1 / 17

LA SCOPERTA DELLE PARTICELLE SUBATOMICHE Laboratorio di Fisica Nucleare Prof. E. Maina

LA SCOPERTA DELLE PARTICELLE SUBATOMICHE Laboratorio di Fisica Nucleare Prof. E. Maina. Specializzande: Bertolina Lucia Di Maggio Luisa Ferrari Trecate Irene. Contesto Classe 5 a di liceo scientifico con programma PNI. Tempi

gaius
Télécharger la présentation

LA SCOPERTA DELLE PARTICELLE SUBATOMICHE Laboratorio di Fisica Nucleare Prof. E. Maina

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LA SCOPERTA DELLE PARTICELLE SUBATOMICHE Laboratorio di Fisica Nucleare Prof. E. Maina Specializzande: Bertolina Lucia Di Maggio Luisa Ferrari Trecate Irene

  2. Contesto • Classe 5a di liceo scientifico con programma PNI • Tempi • 6 ore di lezione: 4 per poter spiegare adeguatamente i concetti prefissati • 2 ore da dedicare alle letture proposte • Metodologia • Lezioni a carattere frontale. • Lezione a carattere dialogato • Lavori di gruppo.

  3. Prerequisiti Prerequisiti matematici §        Il calcolo algebrico §        I logaritmi e le funzioni esponenziali §        Il calcolo delle derivate Prerequisiti fisici §        Le leggi del moto di Newton §        La legge di conservazione della quantità di moto §        La legge di conservazione dell’energia §        La forza elettrica e il campo elettrico §        La forza magnetica e il campo magnetico §        Il moto delle particelle cariche §        Lo spettro elettromagnetico e le sue radiazioni Prerequisiti chimici §        Gli isotopi §        Le reazioni chimiche e il loro bilanciamento §        La massa atomica

  4. Obiettivi Obiettivi generali §        Conoscere aspetti di storia della fisica atomica §        Capire che la fisica non è una scienza immutabile ma una scienza in continua evoluzione e aggiornamento §        Conoscere le basi sperimentali dei vari concetti fisici presentati §        Leggere, capire ed interpretare testi di fisica in lingua originale (lingua inglese) Obiettivi specifici §        Conoscere le basi sperimentali e teoriche che portano alle scoperte degli elettroni, del nucleo atomico, dei protoni e dei neutroni. §        Conoscere i dettagli delle varie scoperte presentate, riuscendo a coglierne gli aspetti essenziali. §        Conoscere e capire le conseguenze delle scoperte presentate, dando loro il giusto peso nella storia della fisica. §        Analizzare articoli scientifici originali, cogliendone i punti essenziali e capendo come si strutturavano le ricerche scientifiche di inizio 1900.

  5. Collegamenti interdisciplinari Lettura di testi di fisica originali in collaborazione con il docente di lingua inglese Materiale e sussidi Il libro di testo adottato Schede preparate dal docente Le letture dei testi originali Valutazione Questionario, della durata di un’ora, inerente gli argomenti trattati e le letture storiche presentate, anche con domande in lingua inglese

  6. Presentazione dell’argomento L’unità didattica che tratteremo, sviluppata seguendo una linea guida di tipo storico  cronologico, tocca i seguenti punti: o       La scoperta dell’elettrone o       La scoperta del nucleo o       I numeri atomici o       La scoperta del protone o       La scoperta del neutrone

  7. LA SCOPERTA DELL’ELETTRONE ( J. J. Thomson ) Nel tubo a raggi catodici le particelle passano attraverso una regione di deflessione L1, in cui sono soggette a forze elettriche o magnetiche, agenti ad angolo retto rispetto alla loro direzione originale, e che poi passano attraverso una regione di drift L2, in cui si muovono liberamente fino ad urtare il fondo del tubo: quando urtano il fondo appare un alone luminoso. La formula ricavata risulta essere: = al fondo del tubo Massa del raggio × (velocità del raggio)2 Deflessione dei raggi Forza sul raggio × L1 × L2

  8. Introducendo un campo elettrico Deflessione dei raggi Carica del raggio × × L1 × L2 = dovuto ad Massa del raggio × (velocità del raggio)2 Introducendo un campo magnetico Deflessione dei raggi Carica del raggio × × L1 × L2 = dovuto a Massa del raggio × velocità del raggio

  9. Deduced Deduced ratio ofGas in velocity particlecathode- Material Electric Electric Magnetic Magnetic of ray mass ray of field deflection field deflection particles to chargetube cathode (N/C) (m) (Niamp.m) (m) (mlsec) (kgIC) Air Aluminum 1.5 x 104 0.08 5.5 x 10-4 0.08 2.7 x 107 1.4 x 10-11 Air Aluminum 1.5 x 104 0.095 5.4 x 10-4 0.095 2.8 x 107 1.1 x 10-11 Air Aluminum 1.5 x 104 0.13 6.6 x 10-4 0.13 2.2 x 107 1.2 x 10-11 Hydrogen Aluminum 1.5 x 104 0.09 6.3 x 10-4 0.09 2.4 x 107 1.6 x 10-11 Carbon dioxide Aluminum 1.5 x 104 0.11 6.9 x 10-4 0.11 2.2 x 107 1.6 x 10-11 Air Platinum 1.8 x 104 0.06 5.0 x 10-4 0.06 3.6 x 107 1.3 x 10-11 Air Platinum 1.0 x 104 0.07 3.6 x 10-4 0.07 2.8 x 107 1.0 x 10-11

  10. Rapporto calore – carica elettrica Calore ½  massa  (velocità)2 = Carica depositata Carica elettrica delle particelle Gas in cathode Measured ratio Mass x Velocity Deduced Deduced ray tube of heat energy Electric charge velocity mass/charge to charge deposited (Kg M/sec C) (m/sec) ratio (J/C) (Kg/C) Tube 1: Air 4.6 x 103 2.3x 10-4 4x 107 0.57x 10-11Air 1.8 x 104 3.5 x 10-4 108 0.34x 10-11Air 6.1 x 103 2.3 x 10-4 5.4x 107 0.43x 10-11Air 2.5 x 104 4.0 x 10-4 1.2x 108 0.32x 10-11Air 5.5 x 103 2.3 x 10-4 4.8x 107 0.48x 10-11Air 104 2 .85x 10-4 7x 107 0.4x 10-11Air 104 2.85 x 10-4 7x 107 0.4x 10-11Hydrogen 6 x 104 2.05x 10-4 6x 107 0.35x 10-11Hydrogen 2.1 x 104 4.6 x 10-4 9.2x 107 0.5x 10-11Carbon dioxide 8.4 x 103 2.6 x 10-4 7.5x 107 0.4x 10-11Carbon dioxide 1.47 x 104 3.4 x 10-4 8.5x 107 0.4x 10-11Carbon dioxide 3 x 104 4.8 x 10-4 1.3x 108 0.39x 10-11

  11. LA SCOPERTA DEL NUCLEO ( E. Rutherford) Esperienza con Geiger e Marsden dello scattering  (1911)

  12. I NUMERI ATOMICI E. Rutherford (1911)

  13. H. G. Moseley (1913)

  14. LA SCOPERTA DEL PROTONE (E. Rutherford) 7N14 + 2He48O17 + 1H1

  15. LA SCOPERTA DEL NEUTRONE (J. Chadwick) Problema: se l’atomo è fatto solo da protoni ed elettroni, come mai A > Z, ad eccezione dell’idrogeno? I. Curie e F. Joliot

  16. J. Chadwick (1932) Velocità Velocità iniziale Peso atomico raggio rinculo raggio Peso atomico raggio + Peso atomico nucleo di = 2 del 

  17. neutrone protone v’ vp Vp=0 v Calcolo della massa del neutrone paraffina a partire da: si ricava:

More Related