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L’inquinamento delle acque

L’inquinamento delle acque. L’acqua: una risorsa finita e mal distribuita. L’acqua è alla base della vita ed è una risorsa indispensabile per l’AGRICOLTURA, lo SVILUPPO UMANO e la crescita industriale. . Essa , però, come l’aria, è una risorsa particolare: rinnovabile, ma non incrementabile.

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L’inquinamento delle acque

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Presentation Transcript


  1. L’inquinamento delle acque

  2. L’acqua: una risorsa finita e mal distribuita • L’acqua è alla base della vita ed è una risorsa indispensabile per l’AGRICOLTURA, lo SVILUPPO UMANO e la crescita industriale. . Essa , però, come l’aria, è una risorsa particolare: rinnovabile, ma non incrementabile. • A parità di disponibilità d’acqua negli ultimi decenni è raddoppiata sia la popolazione che l’attività produttiva con conseguenti sprechi e mercificazione e il risultato è che gli scarti tra domanda e offerta di questa risorsa sono e saranno sempre più gravi.

  3. Eppure di acqua il nostro pianeta è ricchissimo. È un elemento che copre larga parte della superficie terrestre e le stime più accreditate, elaborate dal professore Igor A. Shiklomanov dell’Istituto russo di idrologia , sostengono che sulla Terra esistono circa 1,4 miliardi di km³ d’acqua tra oceani, laghi, fiumi, ghiacciai e falde acquifere, ma la parte utilizzabile dall’uomo è minima.

  4. Le riserve d’acqua dolce corrispondono ad appena il 2,5% del totale, ma il 99,6% di questa è contenuta nei ghiacciai dei poli e in falde sotterranee di difficile accesso e, della restante parte, soltanto uno 0,003%, localizzata in fiumi e laghi, rappresenta la disponibilità immediata d’acqua dolce per usi domestici e produttivi.

  5. Inoltre, alla diversa distribuzione di questa risorsa nello spazio, si aggiungono anche delle considerevoli differenze stagionali e temporali. In certe zone, infatti, le precipitazioni sono intense, ma concentrate in brevi periodi e alcune regioni sono colpite da cicli pluriennali di siccità che si ripetono più volte in un secolo, rendendo necessaria una razionalizzazione dell’acqua ed una regolamentazione nel suo utilizzo.

  6. Questa situazione è aggravata dal cambiamento climatico, causa di un incremento della temperatura media atmosferica, del radicalizzarsi dei fenomeni naturali e in parte del processo di desertificazione.

  7. Non tutte le acque, sono idonee al medesimo impiego,L’acqua da bere deve essere potabile, ma a causa dell’INQUINAMENTO la sua disponibilità è in continuo calo. Persino l’acqua piovana, da sempre considerata simbolo di purezza e qualità, è tutt’altro che sicura arrivando in certi luoghi ad essere tossica

  8. Un terzo degli italiani non ha accesso regolare e sufficiente di acqua potabile. Eppure l’Italia è il primo Paese in Europa per quantità di acqua prelevata, pari a 980 metri cubi pro capite annui (rispetto ai 647 della Francia e ai 719 della Germania). Nelle case italiane si consuma il 15% della do- manda d’acqua, nell’industria il 25% e nell’agri- coltura il 60% circa. L’Italia è tra i Paesi al mondo che sprecano più acqua nei processi produttivi industriali e in agricoltura. L’Italia è un Paese ricco d’acqua ma la cattiva gestione di fiumi e torrenti causa crisi idriche che si al- ternano ad eventi alluvionali.In Italia si perdono dalle condutture 104 litri di acqua per abitante al giorno, pari al 27% dell’acqua prelevata.

  9. Come consumare meno acqua: • Ognuno di noi consuma circa 250 litri di acqua al giorno, che sono così ripartiti: • il 30% per usi igienici (WC);il 35% per pulizie personali (doccia/bagno);il 20% per lavare indumenti;il 10% in cucina; il 5% per pulire casa.

  10. COME SI PUÒ FARE APER RIDURRE I NOSTRI CONSUMI D’ACQUA PER USO DOMESTICO??

  11. Semplice applicando la formula delle 3R: • Ridurre gli sprechi 2) Regolare i consumi 3) Riparare le perdite …ecco alcuni ambiti in cui è possibile applicare la formula…

  12. LAVABIANCHIERIA E LAVASTOGLIA -Scegliete il ciclo “economico” ed evitate i “mezzi carichi”: azionando la macchina al massimo carico si possono risparmiare acquaed energia. -Un carico completo di stoviglie lavato a macchina richiede un minor consumo d’acqua rispetto allo stesso lavaggio fatto a mano.Per lavare i piatti a mano conviene raccogliere la giusta quantità d’acqua nel lavello e lavare con quella. In questo modo si risparmiano alcune migliaia di litri all’anno. -Fra i diversi modelli in commercio possono esserci differenze notevoli nel consumo di acqua: da 16 a 23 litri a lavaggio per le lavastoviglie e da 50 a oltre 100 litri a lavaggio per le lava- biancheria.

  13. IL NOSTRO GIARDINO Il momento migliore per innaffiare le pian- te non è il pomeriggio, quando la terra è ancora calda e fa evaporare l’acqua, bensì la sera, quando il sole è calato.Per terrazzi e giardini scegliete i moderni sistemi di irrigazione a micropioggia programmabili, che possono funzionare anche durante la notte, quando i consumi sono più bassi. Esistono anche gli irrigatori goccia a goccia, che rilasciano l’acqua lentamente senza dispersioni e con un utilizzo ottimale. Per le piccole innaffiature (le piante d’apparta- mento, per esempio) potete sfruttare l’acqua che avete già usato per lavare, ad esempio, frutta e verdura IGIENE PERSONALE:CON INTELLIGENZA Quando ci laviamo i denti o ci radiamo la barba, teniamo aperto il rubinetto solo per il tempo necessario.Preferiamo la doccia al bagno Il frangigetto è un miscelatore di acqua che vi consigliamo di applicare ai rubinetti di casa: sfruttando il principio della turbolenza, miscela aria al flusso di acqua, e crea un getto più leggero, ma efficace. L’operazione è semplice e costa poco, in più vi farà risparmiare diverse migliaia di litridi acqua ogni anno.

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