1 / 31

AUTOMATISMO e RITMICITA’ (Cronotropismo)

AUTOMATISMO e RITMICITA’ (Cronotropismo). Il cuore si contrae spontaneamente e con frequenza regolare in assenza di segnali esterni perché alcune sue cellule sono in grado di generare potenziali d’azione spontaneamente ( automatismo ) e con frequenza regolare ( ritmicità ).

dot
Télécharger la présentation

AUTOMATISMO e RITMICITA’ (Cronotropismo)

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. AUTOMATISMO e RITMICITA’ (Cronotropismo) Il cuore si contrae spontaneamente e con frequenza regolare in assenza di segnali esterni perché alcune sue cellule sono in grado di generare potenziali d’azione spontaneamente (automatismo) e con frequenza regolare (ritmicità).

  2. ATTIVITA’ ELETTRICA DI CELLULA PACE-MAKER DEL NODO S-A Le cellule pace-maker presentano una lenta depolarizzazione spontanea (potenziale pace-maker) durante la fase 4 della loro attività elettrica. Il potenziale pace-maker depolarizza il potenziale di membrana verso la soglia di insorgenza di un nuovo potenziale d’azione. 0-2 0-2 0 3 3 -60 4 4 max potenziale diastolico soglia PA potenziale pace-maker

  3. Correnti ioniche del PA delle cellule del nodo SA s

  4. Il Potenziale pace-maker è generato da una piccola corrente netta inward (depolarizzante) che aumenta progressivamente nel tempo durante la fase diastolica (4) 3 4 Potenziale pace-maker Corrente pace-maker Ioutw Iinw

  5. Correnti ioniche che contribuiscono alla corrente pace-maker IKs If ICa-T INCX Ca2+ sparks

  6. RUOLO DEL DECLINO TEMPORALE DI IKs NEL POTENZIALE PACE-MAKER -40 mV 3 4 -60 mV Max pot. diastolico IKs Ioutw Ipacemaker= Ibackground - IKs Iinw Ibackground

  7. Contributo di If al potenziale pace-maker IKs If ICa-T INCX Ca2+ sparks

  8. If è una corrente inward attivata dall’iperpolarizzazione If Em

  9. La corrente If è mediata da una speciale classe di canali ionici (HCN; Hyperpolaryzation-activated Cyclic Nucleotide-gated); il livello di cAMP (controllato da Neurotrasmettitori del Sistema Nervosa Autonomo, ormoni, farmaci) modula la Em-dipendenza della corrente modificandone l’intensità. (stimolaz. β-adrenerg.

  10. Variazioni dell’intensità di If alterano la velocità di depolarizzazione del potenziale pace-maker e modulano la frequenza del cuore (fattori cronotropi) Noradrenalina Acetilcolina tempo

  11. If sembra espressa in tutte le cellule del cuore ma le isoforme dei canali HCN che mediano la corrente e la Em-dipendenza della loro attivazione differiscono tra i diversi tipi cellulari che compongono il cuore

  12. Contributo di ICa-T al potenziale pace-maker IKs If ICa-T INCX Ca2+ sparks

  13. Contributo di ICa-T al potenziale pace-maker • Nelle cellule pace-maker e in altri tipi di miociti cardiaci sono espressi 2 tipi di canali del Ca2+ Em-dipendenti: • L (Long lasting; Large conductance; soglia = Large depolarizations; sensibili a DHP); • -T (Transient openings; Tiny conductance; low Threshold; insensibili a DHP). ICa-T può essere ‘dissezionata’ da ICa-L usando inibitori selettivi per i 2 tipi di canale (DHP, Ni). ICa-T mostra cinetica più rapida e attivazione a Em più negativi

  14. CONTRIBUTO DI ICa-T AL POTENZIALE PACE-MAKER Effetto del Nickel su ICa-T e sul potenziale pace-maker

  15. Contributo di INCX al potenziale pace-maker: ruolo della liberazione di Ca2+ da parte del RS? IKs If ICa-T INCX Ca2+ sparks

  16. CONTROLLO DELLA FREQUENZA CARDIACA Fattori cronotropi (Neurotrasmettitori del Sistema Nervoso Autonomo, Ormoni, Fattori Paracrini e Autocrini, Farmaci) possono modulare la frequenza del cuore modificando: -la velocità di depolarizzazione del potenziale pace-maker; -il max. potenziale diastolico; -la soglia di insorgenza del PA

  17. Il bersaglio principale dei fattori cronotropi fisiologici è rappresentato dalla modulazione dell’intensità di If che modifica la velocità di depolarizzazione del potenziale pace-maker Noradrenalina Acetilcolina tempo

  18. Neurotrasmettitori del Sistema Nervosa Autonomo, catecolamine circolanti e farmaci agonisti e antagonisti dei recettori adrenergici e muscarinici modificano l’intensità di If modulando la Em-dipendenza della sua attivazione. (stimolaz. β-adrenerg.) Em

  19. If può essere selettivamente ridotta da nuovi farmaci (IVABRADINA) che riducono la conduttanza dei canali di If Ivabradina 0.3μM Control Ivabradina 3μM Control

  20. Il max potenziale diastolico (e GK) è un ulteriore bersaglio per l’azione cronotropa negativa della stimolazione vagale ↓If Attivazione IK(Ach)

  21. CRONOTROPISMO La frequenza cardiaca fisiologica dipende dal ritmo intrinseco di generazione del PA da parte delle cellule pace-maker del nodo SA che viene costantemente modulato da influenze nervose e ormonali (fattori cronotropi). A supporto della costante attivitàeimportanza dei fattori di controllo cronotropo, è possibile dimostrare che il ritmo intrinseco delle cellule pace-maker del nodo SA (100-110/min) è superiore alla frequenza cardiaca di riposo (60-80/min).

  22. Effetto del blocco delle influenze autonomiche sulla frequenza cardiaca di riposo: dimostrazione dell’esistenza di un tono vagale e simpatico di base

  23. CONTROLLO NERVOSO DELLA FREQUENZA La frequenza cardiaca normale 60-80 battiti/min (prevalenza del tono vagale) può essere aumentata o ridotta da variazioni combinate e in direzione opposta di entità del tono vagale e simpatico Max frequenza raggiungibile (220 – età in anni) frequenza di riposo (60-80/min)

  24. Meccanismi elettrofisiologici del controllo nervoso della frequenza cardiaca NorAdr Rec β-adr Gs-prot cAMP If Vel. depol. pot. pace-maker ICa-L Soglia PA PKA IKs Durata PA

  25. Meccanismi elettrofisiologici del controllo nervoso della frequenza cardiaca NorAdr Rec β-adr Gs-prot cAMP If Vel. depol. pot. pace-maker ICa-L Soglia PA PKA IKs Durata PA Ach Rec Musc Gi-prot IK(Ach) Max Pot diast Durata PA cAMP If Vel depol pot pace-maker ICa-L Soglia PA PKA IKs Durata PA

  26. Pace-maker primario e Pace-maker latenti o ectopici

  27. Ritmicità dei pace-maker cardiaci (gerarchia dei pace-maker)

  28. Un pace-maker latente può determinare il ritmo cardiaco (ritmo non sinusale) quando: - la ritmicità del pace-maker primario viene marcatamente depressa (arresto sinusale) - le vie di conduzione dal pace-maker primario sono interrotte (blocco A-V) - la ritmicità di un pace-maker ectopico viene esaltata (extrasistoli e altre forme di aritmie). Arresto sinusale da iperstimolazione vagale e sfuggita vagale (vagal escape) grazie all’entrata in funzione di un pace-maker latente ventricolare. R R 1 s R T T T P P S S S

  29. La presenza di pace-maker ectopici rappresenta un fattore di sicurezza ma può diventare un meccanismo aritmogenico. E’ plausibile che altri meccanismi elettrofisiologici, oltre alla minor ritmicità intrinseca, contribuiscano a tenere silenti i pace-maker latenti. Questi meccanismi possono spiegare alcune osservazioni cliniche. Soppressione dei pacemaker latenti Overdrive suppression

More Related