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Laboratorio per apprendimenti logico-matematici

Laboratorio per apprendimenti logico-matematici. AGNESE ANGIULO Per comunicazioni e attività didattica on-line agnese51@yahoo.it. CALENDARIO. 2 MARZO 4 ORE 2° FASCIA 23 MARZO 4 ORE 1° FASCIA 14,30 17,10 25 MARZO 4 ORE 1° FASCIA 6 ORE DI DIDATTICA ON-LINE.

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Laboratorio per apprendimenti logico-matematici

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Presentation Transcript


  1. Laboratorio per apprendimenti logico-matematici • AGNESE ANGIULO • Per comunicazioni e attività didattica on-line • agnese51@yahoo.it

  2. CALENDARIO • 2 MARZO 4 ORE 2° FASCIA • 23 MARZO 4 ORE 1° FASCIA 14,30 17,10 • 25 MARZO 4 ORE 1° FASCIA • 6 ORE DI DIDATTICA ON-LINE

  3. IL LABORATORIO PER GLI APPRENDIMENTI LOGICO-MATEMATICI PERCORSO RISULTATI ATTESI: • saper elaborare un intervento finalizzato in ambito logico-matematico che tenga conto di tutti i dati di contesto.

  4. OBIETTIVI • SAPER SCEGLIERE LA MODALITA’ DI ADATTAMENTO ADEGUATA AL BISOGNO • SAPER REALIZZARE I 5 LIVELLI DI ADATTAMENTO • SAPER STRUTTURARE UNA SCHEDA DI AIUTO DISCIPLINARE • SAPER STRUTTURARE UNA SCHEDA DI PROGETTO

  5. ESISTE UNA RELAZIONE? TRA E DIVERSABILITA’ • APPRENDIMENTO • LOGICA • MATEMATICA

  6. LA PERCEZIONE DELLA CULTURA COLLETTIVA “COSA POSSIAMO FARE, SOLO LASCIARLO GIOCARE…….” “E’ COME UN BAMBINO DI TRE ANNI…….” “NON PREOCCUPARTI TANTO NON CAPISCE….” “TANTO NON IMPARERA’ MAI……E’ UN HANDICAPPATO” • “SOLO POCHI SONO PORTATI PER LA MATEMATICA….” • “LA LOGICA E’ PER I GENI….” • “SOLO CHI E’ VERAMENTE INTELLIGENTE APPRENDE……”

  7. LE CONSEGUENTI ASSOCIAZIONI MATEMATICA/LOGICA DIVERSABILITA’ CARENZA DI ABILITA’ COGNITIVE IMPOSSIBILITA’ DI APPRENDERE LENTEZZA STUPIDITA’ LIMITE CRISTALLIZZAZIONE NEL RUOLO DI ETERNO BAMBINO SAPERI ELEMENTARI • DIFFICOLTA’ • GENIALITA’ • AMMIRAZIONE/RISPETTO • FRUSTRAZIONE /DIMINUZIONE AUTOSTIMA • SAPERI IMPORTANTI

  8. MATEMATICA PERCHE’? • APERTURA DI SENSO PER ANDARE OLTRE L’HANDICAP (CANEVARO) • PERCHE’ FA SALIRE L’INDICE DI ASCOLTO AI TUOI STESSI OCCHI E A QUELLI DEGLI ALTRI • E’ UN POTENTE STRUMENTO DI INTERPRETAZIONE DELLA REALTA’ (VILLANI) • ALLENA AL SENSO CRITICO, A CLASSIFICARE, ORDINARE……

  9. LE CONOSCENZE MATEMATICHE ACQUISITE, OPPORTUNAMENTE SELEZIONATE E FINALIZZATE,POSSONO ESSERE TRASFERITE IN CONTESTI SIGNIFICATIVI DELLA VITA QUOTIDIANA.

  10. IN CONCLUSIONE • PERCHE’ E’ UN DIRITTODI TUTTI GLI STUDENTI , SANCITO DALLA COSTITUZIONE ITALIANA CHE NON DISCRIMINA TRA NORMODOTATI E “HANDICAPPATI”, INDIPENDENTEMENTE DALLE DIFFICOLTA’ CHE POSSONO INCONTRARE

  11. PER COSTRUIRE INSIEME AGLI ALTRI SAPERI L’AUTONOMIA POSSIBILE DIRITTO INALIENABILE DI OGNUNO

  12. La teoria cognitiva di apprendimento ( o le teorie) LA PREMESSA

  13. CON LE TEORIE FATTORI COGNITIVI E METACOGNITIVI FATTORI EMOTIVI E MOTIVAZIONALI FATTORI SOCIALI E DEL CAMBIAMENTO PERSONALE DIFFERENZE INDIVIDUALI

  14. RILEVATI ATTRAVERSO GLI STRUMENTI DI OSSERVAZIONE

  15. BISOGNI PER DEFINIRE

  16. DA CONVERTIRE IN OBIETTIVI

  17. IN PERCORSI PROGETTUALI • INTEGRATI • PER APPRENDERE

  18. TRASVERSALE ALLE DISCIPLINE LA STRA TE GIA

  19. Adattamento degli obiettivi per livelli di difficoltà • Individuare uno o più aspetti di avvicinamento all’attività della classe; • Individuare uno o più obiettivi e attività da condividere in funzione delle esigenze educative,abilità, difficoltà, interessi e desideri dello studente con bisogni speciali; • Condividere con i docenti delle discipline; • Attivare strategie e tecniche per l’avvicinamento:

  20. LA FACILITAZIONE

  21. INPUT AZIONE • Input = insieme delle condizioni stimolo nei confronti delle quali lo studente è chiamato ad agire; • Azione , è costituita da tre fasi: comprensione, elaborazione, output; • L’adattamento è

  22. L’ADATTAMENTO E’ • la procedura che si può calibrare, rispetto all’input, allo scopo di facilitare • comprensione, • elaborazione • produzione

  23. I SIGNIFICATI CONDIVISI • COMPRENSIONE CONOSCENZA CUM=CON

  24. CUM (G)NOSCERE PREHENDERE PRENDERE INSIEME • COMINCIARE A CONOSCERE, AFFERRARE CON LA MENTE

  25. NON SONO ACQUISIZIONI PASSIVE RICHIEDONO SFORZO COSTRUTTIVO, ELABORAZIONE ATTIVA NELLA FASE DIRICEZIONE NELLA FASE DIMANTENIMENTO CONOSCERE E COMPRENDERE SONO OPERAZIONI MENTALI

  26. L’ADATTAMENTO PREVEDE

  27. 1° livello Sostituzione • rimuovere all’interno del processo input-azione ,( ESERCITAZIONE , PROBLEMA, PROCEDURA), una o più difficoltà; IN CHE MODO?

  28. 1° livello Sostituzione Rendere più accessibile il percorso traducendo alcuni elementi dello stimolo. Esempi: proporre un questionario a scelta multipla che gradui le difficoltà, usare una simulazione al computer, tradurre in un disegno)

  29. 2°livelloFacilitazione • Se la traduzione non è sufficiente si passa al livello successivo la facilitazione. • Ricontestualizzazione : risolvere il problema di geometria utilizzando il pavimento, il giardino, ponendolo in un contesto reale; • Intervento sugli aspetti strutturali: riorganizzazione dello spazio eliminando elementi di disturbo, modificando la collocazione, del tempo prolungandolo, interrompendo l’attività con pause; • Fornire aiuti: aggiungere informazioni, utilizzare mappe, schemi, immagini significative.

  30. 3°livelloSemplificazione • Intervenire sul lessico per renderlo più comprensibile; • Ridurre la complessità concettuale; • Modificare le regole di lavoro; • Accettare un grado di approssimazione maggiore nelle risposte, nell’uso del linguaggio specifico, nella numerosità e approfondimento dei concetti.

  31. 4°livelloScomposizione dei nuclei fondanti • Spostare l’attenzione dalle informazioni disciplinari e dai contenuti ad aspetti più generali legati all’epistemologia della disciplina. • Esempi: relazione causa-effetto in storia, gli aspetti legati al vissuto quotidiano in diritto e in economia, le caratteristiche nutrizionali degli alimenti in scienze , IL CONCETTO DI SOMMA ecc.

  32. 5°livelloPartecipazione alla cultura del compito • Nei casi di particolare gravità, per i quali i livelli precedenti non sono sufficienti, la partecipazione anche come spettatore, a momenti del lavoro in classe permette un avvicinamento emotivo, una condivisione che si gioca tutta sul piano del sentire il clima.

  33. ALCUNI ESEMPI

  34. DALLA RICERCA INTERNAZIONALE • Nell’insegnamento della matematica a studenti con DA si evidenziano effetti positivi dovuti all’uso di materiali di manipolazione e di rappresentazioni visive • Particolarmente significativo per lo sviluppo della conoscenza concettuale l’uso di rappresentazioni visive

  35. UN METODO • CRA CONCRETO ASTRATTO RAPPRESENTATO

  36. LA SEQUENZA CRA

  37. II FASE livello della rappresentazione

  38. III FASE il livello astratto • RISOLVERE PROBLEMI NUMERICI SENZA L’USO DI MATERIALI DI MANIPOLAZIONE NE’ IMMAGINI

  39. LINEE GUIDA • OBIETTIVO: AIUTARE A COMPRENDERE IL SIGNIFICATO DELLE PROCEDURE O DEI CONCETTI • MATERIALI DI MANIPOLAZIONE : TRIDIMENSIONALITA’ • IMMAGINI : BIDIMENSIONALITA’ • VARIAZIONI DEI MATERIALI E DELLE IMMAGINI • MATERIALI E IMMAGINI APPROPRIATI ALL’ETA’

  40. LINEE GUIDA • CONSIDERARE LE ABILITA’ FINO-MOTORIE DEGLI STUDENTI, OGGETTI GRANDI E FOGLI PIU’ GRANDI PER DISEGNARE PER CHI PRESENTA DEFICIT IN QUESTA AREA • SCELTA DELLA STRUTTURA PIU’ ADEGUATA – CONFRONTO – -ESEMPIO/NON ESEMPIO- - PASSO PER PASSO

  41. ESEMPI • CONFRONTO utilizzato per illustrare il concetto, identificare somiglianze e differenze. • Frazioni equivalenti: livello concreto, si possono sovrapporre fette di torta , a spicchio, per stabilire se 2 frazioni sono uguali (2/4 e ½). • Se una fetta che rappresenta ¼ viene sovrapposta ad una fetta che rappresenta ½ è evidente che le due fette non hanno la stessa grandezza

  42. IL CONFRONTOFASE II RAPPRESENTAZIONE • 4/8 = 2/4 • ½ ≠ 1/4

  43. ESEMPI • La struttura esempio/non esempio si usa quando per illustrare il concetto è necessario operare discriminizioni sottili. • Esempio: il concetto di rettangolo, a livello concreto

  44. ESEMPIO/NON ESEMPIOFASE II RAPPRESENTAZIONE • CONCETTO DI RETTANGOLO

  45. ESEMPIO PASSO PASSO • CONCETTO ADDIZIONE IN COLONNA LEGGI IL NUMERO 3 CONTA I CUBI LEGGI IL SECONDO NUMERO 1 CONTA I CUBI TROVA IL TOTALE

  46. LE CONOSCENZE PER GLI APPRENDIMENTI MATEMATICI • CONOSCENZA CONCETTUALE • CONOSCENZA PROCEDURALE • CONOSCENZA DICHIARATIVA

  47. SVILUPPARE LA CONOSCENZA PROCEDURALE • Il secondo tipo di conoscenza che gli studenti devono acquisire è quella procedurale: cioè la capacità di eseguire una sequenza di “passi” per risolvere un compito matematico. • Questo tipo di conoscenza è utilizzata per risolvere i problemi sia di calcolo, verbali e reali: • L’area di una stanza • Controllare il resto

  48. PROBLEMA • Una prima distinzione (B. D’AMORE - PROBLEMI - F. ANGELI) PROBLEMA/ESERCIZIO Entrambi concernono situazioni problematiche ma GLI ESERCIZI possono essere risolti utilizzando regole già apprese ed in via di consolidamento, perciò rientrano nelle categorie didattiche RAFFORZAMENTO O VERIFICA IMMEDIATA

  49. PROBLEMI • “Coinvolgono l’uso di una o più regole, magari in via di esplicitazione o la successione di, operazioni la cui scelta è un atto strategico, addirittura creativo, dell’allievo stesso”

  50. “IL PENSIERO MATEMATICO E’ CARATTERIZZATO DALL’ATTIVITA‘ DI RISOLUZIONE DEI PROBLEMI” Contardi, Pertichino, Piochi Matematica possibile ed. Del Cerro

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