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PROGETTO “FACILITATORE - SOCIETÀ DELLA SALUTE”

PROGETTO “FACILITATORE - SOCIETÀ DELLA SALUTE”. www.crestat.com. ALLEGATO 5 Il Piano Integrato di Salute (PIS): cosa è, come si compone. 21 Ottobre 2005. Comune di Firenze. Azienda Sanitaria 10. Provincia di Firenze. Regione Toscana. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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PROGETTO “FACILITATORE - SOCIETÀ DELLA SALUTE”

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Presentation Transcript


  1. PROGETTO “FACILITATORE - SOCIETÀ DELLA SALUTE” www.crestat.com ALLEGATO 5 Il Piano Integrato di Salute (PIS): cosa è, come si compone 21 Ottobre 2005 Comune di Firenze Azienda Sanitaria 10 Provincia di Firenze Regione Toscana Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

  2. P. I. S. PIANO INTEGRATO DI SALUTE: COSA È, COME SI COMPONE Il presente documento costituisce una prima presentazione degli aspetti principali che riguardano il Piano Integrato di Salute (P.I.S.). La presentazione che segue è nata nell’ambito del Corso di formazione “Facilitatore - Società della Salute”. In particolare gli ARGOMENTI AFFRONTATI per la descrizione del P.I.S. fanno riferimento a: - COSA È IL PIANO INTEGRATO DI SALUTE (P.I.S.) - COSA È UN OBIETTIVO DI SALUTE - COMPOSIZIONE DEL P.I.S. - IL P.I.S. E L’INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE - PROMOZIONE E VERIFICA DEL P.I.S.: LA PARTECIPAZIONE - FINALITÀ DEL P.I.S. - LE “SEZIONI LOGICHE” DEL P.I.S. - TITOLARITÀ DEL P.I.S. - IL CICLO DEL P.I.S. - LE SINGOLE FASI DEL CICLO DEL P.I.S. - I RIFERIMENTI NORMATIVI

  3. Cosa è il Piano Integrato di Salute (P.I.S.) Il P.I.S. sostituisce il PIANO SOCIALE di ZONA (Comuni) il PROGRAMMA OPERATIVO di ZONA-DISTRETTO (A.S.L.) Con la sperimentazione della Società della Salute, il P.I.S. costituisce lo strumento unico di programmazione socio-sanitaria di zona-distretto Il PIS è triennale, ma aggiornabile annualmente

  4. Art. 21, Legge Regionale n. 40 del 2005 Cosa è il Piano Integrato di Salute (P.I.S.) (segue) IlPiano Integrato di Salute (P.I.S.) “è lo strumento partecipato di programmazione integrata delle politiche sociali e sanitarie a livello di zona-distretto, che si coordina, attraverso i suoi progetti, con gli strumenti di programmazione e d’indirizzo locali e con gli strumenti amministrativi di competenza dei comuni nei settori che incidono sulle condizioni di benessere della popolazione”

  5. Cosa è il Piano Integrato di Salute (P.I.S.) (segue) P.I.S.: Definisce gli obiettivi di salute e benessere dei cittadini Individua le azioni di indirizzo da realizzare Individua le risorse messe a disposizione dai diversi soggetti per la sua attuazione Attiva gli strumenti per valutare il raggiungimento degli obiettivi MEDIO - LUNGO TERMINE sulla base del P.I.S. viene redatta la PROGRAMMAZIONE ANNUALE, ovvero: Individuazione concreta degli obiettivi da raggiungere e delle relative risorse Assegnazione di obiettivi specifici e di risorse corrispondenti (budgeting) alle competenti strutture organizzative ANNO DI RIFERIMENTO

  6. Cosa è un obiettivo di salute Il Piano Integrato di Salute (P.I.S.) programma le azioni da intraprendere attraverso OBIETTIVI DI SALUTE Un OBIETTIVO DI SALUTE è Una “dichiarazione di intenti” generica, relativa al miglioramento dello stato di salute della popolazione, che il P.I.S. provvede poi a quantificare sistematicamente UN ESEMPIO DI OBIETTIVI DI SALUTE: OBIETTIVO 1: Solidarietà per la salute nella regione europea: per il 2020, l’attuale differenza nello stato di salute fra gli Stati Membri della Regione Europea dovrebbe ridursi di almeno un terzo OBIETTIVO 5: Sano invecchiamento: per l’anno 2020, le persone ultrasessantacinquenni dovrebbero avere la possibilità di godere il proprio pieno potenziale di salute e di svolgere un ruolo sociale attivo Tratto da: “Obiettivi Regionali della Salute per tutti – Adottati dal Comitato Regionale O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) per l’Europa – Copenaghen, Settembre 1998

  7. Composizione del P.I.S. OBIETTIVI DI SALUTE vengono declinati in AZIONI PROGRAMMATE relative a problemi di rilievo sociale e pertinenza locale Ogni azione avrà un obiettivo, misurabile e definito nel tempo Le Azioni programmate sono corredate da specifici PROGETTI che sono l’immagine tecnica delle azioni e devono essere coerenti con gli obiettivi delle azioni La scelta delle “AZIONI” implica definire i soggetti che saranno coinvolti nella “integrazione delle politiche”: Provincia, ARPAT, Università, Volontariato, ecc.

  8. Il P.I.S. e l’integrazione delle politiche MACRO AREE DI INTERVENTO PER LA TUTELA DELLA SALUTE Società della Salute - ASSISTENZA SANITARIA DISTRETTUALE (di base; ambulatoriale; territoriale residenziale e semi-residenziale; ecc.) - ASSISTENZA SOCIO SANITARIA (salute mentale; disabili; anziani; ecc.) - ASSISTENZA SOCIALE Provincia, ARPAT, ecc. III Settore ASSISTENZA SOCIALE ALLARGATA Altri ambiti: - AMBIENTE - MOBILITÀ - CASA - CULTURA - ecc… Aziende Ospedaliere Dipartimento Prevenzione ASSISTENZA OSPEDALIERA ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA E DI LAVORO (malattie infettive; veterinaria; alimenti; ecc.) Il P.I.S. deve possibilmente integrare le politiche dei vari organismi le cui azioni hanno un impatto sulla salute della popolazione

  9. Promozione e verifica del P.I.S.: la partecipazione IPROGETTI CHE COMPONGONO IL P.I.S. VENGONO PRESENTATI A: COMITATO DI PARTECIPAZIONE CONSULTA DEL III SETTORE (Associazioni e Organizzazioni operanti nei settori afferenti i “determinanti di salute” che NON PRODUCONO servizi) (Associazioni e Organizzazioni che PRODUCONO servizi nei settori sanitario, socio-sanitario e sociale) PER PROMUOVERE IL P.I.S., VERIFICARNE LA COERENZA E COINVOLGERE IL III SETTORE E LE ISTITUZIONI

  10. Finalità del P.I.S. IL P.I.S. COINVOLGE I SOGGETTI COMPETENTI COORDINA AZIONI ATTIVA STRUMENTI PER GARANTIRE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SALUTE

  11. Le “sezioni logiche” del P.I.S. Profilo di Salute Organizza le conoscenze relative allo stato di salute del territorio e delle popolazioni STATO DI SALUTE Immagine di Salute • Opera le scelte incrociando: • Stato di Salute • Risultati ciclo precedente • con • Mandati amministrativi • Concertazione Bisogni di Salute PROGRAMMAZIONE ISTITUZIONALE Obiettivi di Salute Programmazione Integrata Elabora le azioni di promozione sostenute dagli accordi e la programmazione integrata interna al sistema dei servizi PROGRAMMAZIONE ATTUATIVA Piani di Settore

  12. Titolarità del P.I.S. Il DIRETTORE SdS È IL TITOLARE E IL COORDINATORE DEL PIS RISPONDE ALL’ESECUTIVO E ALLA GIUNTA DELLA SOCIETÀ della SALUTE DA CUI, PERALTRO, RICEVE INDICAZIONI, LINEE POLITICHE E DI GOVERNO

  13. Il ciclo del P.I.S. IMMAGINE DI SALUTE SCELTA DELLE PRIORITÀ PROFILO DI SALUTE Valutazione risorse economiche VERIFICA DEFINIZIONE DELLE AZIONI PROGRAMMATE REALIZZAZIONE APPROVAZIONE DEL P.I.S. COSTRUZIONE DEI PROGETTI

  14. Le singole fasi del ciclo del P.I.S. PROFILO E IMMAGINE DI SALUTE • Analisi critica del Profilo di Salute da parte dell’Ufficio di Piano • Confronto con le articolazioni Socio Sanitarie territoriali, con la Consulta del Terzo Settore e con il Comitato di Partecipazione • Comprensione partecipata degli elementi di maggiore problema-ticità sino ad arrivare ad una Immagine di Salute Si tratta di “immergere” le risultanze dell’immagine di salute in un intenso momento partecipativo con due obiet-tivi: far capire il “peso” dei problemi di salute della comunità così come escono dall’indagine epidemiologica e ascoltare il parere dei cittadini in ordine alla scelta delle priorità. Definire quindi l’eventuale scelta delle priorità con il metodo della matrice decisionale.

  15. Le singole fasi del ciclo del P.I.S. (segue) SCELTA DELLE PRIORITÀ E DELLE AZIONI • Sulla base della Immagine di Salute fissare le più importanti criticità che emergono • Determinazione di coppie Problema/Soluzione con definizione delle AZIONI e dei relativi obiettivi Si tratta di una fase importante e politica. La scelta di alcune azioni per questo percorso, deve essere basata sulla evidenza delle fonti informative (Profilo) ma anche dalle risultanze del percorso partecipativo. Ogni azione avrà un obiettivo, misurabile e definito nel tempo. La scelta di azioni implica definire i soggetti che saranno coinvolti nella “integrazione delle politiche”: Provincia, ARPAT, Università, Volontariato ecc. Elemento di particolare importanza è anche quello della integrazione delle politiche presenti nella Giunta SdS

  16. Le singole fasi del ciclo del P.I.S. (segue) DEFINIZIONE DEI PROGETTI • L’U.d.P. coordina i Progetti sulla base delle Azioni. I Progetti sono l’immagine tecnica delle azioni e devono essere coerenti con gli obiettivi delle azioni Ogni progetto deve contenere: • Situazione di partenza • Risultati attesi, coerenti con gli OBT delle azioni • Risultati attesi in termini di salute • Modalità operative degli interventi, fasi, tempi, attività • Organizzazione delle risorse, competenze • Allocazione risorse finanziarie • Indicatori di valutazione (raggiungimento degli obt) • Indicatori per la valutazione di processo • Indicatori per la valutazione dei risultati in termini di salute • Indicatori per la valutazione in termini economici ed eventuali ricadute sul bilancio virtuale della SdS • Indicatori del grado di integrazione • Individuazione di un RESPONSABILE PROGETTI RISULTATI ATTESI AZIONI OBIETTIVI • Presentazione dei Progetti alla Consulta ed al Comitato di Partecipazione

  17. Le singole fasi del ciclo del P.I.S. (segue) APPROVAZIONE Il P.I.S. viene quindi PRESENTATO nel suo insieme, mediante un “Atto di Avvio”, dal Direttore della Società della Salute, che ne è il conduttore ed il garante, all’ESECUTIVO della Società della Salute per la sua APPROVAZIONE alla GIUNTA della Società della Salute Per poi passare inCONSIGLIO COMUNALE

  18. Le singole fasi del ciclo del P.I.S. (segue) REALIZZAZIONE Dopo l’approvazione del P.I.S. quindi: • I responsabili di ciascun progetto hanno il compito di guidare il percorso loro affidato e di garantire il RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI entro i termini prefissati • Complessivamente tutti i responsabili sono tenuti al RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI della programmazione, contenuti nel dispositivo di carattere “generale”

  19. Le singole fasi del ciclo del P.I.S. (segue) VERIFICA Verranno VERIFICATI gli INDICATORI DI PROCESSO e gli INDICATORI DI ESITO e si dovranno produrre due documenti: • REPORT TECNICO con la funzione di migliorare la programmazione integrata • REPORT POLITICO - ISTITUZIONALE che valuta gli esiti del P.I.Se viene approvato dalla giuntaSdS

  20. Deliberazione della Giunta Regionale n. 682 del 12 luglio 2004 “Linee Guida per la realizzazione dei Piani Integrati di Salute” Deliberazione della Giunta Regionale n. 827 del 8 agosto 2005 “Identificazione percorsi di avvio per la costruzione dei P.I.S.” I riferimenti normativi IL P.I.S. TROVA I SUOI RIFERIMENTI NORMATIVI NELLA: Legge Regionale n. 40/2005 “Disciplina del Servizio Sanitario Regionale” Legge Regionale n. 41/2005 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale” Deliberazione del Consiglio Regionale n. 22 del 16 febbraio 2005 “Piano sanitario regionale 2005-2007”

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