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Metodologia del Rapporto Medico-Paziente

Metodologia del Rapporto Medico-Paziente. Prof. Anna M. Fogliani. ampliare il concetto di malattia in medicina.

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Metodologia del Rapporto Medico-Paziente

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Presentation Transcript


  1. Metodologia del Rapporto Medico-Paziente Prof. Anna M. Fogliani

  2. ampliare il concetto di malattia in medicina • L’introduzione delle Scienze Umane negli studi di Medicina, dovrebbe fornire quella seriedi conoscenze, atteggiamenti e di capacità operative che consentono di ampliare il concetto di malattia in medicina. Prof. Anna M.Fogliani

  3. La relazione Medico-Paziente • Come vuoi diventare un bravo medico? • Perché alcuni medici • sono più efficaci di altri? Prof. Anna M.Fogliani

  4. acquisire un modello • Per acquisire un modello, che manca nella formazione del medico italiano, è necessario impostare una psicologia medica centrata essenzialmente sul medico: Prof. Anna M.Fogliani

  5. Il Vecchio Modello Medico Gestione della malattia Trattamento dei sintomi • Il medico è colui che guariscein una relazione di co-dipendenza • Educa secondo una ristretta e limitata prospettiva • Sopratutto prescrive medicine • Interviene sulle parti “danneggiate o malate” Prof. Anna M.Fogliani

  6. Terapia:“Sostenere, sorreggere qualcuno” • Una relazione clinica centrata sull’ascolto-comprensione-aiuto di una persona sofferente • una relazione che viene prolungata e specificamente modulata per un miglioramento del soggetto e per una reciproca soddisfazione. Prof. Anna M.Fogliani

  7. Dalla Co-dipendenza Alla partnership Migliorare la Relazione Medico-Paziente Prof. Anna M.Fogliani

  8. Nuovo Modello Olistico • Il trattamento è di carattere preventivo otre che terapeutico • Il medico conduce il paziente all’interno della relazione di partnerschip • Gli approcci educativi si estendono anche nell’ambito della nutrizione e dei modelli di vita Prof. Anna M.Fogliani

  9. Nuovo Modello Olistico • Non solo farmaci ma anche rimedi naturali e diete specifiche • Il trattamento è rivolto all’intera persona: corpo, mente e spirito Prof. Anna M.Fogliani

  10. La Relazione Medico-paziente • E’ la componente chiave di una buona pratica clinica Prof. Anna M.Fogliani

  11. Prestare Attenzione alla Qualità del Rapporto • Può portare ad elevare significativamente il grado di soddisfazione del paziente • Ed anche il grado di soddisfazione del medico Prof. Anna M.Fogliani

  12. Se il trattamento non viene seguito, ovviamente, non sarà efficace Se i farmaci non sono assunti, non avranno effetto Se il paziente non si presenta agli appuntamenti la cura si interrompe In larga misura è la qualità del rapporto che determina questi comportamenti di “aderenza o rifiuto al trattamento” Attenzione alla Qualità del Rapporto Prof. Anna M.Fogliani

  13. Perché è tanto importante la relazione medico-paziente? • Il paziente si reca dal medico perché ritiene di avere un problema (patologia) che il medico potrà risolvere. • Questo problema di rado è “puramente” biologico. Prof. Anna M.Fogliani

  14. Perché è tanto importante la relazione medico-paziente? • Anche se qualcuno va ad una visita medica solo per un mal di gola è sicuramente presente anche qualche altro fattore (di lavoro, familiare ecc.) che lo ha spinto alla consultazione. Prof. Anna M.Fogliani

  15. Perché È Importante La Relazione Medico-paziente • Tutte le cure mediche passano attraverso la relazione medico-paziente • La natura (migliore o peggiore) della relazione determina il grado di partecipazione del paziente • La relazione M-P è il maggiore determinante della soddisfazione del paziente • Anche l’esito di ciascun caso dipende, in parte, da un ottimale relazione M-P Prof. Anna M.Fogliani

  16. Negoziazione Il paziente ha diritto di negoziare Il paziente è più informato sui propri diritti La soddisfazione del paziente viene misurata Si valutano gli esiti e le quote di morbidità Prof. Anna M.Fogliani

  17. Problemi Con I Pazienti • Soltanto il 50% dei pazienti aderisce alla prescrizione • Il Doctor-shopping è presente nel 40% • Insoddisfazione del paziente si osserva soprattutto per le informazioni ricevute • Nei pazienti cronici esiste una relazione positiva tra: • Informazioni ricevute • Relazione medico paziente • Qualità della vita Prof. Anna M.Fogliani

  18. Per una ottimale Relazione Medico-paziente è imprescindibile: • Stabilire le preferenze del paziente • Identificare le vere ragioni della consultazione • Scoprire se ve ne sono altre oltre quelle riferite • Fare in modo che il paziente partecipi alla progettazione della terapia Prof. Anna M.Fogliani

  19. Fattori Contestuali che il paziente dovrebbe raggiungere • Dignità: trattati come persone e non pazienti • Autonomia: diventare capaci di scegliere per se stessi • Fiducia nel medico • Rapidità di accesso alle cure • Qualità dei servizi di base (pulizia, vitto ecc.) • Accesso agli interventi sociali di supporto Prof. Anna M.Fogliani

  20. Sempre - Spesso – Qualche - Volta - Mai • Quanto spesso il paziente viene informato su possibili cure alternative? • Quanto spesso il paziente è consultato circa le sue preferenze nell’opzione di trattamenti diversi? • Quanto spesso il paziente è informato e da il proprio consenso prima di esami e trattamenti? Prof. Anna M.Fogliani

  21. Una relazione medico-paziente sufficientemente buona • Non può prescindere dal livello di competenza raggiunto dal medico, circa i dinamismi interpersonali, psicologici, che intervengono, definiscono ed influenzano la qualità del rapporto medico-paziente, Prof. Anna M.Fogliani

  22. consapevolezza di se stessi • una formazione psicologica che riguardi, non acquisizioni nozionistiche sui vari tipi psicologici di pazienti, ma consapevolezza di se stessi e della propria interiorità; • La propria interiorità, al di là di ogni intenzione e spesso al di là di ogni coscienza, viene messa in giuoco quando il medico si occupa dei suoi pazienti. Prof. Anna M.Fogliani

  23. L’Ascolto attivo • E, un aspetto della relazione che va decisamente sottolineato. • Durante il colloquio occorre permettere che il paziente racconti la storia della sua malattia, esprimendosi con parole proprie • Favorendo le pause e ponendo durante l’intervista sia domande aperte che chiuse Prof. Anna M.Fogliani

  24. La comunicazione non verbale • La comunicazione non verbale, quando è efficace, aiuta a creare un contesto di supporto che rende il paziente confortato, preso sul serio, e sicuro. Prof. Anna M.Fogliani

  25. Ad esempio un frequente contatto visivo, pause di silenzio possono migliorare il colloquio Prof. Anna M.Fogliani

  26. Le aspettativeIl medico e il paziente possono incontrarsi avendo in mente aspettative differenti • L’aspettativa del medico può essere quella di fare accettare al paziente una diagnosi di disturbo funzionale così che il paziente imparari a gestire i suoi sintomi • Mentre il paziente può incontrare il medico per ottenere una precisa diagnosi, una cura, e la rassicurazione che non ha una patologia grave Prof. Anna M.Fogliani

  27. Perciò è importante che sia il medico che il paziente siano chiari all’inizio della consultazione • In particolare il medico può stimolare il paziente ad esplicitare: Cosa pensa che gli stia succedendo, quali sono le sue preoccupazioni e paure, e cosa si aspetta da lui. Prof. Anna M.Fogliani

  28. Empatizzare • Il medico dovrebbe conoscere la difficoltà del paziente nel gestire il proprio disturbo, dovendo continuare a mantenere il suo ruolo nel lavoro e in famiglia e la difficoltà ad ammettere il proprio malessere a se stesso e agli altri. Alcune situazioni possono essere imbarazzanti da riferire. Prof. Anna M.Fogliani

  29. Empatizzare • Empatizzare significa mostrare di comprendere il dolore e il disturbo del paziente mantenendo nel contempo una posizione obiettiva e da osservatore. • È per questo che il medico deve riconoscere questi sentimenti senza dare giudizi personali o proporre facili soluzioni Prof. Anna M.Fogliani

  30. E’ sopratutto il medico che dovrà tener conto delle passate esperienze e dello stile di vita del paziente per proporgli un trattamento compatibile con questi fattori • Educare il paziente attraverso l’informazione è cruciale in un buon rapporto medico-paziente Prof. Anna M.Fogliani

  31. Educare il paziente • Educare il paziente prevede un dialogo in cui il medico elicita i pensieri, sentimenti e credenze del paziente e successivamente da nuove informazioni che soddisfino i bisogni e l’interesse del paziente Prof. Anna M.Fogliani

  32. Educare il paziente • Anche dare materiale illustrativo e scritto può incrementare le informazioni del medico durante la consultazione. Prof. Anna M.Fogliani

  33. Rassicurare? • Identificare e riconoscere la preoccupazione e il malessere senza dargli false rassicurazioni può essere di maggiore aiuto al paziente • Spesso la cosa più importante per il paziente è avere la sensazione che il medico gli crede, crede che il suo disturbo è reale e non “nella sua immaginazione” Prof. Anna M.Fogliani

  34. Convergere sul Piano Terapeutico • Completata la visita medica e l’esame fisico, medico e paziente devono convergere sul piano di trattamento. Prof. Anna M.Fogliani

  35. Il paziente coinvolto nel proprio piano terapeutico tende a sentirsi meglio e imara a gestire i propi sintomi. E’ sopratutto il medico che dovrà tener conto delle passate esperienze e dello stile di vita del paziente per proporgli un trattamento compatibile con questi fattori Convergere sul Piano Terapeutico Prof. Anna M.Fogliani

  36. Responsabilizzare il Paziente • Il paziente deve sapere che ha un ruolo importante nel gestire il suo disturbo, i suoi sintomi e la sua terapia. • Occorre spostare dal medico al paziente la responsabilità della gestione del dolore e dei sintomi • Il paziente deve prendere consapevolezza del suo ruolo nella “cura” che sta seguendo. Prof. Anna M.Fogliani

  37. Evitare gli eccessi di richiesta Il paziente • può mostrarsi pieno di richieste, • può mostrarsi dipendente, o a volte • può mostrarsi ostile. Prof. Anna M.Fogliani

  38. Evitare gli eccessi di richiesta • E’responsabilità del medico che questi comportamenti non diventino eccessivi. Prof. Anna M.Fogliani

  39. Evitare gli eccessi di richiesta • Il medico può ricevere richieste assurde dal paziente, può essere tempestato di telefonate, o richieste di farmaci non appropriati, Prof. Anna M.Fogliani

  40. Evitare gli eccessi di richiesta • Le frequenti telefonate, • le chiamate non programmate e • le aspettative non realistiche, • alcuni pazienti riversano solo sul medico la responsabilità della propria cura. Prof. Anna M.Fogliani

  41. Evitare gli eccessi di richiestastabilire dei “limiti” • Per ottenre questo occorre stabilire dei “limiti” in merito e dare delle indicazioni precise ed appropriate sul come è possibile contattare il medico Prof. Anna M.Fogliani

  42. Evitare gli eccessi di richiestastabilire dei “limiti” Se non si stabiliscono presto e bene i limiti, l’escalation di richieste del paziente possono sfociare anche in comportamenti ostili ed impulsivi Prof. Anna M.Fogliani

  43. Stabilire i “limiti” • Il medico stabilisce i limiti per i pazienti in maniera non frustrante. • Una scheda riassuntiva della visita con la data del successivo appuntamento può soddisfare il paziente e aiutare il medico nello stabilire i limiti entro i quali, se necessario, può essere contattato in altri momenti Prof. Anna M.Fogliani

  44. L’Abuso sul Paziente

  45. ABUSO FISICO • Atti, procedure, o omissioni che hanno un impatto fisico • ABUSO VERBALE • Prendere in giro, ridicolizzare, deridere, rimproverare. • Espressioni volgari • Discredito diretto o indiretto della nazionalità d’origine, della religione, razza, colore, sesso, età o handicap fisico. Prof. Anna M.Fogliani

  46. Estorsione finanziaria • Usare l’inganno, informazioni scorrette, esagerazione, raggiri o falsità per estorcere danaro o beni materiali del paziente • Abuso sessuale o molestie sessuali • Azioni, parole, o allusioni di natura sessuale che sono offensive o minacciose. Prof. Anna M.Fogliani

  47. Sospettare di abuso sul paziente quando • Si osservano insoliti ed inspiegabili lividi, ustioni, etc., • E’ chiara la mancanza o la riduzione del livello di cura che abitualmente viene prestato • Lo stesso paziente accenna, anche se non lo dichiara apertamente, che l’abuso ci può essere. Prof. Anna M.Fogliani

  48. Comportamento corretto e obbligatorio di chi si accorge di abuso sul paziente • Chi osserva abuso sul paziente ha l’obbligo di segnalare prontamente l’accaduto al dirigente del servizio • La mancata segnalazione può esitare in provvedimenti disciplinari per l’osservatore dell’abuso che non ha riferito l’accaduto Prof. Anna M.Fogliani

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