1 / 48

Produzione edilizia e Sicurezza

Scienza dell ’ Architettura e dell ’ Ingegneria Edile. QUALITA ’. Produzione edilizia e Sicurezza. CAVEAT EMPTOR. Evoluzione del concetto di Qualità.

damia
Télécharger la présentation

Produzione edilizia e Sicurezza

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Scienza dell’Architettura e dell’Ingegneria Edile QUALITA’ Produzione edilizia e Sicurezza

  2. CAVEAT EMPTOR Evoluzione del concetto di Qualità Il desiderio di sicurezza, di affidabilità, di durata e di garanzia d’uso, che oggi possiamo riassumere nel concetto di qualità, nonostante sia sempre esistito si è trasformato ed evoluto in parallelo alla crescita della civiltà. Nei mercati il venditore forniva il suo prodotto ed era il compratore a doversi preoccupare di assicurarsi della qualità del prodotto stesso. Quindi si parla di CAVEAT EMPTOR cioè “se ne curi il compratore”.

  3. CAVEAT EMPTOR GARANZIA [garanzia orale o scritta offerta, nel mercato, dal venditore] Evoluzione del concetto di Qualità Concetto che nasce dalla necessità di instaurare un rapporto continuativo tra commerciante e acquirente, basandosi su accordi orali prima, e su atti scritti poi, quando il numero di acquirenti diventa grande.

  4. CAVEAT EMPTOR GARANZIA [garanzia orale o scritta offerta, nel mercato, dal venditore] STANDARD QUALITATIVI [standard qualitativi a garanzia della conformità dei prodotti forniti] Evoluzione del concetto di Qualità Nel Medioevo si ha la nascita di CORPORAZIONI o GILDE che codificavano degli standard qualitativi per i loro affiliati. Erano primitive associazioni di categoria che spesso marcavano i loro manufatti con un simbolo che li rappresentava. È il primo concetto di marchiatura

  5. CAVEAT EMPTOR GARANZIA [garanzia orale o scritta offerta, nel mercato, dal venditore] STANDARD QUALITATIVI [standard qualitativi a garanzia della conformità dei prodotti forniti] CONTROLLO DI QUALITÀ (1911÷1930) [Teoria di Taylor – Verifica finale della conformità del prodotto a clausole del contratto stipulato fra acquirente e produttore] Evoluzione del concetto di Qualità • Con la rivoluzione industriale diviene necessaria l’ideazione di metodologie e sistemi per la definizione della qualità del prodotto. • Dal 1911 al 1930, con il CONTROLLO DI QUALITÀ di Taylor, vengono applicati due concetti: • la qualità riguarda solo il prodotto • la qualità è frutto della selezione (effettuata tramite verifica del prodotto finale)

  6. CAVEAT EMPTOR GARANZIA [garanzia orale o scritta offerta, nel mercato, dal venditore] STANDARD QUALITATIVI [standard qualitativi a garanzia della conformità dei prodotti forniti] CONTROLLO DI QUALITÀ (1911÷1930) [Teoria di Taylor – Verifica finale della conformità del prodotto a clausole del contratto stipulato fra acquirente e produttore] QUALITÀ GESTITA (1930÷1940) [Controllo di qualità applicato nei punti nodali dei processi produttivi, al fine di poter attivare tempestivamente eventuali azioni correttive] Evoluzione del concetto di Qualità Negli anni fra il 1930 ed il 1940 si passa dal controllo di qualità di Taylor alla QUALITÀ GESTITA cioè applicata ne punti nodali dei processi produttivi al fine di attivare tempestivamente le azioni correttive. Si analizzano i vari step del processo produttivo con una metodologia di controllo a campione.

  7. CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE (1940÷1959) [Rispetto degli standard – Prevale una visione della qualità strettamente aziendale volta a garantire la conformità del prodotto a norme e specifiche di fabbricazione] Evoluzione del concetto di Qualità Segue… Fra il 1940 ed il 1959 il controllo della qualità diviene un processo decisamente statico in quanto la qualità viene vista come un mezzo strettamente aziendale mediante il quale misurare le prestazioni qualitative e successivamente effettuare un CONFRONTO CON GLI STANDARD; quindi, se opportuno, introdurre le azioni correttive. È il periodo della CODIFICAZIONEdegli STANDARD. Introduzione della norma 8450: nell’azienda si ha una struttura organizzativa finalizzata alla qualità, mentre la QUALITA’ è ferma al concetto di rispetto degli standard e conformità all’uso di destinazione (approccio statico)

  8. CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE (1940÷1959) [Rispetto degli standard – Prevale una visione della qualità strettamente aziendale volta a garantire la conformità del prodotto a norme e specifiche di fabbricazione] MAX SODDISFAZIONE CLIENTE(PRIMI ANNI ‘60) [Superamento dell’approccio statico - La qualità non riguarda solo l’azienda ma soprattutto deve mirare alla massima soddisfazione del cliente] Evoluzione del concetto di Qualità GIAPPONE U.S.A. Nei primi anni ’60 viene superata la visione della qualità come mezzo strettamente aziendale e cercando la MASSIMA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE viene superato l’approccio statico basato solo sul rispetto degli standard. GIAPPONE CWQC Company Wide Quality Control processo di miglioramento continuo mutuato dalla teoria di Deming Nel mondo USA Total Quality Sistem massima soddisfazione del cliente con il minor costo possibile

  9. CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE (1940÷1959) [Rispetto degli standard – Prevale una visione della qualità strettamente aziendale volta a garantire la conformità del prodotto a norme e specifiche di fabbricazione] MAX SODDISFAZIONE CLIENTE(PRIMI ANNI ‘60) [Superamento dell’approccio statico - La qualità non riguarda solo l’azienda ma soprattutto deve mirare alla massima soddisfazione del cliente] CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ(ANNI ‘80) [dichiarazione, da parte di un terzo, di conformità dell’azienda e del prodotto a norme non cogenti ma di valore internazionale] Evoluzione del concetto di Qualità Negli anni ’80 diventa predominante il concetto di CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ cioè di dichiarazione, da parte di un terzo, di conformità dell’organizzazione e del prodotto a norme non cogenti (non obbligatorie) ma di valore internazionale.

  10. CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE (1940÷1959) [Rispetto degli standard – Prevale una visione della qualità strettamente aziendale volta a garantire la conformità del prodotto a norme e specifiche di fabbricazione] MAX SODDISFAZIONE CLIENTE(PRIMI ANNI ‘60) [Superamento dell’approccio statico - La qualità non riguarda solo l’azienda ma soprattutto deve mirare alla massima soddisfazione del cliente] CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ(ANNI ‘80) [dichiarazione, da parte di un terzo, di conformità dell’azienda e del prodotto a norme non cogenti ma di valore internazionale] S.G.Q.(OGGI) [S.G.Q. mirato alla CUSTOMER SATISFACTION] Evoluzione del concetto di Qualità • Oggi, le imprese che hanno adottato un SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA’ hanno lo scopo di: • migliorarsi e di migliorare i propri prodotti per ottenere la CUSTOMER SATISFACTION (soddisfazione del cliente) • ottenere una superiorità competitiva sul mercato acquisendo una quota di mercato superiore rispetto ai concorrenti. • L’azienda deve: • soddisfare le esigenze e le aspettative del mercato • fornire l’assicurazione di Qualità oltre che la garanzia

  11. tali teorie privilegiavano il rispetto delle prescrizioni Evoluzione del concetto di Qualità Con il SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA’ siamo ritornati sulla piazza del mercato (anche se oggi è la piazza del mercato globale), nella quale il cliente ed il fornitore si incontrano di nuovo. Il vecchio concetto di CAVEAT EMPTOR è oggi diventato una cura a carico del fornitore che, nel latino di oggi, si chiama CUSTOMER SATISFACTION (soddisfazione del cliente).

  12. QUALITÀ IERI QUALITÀ OGGI • Ieri erano fortemente sentiti i concetti di: • prodotto finale adeguato all’uso; • prodotto finale conforme alle specifiche. LA QUALITÀ RIGUARDA TUTTI I PROCESSI DELL’AZIENDA Continua … Slide succ. Continua … Slide succ. LA QUALITÀ RIGUARDA SOLO IL PRODOTTO • la qualità è frutto del lavoro di • tutti e a tutti i livelli; • qualità del posto di lavoro; • immagine dell’azienda; • rispetto dell’ambiente; • sicurezza dei lavoratori e degli • utilizzatori; • soddisfazione del cliente. La Qualità oggi

  13. LA QUALITÀ È FRUTTO DELLA SELEZIONE SUL PRODOTTO LA QUALITÀ È FRUTTO DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO DI TUTTO IL SISTEMA AZIENDALE QUALITY ASSURANCE ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ QUALITY MANAGEMENT SYSTEM SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ (S.G.Q.) MIRATO ALLA CUSTOMER SATISFACTION • OGGI LA QUALITÀ È UNACULTURA DEI FINI • Proiezione ed attenzione verso: • ESIGENZE; • DESIDERI; • BISOGNI. IERI LA CULTURA DELLA QUALITÀ ERA UNACULTURA DEI MEZZI La Qualità oggi

  14. La Qualità oggi PASSAGGI FONDAMENTALI Qualità di Prodotto Qualità di Processo Qualità ottenuta dalla selezione del Prodotto Qualità dal corretto funzionamento del Sistema aziendale Quality Assurance (ISO 9000:94) CustomerSatisfaction (UNI EN ISO 9000:2005) Qualità legata ai mezzi Qualità legata ai bisogni

  15. La Qualità oggi Nell’UNIONE EUROPEA L’avvento dell’unione europea ha avuto un ruolo fondamentale per due motivi: Aumentare il livello delle imprese europee divulgando la cultura della qualità Creare un MERCATO COMUNE

  16. La Qualità oggi Rapporti interpersonali Posto di lavoro Lavoro di ogni dipendente QUALITA’ di PROCESSO Immagine aziendale Soddisfazione del cliente Sicurezza degli utilizzatori Rispetto dell’ambiente Sicurezza dei lavoratori

  17. nel mondo in Italia in Europa in Europa EN ISO UNI EAC accredita impiega è membro di in Italia in Italia in Italia SICEV SINCERT ICMQ La Qualità oggi I “soggetti” operanti nella qualità sono gerarchicamente ordinati e distinti in: ISTITUTI DI NORMAZIONE ISTITUTI DI ACCREDITAMENTO ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE Certificatore nel settore delle costruzioni

  18. La Qualità oggi in ITALIA ALCUNE SIGLE e DEFINIZIONI… ISO (ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER LA STANDARDIZZAZIONE) è l’organizzazione internazionale, con sede a Ginevra (Svizzera), cui aderiscono gli organi normatori di circa centoventi nazioni (per l’Italia aderisce UNI). ISO ha il compito di studiare, redigere e divulgare la normativa nel mondo. • UNI(ENTE NAZIONALE ITALIANO DI UNIFICAZIONE) è l’ente di normazione italiano e aderisce all’ISO. Promulga norme tecniche e garantisce le attività di certificazione e di prova impiegando SINCERT cioè impiegando un organo di accreditamento. • L’attività dell’UNI consiste: • nell’elaborare, pubblicare e diffondere norme; • costituire archivi di norme nazionali ed estere; • mantenere i rapporti con i corrispondenti organismi a livello mondiale ed europeo; • promuovere attività di certificazione e concedere il marchio UNI ai prodotti, servizi o sistemi conformi alle proprie norme.

  19. La Qualità oggi in ITALIA ALCUNE SIGLE e DEFINIZIONI … SINCERT (SISTEMA NAZIONALE PER L'ACCREDITAMENTO DEGLI ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE) è nato in Italia per iniziativa di UNI ed è autorizzato dall’E.A.C. per accreditare gli organismi di certificazione di sistemi di qualità aziendale. E.A.C. (ASSOCIAZIONE EUROPEA DI CERTIFICAZIONE degli enti nazionali di accreditamento) SICEV (Sistema Certificazione e Valutatori) insieme che comprende i valutatori impiegati da SINCERT nel controllo di ICMQ

  20. La Qualità oggi in ITALIA ALCUNE SIGLE e DEFINIZIONI … ICMQ (Istituto di Certificazione Marchio Qualità per prodotti e Servizi per le costruzioni) soggetto che opera direttamente con ispezioni nelle aziende nel campo delle costruzioni EN – Norma Europea (recepita in Italia) NORMA: documento che definisce le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell'arte.

  21. La Qualità oggi in ITALIA Certificazione di Prodotto, verificata da un Istituto di Certificazione, garantisce che il prodotto certificato soddisfi i requisiti di accettabilità definiti dalle specifiche tecniche. Questo tipo di certificazione offre al cliente la garanzia che le caratteristiche di ogni singolo prodotto o fornitura siano rispondenti ai limiti di accettabilità. Certificazione del Sistema di Qualità, rispetto alla Certificazione di Prodotto, offre al committente minori garanzie. La Certificazione del Sistema di Qualità garantisce soltanto che l'azienda produttrice agisce nel rispetto delle procedure di comportamento descritte nel Manuale di Qualità (documento pubblico ed esigibile dai committenti), nel quale l'azienda dichiara i propri obiettivi e le propria organizzazione per applicare il suo specifico Sistema di Qualità.

  22. ISO (International Organization for Standardization) Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione UNI (Livello di riferimento) UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione ICMQ (Livello operativo) Organismi di Certificazione SINCERT Accreditamento IMPRESE (Livello produttivo) Aziende operanti nel comparto delle costruzioni SICEV Sistema Certificazione e Valutatori E.A.C. European Association of Certification La Qualità oggi in ITALIA

  23. La Qualità oggi in ITALIA

  24. UNI EN ISO 9000 Le NORME ISO 9000, emesse per la prima volta nel 1987,nascono come SINTESI dei requisiti di processo delle migliori aziende degli anni ’80 e ’90. Sono basate sull’idea: “se una azienda riesce a fare quanto riportato nella norma stessa, si accrescono le possibilità che il cliente risulti soddisfatto”. NORME ISO 9000 VISION 2000 VISION 2000 è il nome dato al programma decennale (1990-2000) di revisione e miglioramento delle norme della famiglia UNI EN ISO 9000

  25. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 1° revisione dal 1990 al 1994: le norme vengono solo aggiornate in funzione delle tendenze di mercato La versione del 94 mirava a dare fiducia al cliente sul fatto che erano stati rispettati i requisiti della qualità. La normativa del 94 aveva i clienti come riferimento, ma non l’efficacia e l’efficienza; non la misurazione, non il miglioramento continuativo. Soprattutto aveva come obiettivo solo la prevenzione e la registrazione delle “non conformità”.

  26. Si passa da: Assicurazione della qualità a Gestione della qualità UNI EN ISO 9000 VISION 2000 2° revisione dal 1996 al 2000: le norme vengono completamente revisionate sia strutturalmente che nel contenuto

  27. Si passa da: Assicurazione della qualità a Gestione della qualità UNI EN ISO 9000 Ultima revisione UNI EN ISO 9000:2005

  28. PRIMA FASE DI REVISIONE dal 1990 al 1994 Le norme vengono aggiornate senza modificarne la struttura ma tenendo conto delle tendenze di mercato. SECONDA FASE REVISIONE dal 1996 al 2000 Le norme sono staterevisionate interamente sia nella struttura che nei contenuti per soddisfare le esigenze maturate dagli utilizzatori nell’applicazione delle norme ISO 9000 versione 1994. UNI EN ISO 9000:2005 “Sistema di gestione della qualità, Fondamenti e terminologia” Definisce i concetti, i principi, i fondamenti e la terminologia dei sistemi di gestione per la qualità (SGQ). Sostituisce la norma ISO 8402. UNI EN ISO 9001:20008 “S.G.Q., Requisiti”. Requisiti che una azienda/organizzazione deve soddisfare per dimostrare la sua capacità di fornire prodotti che soddisfino i requisisti del cliente. Sostituisce le norme ISO 9001, 9002 e 9003 divenendo l’unica norma contrattuale e di certificazione di parte terza. UNI EN ISO 9004:2009 “S.G.Q., Linee guida per il miglioramento delle prestazioni”. Guida per migliorare le prestazioni del SGQ al fine della soddisfazione dell’azienda (organizzazione) e delle altre parti interessate. Sostituisce la ISO 9004-1. UNI EN ISO 9000 REVISIONI SUCCESSIVE (2000-2009) Le norme ISO 9001:2000 e ISO 9004:2000 sono una “coppia coerente” - “a consistent pair” Risultano autonome (cioè adottabili singolarmente), ma il loro uso combinato consente di meglio costruire il modello del Sistema di Gestione per la Qualità dell’impresa.

  29. UNI EN ISO 9000

  30. UNI EN ISO 9000 Organizzazione orientata al cliente Rapporto di mutuo beneficio con i fornitori Decisioni su dati e fatti Leadership VISION 2000 : gli otto principi Miglioramento continuativo Coinvolgimento del personale Approccio sistematico alla gestione Approccio basato sui processi

  31. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : gli otto principi Organizzazione orientata al cliente L’analisi dei bisogni del mercato viene visto come un processo di ottimizzazione organizzativa con i seguenti vantaggi: • Fidelizzazione del cliente • Tempestivo intervento sul mercato alle variazioni dello stesso • Uso migliore e più efficace delle risorse dell’organizzazione

  32. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : gli otto principi La funzione fondamentale di coinvolgere e motivare i dipendenti della loro unità, spetta ai dirigenti, che devono determinare le unità di intento e organizzazione Leadership Coinvolgimento del personale Il coinvolgimento fluidifica i processi specie in termine di comunicazione e rendimento dei dipendenti

  33. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : gli otto principi È una garanzia di migliore efficienza, in termini di: • Tempi e costi • Risultati migliori e prevedibili Approccio basato sui processi

  34. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : gli otto principi Approccio sistematico alla gestione L’efficienza di organizzazioni complesse di più processi interconnessi passa attraverso Identificazione, comprensione e gestione del processo che li regola • Coordinare i vari processi • Stabilire la gerarchia di importanza dei processi

  35. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : gli otto principi Miglioramento continuativo Un obiettivo permanente determina benefici del tipo: • Migliorate potenzialità organizzative • Razionalizzazione delle attività • Flessibilità nel rispondere prontamente alla opportunità che si presentano. Intuitivamente, anche se un prodotto va bene per il mercato, si può migliorareottimizzando processi e prodotti in produzione per poterli adattare repentinamente a nuove esigenze

  36. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : gli otto principi Decisioni su dati e fatti Le decisioni efficaci sono quelle che si basano sull’analisi (logica e intuitiva) di dati ed informazioni (attendibili) Rapporto di mutuo beneficio con i fornitori • Ottimizzazione di costi e tempi • Flessibilità e prontezza nel dare risposte alle mutate esigenze di mercato

  37. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : l’evoluzione • Attenzione al cliente • Prevenzione e registrazione delle non conformità • Non si parla di efficienza ed efficacia • Non si parla di monitoraggio • Non si parla di miglioramento continuativo La versione del 1994 era basatasull’ASSICURAZIONE di qualità

  38. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : concetti innovativi PROCESSO SODDISFAZIONE DEL CLIENTE MIGLIORAMENTO CONTINUO PLAN DO CHECK ACT (PDCA)

  39. Pianificare (PLAN) Correggere (ACT) Eseguire (DO) Correggere le cause Verificare (CHECK) Pianificare il miglioramento Analizzare le cause UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : concetti innovativi PDCA Conosciuto come RUOTA DI DEMING si basa sul principio della sequenza di attività aziendali

  40. input Trasformazioneelaborazione attività varie output Correzione Verifica UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : concetti innovativi PROCESSO Ogni attività che, ricevendo degli elementi in ingresso li trasforma in elementi in uscita, può essere considerata un PROCESSO APPROCCIO PER PROCESSI Un risultato desiderato si ottiene con maggior efficienza quando le relative risorse e attività sono gestite come un processo

  41. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : concetti innovativi PROCESSO • Conformità prevalente su efficacia • Ruolo prioritario della documentazione • Maggior orientamento alla norma che ai destinatari output 1994 • Centralità del management • Processo produttivo • Sistema di autocontrollo OGGI

  42. UNI EN ISO 9000 VISION 2000 : concetti innovativi PROCESSO 4 MACROPROCESSI • Responsabilità di Gestione • Creare un clima di consapevolezza • Definire una politica per la qualità • Eseguire il riesame della direzione • Assicurare la disponibilità delle risorse necessarie Misurazioni analisi Miglioramento continuativo Alla base di questo processo c’è la ruota di Deming Gestione delle risorse Risorse umane: forte orientamento verso il personale Realizzazione del prodotto Gestione del processo

  43. monitoraggio monitoraggio • INPUTS: • persone; • metodi; • materiali; • attrezzature. PROCESSI • OUTPUTS: • prodotti; • servizi. PRODOTTI E/O SERVIZI offerti dalla organizzazione Feedback (reazione) Bisogni ed aspettative UNI EN ISO 9000 MIGLIORAMENTO CONTINUO VISION 2000 : concetti innovativi Il miglioramento continuo consente all’azienda di rispondere al crescente e mutante sistema di aspettative, bisogni e desideri del cliente.

  44. QUALITA’ E SICUREZZA D.LGS 81/08 • Articolo 30 • Modelli di organizzazione e di gestione • Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni […], deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: • … continua…

  45. QUALITA’ E SICUREZZA D.LGS 81/08 … segue a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; d) alle attività di sorveglianza sanitaria; e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h) alle periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate.

  46. QUALITA’ E SICUREZZA D.LGS 81/08 2. […] 3. Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell’organizzazione e dal tipo di attività svolta, un’articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.

  47. QUALITA’ E SICUREZZA D.LGS 81/08 4 Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico. 5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti.

  48. … alcuni siti di interesse … www.sincert.it www.uni.com www.european-accreditation.org www.sinal.it www.sit-italia.it www.iso.org www.annuarioqualita.it

More Related