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Depurazione delle acque

Depurazione delle acque. Arianna Francione 5°B Liceo. Possono essere di tre tipologie in base alla necessità:. Trattamento delle acque superficiali; Trattamento delle acque profonde; Trattamento dei liquami;. Trattamento delle acque superficiali. Pretrattamenti.

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Depurazione delle acque

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Presentation Transcript


  1. Depurazione delle acque Arianna Francione 5°B Liceo

  2. Possono essere di tre tipologie in base alla necessità: • Trattamento delle acque superficiali; • Trattamento delle acque profonde; • Trattamento dei liquami;

  3. Trattamento delle acque superficiali

  4. Pretrattamenti • Accumulo: per livellare le punte di carico, 3-15 giorni. • Vasca di omogeneizzazione: livellare le punte di inquinamento, 6-12 ore. • Grigliatura: utile per acque dei fiumi; rimozione dei solidi grossolani per evitare intasamenti ai filtri successivi.

  5. Pretrattamenti • Macrostacciatura: rimozione solidi grossolani dell’ordine del millimetro. • Microstacciatura: rimozione solidi della dimensione tra 15-35 µm. • Sedimentazione: rimozione dei solidi sospesi sedimentabili.

  6. Trattamenti • Preossidazione: utilizzo di ClO2 o di ozono. Elimina gli inquinanti del composto grezzo. • Chiariflocculazione :Rimozione di solidi sospesi solubili, microrganismi, composti organici e inorganici. 1° fase Coagulazione: destabilizzazione dei colloidi, miscelazione rapida per 30/40 sec. 2° fase Flocculazione: aggregazione dei colloidi, miscelazione lenta 15/40 minuti. 3° fase Sedimentazione: 2.30/3 ore con un carico idrico pari a 0.7-1.1 m/h.

  7. Trattamenti • Filtrazione: processo di separazione fisica, viene utilizzato un filtro a sabbia per rimuove i solidi sospesi nell’acqua, i fiocchi di colloidi e i composti insolubili. • Carbone attivo (GAC): rimozione dei composti disciolti nell’acqua (ad esempio: erbicidi, pesticidi…).

  8. Trattamenti Ossidazione/Disinfezione: • Ossidazione intermedia: interviene con ozono o con altri reagenti ; prima del filtro a sabbia o prima del GAC. Rimozione di microinquinanti organici e aumento della biodegradabilità. • Disinfezione finale: per inibire i microrganismi lungo tutta la rete. Garantisce la qualità dell’acqua. Reagenti: Cloro o Ipoclorito, Biossido di Cloro, Ozono, Radiazione UV, Ossigeno…

  9. Trattamento delle acque profonde

  10. Microinquinanti • Origine naturale: Fe, Mn, H2S, NH4+ , NO3- • Origine antropica: Produttiva: Scarichi Zootecnica: NH4+ , NO3- In base ai microinquinanti, il processo varia.

  11. Trattamento dei liquami

  12. Linea acque La linea acque dell’impianto riceve il liquame grezzo e, attraverso i processi di depurazione, fa confluire il prodotto depurato in un corpo recettore (fiume, lago..)

  13. Pretrattamenti • Sollevamento: regolarizza la portata. • Grigliatura: eliminazione dei corpi più o meno grossolani. • Dissabbiatura: rimozione solidi inerti contenuti nel liquame. • Disoleatura: rimozione sostanze galleggianti (es: oli, grassi…). Il sistema più utilizzato è la dissabbiaturaaereata.

  14. Sedimentazione primaria • Per rimuovere i solidi sospesi sedimentabili. • Trattamento fisico meccanico, sfrutta la forza di gravità per separare le particelle con un peso specifico maggiore di quello dell’acqua. • Sedimentazione granulosa: ogni particella sedimenta con velocità propria (che dipende dalle sue dimensioni). • Sedimentazione fioccosa: le particelle si aggregano fino a formare fiocchi; la velocità dipende dall’aggregazione.

  15. Sedimentazione primaria Dalla vasca di sedimentazione primaria (rendimento µ=80-90 %) viene estratto il fango primario il quale è composto maggiormente da BOD (massa organica presente nel refluo e calcolata come ossigeno consumato dai batteri per abbattere la massa organica).

  16. Vasca di ossigenazione biologica • Vasca a fanghi attivi: vengono utilizzati i batteri che si alimentano dei substrati solubili contenuti nel liquame. Aggiunta di ossigeno. • Nitrificazione: l’ammoniaca viene trasformata in nitriti e poi in nitrati dai batteri aerobi autotrofi.

  17. Sedimentazione secondaria Il refluo invece viene incanalato verso la disinfezione. I fanghi attivi si depositano e poi vengono ulteriormente trattati. Subiranno un processo di digestione batterica in ambiente aerobico e si produrrà anidride carbonica; in ambiente anaerobico si produrrà biogas o residuo solido (fertilizzante per l’agricoltura)

  18. Disinfezione Eliminazione degli ultimi batteri rimasti. Si utilizzano generalmente biossido di cloro, ipoclorito di sodio, acido peracetico, ozono e raggi UV. Rispetto ai composti cloroderivati, questi ultimi non sono potenzialmente nocivi.

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