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. it. Progetto di Comunicazione Digitale e Multimediale A A.A. 2003-2004. Storia di Barbie.

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Presentation Transcript


  1. .it Progetto di Comunicazione Digitale e Multimediale A A.A. 2003-2004

  2. Storia di Barbie La prima Barbie fu creata da Mattel nel 1959, quando Ruth Handler, una dei fondatori, ebbe l'idea di una bambola che fosse il simbolo della purezza e dell'innocenza e la chiamò Barbie, prendendo spunto dal nome della figlia Barbara. Ruth si ispirava al personaggio di un fumetto che dal 1952 veniva pubblicato in Germania ed aveva come protagonista Lilli, una ragazza troppo disinvolta ed emancipata. Per questo ne rielaborò l’immagine, attribuendo alla bambola da lei ideata un’aria ingenua e innocente, all'opposto della originaria Lilli. Per soddisfare le richieste di chi vedeva in Barbie una ragazza troppo sola, che non rientrava nel modo di essere delle donne americane di allora, la Mattel creò Ken, l’amico-fidanzato, che prende il nome dall’altro figlio dei coniugi Handler. Nel 1964 apparve Skipper, la prima sorella di Barbie, mentre nel 1992 la sorellina Stacie. Nel 1995 infine è nata Shelly, la sorellina più piccola. Le proporzioni della bambola non corrispondono a quelle di una persona normale per facilitare la produzione dei suoi vestiti. Nel corso del tempo Barbie ha subito numerosi “restyling” che le hanno consentito di essere sempre attuale e in linea con le nuove tendenze. Oltre ad essere una bambola amata dalle bambine di tutto il mondo, è diventata un vero oggetto di culto per i collezionisti, i cui punti di forza, a nostro parere, sono il particolare mix di tradizione e innovazione e la capacità di conciliare sogno e realtà (basti pensare ai vari ruoli ricoperti, da principessa a veterinaria, da mamma ad astronauta).

  3. Indice Descrizione • Mappa del sito • Missione del sito • Tipo di sito • Losalizzazione Valutazione di qualità Accessibilità • url • Motori di ricerca • Collegamento ad altri siti • Siti amici • Caricamento Gestione • Aggiornamento • Tutela del minore Funzionalità • Il sito funziona? • Navigazione • Metafore Contenuto • Funzione educativa • Organizzazione dei contenuti • Etichette • Media Comunicazione • Brand • Stile comunicazione Usabilità • Interfaccia • Usability Test Risultati del Modello di Usabilità in sintesi Proposte migliorative

  4. Mappa del sito Descrizione

  5. Missione del sito “La missione di Barbie.com è quella di coinvolgere, incantare e far partecipare direttamente le bambine. Incoraggiamo le bambine ad essere creative e ad esplorare i propri interessi personali mediante una varietà di attività interessanti che spazia dall’arte on-line fino ai giochi interattivi. E soprattutto Barbie.it fornisce alle bambine un ambiente sicuro per giocare on-line. Incoraggiamo i genitori a partecipare alle esperienze delle loro figlie.” Tipo di sito Le categorie di utenti a cui il sito si rivolge sono esplicitate nella “mission” del sito stesso e, oltre ad essere abbastanza intuibili, emergono comunque già dalla home page: le bambine e i genitori. A tal proposito sono stati immaginati scenari d’accesso per le diverse utenze: ai genitori è infatti dedicata un’area apposita. Il fatto che il sito dipendesse da un’azienda e l’argomento fosse un prodotto commerciale, ci portava a ritenere che esso avrebbe dovuto avere un orientamento altrettanto commerciale. In realtà però il sito non ha lo scopo di vendere alcun prodotto, e anche la funzione di promozione di nuovi prodotti rimane alquanto marginale. Pur consapevoli del fatto che esso rientra in una strategia di marketing dall’azienda, volta a costruire (o in questo caso rafforzare) un’identità di marca, siamo più propense a far rientrare questo sito nella tipologia “games”, piuttosto che “e-commerce”. Prevale infatti la dimensione interattiva, rispetto a quella contenutistica e informativa. Le comunicazioni pubblicitarie, ovviamente presenti, sono particolarmente rare e comunque sempre visibili e riconoscibili come tali dall’indicazione “Pubblicità”.

  6. Localizzazione Barbie è conosciuta in tutto il mondo, dunque il suo sito ha un’audience pressochè globale; la strada percorsa dai suoi realizzatori non è stata quella della globalizzazione, ma al contrario della localizzazione globale. Tale scelta consiste nell’adattare il sito alle diverse aree di diffusione, invece di limitarsi alla semplice traduzione di uno stesso sito nelle varie lingue degli utenti. Abbiamo molto apprezzato questo orientamento, che deriva dalla consapevolezza delle differenze culturali tra i diversi paesi, che tendono sì a livellarsi a causa dei processi di globalizzazione, ma che rivestono ancora un ruolo secondo noi cruciale. Le strategie di localizzazione riguardano sia la visibilità, e quindi l’iscrizione a motori di ricerca locali e la modifica delle parole chiave, sia la credibilità e gli aspetti legati all’adattamento dei contenuti. A tal riguardo abbiamo paragonato la home page di Barbie italiana e quella statunitense, con considerazioni interessanti. In entrambe è utilizzata la metafora della cameretta, ma questa stanza appare molto diversa nei due casi. Si può ipotizzare che tale differenza dipenda sia da un diverso “modo di abitare” nei due stati (ad esempio l’appendiabiti americano è stato sostituito con un tipico armadio italiano), sia da un diverso modo di concepire l’utente. La stanza italiana è accogliente e protettiva, le pareti a fiorellini e i peluches rimandano alla dimensione del gioco e dell’infanzia.

  7. La stanza statunitense è invece più ampia e luminosa, orientata verso l’esterno attraverso una grande vetrata che dà sul mare. L’idea dell’utente che ne emerge è quella di una ragazzina attenta alla moda e un po’ “vanitosetta” come denota la grossa specchiera e i riflettori che illuminano la stanza, oltre che più “moderna” e indipendente (ha il telefonino e la televisione in camera).

  8. Accessibilità Valutazione di Qualità url Essendo un sito consultabile anche da bambini ci siamo chieste se l’URL fosse adatto in primo luogo a loro. L’indirizzo è breve, facilmente intuibile, oltre che semplice da ricordare www.barbie.it. La forma scritta “Barbie” è diversa dalla pronuncia, in ogni caso le bambine la conoscono molto bene (come è emerso nell’usability test alla domanda “come si scrive?”), avendola vista più volte nella pubblicità e nelle scatole dei giocattoli. Motori di ricerca La pagina HTML della home indica alcuni metadati disponibili ai motori di ricerca che migliorano la navigazione e il recupero dei dati da parte dell‘utente: <meta name="keywords" content="Barbie, bambola Barbie, bambole Barbie, bambola, bambole, Barbie.com, Barbie, Mattel, giochi, gioco, divertimento, attività, bambina, bambine, Christie, Teresa, Skipper, Ken, Shelly, il club di Shell"> La frase che nella pagina HTML descrive il contenuto del sito è: <title>IT.Barbie.com – Attività e Giochi per Ragazze On-Line!</title> In primo luogo abbiamo considerato se il sito è raggiungibile attraverso i motori di ricerca per noi più comuni. Usando parole chiave diverse i risultati che emergono differiscono molto tra loro.

  9. Barbie Giochi ragazze Bambole Giochi bambine Mattel Shelly Indicando come termine di ricerca “Barbie” il risultato dell’accessibilità è ottimo: in tutti i motori di ricerca considerati il sito barbie.it è tra i primi tre visualizzati. Al contrario cercando “bambole” o “giochi bambine” , termini tra l’altro indicati come metadati nella pagina HTML, il risultato della ricerca è estremamente basso. Questo aspetto non ci appare comunque come una grave carenza di accessibilità, considerando che l’argomento-Barbie ha una forte identità specifica e la stessa Barbie, grazie alle sue caratteristiche, differisce molto da tutte le altre tipologie di bambole presenti sul mercato. Esiti migliori si hanno invece con il termine chiave “giochi ragazze”, desunto dal <title> nel HTML. Questo dato è significativo perché sembra far intuire che il sito sia orientato più verso utenti-ragazze che utenti-bambine, ma di questo tratteremo in seguito. Cercando “Shelly”, personaggio a cui è dedicato ampio spazio nel sito, l’indirizzo non appare in posizione rilevante; bisogna tenere conto che si tratta di un nome legato ad altri argomenti e che spesso, nei motori di ricerca, è confuso con quello della scrittrice Mary Shelley, scritto erroneamente in molti siti senza la “e”. Il termine di ricerca “Mattel” individua questo sito con risultati discreti, anche in questo caso va considerato il fatto che il marchio Mattel è associato ad altre aree di interesse o a siti che hanno sì come argomento la Barbie, ma sono prettamente commerciali.

  10. Collegamenti da altri siti Un altro aspetto importante relativo all’accessibilità, oltre ai motori di ricerca, riguarda i link al sito presenti in altri siti che hanno contenuto simile o correlato. Nella home page del sito della Mattel un’immagine attiva con la foto della Barbie consente facilmente l’accesso a barbie.it. In pollypocket.com e divastarz.com è presente, sempre nella home page, il link al sito tramite un testo attivo che scorre. In whatsherface.com il link è sotto la sezione “more fun sites”. Siti amici Il sito è ricco di rimandi ad altri siti che trattano temi connessi o che forniscono un approfondimento agli argomenti presentati. La pagina contenente questi link ha un titolo, “Siti Amici”, che oltre ad essere molto carino è anche particolarmente significativo: il concetto dell’amico è estremamente forte tra i bambini e inoltre esprime bene l’idea che questi siti siano legati tra loro, non solo nei temi, ma anche nella propria missione.

  11. Sono presenti ad esempio link ai siti di altri prodotti della Mattel per le bambine, come Polly Pocket, DivaStarz e Millefaccine: href="http://www.pollypocket.com” href="http://www.divastarz.com” href="http://www.whatsherface.com/" Approfondimenti su Barbie sono consentiti attraverso il link al sito “Barbie Collectibles”, che consente anche di acquistare bambole ed è destinato ad utenti adulti, come prontamente avverte il pop-up che si apre cliccando sull’etichetta. href="http://www.barbiecollectibles.com” Infine “il Club di Shelly” rimanda alla sezione, interna al sito, dedicata a Shelly. La presenza di un link interno tra quelli che invece rimandano a siti autonomi, non ci appare molto coerente e rientra in un insieme di problemi relativi all’organizzazione delle informazioni, che verranno analizzati parlando dei contenuti. Il link “Barbie.com nel Mondo” rimanda ad un’altra pagina in cui è consentito l’accesso ai siti di Barbie nelle diverse lingue. La metafora utilizzata in quest’ultima pagina è quella di una libreria in cui ogni singolo volume, che riporta l’etichetta di una lingua, permette l’ingresso nella home page relativa. L’idea è appropriata: il libro è solitamente visto come fonte di conoscenza, ampia ed autorevole, associarlo alle diverse culture significa, a nostro parere, legittimare le differenze tra di esse e sottolineare l’importanza di una corretta informazione a riguardo.

  12. Caricamento Trattandosi di un sito composto principalmente da giochi, l’interattività è la componente fondamentale. Le ricche animazioni e giochi interattivi necessitano però ovviamente di tempi di caricamento che, se troppo lunghi, potrebbero annoiare soprattutto le bambine, di per sé molto impazienti. Con l’ADSL i tempi di attesa sono brevi, mentre con un modem 56K l’intervallo di caricamento è significativo. Dall’usability test è emerso però che nonostante occorra aspettare diversi secondi prima di aprire un gioco, questa attesa è resa molto piacevole da pagine di loading particolarmente graziose. In una pagina al movimento del mouse corrisponde una scia di fiorellini; abbiamo notato come gli utenti che hanno testato il sito si divertano, mentre aspettano il caricamento, a disegnare forme muovendo appunto il mouse. Questo riduce la percezione del tempo di attesa, rendendolo più gradevole.

  13. Gestione Solo in un caso non è prevista la pagina di caricamento, ma appare al centro il frame con sfondo bianco. Questo ha causato in alcuni utenti dell’usability test, oltre all’insofferenza, un senso di disorientamento, credendo si trattasse di una pagina bloccata o inesistente. Si è trattato però, come detto, di una sola fattispecie, che nel complesso non incide sulla qualità del sito. Infine sebbene i tempi di caricamento non siano certo brevissimi, la qualità dei giochi interattivi che seguono è davvero molto alta, tale da giustificarne l’attesa. Aggiornamento Non è presente sul sito alcuna indicazione riguardo alla data dell’ultimo aggiornamento. Dalla sezione *Calendario*, che presenta tutte le novità del mese riguardo al sito, emerge però come mensilmente alcuni giochi vengano sostituiti.

  14. Data la complessità di realizzazione di questi giochi interattivi e la loro qualità, la persistenza sul sito anche per diverse settimane non sembra essere un difetto. Inoltre molti giochi vengono continuamente migliorati e arricchiti di funzionalità, un utente che visita il sito con una certa frequenza non ha quindi modo di annoiarsi. Tutela del minore Come sottolineato nella “mission” del sito, barbie.it si propone di essere “un ambiente sicuro per giocare on-line”. Questa promessa è stata, a nostro parere, mantenuta. Sebbene vengano esortati i genitori ad assistere le figlie durante la navigazione, il sito non presenta particolari rischi per i bambini: non vi è ad esempio la possibilità di acquistare on-line e i link sono controllati e coerenti. Sono previsti inoltre appositi avvisi, molto chiari, che indicano le aree in cui il minore deve essere accompagnato dal genitore.

  15. È presente poi un’area dedicata ai genitori. Nella sezione *legge sulla privacy* sono indicate tutte le misure di sicurezza adottate dal sito. Mattel si impegna a proteggere la riservatezza online di tutti gli utenti che visitano i siti Web di Mattel o di altre società del gruppo. Mattel non richiede alcuna condivisione di dati personali per poter accedere ai propri siti Web NOTA SPECIALE PER I GENITORI: Mattel aderisce al Children's Online Privacy Protection Act del 1998 e alle direttive della CARU (Children's Advertising Review Unit, Unità di controllo della pubblicità per bambini) del Council of Better Business Bureaus, Inc. per tutti i siti Web destinati ai bambini. Esortiamo comunque i genitori a prendere preventiva visione del contenuto dei siti visitati dai propri figli. Aiutateci a proteggere i vostri bambini ricordando loro di chiedere sempre il vostro permesso prima di fornire qualsiasi informazione richiesta in questo o in altri siti.

  16. Appropriato è poi l’invito alla prudenza riguardo a Internet: Divertitevi con la vostra famiglia a navigare nei nostri siti, ma usate sempre la massima prudenza nel diffondere i vostri dati personali in questo o in altri siti Internet. Il fatto che la sezione *plug-in* sia contenuta nell’area per i genitori è lodevole: evita che i bambini accedano a pagine magari poco comprensibili e scarichino materiale da Internet senza comprenderne le conseguenze. Nella sezione dedicata ai *piccoli talenti* sono indicati alcuni consigli molto interessanti che permettono ai genitori di stimolare l’interesse per l’arte nei figli.

  17. L’importanza dell’arte nella formazione dei bambini è sostenuta con convinzione e coerenza. Il marchio Barbie si impegna infatti attivamente ad incoraggiare l’attività artistica, promuovendo delle iniziative a riguardo, come il programma “A sostegno dei piccoli talenti”.

  18. Funzionalità Il sito funziona ? Non abbiamo notato la presenza di pagine in costruzione, giustamente evitate in quanto comunicano un’impressione di provvisorietà e si scarsa professionalità. Non vi sono link “spezzati”, cioè che portano a pagine inesistenti: come già detto infatti è molto curato l’accesso ad altri siti. Sono assenti quasi del tutto casi di funzioni incomplete o mancanti: abbiamo sottolineato precedentemente che solo in una fattispecie manca un’adeguata pagina di caricamento, ma si tratta di un episodio isolato. Si è verificato un’unica volta con un utente che una pagina si bloccasse, ma è una percentuale bassissima sul totale delle operazioni eseguite. Per i contenuti interattivi è richiesta la presenza del programma “Shockwave” nel computer dell’utente, programma che comunque è solitamente installato da chiunque navighi in Internet e che è scaricabile gratuitamente dalla sezione *Plug-in* dell’area Genitori. Nel complesso quindi il sito “lavora” correttamente e le funzionalità sono adeguate agli scopi.

  19. Navigazione Gli strumenti più utilizzati per consentire la navigazione all’interno del sito sono immagini attive e bottoni. Il sito è orientato alla massima intuitività, una caratteristica apprezzata della bambine che hanno eseguito il test, ma anche dai genitori. Più che attraverso la lettura, la navigazione si basa quindi sul riconoscimento e l’associazione tra immagini e contenuti. Per questo motivo le immagini attive sono chiare e comprensibili: nella home l’armadio suggerisce l’idea dei vestiti e infatti rimanda alla sezione sulla moda, la fotografia di Shelly permette di accedere alla sezione a lei dedicata, i peluches indicano la sezione dei giochi. Passando sopra di essi con il mouse appare comunque il testo “alternativo” che ne da la spiegazione. La navigazione è poi agevolata dalla presenza di bottoni, in particolare “avanti” e “indietro”, presenti pressochè in tutte le pagine.

  20. Manca la mappa del sito, non si tratta però di una grave carenza: non sarebbe comunque consultata dai bambini. Nella sezione *Catalogo* è previsto lo strumento “Cerca”, con un’interfaccia di ricerca molto semplice. Sempre per agevolare la navigazione è presente in tutte le pagine una struttura che organizza i contenuti, secondo la metafora del “condominio”. Anche dall’usability test questo è risultato un ottimo strumento: le bambine in particolare associavano molto facilmente la porta del condominio all’idea della home page. Degno di nota è anche il percorso di navigazione presente nell’area *Shelly*: è molto intuitivo e rimane attivo in tutte le sezioni dell’area, facilitando l’orientamento. In linea di massima i percorsi sono chiari e l’uscita possibile ovunque.

  21. Metafore Sono un punto di forza di barbie.it e meritano un’attenzione particolare, sia per la qualità grafica che rende piacevole la visione del sito, sia perché sono usate come interfacce utili nell’organizzare i contenuti e nell’orientare la navigazione. La metafora simula la realtà, trasferendo la conoscenza del mondo che ci circonda nel mondo del calcolatore, e riproduce i modelli mentali che aiutano l’utente a prevedere cosa succederà in una certa situazione. Una prima metafora, molto riuscita (di cui si è già parlato), appare nella home page e richiama il modello mentale della cameretta della bambina, in modo che questa si aspetti determinati comportamenti dagli oggetti. Altre metafore, già considerate, sono quella del condominio e della libreria, che appare anche in una versione diversa. La metafora libro riappare anche all’interno di una funzione interattiva, in cui è richiesto di voltare virtualmente le pagine di un volume, per accedere ai passaggi successivi. Il concetto di girare le pagine rende bene l’idea della sequenzialità.

  22. Un’altra metafora, nella sezione *Shelly*, è particolarmente intuitiva, oltre che graziosa, in quanto richiama il noto gioco dell’oca. Il personaggio di Shelly si sposta su questo percorso secondo le scelte dell’utente. Infine la metafora della carta geografica, nella sezione *bambole dal mondo*, raggiunge il suo obiettivo attraverso una grafica sorprendente e inoltre svolge una funzione educativa.

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