1 / 43

L’assetto aziendale e organizzativo degli enti locali: il Comune

L’assetto aziendale e organizzativo degli enti locali: il Comune . A cura di Elena Zuffada, Cremona, 12 novembre 2011. Agenda. Introduzione all’economia delle aziende pubbliche Il funzionamento del Comune Scelte di management pubblico Question time. Quando parliamo di P.A.

conner
Télécharger la présentation

L’assetto aziendale e organizzativo degli enti locali: il Comune

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. L’assetto aziendale e organizzativo degli enti locali: il Comune A cura di Elena Zuffada, Cremona, 12 novembre 2011

  2. Agenda • Introduzione all’economia delle aziende pubbliche • Il funzionamento del Comune • Scelte di management pubblico • Question time

  3. Quando parliamo di P.A. Principali classi: • Istituti pubblici territoriali • Enti pubblici non economici • Imprese pubbliche

  4. Istituto e azienda L’azienda è per astrazione l’ordine strettamente economico dell’istituto, ossia l’insieme degli accadimenti economici disposti ad unità secondo proprie leggi (C. Masini, Lavoro e Risparmio, 1970)

  5. Istituti ed aziende

  6. Le determinanti del funzionamento Dimensione istituzionale Dimensione aziendale Dimensione politica

  7. Criteri decisionali La compresenza e l’interdipendenza dei tre sistemi determina l’assunzione di diversi criteri decisionali: • sistema istituzionale = la legalità • sistema politico = opportunità e consenso • sistema aziendale = convenienza e razionalità economica

  8. Fonte di legittimazione • Nelle amministrazioni private chi genera valore economico acquisisce potere decisionale e mantiene posizioni di governo • Nelle amministrazioni pubbliche chi ottiene il consenso acquisisce potere decisionale reale sulle risorse economiche

  9. Criteri di Valutazione L’operato delle amministrazioni pubbliche può essere valutato con riferimento: • al rispetto delle regole (legalità) • all’utilizzo delle risorse (funzionalità ed economicità) • agli effetti sulla società (efficacia ed equità) • rapporto tra amministratori e amministrati (consenso, trasparenza, credibilità)

  10. Efficacia, efficienza, economicità • Sono considerati i tre principi che meglio interpretano il modello e la logica aziendale • Sono riferiti ai rapporti che si stabiliscono tra gli elementi che qualificano i processi aziendali: • fattori produttivi (input) • risultati dell’attività amministrativa (risultati intermedi o output) • effetti sui bisogni finali a cui è orientata l’attività svolta (risultati finali o outcome)

  11. Prodotti o risultati intermedi dell’attività PROCESSI DI COMBINAZIONE DEI FATTORI: GESTIONE INTERNA PROCESSI DI CESSIONE DEI SERVIZI E DELLE PRESTAZIONI: GESTIONE ESTERNA Grado di soddisfazione dei bisogni Risorse INPUT OUTPUT OUTCOME VALUTAZIONE DI EFFICACIA VALUTAZIONE DI EFFICIENZA Rapporto logico che va poi esplicitato operativamente in concreti sistemi di indicatori e parametri Rapporto logico che nel concreto è tradotto in differenti sistemi di misurazione Economicità

  12. VERIFICA DELL’EFFICACIA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA (idoneità dell’azione a soddisfare i bisogni) RICERCA DELL’EFFICIENZA (individuazione delle modalità di produzione di prestazioni e servizi con il minor impiego di risorse) RISPETTO DEL PRINCIPIO DI ECONOMICITÁ (assicurare che il livello di risorse disponibili, acquisito tramite tributi, prezzi dei servizi o altro, sia coerente e compatibile con il livello di bisogni che si è scelto o si è obbligati per legge a soddisfare) La sequenza logica sul piano tecnico è la seguente:

  13. Alcune considerazioni In passato: forte rilevanza dei sistemi politico e istituzionale Oggi: è richiesta ed auspicata (anche dalle leggi) un maggior peso del modello aziendale, processo di aziendalizzazione il modello aziendale non deve essere assoluto e dominante (possibili storture…), ma nel funzionamento concreto (decisioni, azioni, comportamenti) vi deve essere un maggior equilibrio e contemperamento fra i tre sistemi

  14. L’economia aziendale e la PA • Tipologia di aziende pubbliche • Il processo di aziendalizzazione • Economicità ed autonomia

  15. Caratteristiche fondamentali IPT: Territoriali: esercitano i loro poteri “sovraordinati” solo all’interno del proprio territorio e nei confronti dei soggetti insediati in quel territorio Polifunzionali: vi fanno riferimento “in ultima istanza” tutti i problemi della società a cui nessun altro soggetto (privato) dà risposta Rappresentanza politica diretta (per quelli a rilevanza costituzionale)

  16. Articolo 3 TUEL (Dlgs 267/2000) Il Comuneè l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Ha autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria nell'ambito del proprio statuto e regolamento e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica. È titolare di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della regione, secondo il principio di sussidiarietà. Svolge le sue funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente esercitate dalla autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali.

  17. ITALIA Fino a 5.000 Da 5.001 a 20.000 Da 20.001 a 100.000 Oltre 100.000 Totale Nord – Occid. 2.487 474 93 7 3.061 Nord – Orient. 969 444 53 14 1.480 Centrale 642 269 84 8 1.003 Meridionale 1.226 426 131 7 1.790 Insulare 514 184 63 6 767 5.838 1.797 424 42 8.101 I Comuni Dati Istat Censimento 2001

  18. Le funzioni Articolo 13 TUEL (Dlgs 267/2000) • Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. • Il comune, per l'esercizio delle funzioni in ambiti territoriali adeguati, attua forme sia di decentramento sia di cooperazione con altri comuni e con la provincia.

  19. I Comuni (segue) • Funzioni consolidate: • Ordine, garanzia diritti, legalità (anagrafe, • vigilanza urbana, protezione civile) • Produzione e distribuzione di servizi • (manutenzione strade, ciclo dell’acqua, igiene urbana e raccolta rifiuti) • Pianificazione economico-territoriale e • regolamentazione (licenze edilizie) • Sviluppo sociale e culturale (servizi sociali, • sport, biblioteche)

  20. I servizi finali per gli utenti • Educazione • Servizi sociali • Sport • Cultura

  21. I servizi tecnici / tecnologici • Manutenzione Strade • Ciclo dell’acqua • Igiene urbana e raccolta • rifiuti • Infrastrutture pubbliche

  22. I servizi di ordine, garanzia, tutela interesse cittadinanza • Anagrafe • Vigilanza Urbana • Licenze commerciali • Licenze edilizie • Protezione civile

  23. I settori di supporto • Economico finanziario • Acquisti • Gestione del personale • Informatica • Legale • Affari generali

  24. Le caratteristiche della gestione • Eterogeneità delle funzioni e dei servizi • Formalità dell’azione amministrativa • Mancanza del prezzo nella cessione dei servizi pubblici quali fonti di finanziamento? • Trasparenza degli atti • Interdipendenza di tempi/ritmi istituzionali e tempi/ritmi gestionali • Effetto annuncio • Sostituzione di obiettivi particolari agli obiettivi della PA • Competenza territoriale

  25. Come si finanzia il Comune I titoli delle Entrate • Titolo I – Entrate Tributarie • Titolo II – Trasferimenti da altri enti pubblici • Titolo III – Entrate extra-tributarie • Titolo IV – Entrate da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti • Titolo V – Accensione di prestiti • Titolo VI – Entrate per conto di terzi

  26. AUTONOMIA GESTIONALE AUTONOMIA FINANZIARIA ALTA BASSA AUTONOMIA FUNZIONALE ALTA RESPONSABILIZZAZIONE SUI RISULTATI DI GESTIONE SPINTE STRUTTURALI AD ESPANSIONE SPESA E DEFICIT ALTA BASSA RESPONSABILIZZAZIONE SUI RISULTATI DI GESTIONE RISCHI DI ELEVATA INSODDISFAZIONE SULLA QUALITA’ DEI SERVIZI BASSA

  27. Il concetto di interesse pubblico • Dall’interesse particolare all’interesse generale: diverse teorie e definizioni • Teoria della maggioranza • Teoria dell’interesse comune • Teoria del valore unitario • Concetto che evolve nel tempo

  28. Dall’approccio istituzionale a quello funzionale • Duplice responsabilità delle aa.pp: • sul fronte della domanda, selezione dei bisogni da soddisfare • definizione delle politiche e delle forme di gestione per l’offerta • Funzione e servizio • Modello della interdipendenza strutturale, principio di sussidiarietà, responsabilità sociale dell’impresa

  29. I servizi pubblici • Servizi produttivi a valenza imprenditoriale vs. servizi di natura sociale • servizi economici e non economici (libro verde sui servizi di interesse generale) • servizi a domanda individuale vs. servizi indivisibili, di utilizzo collettivo  il ruolo del prezzo nell’operazione di scambio e nei sistemi di misurazione

  30. Cooperazione Accordi Enti pubblici Istituzioni Fondazioni Associazioni Comune Affidamento imprese priv. Organizzazioni No-profit Aziende speciali SpA Pubbliche Miste Le alternative formule gestionali

  31. Il ruolo delle amministrazioni pubbliche • Da P.A. imprenditore, cui compete la funzione di produzione diretta di servizi • a P.A. regolatore, che ridimensiona l’ambito di intervento diretto nel sistema economico

  32. Le sfide Bilancio Piani performance e PEG Accountability e Rendicontazione sociale Carta dei servizi Valutazione della dirigenza Forme di gestione dei servizi pubblici Produttività E-government

  33. La vita dell’azienda e le scelte di management Organizzazione Gestione strategica operativa Rilevazione

  34. Organizzazione • Revisione delle strutture organizzative • Strutture snelle e meno gerarchiche • Direttore Generale e funzione manageriale • Staff gestionali • Reingegnerizzazione dei processi • Potenziamento dei sistemi operativi • Incremento della produttività e della motivazione del personale e premiare il merito

  35. Gestione strategica • Creazione di network • Public private partnership • Forme di gestione dei servizi pubblici • Associazionismo • Open government • Stakeholders’ engagement • Servizi on line 24X24

  36. Gestione strategica ed operativa • Direzione per obiettivi • Definire obiettivi strategici e operativi (esperienza PEG) • Scelta di mix adeguati di indicatori • Sviluppare la cultura della misurazione • Introdurre in modo sistematico la valutazione della qualità nei sistemi di controllo

  37. Struttura del piano performance 5 fasi logiche: • definizione dell’identità dell’organizzazione; • analisi del contesto esterno ed interno; • definizione degli obiettivi strategici e delle strategie; • definizione degli obiettivi operativi; • comunicazione del Piano all’interno e all’esterno.

  38. Rilevazione Finalità autorizzativa Limiti della contabilitàfinanziaria • Natura finanziaria • Eccessivo grado di formalità • Convergenza di molteplici scopi su un unico sistema contabile • Possibilità di realizzare politiche di bilancio

  39. Rilevazione • Introdurre la contabilità economico-patrimoniale • Redazione del bilancio consolidato • Sviluppare cultura economica nei diversi livelli della struttura • Sviluppare una funzione finanza (analisi fonti-impieghi) • Rendicontazione sociale

  40. Le riforme della P.A. D. Lgs.vo 150/2009: Riforma Brunetta 2001: Riforma titolo V Costituzione Decreto legislativo 286/1999 Leggi 59 e 127/1997 Decreto legislativo 77/1995 Decreto legislativo 29/1993 Legge 241/1990 Legge 142/1990

  41. Le condizioni per un reale cambiamento • Politici, dirigenti, sindacati • Change management vs management by decrees • Azioni a livello di sistema: • Formazione • Mass media

  42. Grazie per l’attenzione

  43. Per contatti elena.zuffada@unicatt.it Direttore del Ce.C.A.P., Centro di ricerca per il Cambiamento delle Amministrazioni Pubbliche Direttore Divisione Public Management di ALTIS, Alta Scuola Impresa e Società Università Cattolica del Sacro Cuore Via Emilia Parmense, 84 – Piacenza http://www.unicatt.it/cecap http://altis.unicatt.it/mipa

More Related