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CIBO E CINEMA

CIBO E CINEMA. Riflessione sulla valenza sociale attribuita al cibo …. INTRODUZIONE. Una serie di film che evidenziano il ruolo del cibo come espressione dei sentimenti, riflettendo sulla valenza simbolica del cibo rilevata nelle singole scene di film. Briciole.

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CIBO E CINEMA

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Presentation Transcript


  1. CIBO E CINEMA Riflessione sulla valenza sociale attribuita al cibo …

  2. INTRODUZIONE • Una serie di film che evidenziano il ruolo del cibo come espressione dei sentimenti, riflettendo sulla valenza simbolica del cibo rilevata nelle singole scene di film

  3. Briciole • ‘Ho paura...della vita’- dice Sandra. Una frase che accompagna un cammino lungo, un tunnel in cui il protagonista assoluto è il cibo, rifiutato, odiato, negato eppure sempre presente. Tra anoressia e bulimia (di grande impatto l’immagine della ragazza che mangia in modo famelico davanti allo specchio) 'Briciole', un tv movie per la regia di Ilaria Cirino, tratto dall’omonimo libro di Alessandra Arachi edito da Feltrinelli, racconta la storia di una ragazza e della sua famiglia. Titolo: Briciole Regista:  Ilaria Cirino Pomicino

  4. Briciole http://www.youtube.com/watch?v=0SCE422kpVE

  5. Cibo come espressione di disagi • Questo film è una carezza a chi soffre di questo profondo disagio , questa fiction ha sicuramente il merito di essere molto attuale e di raccontare un dramma comune con tutta l’amarezza ma anche la forza necessaria a chi vuole combatterlo.Un percorso difficile quello della guarigione ma non impossibile. Tante persone ogni giorno guariscono. Purtroppo sono altrettanto numerose quelle che si ammalano, senza distinzione di sesso (anche se la maggioranza resta femminile), di età, di stato sociale. Questo film, delicato e crudo allo stesso tempo, può essere un modo per riflettere, sulla propria persona, sugli altri, sulla vita. Per non rifiutarla, per assaporarla, per imparare a gustarla, briciola dopo briciola...

  6. Amore a prima svista Un giorno Hal rimane bloccato in ascensore col guru Tony Robbins, che lo ipnotizza in modo tale che egli possa vedere le donne non più in base alla loro bellezza fisica, bensì alla loro bellezza interiore. Da questo momento il mondo di Hal si popola di donne stupende che cadono ai suoi piedi. Hal conosce Rosemary, una ragazza obesa che egli però vede magrissima e bellissima. Tra i due nasce l'idillio. La ragazza inoltre è la figlia del capo di Hal e ciò gli permette di fare un'insperata carriera. Mauricio, il suo miglior amico, è molto preoccupato per lui e convince il guru a far scomparire l'ipnosi. Hal si accorge allora che la sua amata Rosemary pesa il doppio di lui. Hal si allontana da Rosemary e lei decide di partire per una missione di solidarietà all'estero. Hal però comprende la propria superficialità, dichiara tutto il suo amore a Rosemary e parte con lei nella spedizione umanitaria.

  7. Cibo come patologia • È noto che l’obesità e i disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia nervosa, sono in aumento fra i bambini e gli adolescenti. La diffusione di queste patologie, è costantemente in crescita anche nella popolazione adulta e sembra che i giovani in sovrappeso o obesi abbiano un maggior rischio di cronicizzazione in età adulta. “Sovrappeso”, “obesità”, “anoressia”, “bulimia”, sono termini che fanno parte del linguaggio comune e la televisione e i giornali diffondono notizie che riguardano soprattutto le conseguenze drammatiche di tali patologie, senza affrontare in modo ampio e comprensibile gli aspetti causali e preventivi. • Si parla infatti troppo poco di prevenzione, anche perché i semplici tentativi di carattere informativo, basati su consigli o sulla descrizione degli effetti gravi dei disturbi, non risultano essere una prevenzione efficace; già da alcuni anni dunque noti studiosi hanno elaborato nei diversi paesi occidentali programmi di prevenzione che hanno come obiettivo la realizzazione di una buona armonia fra corpo, autostima e alimentazione. Una buona conoscenza dei principi alimentari e del proprio corpo fin dall’infanzia, unita all’incremento dell’autostima e all’assunzione di comportamenti più salutari (attività fisica moderata etc.), sono in grado di ridurre sensibilmente la diffusione dei disturbi del comportamento alimentare e dell’obesità.

  8. AGGIUNGI UN POSTO TAVOLA • Don Silvestro, parroco di un immaginario paese di montagna, riceve una telefonata del Padreterno in persona che gli comunica l'intenzione di mandare sulla terra il secondo diluvio universale. Come Noè riceve l'incarico di costruire un‘arca di legno, per mettere in salvo dal diluvio tutti gli abitanti e gli animali del paese. Per portare a termine il suo compito, il curato avrà bisogno dell'aiuto dei compaesani, che non subito gli crederanno. Di don Silvestro è perdutamente innamorata Clementina, figlia del sindaco del paese; quest'ultimo, avido e miscredente, è invece ostile al parroco e tenta di ostacolarlo in tutti i modi. Don Silvestro non può ricambiare l'amore di Clementina per rispettare il vincolo del celibato ecclesiastico. La storia è impreziosita da altre figure come Consolazione, donna di facili costumi che giunge a distrarre dai doveri coniugali gli uomini del paese, proprio nella notte prima del diluvio.

  9. A ristabilire l'ordine e riportare gli uomini del paese tra le braccia delle mogli penserà nuovamente il Signore, che ridonerà all'impotente Toto, lo scemo del villaggio, la sua virilità per tenere impegnata Consolazione. Alla fine il diluvio viene scongiurato proprio da Don Silvestro, che convince Dio che è meglio lasciar perdere. Nel gran finale si mangia e si brinda attorno ad una tavola circolare, sulla quale scende una colomba bianca che va ad occupare un posto rimasto vuoto. È per Lui che si aggiunge un posto a tavola.

  10. AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA http://www.youtube.com/watch?v=gNTn-fXBkis&feature=related

  11. Cibo come convivialità • «Quando gli uomini sono seduti allo stesso tavolo, per parlare dello stesso problema e per cercarne insieme la soluzione, la loro mentalità cambia, le opposizioni si cancellano». L'arte del cucinare affonda le radici nel territorio e nasce dall'incontro primordiale dell'uomo con la terra, tramandandosi di generazione in generazione, come un'eredità preziosa. La tavola, infatti, non unisce solo i commensali, ma anche questi ultimi con gli avi, legando presente e passato, contemporaneità e tradizione. Per altro verso, la tavola è l'emblema stesso dell'accoglienza, il luogo dove lo straniero è invitato come amico e nel quale la condivisione del cibo è la metafora del reciproco desiderio di conoscenza.

  12. Grazie per l’attenzione

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