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Associazione Giovani Industriali I Gas-Serra e le strategie industriali Roma, 17 gennaio 2002

Associazione Giovani Industriali I Gas-Serra e le strategie industriali Roma, 17 gennaio 2002. Indice . Premessa Il Contesto Internazionale Il Contesto Europeo Il Contesto Nazionale Un Caso Applicativo: Regione Assia La Proposta di Progetto ERM. Il Contesto Internazionale.

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Associazione Giovani Industriali I Gas-Serra e le strategie industriali Roma, 17 gennaio 2002

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Presentation Transcript


  1. Associazione Giovani Industriali I Gas-Serra e le strategie industriali Roma, 17 gennaio 2002

  2. Indice • Premessa • Il Contesto Internazionale • Il Contesto Europeo • Il Contesto Nazionale • Un Caso Applicativo: Regione Assia • La Proposta di Progetto ERM

  3. Il Contesto Internazionale • Convenzione Quadro ONU (UNFCCC) sul Cambiamento Climatico, 1992 • Conferenze delle Parti (COP), per promuovere l’implementazione della Convenzione • Il Protocollo di Kyoto (COP3) stabilisce obiettivi di riduzione quantitativa (-5% rispetto ai livelli del 1990) delle emissioni di 6 gas serra (GHG) (CO2, CH4, N20, HCF, PFC, SF6) entro il 2008-2012

  4. Il Contesto Internazionale (segue) • L’Accordo di Bonn (COP6) ha accelerato il processo di implementazione del Protocollo di Kyoto, e la sua ratifica avverrà entro il 2002-2003 da parte del Canada, Unione Europea, Giappone, Russia, Ucraina, Nuova Zelanda, altri • I lavori della Conferenza di Marrakech (COP 7) si sono conclusi con l’approvazione di un documento di attuazione del Protocollo da parte di 165 paesi

  5. Il Contesto Europeo • Programma Europeo sul Cambiamento Climatico (ECCP), adottato dalla Commissione per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto • Libro Verde sullo scambio di emissioni di GHG all’interno della UE • La Dichiarazione Europea sullo Sviluppo Sostenibile richiede la riduzione dell’1% annuo delle emissioni di GHG in Europa fino al 2020 • Nuova bozza di Direttiva sull’attuazione di un mercato delle emissioni pubblicata in Ottobre 2001

  6. Il Contesto Europeo (segue) • Il Regno Unito ha approvato in via definitiva il progetto per la realizzazione del mercato delle emissioni, che prevede uno stanziamento di 700 miliardi di lire per l’incentivazione delle imprese che vi aderiranno • La Francia ha annunciato ufficialmente l’avvio di un progetto finalizzato alla realizzazione di un sistema di mercato interno delle emissioni

  7. Il Contesto Nazionale • Il Protocollo di Kyoto richiederà all’Europa, entro il 2008-2012, la riduzione dell’8% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 • Per l’Italia, l’obiettivo assegnato è pari ad una riduzione del 6,5% (15-20% rispetto ai livelli di emissione attuali) • L’Italia nel suo complesso ha visto un incremento di gas serra dal 1990 di circa il 4,4% mentre l’insieme dell’UE ha registrato una riduzione del 4%

  8. Il Contesto Nazionale (segue) • Con il Protocollo di Intesa sul coordinamento delle politiche finalizzate alla riduzione delle emissioni dei gas serra (Torino, 5/6/2001), le Regioni si impegnano a garantire: • l’orientamento delle diverse politiche alla riduzione, quanto più possibile, dei gas serra • il coordinamento degli interventi e dei finanziamenti sia statali sia locali per il prioritario obiettivo della sostenibilità • l’individuazione, nell’ambito dei Piani di Tutela e Risanamento della Qualità dell’aria, delle strategie ottimali per la riduzione dei gas serra

  9. Il Contesto Nazionale (segue) • L’elaborazione entro l’anno 2002 di un Piano Energetico Ambientale, sulla base dei singoli bilanci energetici, che privilegi: • le fonti rinnovabili e l’innovazione tecnologica • la razionalizzazione della produzione elettrica • la razionalizzazione dei consumi energetici, con particolare riguardo al settore civile anche attraverso l’introduzione della Certificazione Energetica • il raccordo dei diversi settori di programmazione ai fini della sostenibilità complessiva • la valorizzazione del ruolo delle politiche di sostegno dell’innovazione tecnologica nonché degli strumenti macroeconomici fiscali, tariffari ed incentivanti • la promozione nel settore produttivo dell’ecoefficienza e della cooperazione internazionale

  10. Come incidono gli Accordi di Kyoto/Bonn? • Riduzione rilevante delle emissioni per tutti i settori/imprese • Riduzione della produzione e/o miglioramento dell’efficienza? • Modifica del mix produttivo regionale? • a che costi per le imprese • e per la comunità? • Con quali strumenti informativi? • Con quali strumenti istituzionali?

  11. Il Mercato dei Permessi - Presupposti • Il regolatore fissa il livello di inquinamento tollerato in una certa area • In seguito rilascia alle singole imprese dei permessi di emissione in una quantità tale da assicurare, a livello aggregato, il livello di inquinamento fissato. La allocazione iniziale dei permessi può essere gratuita (grandfathering) o dietro pagamento di un prezzo • E’ consentito alle imprese vendere o acquistare i permessi secondo la loro convenienza

  12. Il Mercato dei Permessi - Conseguenze • Le imprese che devono sostenere costi di abbattimento delle emissioni più elevati hanno convenienza ad acquistare permessi (fino a che il loro costo marginale di abbattimento è maggiore del prezzo al quale sono offerti i permessi nel mercato), mentre le imprese che hanno costi di abbattimento più bassi hanno convenienza a vendere permessi in loro possesso (fino a che il costo marginale di abbattimento è inferiore al prezzo che possono realizzare nel mercato) • Si ha così una domanda e una offerta di permessi di emissione e la nascita del relativo mercato

  13. Funzionamento Del Mercato dei Permessi di Emissione • Nei grafici seguenti poniamo che nel mercato dei permessi vi sia un prezzo di equilibrio p e che il Regolatore abbia assegnato all’Impresa 1 una quantità Q1 di permessi di emissione e all’Impresa 2 una quantità Q2 = Q1 tale che Q1 + Q2= Q (emissioni complessive fissato) • CMA1 e CMA2 sono le curve del Costo Marginale di Abbattimento degli inquinanti per le relative imprese.I costi di abbattimento sono distribuiti in ordine decrescente. • La riduzione complessiva è: E1-Q1 + E2-Q2

  14. Prezzo dei permessi, costi di abbattimento Impresa 1 p CMA1 Emissioni Q1* Q1 Prezzo dei permessi, costi di abbattimento Impresa 2 p CMA2 Q2* Q2 Emissioni

  15. Funzionamento Del Mercato Dei Permessi Di Emissione (segue) • L’Impresa 1 ha convenienza ad acquistare al prezzo p altri Q1 Q1* permessi poiché fino a Q1* il costo marginale di abbattimento è maggiore del prezzo di mercato dei permessi • L’Impresa 2, con costi marginali di abbattimento più bassi, ha convenienza ad emettere inquinanti fino a Q2*, poi, anziché utilizzare i permessi per ulteriori emissioni, ha convenienza a venderli nel mercato perché il prezzo che ottiene è superiore al proprio costo marginale di abbattimento • La differenza dei costi marginali d’abbattimento implica dunque una regione dei prezzi dei permessi entro la quale le imprese hanno convenienza a scambiare fino a che si stabilisce un prezzo di equilibrio p*per il quale Q1 Q1* = - Q2 Q2*

  16. Funzionamento Del Mercato Dei Permessi di Emissione (segue) • Raggiunto l’equilibrio nel mercato dei permessi si ottiene che: • Lo standard complessivo di emissioni fissato dal regolatore è raggiunto: Q1*+ Q2*= Q (con Q1*> Q2* anziché Q1 = Q2) • Q è ottenuto con il minimo costo di abbattimento aggregato (politica ambientale costi efficace)

  17. Funzionamento Del Mercato Dei Permessi di Emissione (segue) • E’ facile intuire come la curva di domanda aggregata Dp dei permessi di emissione si sposti verso dx (in quanto tale curva altro non è che la somma delle funzioni di domanda delle singole imprese); • Finchè il Regolatore desidera mantenere lo stesso livello complessivo di inquinamento, manterrà l’offerta di permessi pari a S* con la conseguenza che i prezzi saliranno fino a p**; i nuovi entranti acquistano i permessi se appartengono a settori con costi di riduzione elevati, mentre diversamente, tenderanno ad investire in sistemi di controllo dell’inquinamento. • È interessante notare come lo stesso Regolatore possa decidere di intervenire sul mercato aumentando l’offerta di permessi e innalzando quindi il livello di inquinamento tollerato, oppure diminuendo l’offerta stessa acquistando alcuni permessi, con la conseguenza che la curva di offerta si sposterebbe verso sx. • In breve, il sistema dei permessi lascia aperta la possibilità di modificare gli standard con relativa facilità per riflettere le condizioni di mercato del momento.

  18. Funzionamento Del Mercato Dei Permessi di Emissione (segue) Effetto della diminuzione di offerta da parte del regolatore Prezzo dei permessi, costi S* Effetto dell’aumento di offerta da parte del regolatore p** p* Effetto dei nuovi entranti D’P DP Q Quantità di permessi

  19. Un Caso Applicativo: Regione Assia Obiettivi Status-quo Buil. capacity Simulate Participate Imprese - Decisioni su investimenti e produzione ottimizzati su CO2 - Partec. Mercato CO2 ottimizzata al profitto Amministrazione - Controllo efficace del mercato - Riduzione dei costi associati al Climate C. Imprese - Accordi volontari - Programmi di risparmio energetico Amministrazione - Ecotassazione - Finanziamenti - Informazioni sul Climate C. Imprese - Consapevolezza - Coinvolgimento di business - Adattamento dei flussi informativi Amministrazione - Inventari emissioni -Mecc. allocazione - Regolamenti produzione e mercato Imprese - Formazione su procedimenti e strutture - Conclusioni orientate alla pratica Amministrazione - Formazione su procedimenti e strutture - Conclusioni orientate alla pratica

  20. Un Caso Applicativo: Regione Assia Inventario Emissioni fino al 2012

  21. Un Caso Applicativo: Regione AssiaRisultati della Simulazione

  22. Un Caso Applicativo: Regione AssiaBilancio Semplificato Emissioni

  23. Le Alternative delle Imprese per rispettare gli Obiettivi • Fermare la produzione • Ridurre la produzione • Intervenire sul processo produttivo • Sostituire gli impianti fino al rispetto degli obiettivi • Sostituire gli impianti acquisendo diritti di emissione • Comprare diritti di emissione • Coniugare due o più alternative

  24. La Proposta di Progetto ERM Fasi delle Attività • Progetto Preliminare di verifica di fattibilità • Verifica del Progetto così descritto • Project Steering Committee • Definizione della struttura di progetto • Costruzione delle capacità • Inventario delle emissioni, tecnologie di abbattimento, costi marginali di abbattimento, previsione degli scenari produttivi futuri

  25. La Proposta di Progetto ERM Fasi delle Attività (segue) • Simulazione di Mercato • Imprese e Soggetto Pubblico di Sostegno allo Sviluppo: individuazione e definizione dei parametri di riferimento in una simulazione di mercato delle emissioni • Analisi dei costi • degli interventi di riduzione delle emissioni • dell’ingresso nel mercato delle emissioni

  26. La Proposta di Progetto ERM Risultati Attesi • Preparazione sui futuri obblighi e costi associati al Cambiamento Climatico • Posizionamento tempestivo in un nuovo mercato, competitività • Individuazione delle misure di riduzione delle emissioni a minor costo • Immagine ambientale positiva, marketing • Esempio leader nel settore di appartenenza

  27. La Proposta di Progetto ERM Strumenti Forniti • Documento di Lavoro • Struttura di un Sistema di Mercato delle Emissioni • Manuali di Progetto • Inventari delle emissioni e stime previsionali di crescita della produzione e aumento delle emissioni di CO2 • Identificazione, descrizione e valutazione dei sistemi di abbattimento delle emissioni • Valutazione dei costi di riduzione della CO2 e opportunità di attuazione delle misure di riduzione

  28. La Proposta di Progetto ERM Strumenti Forniti (segue) • Monitoraggio e verifica delle misure di riduzione delle emissioni • Simulazione di Mercato • Standardizzazione, e certificazione delle misure di riduzione • Analisi dei costi di transazione

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