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PROVA FINALE (INGEGNERIA DEL SOFTWARE)

PROVA FINALE (INGEGNERIA DEL SOFTWARE). Davide Mazza davide.mazza@polimi.it http://home.dei.polimi.it/mazza. Configuration Management. Gestione delle configurazioni Configuration management (CM).

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PROVA FINALE (INGEGNERIA DEL SOFTWARE)

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Presentation Transcript


  1. PROVA FINALE (INGEGNERIA DEL SOFTWARE) Davide Mazza davide.mazza@polimi.it http://home.dei.polimi.it/mazza

  2. Configuration Management

  3. Gestione delle configurazioniConfiguration management (CM) • E` un processo che controlla le modifiche fatte a un sistema e gestisce le diverse versioni di un prodotto che può evolvere • Nel nostro contesto: cambiamenti nel software • Software Configuration Management (SCM)

  4. Sviluppo del Software • I cambiamenti sono continui, e concorrenti • I cambiamenti danno luogo a nuove versioni • Con certi livelli di correttezza (es. Varie versioni di un modulo mano a mano che vengono individuati e eliminati i malfunzionamenti • Per macchine e sistemi operativi diversi (una versione per Unix e una per Windows) • Con diverse funzionalità • Per soddisfare diversi requisiti

  5. A B C A B C D D Doppia manutenzione • In molte organizzazioni, il codice riutilizzabile viene ricopiato, modificato e/o arricchito in modo da costituire nuovi programmi. • due (o più) prodotti condividono alcuni moduli e lo fanno mantenendo una copia separate dei medesimi Prodotto A Prodotto B

  6. A B C A B C1 D1 D Modifica di C Prodotto 1 Prodotto 2 Modifica di D Doppia manutenzione: problema Mancato aggiornamento di una (o più) delle copie esistenti

  7. Come evitare i disallineamenti? Usare un "magazzino" (repository) condiviso Fare copie locali ogni volta che serve un modulo

  8. Copie locali • si usa uno schema di sviluppo a repository condiviso e spazio di lavoro privato • si impone che ciascun programmatore possa operare solo su una copia di un modulo, ricavata da un repository centralizzato e condiviso. • Una volta che la correzione è stata completata e certificata, si ricopia nel repository la versione aggiornata del modulo in oggetto.

  9. Repository comune e spazio di lavoro privato Check out Check out A C B A A1 C C1 F repository Commit Commit spazio di lavoro privato

  10. B C A B BX C1 A1 BY Conflitti di aggiornamento • In generale, nel caso di accesso in parallelo ad uno stesso modulo da parte di diversi programmatori attraverso il meccanismo delle copie locali, può accadere che vengano perse alcune delle modifiche apportate. Check out Check out A C B F conflitto Commit Commit

  11. Modifiche simultanee di dati condivisi • Diventa necessario coordinare la modifica concorrente ai programmi in corso di sviluppo. • In presenza di un’unica copia di tutti i moduli, se diversi programmatori accedono alla stessa porzione di codice per apportare le modifiche che ciascuno ritiene necessarie … • le modifiche introdotte da uno sviluppatore hanno un impatto su moduli sviluppati da altri … • possono gravemente interferire l'una con le altre provocando malfunzionamenti del programma o gravi errori. A B C F usa

  12. Il problema dei conflitti di aggiornamento • Con repository condiviso e aree di lavoro private… • lo schema check-out, check-in con lock • check-out in sola lettura • check-out per modifica (lock) • commit della nuova versione (revisione) • Rami separati di sviluppo

  13. Gestione delle configurazioni • Problematiche gestite: • Modifiche concorrenti da parte di più utenti • Storico delle modifiche • Segnalazione e gestione dei conflitti • Ripristino delle versioni precedenti • Necessario quando gli sviluppatori di un software sono >1 • Molto utile anche per il programmatore singolo

  14. Strumenti per la gestione delle configurazioni • Principali software per il controllo di versione in ambito open source: • CVS: Cuncurrent Versions System (1985) • SVN: Subversion (2000) • GIT (2005)

  15. Subversion

  16. Subversion • Open source • Architettura Client/Server • Adatto per il controllo versione di codice sorgente (ma anche per progetti diversi come documenti latex, pagine html, …) • Nasce come alternativa a CVS (ormai obsoleto) • Scaricabile da http://subversion.apache.org/

  17. Miglioramenti rispetto a CVS • Versionamento delle directory: • CVS considera solo i singoli file • SVN controlla anche il contenuto delle directory e quindi spostamento e copia dei file • Commits atomici: • Commit applicati in blocco • Se ci sono conflitti l’intero commit è bloccato in modo da evitare versioni incomplete • Versionamento dei metadati: • SVN mantiene lo storico delle modifiche alle proprietà di file e cartelle • Astrazione dal livello di rete: • In questo modo possono essere usati diversi protocolli come per esempio HTTP

  18. Repository • Il repository è il deposito dove risiedono i nostri dati. • E’ un server su cui gira il pacchetto server di Subversion • È possibile creare diversi repository su ogni server Subversion: • ciascuno di essi è accessibile con un URL specifico. • Ad ogni repository viene associato un numero di revisione: • E’ inizialmente zero • Viene incrementato ad ogni modifica atomica • Identificare univocamente tutte le versioni storiche del sistema

  19. Client • Il Client si connette al server per: • Scaricare la copia locale iniziale (checkout) • Aggiornale la copia locale (update) • Mandare le modifiche locali (commit) • Software per il client: • Quello ufficiale a riga di comando • Software con GUI (tipo TortoiseSVN per Windows) • Plugin integrati negli IDE più noti come Eclipse e VisualStudio

  20. Checkout svn checkout http://www.servensvn.it/progetto/ [directory] • Il checkout crea nel client la copia locale di lavoro • Nella copia locale vengono copiati tutti i file dello copia più aggiornata presente nel repository • Viene indicato il numero di revisione corrente • Se il repository è appena stato creato? • Il primo checkout creerà un cartella “vuota” • Il numero di visione iniziale è zero • Vanno aggiunti i file che saranno sotto controllo di versione • Copio il file nella cartella • Eseguo “svn add nome_file”

  21. Checkout

  22. Commit e Update svn commit [file/directory] • Il comando commit esegue un upload sul repository di tutte le modifiche locali: • File modificati • File/Cartelle aggiunti • File/Cartelle rimossi • File/Cartelle spostati o rinominati svn update • Il comando update aggiorna la copia locale con l’ultima versione presente sul repository • E’ buona norma fare un update prima di un commit

  23. Commentare i Commit • E’ buona norma aggiungere un commento ad ogni commit • In quali casi? Sempre! • Guardando lo storico dei commenti è possibile capire quali aspetti del progetto sono in corso si sviluppo • Molto utile per coordinare il lavoro di più programmatori • Utile anche per trovare bachi relativi ad una certa funzionalità • Basta cercare il commit in cui è stata aggiornata quella particolare funzionalità • Sempre meglio mettere nello stesso commit modifiche correlate tra loro (implementano o aggiornano una particolare funzionalità)

  24. Ulteriori comandi • SVN tiene traccia dello spostamento, copia rimozione di file e cartelle • Solo se vengono usati opportuni comandi • svn add • svn remove • svn copy • svn move

  25. Numeri di Revisione Repository vuoto Revisione: 0 Revisione: 1 Test.java Revisione: 2 Test.java Rubrica.java Cerchio.java Revisione: 3 Contatto.java Rubrica.java Cerchio.java

  26. Estrazione di una Revisione • svn –r <numero revisione> • svn –r HEAD • svn –r PREV • Perché tornare ad una versione precedente? • Abbiamo combinato un casino e vogliamo fare un rollback (merge) • Vogliamo capire le differenze che ci sono con una versione precedente • Ci serve distribuire una versione precedente • Per esempio, se è compatibile con librerie vecchie

  27. Memorizzazione delle versioni • Approccio molto efficiente: • Duplicazioni virtuali • File di testo compressi • Le modifiche sono memorizzate per differenze: • Quando viene aggiunta una nuova versione del file: • Non viene memorizzata una copia della nuova versione • Solo le righe aggiunte rispetto alla versione precedente (delta) • Comportamento diverso per i file di testo e per i file binari int main (){ int a; int b; int somma; somma=a+b; } int main (){ int a; int b; int somma; somma=a+b; printf(“somma: %d,somma”); }

  28. Quali file mettere sotto il controllo di versione? • Ora che sappiamo come funziona svn, quali file mettere sotto controllo di versione? Perché? • I file Java, C, C++ ? • Gli eseguibili? • Le immagini? • I file Latex? • I PDF?

  29. Memorizzazione nella copia locale • Nella copia locale tutte le informazioni sul controllo di versione sono contenute nelle cartelle nascoste “.snv” • E’ presente una cartella “.svn” in ogni cartella sotto controllo di versione • Se i file di progetto vengono distribuiti è importante cancellare le directory “.svn” • commit accidentali da parte di altri utenti! • Usare: svn export

  30. Gestione dei Conflitti • Paradigma Lock-Modify-Merge: • svn lock <target> • svn unlock <target> • --force (per forzare il comando) • Scomodo! • Bisogna lockare a priori tutti i file che forse verranno modificati • Utile solo come meccanismo di segnalazione tra gli utenti

  31. Gestione dei Conflitti • In generale si adotta un paradigma più libero: • Ognuno utente può modificare qualsiasi file • Se dopo un commit c’è un conflitto, lo risolvo! • Ipotesi: generalmente i programmatori lavorano a parti diverse del progetto. Il conflitto è un evento raro. • Se si lavora a parti diverse dello stesso file (metodi di una Classe) non vi è nessuno conflitto. • Subversion segnala un conflitto solo quando le modifiche coinvolgono le stesse righe di codice: • Vengono mostrate le due versioni in conflitto • Scelgo quale delle due versioni è quella corretta • Oppure faccio il merge manuale!

  32. Branching • Le Branch sono delle copie duplicate di un progetto • Per sviluppare versioni differenti di un programma • Per creare delle versioni safe da modificare per testare funzionalità che non saranno integrate nel programma finale • Quale comando di Svn si può usare per creare una Branch? • La creazione di una Branch è un operazione veloce?

  33. Etichette (Tag) • Le etichette sono un modo per dare un nome esplicito ad una particolare versione del progetto • Per esempio: “Release 1.0” • Anche in questo caso si usa un “svn copy” • Nessuna duplicazione effettiva di dati (nel repository) • Permette di trovare facilmente nel repository i file che fanno parte di una versione taggata • E’ un’alternativa più elegante dal segnarsi il numero di revisione di una particolare release

  34. Riferimenti • Guida HTML.ithttp://programmazione.html.it/guide/leggi/147/guida-subversion/ • Guida Ufficialehttp://svnbook.red-bean.com/index.en.html • Tutorial Introduttivo:http://www.simonecarletti.it/blog/2007/03/strumenti-di-sviluppo-subversion-svn/

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