1 / 22

CATALOGAZIONE : la catalogazione semantica

CATALOGAZIONE : la catalogazione semantica. Annalisa Bardelli. Indicizzazione (o catalogazione semantica). Fornisce accessi basati sul contenuto del documento e non su aspetti formali Indexing = the act of describing or identifying a document in terms of its subject content

denise
Télécharger la présentation

CATALOGAZIONE : la catalogazione semantica

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. CATALOGAZIONE : la catalogazione semantica Annalisa Bardelli

  2. Indicizzazione(o catalogazione semantica) Fornisce accessi basati sul contenuto del documento e non su aspetti formali Indexing = the act of describing or identifying a document in terms of its subject content (Da ISO 5963/1985, Documentation : methods for examining documents, determining their subjects and selecting indexing terms)

  3. Indicizzazione • E’ soggettiva, dipende molto dalla sensibilità del catalogatore e da quella dell’utente. • Deve essere adattata alla tipologia di utenza, quindi alla tipologia di biblioteca. • Può essere più o meno approfondita (indicizzazione sommaria o indicizzazione spinta).

  4. Richiamo o precisione? Richiamo = quantità di documenti recuperati in una ricerca Precisione = quantità di documenti pertinenti recuperati rispetto al totale di quelli recuperati Rumore = documenti non pertinenti recuperati • L’ indicizzazione spinta è costosa, aumenta la precisione ma diminuisce il richiamo. • L’ indicizzazione sommaria aumenta il richiamo, è più difficoltosa da gestire in termini di tempo per la ricerca, ma meno costosa in termini di tempo del catalogatore.

  5. Indicizzare • Secondo ISO 5963-1985 si compone di tre fasi: • 1) Analisi del documento per individuare l’argomento di cui tratta • 2) Identificazione dei concetti fondamentali presenti nel documento • 3) Traduzione di questi concetti in un linguaggio di indicizzazione

  6. Linguaggi di indicizzazione soggettazione (indicizzazione per soggetto)individual’argomento (o gli argomenti) di cui tratta il documento e li esprime con linguaggio normalizzato derivato dal linguaggio naturale classificazione (indicizzazione per materia) individuail campo del sapere a cui appartiene il documento

  7. Indicizzazione per soggetto Soggetto = concetto, o combinazione di concetti, che rappresenta un argomento presente nel documento (ISO 5963-1985).Ogni singolo concetto viene espresso con un termine detto descrittore, la combinazione dei descrittori produce un soggetto.

  8. Indicizzazione precoordinata e postcoordinata Indicizzazione precoordinata = i descrittori vengono combinati dal catalogatore secondo regole prestabilite Indicizzazione postcoordinata = i descrittori vengono inseriti singolarmente e coordinati in fase di ricerca In un catalogo cartaceo è necessario usare un sistema di indicizzazione precoordinata, mentre un catalogo elettronico rende possibile l’indicizzazione postcoordinata.

  9. Vocabolari di termini controllati Forniscono al catalogatore indicazioni per usare i termini in modo omogeneo, indicando quale termine preferire tra più sinonimi e quale forma usare per lo stesso termine (es. singolare o plurale). Soggettario = dizionario di termini controllati, di cui il catalogatore si deve necessariamente servire per formulare il soggetto (Paola Ferro, Anna Rita Zanobi, Esercizi di soggettazione e classificazione, Milano: Bibliografica, 1995, p. 17). Fornisce un elenco di termini, che si possono usare come descrittori e di termini invece scartati; stabilisce inoltre dei criteri di ordinamento. Presuppone un sistema di indicizzazione precoordinata.

  10. Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane • Redatto da bibliotecari della biblioteca nazionale di Firenze, basato sul catalogo per soggetti della biblioteca, viene pubblicato nel 1956. Non è mai più stato modificato, ma sono state pubblicate periodicamente delle liste di aggiornamento. • Da molto tempo si nota l’inadeguatezza e nascono nuove iniziative. • Nel 1990 l’AIB forma un Gruppo di studio sull’indicizzazione per soggetto (GRIS) che nel 1996 pubblica una Guida all’indicizzazione per soggetto (in linea all’indirizzo http://www.aib.it/aib/gris/gris.htm, consultato l’ultima volta 03/12/2005, oppure cartacea: Associazione italiana biblioteche, GRIS-Gruppo di ricerca sull'indicizzazione per soggetto, Guida all'indicizzazione per soggetto,Roma, Associazione italiana biblioteche, 1996 )

  11. Il futuro del Soggettario • Nel 2000 la biblioteca nazionale di Firenze commissiona alla ditta Ifnet uno studio di fattibilità per la revisione del Soggettario(http://www.bncf.firenze.sbn.it/notizie/testi/Studiofatt.doc) • Da questo si sviluppa un progetto per la creazione di un nuovo soggettario che dovrà sostituire il vecchio (vedi http://www.bncf.firenze.sbn.it/progetti/NuovoSoggettario/index.html, consultato per l’ultima volta 01/11/2005 )

  12. Esempi : soggetti (da BNI, formulati usando il Soggettario ) La nazionalizzazione delle masse : simbolismo politico e movimenti di massa in Germania, 1815-1933 / George L. Mosse .Bologna : Il mulino, 1982. 1. Nazionalsocialismo – Propaganda – Aspetti sociali 2. Nazionalismo – Diffusione – Germania – 1815-1933 3. Germania – Vita artistica e culturale – 1815-1933

  13. Esempi : soggetti (da BNI, formulati usando il Soggettario ) I beni culturali e la loro catalogazione / Laura Corti .Torino : Paravia scriptorium, [1999].327 p. : ill. ; 21 cm. 1. Patrimonio culturale - Catalogazione 2. Patrimonio artistico – Catalogazione

  14. Vocabolari di termini controllati: i thesauri Thesaurus = dizionario di termini controllati che collega i termini in una struttura ad albero stabilendo tra loro delle relazioni. Le relazioni in genere sono di tre tipi: gerarchiche (Broader term e Narrower term, cioè termine di significato più ampio o meno ampio), associative (Related term, termine in relazione, per concetti collegati tra loro, il nostro “vedi anche”), di equivalenza (il nostro “vedi” per i sinonimi che vengono scartati). Un thesaurus si può usare con un sistema di indicizzazione postcoordinato.

  15. Classificazione Divide i documenti in gruppi a seconda del campo del sapere a cui appartengono. Esistono diversi tipi di classificazione, alcune generali, che comprendono tutti i campi del sapere, altre più specifiche limitate ad una sola materia.

  16. Classificazioni generali Le più note: Classificazione Decimale Dewey (CDD) Classificazione Decimale Universale (CDU) Classificazione della Library of Congress (LoC) Classificazione Colon (CC) Classificazione Bibliografica (BC)

  17. La classificazione Dewey • Creata alla fine dell’Ottocento (la prima edizione è del 1876) da Melvil Dewey come schema di collocazione per i volumi della biblioteca dell’Amherst college. • Divide la conoscenza in 10 classi principali, ciascuna divisa in 10 divisioni, ogni divisione divisa in 10 sezioni etc.

  18. Le 10 classi 000 Generalità 100 Filosofia e Psicologia 200 religione 300 Scienze sociali 400 Scienze del linguaggio 500 Scienze pure 600 Scienze applicate 700 Arti 800 Letteratura 900 Storia e geografia

  19. Evoluzione della CDD • Ampliata con le edizioni successive, siamo alla 22. (non ancora tradotta in italiano, per ora in Italia si usa la 21.). Le notazioni man mano diventano sempre più specifiche, fino ad arrivare a notazioni lunghissime. Viene creata anche un’edizione ridotta (siamo alla 13.), che riduce il numero di cifre, ed è spesso usata nelle biblioteche di pubblica lettura dove non servono notazioni troppo specifiche.

  20. La Classificazione decimale universale (CDU) Ideata da Paul Otlet e Henri La Fontaine, belgi, alla fine dell’Ottocento e pubblicata per la prima volta nel 1905. Adatta la CDD per poter classificare non solo libri ma anche altri tipi di documenti. Di conseguenza le notazioni sono più lunghe e più complesse e generalmente non sono usate come collocazioni.

  21. La classificazione della Library of Congress (LoC) Ideata per collocare i libri della Library of Congress di Washington, a partire dal 1898. Risente di questa origine perché rispecchia le caratteristiche della biblioteca, soprattutto nella centralità data alla cultura americana rispetto alle altre. A differenza della CDD, le diverse classi sono pubblicate separatamente. Molto diffusa nelle biblioteche delle università americane perché fornita insieme ai record della Library of Congress.

  22. Per saperne di più… • Anthony C. Foskett, Il soggetto, Milano, Bibliografica, 2001 • AIB. Il mondo delle biblioteche in rete. Classificazione, acura di Antonella De Robbio e Emanuela Casson, con contributi di Alberto Petrucciani, Dario Maguolo, Claudio Gnoli, William Faeti - http://www.aib.it/aib/lis/lpi16c.htm – ultimo aggiornamento ultimo aggiornamento 19/05/2005 (consultato l’ultima volta 01/11/2005). Da questa pagina si possono raggiungere gli schemi delle più importanti classificazioni utilizzate nelle biblioteche.

More Related