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Rischi di carattere organizzativo: La movimentazione meccanica dei carichi

Rischi di carattere organizzativo: La movimentazione meccanica dei carichi. Dott. Pieroni Andrea. Titolo III - Uso delle attrezzature di lavoro …. art. 71 - Obblighi del datore di lavoro.

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Rischi di carattere organizzativo: La movimentazione meccanica dei carichi

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  1. Rischi di carattere organizzativo:La movimentazione meccanica dei carichi Dott. Pieroni Andrea

  2. Titolo III - Uso delle attrezzature di lavoro … art. 71 - Obblighi del datore di lavoro • 6. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché il posto di lavoro e la posizione dei lavoratori durante l’uso delle attrezzature di lavoro presentino requisiti di sicurezza e rispondano ai principi dell’ergonomia. • 7. Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari … • … b) in caso di riparazione, trasformazione o manutenzione, i lavoratori interessati siano qualificati in maniera specifica per svolgere detti compiti.

  3. Titolo III - Uso delle attrezzature di lavoro … art. 73 – Informazione e formazione • 5. In sede di conferenza permanente per i rapporti tra stato, le regioni … sono individuate le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione. • L’accordo Stato Regioni del 2012 stabilisce tali indirizzi

  4. Scelta Attrezzature La movimentazione della merci è un’ importante fase produttiva in molti processi lavorativi e la sua pericolosità si è resa sempre più evidente. La scelta quindi del sistema di movimentazione non può essere casuale ma deve derivare da un attenta e obiettiva valutazione dei rischi aziendali. Oggi il mercato propone una gamma di soluzioni idonee a soddisfare qualsiasi tipo di esigenza.

  5. GLI INCIDENTI PIU’ RICORRENTI… …E…

  6. …I CASI DI ROVESCIAMENTO

  7. … ALTRI RISCHI

  8. VIABILITA’/LUOGO DI LAVORO CONDUCENTE MEZZO UTILIZZATO SEGNALETICA COMPORTAMENTI SCELTA E MANUTENZIONE MISURE DI PREVENZIONE

  9. 1. SEGNALETICA Idoneità delle vie di transito per caratteristiche del fondo stradale, per dimensioni e visibilità • Organizzazione dei transiti e dei percorsi • Protezione dei luoghi di lavoro e passaggio pedoni • Segnalazione degli ostacoli

  10. Viabilità Raramente la viabilità aziendale è tra gli aspetti sottoposti a valutazione all’interno dei luoghi di lavoro. • viene spesso considerata difficilmente gestibile • si lascia che si autoregoli in modo disorganizzato • diventa fonte di infortuni • Cadute in piano • (cattivo stato delle superfici, ingombri) • Investimenti • (per fattori comportamentali ma anche strutturali)

  11. Viabilità Secondo la legislazione vigente le VIE di CIRCOLAZIONE entro le aree aziendali private sono a tutti gli effetti LUOGHI di LAVORO • 1. […] si intendono per luoghi di lavoro: • i luoghi destinati a contenere posti di lavoro, ubicati all'interno dell'azienda ovvero dell'unità produttiva, nonché ogni altro luogo nell'area della medesima azienda ovvero unità produttiva comunque accessibile per il lavoro. • Art. 62 – DLgs 81/08

  12. Viabilità La viabilità aziendale deve essere oggetto della valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs 81/08, tenendo conto di: • entrata/uscita personale, fornitori, visitatori • ingresso materiali • movimentazione materiali, transito mezzi • uscita prodotti, rifiuti ecc. • parcheggio mezzi • spostamento personale • (per portarsi nei locali accessori e d’uso collettivo: spogliatoio, servizi igienici, mensa, ecc.) • interferenza mezzi e pedoni • norme comportamentali e procedure esistenti • formazione ed informazione

  13. Viabilità In pratica si deve intervenire su: • ORGANIZZAZIONE AZIENDALE • VIE DI CIRCOLAZIONE • POSTI DI LAVORO • STOCCAGGIO

  14. Viabilità ORGANIZZAZIONE AZIENDALE • Semplificare e ridurre i flussi dei prodotti in base al lay-out • Ridurre al minimo gli stoccaggi intermedi • Razionalizzare la dislocazione dei serivizi igienico-assistenziali • Programmare una periodica manutenzione dei mezzi • Informare sempre gli esterni circa il percorso da seguire e le zone da occupare • Regolamentare gli orari degli spostamenti • Controllare costantemente il rispetto delle norme di circolazione(prendendo provvedimenti in caso di inottemperanza) • Ricordando l’art. 15 del D.Lgs. 81/08 – Misure generali di tutela

  15. Viabilità VIE di CIRCOLAZIONE • PAVIMENTAZIONE • assenza di buche e sporgenze pericolose • (cadute di persone, cadute di carichi, ribaltamento di carrelli) • idoneità • (resistenza all’usura e alla deformazione per ridurre il deterioramento dovuto al transito dei mezzi) • superfici con buona aderenza • (per evitare il rischio di scivolamento) Se necessario interdire il passaggio nelle zone con buche pericolose perimetrandole fino alla loro riparazione

  16. Viabilità VIE di CIRCOLAZIONE • SPAZI Percorsi promiscui Qualora sulle vie di circolazione siano utilizzati mezzi di trasporto, dovrà essere prevista per i pedoni una distanza di sicurezza sufficiente allegato IV 1.4.3.

  17. Viabilità VIE di CIRCOLAZIONE e POSTI di LAVORO REGOLAMENTAZIONE della VIABILITA’ nella misura in cui l’uso e l’attrezzatura dei locali lo esigano per garantire la protezione dei lavoratori, il tracciato delle vie di circolazione deve essere evidenziato all. IV – punto 1.4.5. individuazione percorsi con segnaletica orizzontale (separazione dei sensi di marcia, delimitazione di aree particolari) gestione delle interferenze (preferire i sensi unici, limitare la retromarcia)

  18. Viabilità VIE di CIRCOLAZIONE e POSTI di LAVORO REGOLAMENTAZIONE della VIABILITA’ segnaletica verticale Il datore di lavoro, per regolare il traffico all’interno dell’impresa o dell’unità produttiva, fa ricorso, se del caso, alla segnaletica prevista dalla legislazione vigente relativa al traffico stradale, ferroviario […] (XXVIII) Art. 63 c.3 – D.Lgs 81/08

  19. Viabilità VIE di CIRCOLAZIONE e POSTI di LAVORO REGOLAMENTAZIONE della VIABILITA’ separazione fisica tra vie di transito e passaggi pedonali (in particolare esternamente alle porte pedonali che accedono su di un area di circolazione veicolare) Immediatamente accanto ai portoni destinati essenzialmente alla circolazione dei veicoli devono esistere, a meno che il passaggio sia sicuro, porte per la circolazione dei pedoni che devono essere segnalate in modo visibile ed essere sgombre in permanenza. All. IV punto 1.6.8.

  20. Viabilità VIE di CIRCOLAZIONE e POSTI di LAVORO • INGOMBRI I pavimenti e i passaggi non devono essere ingombrati da materiali che ostacolino la normale circolazione. All. IV punto 1.4.10 Il datore di lavoro provvede affinche: Le vie di circolazione interne o all’aperto che conducono ad uscite o ad uscite di emergenza […] siano sgombre allo scopo di consentirne l’utilizzazione in ogni evenienza. Art. 64 c.1 lett b – D.Lgs. 81/08 assenza su percorsi pedonali e vie di transito

  21. Viabilità REGOLAMENTAZIONE dello STOCCAGGIO • PAVIMENTAZIONE idoneità - assenza di buche e sporgenze pericolose • SPAZI individuazione e rispetto delle zone – distanze di sicurezza

  22. Segnaletica di sicurezza Stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro C o n s i d e r a Cartelli Segnali gestuali Segnali luminosi e sonori Comunicazione verbale 22

  23. Quando deve essere utilizzata a segnaletica di sicurezza art. 163 Quando, anche a seguito della valutazione effettuata in conformità all’articolo 28, risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, il datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza, 23

  24. Colore di sicurezza colori Colore Significato e scopo Indicazioni e precisazioni • Segnali di divieto • Pericolo - allarme • Materiali antincendio • Atteggiamenti pericolosi • Alt, arresti, emergenza, ecc. • Identificazione e ubicazione Segnali di avvertimento Attenzione, Cautela Verifica Segnali di prescrizione Comportamento o azione specifica - obbligo DPI • Segnali di salvataggio • o di salvataggio • Situazioni di sicurezza • Porte,uscite, percorsi, locali, • materiali e postazioni • Ritorno alla normalità 24

  25. CARTELLI SUPPLEMENTARI SIMBOLO NON SUFFICIENTEMENTE ESPLICATIVO DEL MESSAGGIO CHE SI VULE DARE INTEGRAZIONE DELL’INFORMAZIONE CARTELLO SUPPLEMENTARE 25

  26. USO SCORRETTO DELLA SEGNALETICA DI SICUREZZA ? TROPPI CARTELLI POSIZIONATI NELLO STESSO POSTO 26

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  28. Segnale luminoso/sonoro Se indicano l’inizio di un’azione devono durare quanto l’azione stessa Luminoso Sonoro Avere il colore corrispondente al significato di sicurezza Avere un livello sonoro nettamente superiore al rumore di fondo D e v e Garantire buona percezione Essere facilmente riconoscibile Essere munito di comandi speciali o di lampada ausiliaria Essere continuo se segnala lo sgombero Se intermittente (luminoso) o variabile (frequenza sonora) deve indicare il pericolo più elevato 28

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  31. COMUNICAZIONE VERBALE La comunicazione verbale può essere diretta (voce umana) o indiretta (voce umana o sintesi vocale diffusa da un mezzo appropriato). I messaggi verbali devono essere i più brevi possibili, semplici e chiari ed in rapporto alle facoltà uditive di chi scolta. • via • alt • ferma • solleva • avanti • indietro • a desta • a sinistra • attenzione • presto 31

  32. Prescrizioni per la comunicazione gestuale 32

  33. Il colore e la segnaletica di sicurezza I colori vivaci utilizzati per gli ambienti e per gli arredi possono confondere o deformare i messaggi di sicurezza, creando situazioni di pericolo. 33

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