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L’APPROCCIO DEL QUADRO LOGICO (logical framework approach, LFA)

L’APPROCCIO DEL QUADRO LOGICO (logical framework approach, LFA). E’ una tecnica volta ad abilitare gli stakeholders a identificare e analizzare i problemi, nonchè a definire obiettivi ed attività da intraprendersi per risolvere questi problemi

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L’APPROCCIO DEL QUADRO LOGICO (logical framework approach, LFA)

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Presentation Transcript


  1. L’APPROCCIO DEL QUADRO LOGICO (logical framework approach, LFA) E’ una tecnica volta ad abilitare gli stakeholders a identificare e analizzare i problemi, nonchè a definire obiettivi ed attività da intraprendersi per risolvere questi problemi E’ utilizzato per la costruzione del progetto durante la fase di “identificazione” (per avere la sicurezza che le idee progettuali abbiano rilevanza), e “formulazione” (per assicurare fattibilità e sostenibilità) del PCM

  2. L’APPROCCIO DEL QUADRO LOGICO L’approccio si divide in due fasi: FASE DI ANALISI, durante la quale la situazione esistente è analizzata per sviluppare una visione della situazione futura desiderata e per selezionare le strategie che saranno applicate al fine di raggiungerla FASE DI PIANIFICAZIONE, durante la quale l’idea progettuale viene sviluppata in dettagli operativi

  3. LFA: la fase di analisi • La situazione esistente è tale da essere percepita in modi differenti dai diversi gruppi di stakeholders • E’ quindi importante in questa fase riunire in un workshop i rappresentanti degli stakeholders fondamentali • Esistono tre passaggi della fase di analisi: Analisi del problema, Analisi degli obiettivi, Analisi della strategia.

  4. LFA: la fase di analisi I. Analisi del problema L’analisi del problema identifica gli aspetti negativi della situazione, e stabilisce la relazione causa-effetto tra i problemi che essa presenta. Si sviluppa in tre passaggi: Identificazione degli stakeholders/beneficiari coinvolti nel progetto Identificazione dei loro problemi ‘chiave’, dei loro limiti ed delle loro opportunità che determinano relazioni causa effetto

  5. LFA: la fase di analisi.Analisi del problema Una volta ottenuta una sufficiente raccolta di informazioni e di analisi può essere avviato un workshop di pianificazione Sulla base delle informazioni ottenute gli stakeholders identificano, con tecniche tipo brainstorming, i problemi chiave di una data situazione La tecnica principale adoperata in questo passaggio è la costruzione di un ALBERO DEI PROBLEMI

  6. LFA: la fase di analisiAnalisi del problema L’ ALBERO DEI PROBLEMI. Nell’albero, i problemi sono presentati in un ordine gerarchico. In primo luogo ogni problema identificato è riassunto in una frase. Tra i problemi individuati se ne seleziona uno di partenza, ed un altro ad esso correlato; quindi:  se il problema è una causa è posto al livello più basso  se il problema è un effetto è posto al livello più alto  se non è né causa, né effetto, è posto allo stesso livello.

  7. LFA: la fase di analisi.Analisi del problema Per esempio, se il problema formulato è insufficiente stato nutrizionale di bambini e neonati: Una causa può essere: poca disponibilità di cibi alto-proteici Un effetto può essere: alti tassi di infezione tra bambini e neonati Tutti i problemi individuati sono attaccati all’albero nello stesso modo. Una volta completato, l’albero dei problemi rappresenta un quadro che illustra la situazione negativa nel suo complesso Si seleziona un problema focale.

  8. LFA: la fase di analisi. II. Analisi degli obiettivi Mentre l’analisi dei problemi presenta gli aspetti negativi di una situazione esistente, l’analisi degli obiettivi presenta gli aspetti positivi di una situazione futura desiderata. Ciò implica la riformulazione dei problemi in obiettivi PROBLEMA OBIETTIVO Alti tassi di mortalità infantile e materna tassi di mortalità infantile e materna ridotti Alta incidenza di complicazioni acute alla nascita ridotta incidenza di complicazioni acute alla nascita

  9. LFA: la fase di pianificazionela matrice del quadro logico Il principale risultato dell’approccio del quadro logico è la MATRICE DEL QUADRO LOGICO. Se correttamente utilizzato, il quadro logico aiuta ad individuare le relazioni logiche tra le attività, i risultati, i fini e gli obiettivi in modo più chiaro e trasparente, almeno all’utilizzatore informato. Il quadro logico, nonostante tutti i vantaggi che procura se correttamente utilizzato, non costituisce una soluzione magica nell’identificazione e nella definizione di buoni progetti

  10. LFA: la fase di pianificazionela matrice del quadro logico Il quadro logico consiste in una tabella o matrice di quattro colonne e (nel modello base), quattro righe. La logica verticale identifica cosa il progetto intende fare, chiarisce la relazione causale e specifica gli assunti e le incertezze che non si possono controllare. La logica orizzontale si riferisce alla misura degli effetti del progetto ed alle risorse da esso utilizzate, attraverso la specificazione degli indicatori chiave di misurazione; specifica inoltre i mezzi attraverso i quali le misurazioni verranno verificate

  11. LFA: la fase di pianificazionela matrice del quadro logico Gli obiettivi selezionati per essere inclusi nel progetto sono trasportati nella prima colonna del quadro logico. E’ importante assicurarsi che i livelli degli obiettivi siano corretti: Obiettivi principali: gli obiettivi più ampi del programma settoriale o nazionale ai quali il progetto intende contribuire Scopo del progetto: I benefici sostenibili da apportare ai beneficiari del progetto, istituzioni o sistema. Risultati: I servizi che il progetto intende procurare Attività: in che modo i beni e servizi del progetto saranno apportati.

  12. Figure 21: An Example of a Completed Logframe Schema completo

  13. LFA: la fase di pianificazionela matrice del quadro logico Indicatori oggettivamente verificabili (Objectively Verifiable Indicators, OVIs) Gli indicatori oggettivamente verificabili (seconda colonna) descrivono gli obiettivi del progetto in termini operativamente misurabili, e costituiscono la base per la misura di performance La specificazione degli indicatori oggettivamente verificabili agisce come un controllo della realizzabilità degli obiettivi, e costituisce la base del sistema di monitoraggio del progetto. Una volta verificato, l’indicatore andrebbe poi sviluppato in modo da includere brevi dettagli di qualità, quantità e tempo (QQT) e localizzazione.

  14. LFA: la fase di pianificazionela matrice del quadro logico Fonti di verifica (Sources of verification, SOVs) Quando sono formulati gli indicatori la fonte delle informazioni ed i mezzi di raccolta devono essere specificati. Ciò serve a testare se un indicatore può essere realisticamente misurato al costo di una ragionevole quantità di tempo, denaro e sforzo. La fonte di verifica (terza colonna) deve specificare: La forma nella quale l’informazione deve essere resa nota Chi deve procurare le informazioni Con che scadenza devono essere fornite (mensile, trimestrale, annuale, ecc.)

  15. LFA: la fase di pianificazionela matrice del quadro logico Fattori esterni che possono influire sull’esecuzione del progetto e sulla sostenibilità a lungo termine ma rimangono fuori dal controllo, sono inclusi come SUPPOSIZIONI nella quarta colonna del quadro logico La probabilità ed il significato di queste SUPPOSIZIONI devono essere stimate come parte della valutazione di rischio del progetto.

  16. LFA: la fase di pianificazionela matrice del quadro logico Una convenzione del PCM che spesso causa particolari problemi è la clausola per la quale deve esserci solo uno scopo progettuale,in quanto la presenza di più scopi implicherebbe un’eccessiva complessità del progetto e possibili problemi di gestione Molteplici scopi progettuali potrebbero anche essere indizio di obiettivi poco chiari o che confliggono tra di loro La chiarificazione e l’individuazione precisa di ciò che definisce il successo del progetto è, in definitiva, un punto critico nel project design

  17. LFA: la fase di pianificazionela matrice del quadro logico L’esperienza dimostra che la sostenibilità a lungo termine dei benefici del progetto dipende da fattori quali: • Appoggio politico • Tecnologia appropriata • Capacità istituzionale e gestionale • Capacità economica e finanziaria • Fattori socio-culturali • Protezione ambientale

  18. LFA: la fase di pianificazionela matrice del quadro logico Schema completo

  19. L’uso dell‘approccio del quadro logico per sviluppare le schede di attività e risorse • Il quadro logico può essere utilizzato anche per la preparazione delle schede relative alle risorse ed alle attività • Una scheda di attività è un metodo che identifica la sequenza logica delle attività ed ogni interdipendenza esistente tra di loro; costituisce inoltre una base per allocare la responsabilità di gestione per ogni attività • Una volta che il quadro logico è completo, si può seguire un approccio “step by step”: • 1° passo - elencazione delle attività principali: le attività principali vengono riassunte • 2° passo – suddividere le attività in compiti gestibili; la suddivisione deve cessare nel momento in cui risulta sufficientemente dettagliata da stimare tempo e risorse richieste

  20. approccio Step-by-step • 3° passo – chiarire sequenza e dipendenze: • Sequenza: in che ordine devono essere intraprese le attività? • Dipendenze: l’attività è correlata al punto di partenza oppure è completamento di altre attività? • 4° passo - stimare inizio, durata e completamento delle attività: è necessario compiere una stima realistica della durata di ciascun compito. • 5° passo - riassumere le schede relative alle attività principali, in modo da avere una sintesi sommaria riguardante l’inizio, la durata ed il completamento della stessa attività principale.

  21. approccio Step-by-step • 6° passo – Definire le “pietre miliari”: serve a misurare il progresso ed il bersaglio a cui il project team deve mirare • 7° passo – definire l’expertise: quando si conoscono i compiti è possibile specificare il tipo di expertise necessaria • 8° passo – distribuire i compiti all’interno del team: definire la responsabilità di ogni membro del gruppo – verso il project manager e verso gli altri membri Presentare una scheda di attività: si possono riassumere le informazioni di una scheda di attività nel formato grafico Gantt Chart.

  22. Esempio Gantt Chart

  23. Scheda delle risorse • La lista delle attività deve essere copiata pro-forma in una scheda costi e ricavi. Si può utilizzare in seguito ogni attività per effettuare un controllo in modo da assicurare che vi siano i mezzi necessari per ogni attività • Bisogna poi specificare le Unità, la Quantità per Periodo ed i costi unitari stimati. Se inseriti in un unico foglio i costi per periodo ed i costi totali del progetto possono essere calcolati usando semplici formule

  24. L’uso dell’approccio del quadro logico per fare una stima delle proposte progettuali • L’LFA può anche essere utilizzato: • Per stimare una proposta di progetto col fine di identificare eventuali debolezze nel disegno del progetto • Come guida per valutare la qualità delle richieste di finanziamento • Queste debolezze si riferiscono alla rilevanza, fattibilità o sostenibilità del progetto • La gestione del ciclo del progetto offre due strumenti per valutare le proposte progettuali: • La guida per la valutazione delle proposte progettuali • Gli strumenti di valutazione della qualità (“valutare la qualità delle richieste di finanziamento”

  25. Guida per una valutazione delle proposte progettuali La guida alla valutazione contiene le istruzioni che costituiscono un quadro per l’analisi di coerenza e completezza delle proposte progettuali: • Istruzione 1: analizzare problemi e obiettivi • Istruzione 2: individuare la logica di intervento • Istruzione 3: analizzare la fattibilità del progetto • Istruzione 4: valutare della sostenibilità • Istruzione 5: predisporre termini di paragone

  26. Gli strumenti di valutazione della qualità (Quality Assessment Tool, QAT) • Il quality assessment tool suddivide i concetti di rilevanza, fattibilità e sostenibilità in alcune semplici domande: • Rilevanza: I beneficiari sono chiaramente identificati? C’è una descrizione sufficiente dei loro problemi? L’analisi del problema è sufficientemente esaustiva? • Fattibilità: il fine del progetto contribuisce al conseguimento dell’obiettivo principale (if the assumptions hold)? • Sostenibilità: ci sarà il supporto della policy dopo la fine del progetto? La tecnologia è appropriata per le condizioni locali? L’ambiente verrà salvaguardato durante e dopo il progetto?

  27. Monitoraggio dell’esecuzione Il suo scopo è fornire le informazioni tramite le quali la gestione può individuare e risolvere i problemi di esecuzione Ci sono cinque passaggi nel disegno di un sistema di monitoraggio:

  28. Monitoraggio dell’esecuzione • analizzare gli obiettivi del progetto per chiarirne l’impianto • analizzare le procedure di esecuzione • analizzare gli indicatori per misurare il raggiungimento degli obiettivi • predisporre formati standard per i rapporti, in modo che i managers abbiano tempestivo accesso alle informazioni rilevanti • preparare un piano di esecutivo per il sistema di monitoraggio, che specifichi il personale necessario, le attitudini e l’esperienza necessaria.

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