER IL SISTEMA ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI PADOVA. Stime 2010 e previsioni 2011-2012. Paolo Feltrin Padova, 4 novembre 2011. 2. INDICE. 3. INDICE. LA PERCEZIONE DEL RISCHIO DAL PUNTO DI VISTA DEL MERCATO FINANZIARIO INTERNAZIONALI.

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PREVISIONI PER IL SISTEMA ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI PADOVA

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  1. PREVISIONI PER IL SISTEMA ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI PADOVA Stime 2010 e previsioni 2011-2012 Paolo Feltrin Padova, 4 novembre 2011

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  4. LA PERCEZIONE DEL RISCHIO DAL PUNTO DI VISTA DEL MERCATO FINANZIARIO INTERNAZIONALI Crescita repentina del rendimento dei BTP (decennale) rispetto al bund. Il differenziale esprime il premio per il rischio di detenere un titolo di Stato di un Paese rispetto ad un omologo titolo della Germania. Esprime il "rischio Paese" così come percepito sui mercati finanziari. Fonte: elaborazioni CeRM su Datastream, http://www.cermlab.it/grafici.php?doc=88; anno 2011.

  5. LA PERCEZIONE DEL RISCHIO DAL PUNTO DI VISTA DEL MERCATO FINANZIARIO INTERNAZIONALI Il premio dell’assicurazione per il rischio Italia (CDS-Covered default SWAP) è molto caro. I CDS sono contratti di assicurazione contro il rischio default.Chi acquista il CDS acquista la possibilità di scaricare sul venditore il default dello Stato di cui ha acquistato i titoli, e di vedersi rimborsato il capitale dal soggetto che vende il CDS.La copertura assicurativa ha ovviamente un prezzo, che è espresso nella forma di premio percentuale annuale sul valore facciale del debito sovrano assicurato.Più elevato il premio, maggiore il mercato stima la probabilità di un default. I CDS hanno normalmente durata quinquennale, ma il loro mercato è ormai sufficientemente sviluppato da rendere disponibili anche durate diverse.Al 22 Settembre 2011, il CDS sull'Italia prezza oltre il 4,8%. Quotava meno dell'1,75 ad Aprile 2011. Stabile allo 0,5% il CDS sugli Stati Uniti. Valore tutto sommato basso (too big to fail at a planetarian scale), ma che qualche tempo fa era quasi impensabile potesse emergere da contrattazioni sui mercati.Da Agosto 2011, la quotazione del CDS sulla Germania ha superato quella degli Usa, pur rimanendo di gran lunga al livello più basso osservabile tra Partner Ue. Fonte: elaborazioni CeRM su Bloomber, http://www.cermlab.it/grafici.php?doc=89; anno 2011.

  6. IL QUADRO CONGIUNTURALE INTERNAZIONALE IL RALLENTAMENTO DEL PIL Nel II trimestre 2011 rallenta la crescita nelle economie avanzate. L’incremento del Pil per gli Stati Uniti è risultato pari allo 0,3% contro lo 0,6% osservato nella seconda metà del 2010. Decisamente indebolita è apparsa la crescita del Pil nell’Area euro: +0,2% nel secondo trimestre rispetto allo 0,8% del primo. Nota: variazioni sul trimestre precedente, valori concatenati. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (ottobre 2011).

  7. IL QUADRO CONGIUNTURALE INTERNAZIONALE IL RALLENTAMENTO DEL PIL L’Italia segna la più lenta risalita ai livelli pre-crisi. L’Italia nel secondo trimestre del 2011 ha segnato una variazione del Pil dello 0,3% sul periodo precedente, dopo due trimestri di sostanziale stagnazione. L’Italia rimane fanalino di coda in termini di entità della ripresa pur avendo segnato la stessa profonda flessione della Germania. Nota: l’indice è posto uguale a 100 nel punto di massimo del valore del Pil per ciascun Paese: per Italia è al III trim 2007, per Stati Uniti al IV trim. 2007 e per gli altri paesi al I trim. 2008. Dati destagionalizzati e concatenati. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (ottobre 2011).

  8. IL QUADRO CONGIUNTURALE INTERNAZIONALE LE DIFFICOLTA’ DEL MERCATO DEL LAVORO I livelli occupazionali rimangono ancora inferiori ai massimi del 2008 (eccetto che per la Germania). Il tasso di disoccupazione è stabile su valori elevati. Nota: dati destagionalizzati Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (ottobre 2011).

  9. IL QUADRO CONGIUNTURALE INAZIONALE CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI In Italia si osserva un ristagno della domanda interna e una minore crescita delle esportazioni che, pur rallentando, continuano a costituire il principale sostegno alla dinamica del Pil. Nota: dati destagionalizzati e concatenati; variazione percentuale sul trimestre precedente. Fonte: elaborazioni su dati Istat (conti annuali, ottobre 2011 e conti trimestrali settembre 2011).

  10. IL QUADRO CONGIUNTURALE NAZIONALE LA LUNGA STRADA VERSO I LIVELLI PRE-CRISI 10 L’entità del recupero dei principali indicatori dell’economia italiana (100= punto di minimo). La risalita del Pil appare lenta. Rispetto al punto di minimo la crescita è stata del 2,3% in termini reali e del 4% in termini correnti. Gli investimenti dopo la significativa ripresa tra la seconda metà del 2009 e la prima del 2010, si sono nuovamente contratti. Nota: dati destagionalizzati, corretti per gli effetti di calendario e provvisori 2009-2011. Per i valori concatenati l’indice si basa sul 2000. Il punto di minimo è posto uguale a 100. Fonte: elaborazioni su dati Istat (conti economici trimestrali, settembre 2011).

  11. IL QUADRO CONGIUNTURALE NAZIONALE LA LUNGA STRADA VERSO I LIVELLI PRE-CRISI 11 L’entità del recupero dei principali indicatori dell’economia italiana (100= punto di minimo). In termini correnti la risalita delle importazioni è completata, anche se il II trimestre 2011 segna una flessione. In termini correnti la risalita delle esportazioni è quasi completata. Nota: dati destagionalizzati, corretti per gli effetti di calendario e provvisori 2009-2011. Per i valori concatenati l’indice si basa sul 2000. Fonte: elaborazioni su dati Istat (conti economici trimestrali, settembre 2011).

  12. IL QUADRO CONGIUNTURALE NAZIONALE LA LUNGA STRADA VERSO I LIVELLI PRE-CRISI 12 L’entità del recupero dei principali indicatori dell’economia italiana (100= punto di minimo). La contrazione dell’occupazione si è osservata sino al III trimestre 2010. Nella seconda parte del 2010 e nella prima del 2011 si evidenzia una ripresa delle unità di lavoro legata al parziale riassorbimento dei cassaintegrati. Infatti gli occupati ristagnano. I consumi delle famiglie hanno risentito in misura marginale della crisi mostrando un calo contenuto. Il ritorno ai livelli pre-crisi appare però piuttosto lento in termini reali. Nota: dati destagionalizzati, corretti per gli effetti di calendario e provvisori 2009-2011 per la spesa delle famiglie. Dati destagionalizzati per occupati e unità di lavoro. Il punto di minimo è posto uguale a 100. Fonte: elaborazioni su dati Istat (conti economici trimestrali, settembre 2011; RCFL, settembre 2011).

  13. IL QUADRO CONGIUNTURALE NAZIONALE LA LUNGA STRADA VERSO I LIVELLI PRE-CRISI 13 Lontani i livelli pre-crisi per produzione, fatturato e ordinativi. La produzione industriale ha iniziato a diminuire da aprile e solo ad agosto è tornata a crescere: a luglio l’indice era sceso a 89,3 contro il 90,5 di aprile. Nei mesi primaverili si sono osservate flessioni anche per fatturato e ordinativi frenati dalla debolezza della domanda interna, ma anche dal rallentamento della componente estera: nel secondo trimestre gli ordini esteri sono aumentati del 3% contro un incremento del 9,3% nel primo trimestre 2011. Ad agosto 2011, a più di due anni dal minimo l’indice della produzione industriale è inferiore di 15 punti rispetto al massimo dell’aprile 2008. Nota: dati destagionalizzati, corretti per gli effetti di calendario (indice 2005=100). Fonte: elaborazioni su dati Istat (ottobre 2011).

  14. IL QUADRO CONGIUNTURALE NAZIONALE CLIMA DI FIDUCIA DI IMPRESE E CONSUMATORI 14 Dalla primavera sono peggiorati i livelli di fiducia di imprese e consumatori. Il clima di fiducia dei consumatori è sceso al di sotto dei livelli di inizio 2009. Nota: il clima di fiducia delle imprese e dei consumatori è espresso in termini destagionalizzati e di indice (2005=100 nel primo caso, 1980=100 nel secondo). Fonte: elaborazioni su dati Istat (ottobre 2011).

  15. PREVISIONI 2011-2012 QUADRO INTERNAZIONALE 15 Le previsioni per quest’anno e il prossimo indicano un rallentamento della crescita del Pil e una stagnazione del mercato del lavoro. Nota: Pil e occupati sono espressi come variazione percentuale rispetto al periodo precedente. In Francia, Germania, Italia e Spagna gli occupati sono espressi in termini di unità di lavoro equivalenti. Fonte: elaborazioni su dati FMI (settembre 2011), Confindustria (settembre 2011) e Commissione europea (maggio 2011).

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  17. IL QUADRO CONGIUNTURALE LOCALE PRODUZIONE, FATTURATO E ORDINATIVI 17 Rallentamento della crescita degli indicatori dell’attività industriale provinciale nel II trimestre 2011. Il ritorno alla crescita degli indicatori dell’industria manifatturiera avviene a partire dal primo trimestre del 2010 e per tutto l’anno. Gli ordinativi esteri già dal quarto trimestre 2009. Nota: variazioni percentuali sullo stesso trimestre dell’anno precedente. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere Veneto - indagine congiunturale sulle imprese manifatturiere (settembre 2011).

  18. IL QUADRO CONGIUNTURALE LOCALE LE ESPORTAZIONI 18 Crescono le esportazioni, in termini correnti, nel II trimestre di quest’anno. I livelli pre-crisi sono stati raggiunti per Italia e Padova ma non per il Veneto. Nel II trimestre 2011 le esportazioni hanno continuato a crescere a sia a livello nazionale che locale. Nota: le esportazioni sono espresse in valori correnti non destagionalizzati. Il punto di minimo è fissato sul dato italiano e corrisponde al I trimestre 2009, per Veneto e Padova il minimo si registra rispettivamente al terzo e al secondo trimestre del 2009. Fonte: elaborazioni su dati Istat (Coeweb, settembre 2011).

  19. IL QUADRO CONGIUNTURALE LOCALE LE ESPORTAZIONI 19 Le previsioni sull’andamento delle esportazioni provinciali per quest’anno e l’anno prossimo vedono, al netto degli effetti dell’inflazione, un rallentamento della crescita: rispettivamente 2,8% e 2,9%, contro il 10,1% del 2010. Previsioni Nota: le esportazioni sono espresse in valori correnti e concatenati. La variazione percentuale si riferisce all’anno precedente e riguarda i valori concatenati. Fonte: elaborazioni su dati Istat e stime GRETA (ottobre 2011).

  20. PREVISIONI 2011-2012 VALORE AGGIUNTO PER SETTORE 20 La risalita del valore aggiunto nel 2010 (+2,1%) è trainata dal forte recupero dell’industria in senso stretto (+6,3% per Padova). Le previsioni 2011-2012 indicano un rallentamento (1,5%) a causa di un progressivo dimezzamento della crescita dell’industria. Nota: l’indicatore è posto uguale a 100 nel 2009 e per il 2011 e il 2012 i dati sono di previsione (dati tratteggiati). I dati sono espressi in valori concatenati al 2000. Le etichette fanno riferimento al valore per Padova nell’anno di massimo, al 2010 e al 2012. Fonte: elaborazioni su dati Istat e stime Unioncamere e Greta (ottobre 2011).

  21. PREVISIONI 2011-2012 VALORE AGGIUNTO PER SETTORE 21 …. il valore aggiunto nelle costruzioni segna nel 2010 un’ulteriore contrazione che proseguirà anche per i prossimi due anni.I servizi hanno invece agganciato il treno della ripresa agganciando i livelli pre-crisi entro il 2012. Nota: l’indicatore è posto uguale a 100 nel 2009 e per il 2011 e il 2012 i dati sono di previsione (dati tratteggiati). I dati sono espressi in valori concatenati al 2000. Le etichette fanno riferimento al valore per Padova nell’anno di massimo, al 2010 e al 2012. Fonte: elaborazioni su dati Istat e stime Unioncamere e Greta (ottobre 2011).

  22. PREVISIONI 2011-2012 VALORE AGGIUNTO PER TERRITORIO 22 Previsioni del valore aggiunto per le aree della provincia di Padova. Le prospettive per le diverse aree della provincia di Padova evidenziano una variazione annua nel biennio 2011-2012 inferiore alla media provinciale per la zona cittadina (+1,3%) e superiore per le altre aree. Nota: variazione percentuale sul periodo precedente, valori concatenati. Fonte: elaborazioni su stime GRETA (ottobre 2011).

  23. PREVISIONI 2011-2012 REDDITO E CONSUMI DELLE FAMIGLIE 23 Reddito disponibile e consumi delle famiglie si riduranno leggermente in termini pro capite. Previsioni Fonte: elaborazioni su dati Istat e stime Greta (ottobre 2011).

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  25. IL QUADRO CONGIUNTURALE NAZIONALE 25 In Italia nei mesi primaverili ed estivi sono proseguiti, seppur a ritmo contenuto, l’incremento degli occupati e la riduzione dei disoccupati. Nota:dati destagionalizzati provvisori in migliaia. Fonte: elaborazioni su dati Istat (ottobre 2011).

  26. IL QUADRO CONGIUNTURALE NAZIONALE E REGIONALE 26 Sintesi dei principali indicatori del mercato del lavoro nazionale e regionale. Anni 2008-2011. I dati relativi ai primi 6 mesi del 2011 indicano a livello regionale una crescita degli occupati dello 0,7% sulla media del 2010 e un calo dei disoccupati del 14,7% sempre rispetto al 2010. I valori al 2011 rimangono ancora lontani dai livelli pre-crisi Note: (a) media dei primi due trimestri, mentre per 2008, 2009 e 2010 media su quattro trimestri; (b) variazioni in punti percentuali per i tassi. Fonte: elaborazioni su dati Istat (settembre 2011).

  27. IL QUADRO CONGIUNTURALE LOCALE L’OCCUPAZIONE NELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA 27 L’occupazione nell’industria manifatturiera provincialerisulta stabile nel primo semestre dell’anno. La componente straniera mostra invece una maggiore vitalità con una crescita tendenziale del 2,5%. In Veneto si osservano invece delle contrazioni sia per il totale che per la componente straniera. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere Veneto - indagine congiunturale sulle imprese manifatturiere (settembre 2011).

  28. IL QUADRO CONGIUNTURALE LOCALE L’OCCUPAZIONE DIPENDENTE 28 L’occupazione dipendente provinciale segna nel II trim. 2011 un saldo occupazionale negativo di circa 2.200 unità. In Veneto il saldo è positivo. Il saldo risulta di intensità maggiore rispetto allo stesso periodo del 2010. Note: per saldo si intende la differenza tra il numero di assunzioni e cessazioni al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. Fonte: elaborazioni su dati Veneto Lavoro , report “La Bussola” (agosto 2011).

  29. IL QUADRO CONGIUNTURALE LOCALE LE CRISI AZIENDALI 29 I dati sulle crisi aziendali rivelano a Padova nei primi 9 mesi del 2011 una decisa contrazione delle imprese che hanno avviato una procedura di crisi. A questo si è accompagnato un decremento del numero di lavoratori coinvolti. A Padova nei primi 9 mesi del 2011 le aziende che hanno avviato una procedura di crisi sono passate da 254 a 176 (-30,7%) e i lavoratori coinvolti si sono dimezzati. Fonte: elaborazioni su dati Veneto Lavoro, report “Crisi Aziendali” (ottobre 2011).

  30. IL QUADRO CONGIUNTURALE LOCALE LA CIG 30 I lavoratori equivalenti in CIG nei primi 9 mesi del 2011 sono in diminuzione rispetto al 2010. Nota: I lavoratori equivalenti sono calcolati dividendo le ore autorizzate per 412,5 (ore medie trimestrali). Fonte: elaborazioni su dati INPS (estrazione di ottobre 2011).

  31. IL QUADRO CONGIUNTURALE LOCALE LA MOBILITA’ 31 Nei primi 9 mesi del 2011 il numero di ingressi provinciali in mobilità appare stabile sui livelli del corrispondente periodo del 2010 (circa 4.800). Sono in crescita i licenziamenti collettivi (+23%) e in calo quelli individuali (-9,4%). In aumento i licenziamenti in Veneto (+7%). Nota: legge 223/91 lavoratori licenziati da aziende con più di15 dipendenti; legge 236/93 lavoratori licenziati da aziende con meno di 15 dipendenti. Fonte: elaborazioni su dati Veneto Lavoro, report “Crisi Aziendali” (ottobre 2011).

  32. PREVISIONI 2011-2012 OCCUPATI 32 Le previsioni per il 2011 e il 2012 indicano una stagnazione dei livelli occupazionali sia per Veneto che per Padova. I livelli si manterranno inferiori ai valori del 2008. Previsioni Fonte: elaborazioni su dati Istat e previsioni GRETA (ottobre 2011).

  33. PREVISIONI 2011-2012 DISOCCUPATI 33 … il numero di persone in cerca di occupazione scenderà nel 2011 attorno alle 20 mila unità per Padova e 114 mila per il Veneto. Nel 2012 i livelli dovrebbero nuovamente alzarsi. Previsioni Fonte: elaborazioni su dati Istat e previsioni GRETA (ottobre 2011).

  34. PREVISIONI 2011-2012 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 34 Il tasso di disoccupazione provinciale scenderà al 4,7% quest’anno e si attesterà al 4,9% circa l’anno prossimo. Previsioni Fonte: elaborazioni su dati Istat e previsioni GRETA (ottobre 2011).

  35. PREVISIONI 2011-2012 L’OCCUPAZIONE PER AREE 35 Le previsioni sulla crescita dell’occupazione per le aree della provincia di Padova indicano, in media annua, per il biennio 2011-2012 un aumento tra lo 0,9% e l’1% per l’area cittadina, l’area Metropolitana, Cittadellese e Monselicense. Nota: variazione percentuale sul periodo precedente. Fonte: elaborazioni su stime GRETA (ottobre 2011).

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  37. TABELLA RIASSUNTIVA VENETO 37 Indicatori socio-economici per il Veneto. Anni 2008-2012 (val. ass. e var.%) Note:(a) l'utilizzo degli indici a catena comporta la perdita di additività delle componenti concatenate espresse in termini monetari. Infatti la somma dei valori concatenati delle componenti di un aggregato non è uguale al valore concatenato dell'aggregato stesso. Il concatenamento attraverso gli indici di tipo Laspeyres garantisce tuttavia la proprietà di additività per l'anno di riferimento e per l'anno seguente; (b) il tasso di occupazione è calcolato come rapporto tra gli occupati 15+ e la popolazione 15-64 di fonte demografica e differisce leggermente dal dato Istat derivante dall’indagine sulle forze lavoro; (c) popolazione media annua; (d) consumi e reddito disponibile delle famiglie sono espressi in valori concatenati al 2000.

  38. TABELLA RIASSUNTIVA PADOVA 38 Indicatori socio-economici per Padova. Anni 2008-2012 (val.ass e var.%) Note:(a) l'utilizzo degli indici a catena comporta la perdita di additività delle componenti concatenate espresse in termini monetari. Infatti la somma dei valori concatenati delle componenti di un aggregato non è uguale al valore concatenato dell'aggregato stesso. Il concatenamento attraverso gli indici di tipo Laspeyres garantisce tuttavia la proprietà di additività per l'anno di riferimento e per l'anno seguente; (b) il tasso di occupazione è calcolato come rapporto tra gli occupati 15+ e la popolazione 15-64 di fonte demografica e differisce leggermente dal dato Istat derivante dall’indagine sulle forze lavoro; (c) popolazione media annua; (d) consumi e reddito disponibile delle famiglie sono espressi in valori concatenati al 2000.

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