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I fondamenti dell’identita’ americana Puritani e “schiumatori” ovvero la fortezza e la frontiera

I fondamenti dell’identita’ americana Puritani e “schiumatori” ovvero la fortezza e la frontiera. Gli “schiumatori del mare”: il vuoto come opportunità. Balenieri olandesi, pirati e corsari. “Schiumatori del mare”: Dio non esiste / Dio si ritrae. Dio. Identità. LA RIFORMA e i puritani.

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I fondamenti dell’identita’ americana Puritani e “schiumatori” ovvero la fortezza e la frontiera

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Presentation Transcript


  1. I fondamenti dell’identita’ americanaPuritani e “schiumatori” ovvero la fortezza e la frontiera

  2. Gli “schiumatori del mare”: il vuoto come opportunità Balenieri olandesi, pirati e corsari

  3. “Schiumatori del mare”:Dio non esiste / Dio si ritrae Dio Identità

  4. LA RIFORMA e i puritani Martin Lutero 1483-1546 Thomas Cartwright (ca. 1535-1603) Johannes Calvinus 1509-1564

  5. Puritani: il buio fuori (Dio è dentro di noi) Dio Identità: (Predestinati)

  6. Immaginario americano 1840 1890 PEARL HARBOR 1941 anni ’50 VIETNAM MAYFLOWER1620 Anni ‘90 Spazio chiuso Spazio aperto Spazio chiuso Spazio aperto Spazio chiuso wilderness frontiera Immaginazione della frontiera

  7. I FONDAMENTI PURITANIIl buio fuori (1620-1776)1. Distinzione e mancanza di mediazione

  8. John Milton John Bunyan Gli scrittori puritani inglesi • Daniel DeFoe 1608-1674 1628-1688 1660-1731 1667: Paradise Lost 1678: Pilgrim’s progress 1719: Robinson Crusoe

  9. John Milton: Paradise lost(1674)Satana in missione per conto di Dio

  10. Organizzazione puritana dello spazio: paradiso e pandemonium Eden Inferno Vuoto assoluto Paradiso Pandemonium

  11. L’organizzazione cattolica dello spazioL’invenzione del Purgatorio(1150-1300) Paradiso Mondo Purgatorio Inferno

  12. La metropoli americana

  13. La metropoli europea-mediterranea

  14. I FONDAMENTI PURITANIIl buio fuori (1620-1776)2. Razionalizzazione del movimento

  15. John Bunyan, Pilgrim’s Progress (1678-1684)Il percorso del predestinato(da “Cristiano” al presidente Bush)

  16. Il progress del pellegrino Colle del lucro Terreno incantato Bocca dell’inferno Strada maestra Città della distruzione Palude dello sconforto Casa dell’interprete Valle della disperazione Valle dell’ombra della morte Fiume Porta stretta Valle dell’umiliazione Città di vanità

  17. 1. Porta stretta; 2. Strada maestra; 3. Gerusalemme Fuori Fuori Fuori 3 1 2 Fuori Fuori

  18. Spazializzazione americana:espulsione e arca Nuovo Mondo Inghilterra Arca Oceano

  19. Il passage dell’uomo “perduto” Paradiso Purgatorio Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita Inferno

  20. Daniel Defoe, Robinson Crusoe, 1719La forza controllata del capitale

  21. Dallo schiumatore al puritano Desiderio di partenza …nulla era di mio gradimento se non la vita del mare … parve esservi qualche cosa di fatale nella propensione naturale che mi portò senza deviazioni alla vita di sofferenze che m’era destinata. Opposizione paterna Mi disse che soltanto uomini in condizioni disperate, o uomini di condizione elevata e ambiziosi, i quali andassero oltremare in cerca d’avventure, potevano toccare alte mete grazie alla loro intraprendenza e diventare famosi compiendo gesta fuori dal comune; che tutte queste cose erano o troppo al disopra o troppo al di sotto di me; che io appartenevo al ceto medio …

  22. L’Eden, il lavoro e il controllo dello spazio e del tempo … Dio ha fissato // il lavoro e il riposo in successione col giorno e la notte, // e la rugiada del sonno che ora discende opportuna ci inclina // con il suo peso lieve e indolente le palpebre; // Altre creature vagano tutto il giorno oziose e senza impegni, // e perciò con minore bisogno di riposo; ma all'uomo // fu affidato un lavoro quotidiano del corpo o della mente, // cosa che testimonia la sua dignità, e il riguardo che il Cielo // gli manifesta; mentre gli altri animali non hanno alcuno scopo, // e Dio non tiene conto delle loro azioni (Paradise Lost,IV, vv. 610-619) Al di fuori di una stabile professione le prestazioni lavorative di un uomo sono solo lavoro occasionale, precario ed egli passa più tempo oziando che lavorando… ed egli (il lavoratore professionale) compirà il suo lavoro con ordine, mentre un altro è vittima di una eterna confusione, e le sue occupazioni non conoscono luogo né tempo (Weber 220)

  23. L’isola di Robinson: l’addestramento del “puritano” e la costruzione dello spazio

  24. Soluzioni americane: la riconsacrazione quotidiana Wilderness Oceano Nuova Inghilterra

  25. Soluzioni quotidiane:l’eletto va al lavoro

  26. Soluzioni americane: riconsacrazioni rituali = squadra in difesa = squadra in attacco

  27. Captivity tales Soluzioni americane: riconsacrazioni in stato d’eccezioneRapimenti, prigionie, ritorni a casa e spedizioni punitive 1682

  28. LA FANCIULLA RAPITA: salvate il soldato Jessica Jessica Lynch (aprile 2003)

  29. GLI ARCHETIPISPAZIALI

  30. 1. L’Eden su questa terra non esiste, ma dovrebbe esserci: la messa in scena dello spazio indifeso

  31. 2. Il vero ideale puritano: lo spazio fortificato • 10L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. 11Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. 12La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. 13A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. 14Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello (Apocalisse) • Ma ecco apparire finalmente la sacra influenza // della luce, e dalle mura del cielo quella luce scaglia // un’alba scintillante nell’offuscato grembo della Notte; // qui la Natura comincia a rivelare il più lontano // dei suoi confini, ed il Caos si ritrae come nemico vinto // dalle sue estreme difese … (II, vv. 1034-1039) • …l’ampia circonferenza del cielo empireo, indefinitamente // quadro o rotondo, con torri d’opale e bastioni adornati // di zaffiro vivente, e che era stato il suo luogo natale… (II, vv. 1048-1050) • E quella era una rupe // d’alabastro innalzata fino a toccare le nuvole, una mole // ardua, lontana, e solo raggiungibile dal piano // attraverso un sentiero serpeggiante ed un ingressi in alto. // Tutt’attorno nient’altro che scabri precipizi // sempre più aspri via via che si procede, impossibili // da risalire. Fra quei rocciosi pilastri sedeva Gabriele, il capo // delle angeliche guardie, e attendeva la notte. // Accanto a lui, disarmata, la gioventù del cielo // si stava esercitando in giochi eroici, ma attorno // erano appese alte le armi celesti, gli scudi, le lance // e gli elmi, che sfolgoravano tutte di diamanti e d’oro. // (IV, vv. 545-554).

  32. L’avamposto degli eroi Prima funzione: lo spazio minacciato e la distinzione

  33. Seconda funzione: lo spazio assediato e il ricompattamento (gli eroi si riconoscono)

  34. Il fortino sulle ruote. La diligenza e lo spazio assediato Terza funzione: l’attesa e l’arrivo dei “Nostri”

  35. Quarta funzione: la casa fortificata come canale di comunicazione con Dio • Prima di rizzare la tenda tracciai davanti alla cavità un semicerchio di circa dieci metri di raggio dalla roccia e di venti metri di diametro tra un estremo e l’altro. Lungo questo semicerchio piantai due file di pali molto robusti che conficcai nel terreno finché furono saldi come pilastri: l’estremità più grossa lasciai sporgere per circa due metri e aguzzai la cima. Le due file non distavano più di una dozzina di centimetri l’una dall’altra. Presi poi i pezzi di cavo che avevo tagliato a bordo della nave, e li disposi uno sopra l’altro, entro il cerchio tra le due file di pali, sino in cima, puntellando l’opera dalla parte interna con altri pali, conficcati di sghembo, all’altezza di circa un metro, come speroni a sostegno d’una muraglia… Quanto al mio modo di entrare nel fortilizio, feci non una porta, ma una piccola scala a mano, la quale mi permettesse di scavalcare la cinta. Questa scala, una volta dentro, mi tiravo dietro. Così ero ben difeso e fortificato, pensavo, contro il mondo intero (Robinson Crusoe, p. 101)

  36. Dislocazioni spaziali: la ricostituzione dell’Eden e la città sulla collina. Villaggi indiani-pandemoni Avamposti Oceano Wilderness Colonia

  37. Selvaggi e demoni:la minaccia è sempre esterna Attacco indiano a Jamestown da parte degli indiani Pamunky (Virginia, 1622) John White: ritratto del capo Opechancanough Giudizio Universale: dannati e Minosse (1536-1541)

  38. La fondazione del mitoLA CACCIA ALLE STREGHE DI SALEM (giugno-settembre 1692) 3. Come gestire la minaccia internaQuando lo spazio si contamina: la caccia alle streghe ovvero la risposta americana a Milton (da Salem a Sacco e Vanzetti) Cotton Mather (1663-1723) Memorable Providences (1689) Wonders of the invisible world(1692)

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