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Calogero Di Chiara ARPA Sicilia ingegnere dirigente responsabile Ecosistemi e Biodiversità

Calogero Di Chiara ARPA Sicilia ingegnere dirigente responsabile Ecosistemi e Biodiversità. Migliorare la conoscenza dell’ambiente. Mission – ARPA Sicilia.

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Calogero Di Chiara ARPA Sicilia ingegnere dirigente responsabile Ecosistemi e Biodiversità

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Presentation Transcript


  1. Calogero Di ChiaraARPA Siciliaingegneredirigente responsabileEcosistemi e Biodiversità

  2. Migliorare la conoscenza dell’ambiente Mission – ARPA Sicilia ST VII Ecosistemi e Biodiversità Enna, 13 aprile 2007

  3. Il controllo della qualità dell’ambiente nella totalità delle sue matrici, la tutela ed il recupero dello stesso nell’ottica della sostenibilità dello sviluppo, attraverso una rete di laboratori ed uffici presenti in ciascuna provincia siciliana (DAP). Obiettivi - ARPA Sicilia in grado di acquisire, elaborare e, quindi, restituire all’esterno le informazioni sull’ambiente Servizi Controlli Monitoraggi

  4. Organizzazione • Direttore Generale • Direzione Tecnica • ST II - Rischio Industriale • ST III - Rifiuti - Suolo e Bonifiche • ST IV - Atmosfera • ST V - Agenti fisici • ST VI - Ambiente idrico • ST VII - Ecosistemi e biodiversità • ST VIII - Sistemi agroalimentari - Salute e ambiente

  5. Organizzazione • Direzione Amministrativa • Strutture Generali • SG I - Segreteria Direzione Generale e Cordinamento Area Staff • SG II - Pianificazione e controllo di gestione • SG III - Formazione e aggiornamento scientifico - Sviluppo risorse umane • SG IV - Sistema informativo aziendale - Catasto rifiuti CED • SG V - Prevenzione e protezione • SG VI - Gestione qualità - Sistemi gestione ambientale • SG VII - Comunicazione ed informazione - Educazione ambientale • SG VIII - Progetti speciali

  6. Organizzazione • Dipartimenti ARPA Provinciali - DAP • DAP - Agrigento • DAP - Caltanissetta • DAP - Catania • DAP - Enna • DAP - Messina • DAP - Palermo • DAP - Ragusa • DAP - Siracusa • DAP - Trapani

  7. Portale www.arpa.sicilia.it

  8. 1. Perché Ecosistema e BioDiVersità Contenuti 2. La Strategia Regionale per la tutela e la valorizzazione della BioDiVersità dell’Agenzia 3. L’Educazione all’Ambiente ed alla Sostenibilità

  9. A cosa pensiamo quando parliamo di …? Ambiente 1 il luogo, lo spazio fisico, le condizioni biologiche in cui un organismo (uomo, animale, pianta) si trova, vive: ambiente naturale, artificiale; ambiente marino, montano | tutela dell'ambiente, insieme di leggi e di misure di diritto penale e amministrativo tendenti a proteggere l'ambiente naturale di un territorio (aria, terra, acque, bellezze naturali) da ogni genere di inquinamento Dizionario Garzanti, 2005 2. i fattori fisici, chimici e biologici che agiscono sugli organismi viventi. fisici: la temperatura, la pressione, la gravità, i venti, la radiazione solare; chimici: l'aria, l'acqua, i sali. I fattori biologici dipendono dagli organismi stessi che influenzano i fattori fisici e chimici e interagiscono o interferiscono gli uni con gli altri. In particolare, tutela dell'ambiente, complesso di provvedimenti tendenti a ridurre o a eliminare gli effetti negativi provocati sull'ambiente dall'uomo Enciclopedia De Agostini, 2005

  10. A cosa pensiamo quando parliamo di …? Ecosistema Associazioni tra organismi appartenenti a specie diverse che sopravvivono in quanto tali, solo se i loro diversi componenti riescono a restare connessi, mentre se le connessioni vengono interrotte si disgregano Nessun componente di nessun sistema biologicoa nessun livello ha un valore di per se ma ne acquista diversi a seconda della combinazione e del contesto in cui si trova Di RETI e’ fatto tutto il sistema della natura, vivente ma anche non vivente, “La rete della vita”di F. Crapa

  11. Ecosistemi elementi abiotici elementi biotici energia ST VII Ecosistemi e Biodiversità Enna, 13 aprile 2007

  12. Un unico organismo vitale Gli esseri viventi e gli ecosistemi che originano sono parte integrante dell’ambiente, e la qualità di quest’ultimo dipende dalle loro funzioni

  13. Tutela della biodiversità Convenzione sulla Diversità Biologica (Rio 1992) Obiettivo: anticipare, prevenire e attaccare alla fonte le cause di significativa riduzione o perdita della diversità biologica in considerazione del suo valore intrinseco e dei suoi valori ecologici, genetici, sociali, economici, scientifici, educativi, culturali, ricreativi ed estetici.

  14. Tutela della biodiversità • VI Programma di azione per l’ambiente (Decisione n. 1600/2002/CE del Parlamento Europeo) • Obiettivi • arrestare il deterioramento della diversità biologica entro il 2010 • proteggere e ripristinare il funzionamento dei sistemi naturali • conservare le specie e gli habitat, prevenendone in particolare la frammentazione • conservare, ripristinare e utilizzare in modo sostenibile l’ambiente marino, le coste e le zone umide

  15. Tutela della biodiversità Strategia comunitaria per la diversità biologica – COM 1998/0042) • Obiettivi • Prevedere, prevenire e combattere alla fonte le cause della forte riduzione o perdita della biodiversità, cercando così di invertire l’attuale tendenza di riduzione o perdita della biodiversità e di assicurare alle specie e agli ecosistemi, inclusi gli ecosistemi agricoli, un livello sufficiente di conservazione, sia all’interno che all’esterno del territorio comunitario

  16. Tutela della biodiversità • 2° Vertice Mondiale sullo sviluppo sostenibile Johannesburg, settembre 2002 • Obiettivo : • Arrestare il processo di impoverimento della BioDiVersità entro il 2010

  17. Strategia di Conservazione Ecoregionale (ERC) Ecoregione: unità territoriali, omogenee dal punto di vista ecologico, funzionali per la definizione delle priorità di conservazione della biodiversità su area vasta Un gruppo scientifico internazionale coordinato dal WWF ha identificato le 238 aree del Pianeta in cui è più urgente assicurare la tutela e le ha chiamateGlobal 200 . Queste “ecoregioni” si dividono in 142 terrestri, 53 di acqua dolce e 43 marine, e custodiscono il 90% della biodiversità mondiale. È qui che il WWF ha scelto di concentrare i propri sforzi. Le due ecoregioni che interessano da vicino l' Italia sono le ALPIe ilMediterraneo centrale

  18. Ecoregione Mediterraneo Centrale aree prioritarie

  19. Piano Nazionale Ecoregionale Ministero ATTM-WWF • CONDIZIONI TRASVERSALI • un investimento attivo per educare e sensibilizzare ai valori della biodiversità; • un piano di monitoraggio e controllo dei Piani di Conservazione attuati; • occorre tener presente fattori a scala più ampia di quella ecoregionale come cambiamenti climatici e latri cambiamenti a scala globale; • occorre investire per la creazione di una nuova cultura della conservazione, fondata sulla tutela degli “Spazi prioritari” e attraverso processi partecipati.

  20. La Strategia Regionale della Biodiversità La genesi - Due avvenimenti che si intrecciano e indicano una direzione 2. A livello Regionale - la scelta della Regione Siciliana di incardinare nell’ARPA il Laboratorio del Sistema Regionale InFEA, affidandone la Direzione al DG dellAgenzia.(2003) 1. A livello nazionale – l’affidamento all’ARPA Sicilia, da parte del Sistema Agenziale, del coordinamento delle attività del Centro Tematico Nazionale Natura e Biodiversità (2004)

  21. Finalità • Sviluppare delle iniziative per contribuire alla riduzione della perdita della Biodiversità a livello regionale e partecipando alla strategia internazionale attraverso l’adesione di ARPA Sicilia alle iniziative del

  22. Obiettivo strategico L’Osservatorio Regionale per la tutela della biodiversità

  23. Obiettivo specifico 1 Diffondere ed accrescere le conoscenze sulla biodiversità, sulle pressioni che la minacciano, sui servizi ecosistemici e sull’utilizzo sostenibile delle risorse naturali

  24. Obiettivo specifico 2 Accrescere le capacità e le competenze in materia di tutela, gestione e monitoraggio della Biodiversità per il personale ARPA, DG e DAP, Aree Naturali Protette, Azienda Regionaleper le Foreste Demaniali della Sicilia

  25. Obiettivo specifico 3 Diffondere le iniziative di valorizzazione e di tutela della BioDiVersità

  26. Obiettivo specifico 4 Rafforzare la rete istituzionale degli Enti preposti alla salvaguardia, gestione, conservazione e difesa del paesaggio e dell'ambiente naturale, tramite la condivisione delle conoscenze

  27. Osservatorio della Biodiversità Costituzione mediante • interventi di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei referenti dei nodi INFEA, dei Dipartimenti Provinciali ARPA, delle Aree Protette (ONG, Azienda Regionale delle Foreste, Enti Parco, Province) e degli Enti di Ricerca • coinvolgimento dei rappresentanti regionali delle associazioni produttive, sociali, culturali, insieme ai quali individuare le azioni di tutela della BDV specifiche per ogni settore

  28. Conoscenze sulla biodiversità, sulle pressioni che la minacciano, sui servizi ecosistemici e sull’utilizzo sostenibile delle risorse naturali (ob.spec. 1)

  29. Conoscenze sulla biodiversità, sulle pressioni che la minacciano, sui servizi ecosistemici e sull’utilizzo sostenibile delle risorse naturali (ob.spec. 1)

  30. Diffondere le iniziative di valorizzazione e di tutela della biodiversità (ob.spec.3) AZIONI Favorire l’accesso alle informazioni, incentivando il livello motivazionale, e realizzando progetti e percorsi partecipati e condivisi per la valorizzazione e la tutela della biodiversità

  31. Le azioni dei precedenti obiettivi, permettono sinergicamente di: Consolidare la rete dei soggetti (Enti pubblici, Università, Centri di Ricerca, Associazioni) interessati alla gestione ed al monitoraggio regionale della biodiversità ed alla costituzione dell’Osservatorio Regionale della Biodiversità Migliorare - La conoscenza della qualità ambientale in aree importanti per la conservazione, la tutela e la valorizzazione della biodiversità - La tutela, gestione e monitoraggio della biodiversità

  32. Alcuni Progetti Realizzatiper educare attraverso la promozione della conoscenza dei valori della biodiversità (COP VI Convenzione Diversità Biologica, Rio de Janeiro - 1992) • Junior Ranger per la natura in Sicilia • Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità

  33. Junior Ranger • Nato negli Stati Uniti negli anni ’60 su iniziative del National Park Service • Europarc ha realizzato, a partire dal 2002, un programma internazionale per giovani dai tredici ai diciotto anni

  34. Junior Ranger Sicilia L’ARPA Sicilia dal 2005 ha attivato, con la Federazione Europarc sezione italiana, ed in sinergia con l’Ufficio Scolastico Regionale, il progetto nella propria regione

  35. Junior Ranger Sicilia Obiettivi • creare nuove sinergie tra le scuole e le Aree Protette, mediante: • conoscenza del territorio; • senso di appartenenza al territorio; • partecipazione degli alunni e genitori alla protezione e conservazione delle risorse naturali e culturali della Sicilia; • valorizzazione delle aree protette come risorse educative e ricreative per le persone; • rafforzamento dei legami tra la popolazione, il proprio territorio, la natura e la cultura delle Aree Protette.

  36. Junior Ranger Sicilia Un progetto per Contribuire attivamente al Countdown 2010, l’iniziativa della IUCN per promuovere le azioni finalizzate ad arrestare la perdita di Biodiversità

  37. Junior Ranger per la natura in Sicilia • 24 AAPP nel territorio di 9 province • 32 Referenti delle AAPP • 65 docenti delle Scuole Secondarie di Primo Grado • Circa 1400 alunni e le loro famiglie Alcuni numeri

  38. Junior Ranger per la natura in Sicilia Come diventare Junior Ranger 1. Formazione Referenti e Docenti 7. Festa Conclusiva presentazione lavori e consegna attestati 2. Programmazione attività con le classi 6. Preparazione Lavori delle Scuole 3. Uscite sul Territorio 4.Alla Ricerca dei dati della Biodiversità 5. Conoscenza della Biodiversità del territorio

  39. Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità Nel 2005 ARPA Sicilia ha realizzato, in collaborazione con l’Istituto Pangea ONLUS e l’Azienda Regionale Foreste Demaniali, attività formative, fortemente pratiche e attuate in aree ad elevato grado di biodiversità, destinate a soggetti attivamente coinvolti nella salvaguardia della biodiversità

  40. Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità

  41. Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità Il personale dei DAP, in particolare tra i referenti della rete INFEA, delle Aree Protette e delle Amministrazioni Pubbliche che operano in campo ambientale, i tecnici ed esperti che si occupano di pianificazione e gestione delle aree protette, nonché il personale dell’Azienda Regionale Foreste (ARFDS) Destinatari

  42. Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità Creare una rete di soggetti ed istituzioni, appartenenti a diverse aree strategiche per la conservazione della biodiversità, in grado di monitorare, gestire e far conoscere i valori che la biodiversità offre in Sicilia e capace di lavorare insieme in modo tale da garantire, oltre allo scambio di idee tra persone con competenze diverse, anche la condivisione delle buone pratiche tra istituzioni ed enti che si occupano di conservazione della biodiversità. Finalità

  43. Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità • consolidare ed approfondire le conoscenze sulla biodiversità in generale e su quella della Regione Sicilia, il suo significato, la sua importanza, lo stato dell’arte; • conoscere e condividere le principali problematiche connesse alla conservazione e gestione della biodiversità. Obiettivi

  44. Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità • conoscere il contesto nazionale ed internazionale di riferimento (strategie, piani, politiche) per la tutela e conservazione della biodiversità; • conoscere la strategia dell’ARPA per il programma ecosistemi e biodiversità; Obiettivi

  45. Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità • I partecipanti al corso hanno prodotto delle proposte progettuali, condivise e definite in sinergia, in previsione di una continuità progettuale di ARPA Sicilia sui temi della Biodiversità. Risultati

  46. Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità • Il Tema prodotto da uno dei gruppi di lavoro, “Costruiamo la mappa dell’Isola della Biodiversità”, è stato portato avanti e brillantemente realizzato dalla Provincia Regionale di Agrigento, e per essa dal Laboratorio provinciale InFEA; • E’ stato presentato a Durban, in Sudafrica, al congresso mondiale di Educazione Ambientale Risultati

  47. Conoscenza, gestione e monitoraggio della biodiversità Altre proposte progettuali nate dal corso sono: • “Biodiversità e Cultura” – creazione di percorsi stagionali • - “Un Giardino per la vita” - “giardini botanici” per il recupero della conoscenza, dell’uso e della coltivazione delle piante officinali locali Risultati

  48. Principale Materiale informativo, educativo e didattico • Diario Natura dei Junior Ranger; • Schede didattiche Junior Ranger; • Stagionario; • Sillabario della biodiversità;

  49. E’piu’ importante volare leggeri come una rondine che come una piuma Paul Valery

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