1 / 82

Aprilia - 22 novembre 2008 Gruppo di lavoro Qualità dell'acqua e lotta agli inquinamenti ”

Aprilia - 22 novembre 2008 Gruppo di lavoro Qualità dell'acqua e lotta agli inquinamenti ”. “Viviamo di acqua, ossigeno, ma anche di CO2” L’ impatto dell’inquinamento sull'ambiente e sugli esseri viventi. E’ solo una questione di tempo…. Antonio Valassina

Télécharger la présentation

Aprilia - 22 novembre 2008 Gruppo di lavoro Qualità dell'acqua e lotta agli inquinamenti ”

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Aprilia - 22 novembre 2008 Gruppo di lavoro Qualità dell'acqua e lotta agli inquinamenti” “Viviamo di acqua, ossigeno, ma anche di CO2” L’ impatto dell’inquinamento sull'ambiente e sugli esseri viventi. E’ solo una questione di tempo… Antonio Valassina Associazione Liblab – www.liblab.it

  2. Che cosa siamo?

  3. Che cosa siamo?

  4. Come si può facilmente notare, l'acqua è un liquido e se si versa su un piano comincia a scorrere. Questo succede perché le molecole di H2O non sono molto legate come nei solidi ma, per così dire, scorrono le une sulle altre quasi come un mucchio di palline accatastate.

  5. Interazione ione-dipolo L'interazione elettrostatica ione dipolo è responsabile della solvatazione degli ioni Normalmente una proteina ha il minimo di solubilità al suo punto isoelettrico (quando è complessivamente neutra) Una proteina globulare ha normalmente i residui carichi esposti al solvente Struttura di un citocromo circondato da molecole d'acqua

  6. Fino ad ora si è guardato al processo di folding delle proteine come una "danza" della catena polipeptidica, ma si è sempre trascurato il secondo partner di ballo: l'acqua!!. In effetti, a quanto dicono i ricercatori, in assenza di proteina, i movimenti delle molecole d'acqua assomigliano molto a un ballo non coreografato di musica dance, mentre la presenza della proteina, "costringe" i movimenti in uno schema più ordinato (quale potrebbe essere, nel nostro parallelismo, un minuetto), che favorisce enormemente il processo di folding.

  7. Ma quanta acqua occorre per arrivare a un chilo di cibo? IMPRONTA IDRICA / FOOT PRINT Usiamo molta acqua per bere, cucinare e lavare, ma ancor più per produrre cibo, carta, vestiti in cotone, etc. L’impronta idrica è un indicatore che consente di calcolare l’uso di acqua, prendendo in considerazione sia l’utilizzo diretto che quello indiretto di acqua, del consumatore o del produttore. L’impronta idrica di un individuo, di una comunità, di un’azienda è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre i beni e i servizi consumati da quell’individuo, comunità o impresa. • SONO ANDATO FUORI TEMA??? FORSE NO… • Traduzione: se serve cosi’ tanta acqua per fare cosi’ poco cibo • Allora significa che masse enormi di elementi contenuti e trasportati dall’acqua • inevitabilmente si accumuleranno nei consumatori finali: • a terra i grandi erbivori e carnivori • - in mare i grandi predatori e i molluschi filtranti

  8. Un fiore o una foglia di insalata sembra un alimento solido, ma possono essere costituiti fino al 98 per cento da acqua. Come quella nel corpo umano e in quello degli animali che è costituito come abbiamo visto per la maggior parte da acqua, che, in questo caso, si chiama acqua "organica".

  9. Se tagliamo un gambo di sedano, un pomodoro, uno zucchino, un cavolfiore, un kiwi o una pera, vediamo uscire del succo; se osserviamo attentamente, notiamo dei tubicini sottili: sono le condutture che trasportano l' acqua che sale e scende fino alle radici della pianta.

  10. STOP STOP STOP!!! FAMMI CAPIRE MEGLIO!!

  11. Che acqua riceviamo? Chi la protegge? CHI MI PROTEGGE ?

  12. Legge ed acqua potabile L'acqua potabile è disciplinata dal DPR n. 236/1988 e dai decreti legislativi n. 31/2001 e n. 27/2002, che discendono da Direttive europee che hanno imposto dei requisiti molto rigorosi. L'acqua, per essere potabile, non solo non deve "contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana", ma non deve superare neanche determinati valori massimi di sostanze non propriamente nocive per la salute.

  13. Legge ed acqua potabile Per altre sostanze e caratteristiche, inoltre, la legge prevede dei "parametri indicatori" il cui superamento pur non determinando necessariamente la non potabilità dell'acqua, impone una valutazione rimessa alle autorità sanitarie (le ASL), le quali potranno disporre "che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la qualità dell'acqua". Così, se il ferro supera il valore di 200 microgrammi per litro (un microgrammo è un milionesimo di grammo) o il manganese 50 microgrammi, le autorità sanitarie potranno ordinare all'azienda che gestisce l'acquedotto di predisporre trattamenti per abbassare tali valori.

  14. Legge ed acqua potabile Qualità dell'acqua potabile L'Unione europea definisce le norme qualitative essenziali cui devono soddisfare le acque destinate al consumo umano. ATTO Direttiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano. ATTO Direttiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano. ATTO Direttiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano. ATTO Direttiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.

  15. Legge ed acqua potabile Fatta la Legge ..trovate le deroghe… • La direttiva prevede che gli Stati membri possano stabilire deroghe ai valori di • parametro fino al raggiungimento di un valore massimo, purché: • la deroga non presenti un rischio per la salute umana; • l'approvvigionamento delle acque potabili nella zona interessata • non possa essere mantenuto con nessun altro mezzo congruo; • - la deroga abbia durata più breve possibile, non superiore a un periodo di tre anni • (è prevista la possibilità di rinnovare la deroga per due periodi addizionali di tre anni).

  16. Legge ed acqua potabile I limiti delle sostanze tossiche Arsenico = max 10 microgrammi/litroBenzene= 1Benzo (a) pirene = 0,01Boro = 1Cadmio = 10Clorito = 200Cromo= 50Cianuro = 50 Fluoruro = 1,5 Mercurio = 1Nichel = 20Nitrati = 50Nitriti = 0,5Piombo = 10Selenio = 10Vanadio = 50

  17. …però, al d. lgs. 31 del 2001 i gestori hanno trovato un inghippo cioè hanno chiesto, tramite le Regioni, di poter distribuire in alcuni casi acqua "non potabile", grazie a un decreto specifico che consente di alzare temporaneamente i limiti previsti per talune sostanze -> le famose “deroghe”. Il prof. Mario Dall'Aglio, già docente di Geochimica Ambientale alla Sapienza, racconta che nel sud della Toscana e nel nord del Lazio (come per i Castelli…) sono state concesse deroghe per l‘Arsenico (cancerogeno in classe 1) che sono state utilizzate da ACEA /Regione e Comuni per portare il limite da 0,10 microgrammi/lt fino a 50 microgrammi !!!!.

  18. Mappa delle deroghe = acqua “no limits”!.... Piemonte: 2000, manganese ferro solfati; 2004, arsenico fino a 40 mg/l e nichel nella località di Silvano d'Orba; 2006 rinnovo deroghe per arsenico e nichelLombardia: 2001, ammoniaca ferro magnesio manganese solfati; 2003 arsenico boro cloriti fluoro vanadio; 2006 arsenico nel comune di Carona; 2007 rinnovo deroga arsenico pv. Cremona e Mantova Veneto: 2001 ammoniaca manganese solfati; 2006 tricloroetilene e tetracloroetilene nel comune di San Bonifacio; 2006 cloritoTrentino: 2003 arsenico boro cloriti fluoro vanadio; 2004 boro arsenico fluoro vanadio selenio nichel cloriti trialometani; 2006 arsenico pv.Trento e Bolzano; 2007 rinnovo deroga arsenico pv. TrentoToscana: 2003 boro arsenico vanadio cloriti fluoro; 2004 boro arsenico cloriti; 2006 e 2007 boro arsenico cloriti trialometani Lazio: 2005 arsenico; 2006 e 2007 arsenico fluoro selenio vanadio Marche: 2004 cloriti comune Gabicce; 2006 cloriti comune GabicceCampania: 2001 fluoro area vesuviana; 2003 boro arsenico fluoro vanadio cloriti; 2006 rinnovo deroga fluoro area vesuviana Sicilia: 2001 sodio cloruri; 2003 boro arsenico fluoro vanadio cloriti; 2004 boro arsenico fluoro vanadio selenio nichel cloriti trialometani; 2006 cloriti PalermoSardegna: 2004 boro arsenico fluoro vanadio selenio nichel cloriti trialometani; 2006 e 2007 boro arsenico fluoro vanadio selenio nichel cloriti trialometani Puglia: 2003 cloriti trialometani pv. Foggia e Brindisi; 2006 cloriti trialometani pv. Taranto Foggia e Brindisi

  19. Unione Europea • Lo Stato membro che si avvale di una deroga provvede affinché ne sia informata: • - la popolazione interessata; • la Commissione, entro un termine di due mesi, se la deroga riguarda • una singola fornitura d'acqua superiore a 1000 m³ al giorno in media • o l'approvvigionamento di 5000 o più persone. Direttiva 98/83/CE G.U. L330 del 05.12.1998

  20. Unione Europea Con periodicità almeno quinquennale la Commissione sottopone a revisione i parametri stabiliti dalla direttiva alla luce del progresso scientifico e tecnico. A tal fine è assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri. Con periodicità almeno triennale gli Stati membri pubblicano una relazione sulla qualità dell'acqua potabile, destinata ai consumatori. Su base di tale relazione, la Commissione elabora ogni tre anni una relazione di sintesi sulla qualità delle acque destinate al consumo umano nella Comunità. Entro cinque anni gli Stati membri adottano le disposizioni necessarie affinché la qualità delle acque destinate al consumo umano sia conforme alle disposizioni della direttiva. In casi eccezionali, tale termine può essere prorogato di treanni al massimo.

  21. Valore limite L'American Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH) (2001) indica quali cancerogeni per l'uomo riconosciuti (A1) o sospetti (A2) i composti sottoelencati, raccomandando i relativi TLV (TLV = threshold limit value= valore di limite di soglia ) ; le sostanze ove non vi è indicazione di alcun valore del TLV non dovrebbero essere presenti nei luoghi di lavoro: TLV per sostanze cancerogene riconosciute (A1) o sospette (A2)

  22. American Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH) TLV per sostanze cancerogene riconosciute (A1) o sospette (A2)

  23. La IARCha individuato 51 settori di rischio per esposizione a sostanze cancerogene con i relativi organi bersaglio: Processi chimici od industriali connessi con l'induzione del cancro nell'uomo, organi bersaglio e principali vie di esposizione (IARC-1987)

  24. COME SI STUDIA LA RELAZIONE TRA ESPOSIZIONE AMBIENTALE E MALATTIA TUMORALE ???? LA FABBRICA SERBATOIO “INNATURALE”

  25. EHI EHI!... STOP STOP STOP!!! FAMMI CAPIRE MEGLIO!!

  26. Chissà che cosa c’è dentro nell’acqua della mia città… Quali sono i Siti contaminati?

  27. Ma l’ Acqua ???

  28. Ma l’ acqua ???

  29. Ma l’estensione della falda inquinata ???

  30. Siti di interesse regionale da valutare per l’inserimento ..e la Puglia???

  31. Several processes can result in the formation of acid deposition. Nitrogen oxides (NOx) and sulfur dioxide (SO2) released into the atmosphere from a variety of sources call fall to the ground simply as dry deposition. This dry deposition can then be converted into acids when these deposited chemicals meet water. Most wet acid deposition forms when nitrogen oxides (NOx) and sulfur dioxide (SO2) are converted to nitric acid (HNO3) and sulfuric acid (H2SO4) through oxidationanddissolution. Wet deposition can also form when ammonia gas (NH3) from natural sources is converted into ammonium (NH4).

  32. Lake acidification begins with the deposition of the byproducts acid precipitation (SO4 and H ions) in terrestrial areas located adjacent to the water body. Hydrologic processes then move these chemicals through soil and bedrock where they can react with limestone and aluminum-containing silicate minerals. After these chemical reactions, the leachate continues to travel until it reaches the lake. The acidity of the leachate entering lake is controlled by the chemical composition of the effected lake's surrounding soil and bedrock. If the soil and bedrock is rich in limestone the acidity of the infiltrate can be reduced by the buffering action of calcium and magnesium compounds. Toxic aluminum (and some other toxic heavy metals) can leach into the lake if the soil and bedrock is rich in aluminum-rich silicate minerals.

  33. UE ! ASPETTA UN ATTIMO! VORRESTI DIRE CHE L’ACQUA DELLA MIA TERRA E’ TUTTA INQUINATA?

  34. UNA TESTIMONIANZA….

More Related