1 / 53

LE COMPETENZE ESPERTE DEGLI INFERMIERI

LE COMPETENZE ESPERTE DEGLI INFERMIERI. Ferrara, 12 Ottobre 2013. La gestione dei pazienti dializzati portatori di FAV (fistola artero - venosa) e CVC ( catetere venoso centrale) in regime di ricovero in settore non specialistico o a domicilio. Roberta Toschi. Paziente in dialisi.

galeno
Télécharger la présentation

LE COMPETENZE ESPERTE DEGLI INFERMIERI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LE COMPETENZE ESPERTE DEGLI INFERMIERI Ferrara, 12 Ottobre 2013

  2. La gestione dei pazienti dializzati portatori di FAV (fistola artero - venosa) e CVC (catetere venoso centrale) in regime di ricovero in settore non specialistico o a domicilio Roberta Toschi Ferrara 12/10/2013

  3. Ferrara 12/10/2013

  4. Paziente in dialisi Persona che in seguito a patologia renale acuta ( AKI ) o cronica progressiva ( CKD ) subisce la perdita temporanea o permanente della funzionalità renale e necessita di trattamento sostitutivo Ferrara 12/10/2013

  5. Trattamento sostitutivo TEMPORANEO • Emodialisi (HD) PERMANENTE • Dialisi peritoneale(PD) • Emodialisi(HD) • Trapianto di rene Ferrara 12/10/2013

  6. DIALISI = PROCEDIMENTO GRAZIE AL QUALE LE SOSTANZE CHE SI ACCUMULANO NEL SANGUE DEL PAZIENTE UREMICO PASSANO, ATTRAVERSO UNA MEMBRANA SEMIPERMEABILE, A UNA SOLUZIONE, DETTA SOLUZIONE DIALIZZANTE, E CON ESSA ALLONTANATE Ferrara 12/10/2013

  7. Perché parliamo di Emodialisi? Pazienti in HD 90.5% Pazienti in PD 9.5% Ferrara 12/10/2013

  8. Il primo trattamento di dialisi sull’uomo 1924 George Haas a Giessen effettua la prima dialisi nell’uomo utilizzando tubi in celloidina con superficie totale di 1.5-2.1 m2. Ferrara 12/10/2013

  9. EMODIALISI Ferrara 12/10/2013

  10. Monitor durante la seduta dialitica Ferrara 12/10/2013

  11. EMODIALISI L’Emodialisi è una terapia sostitutiva della funzionalità renale, che si avvale della circolazione extracorporea. Le principali funzioni dell’emodialisi sono: • depurare il plasma dalle tossine azotate presenti in elevate concentrazioni nel paziente uremico; • ripristinare l’equilibrio idro-elettrolitico ed acido-base dell’organismo. Ferrara 12/10/2013

  12. Emodialisi…curiosità …Durante la seduta dialitica il flusso sangue, da e per il filtro dializzante, è continuo e con una portata media di 300 ml/min. Nelle 4 ore di seduta si ha un passaggio globale di 70-80 litri di sangue e quindi i 5 litri medi di ogniorganismo passano nel filtro per 15 volte!!! Per questa ragione l’accesso vascolare deve avere particolari caratteristiche di flusso e portata… Ferrara 12/10/2013

  13. ACCESSI VASCOLARI • FISTOLA ARTEROVENOSA FAV Connessione chirurgica ( shunt ) tra un’arteria e una vena o protesica per ottenere un flusso ematico adeguato al trattamento dialitico • CVC per HD temporaneo ( max 20/30 giorni ) permanente o a lungo termine ( senza limite di tempo ) Ferrara 12/10/2013

  14. IL CONFEZIONAMENTO DELLA FAV….. ….portala vena a ricevere sangue arterioso, aumentando la sua portata ematica di circa 10 volte. Le pareti della vena aumentano di spessore ed aumenta il calibro del vaso, permettendo, nella maggior parte dei casi, un flusso superiore ai 300 ml/min. Ferrara 12/10/2013

  15. Fistola Artero Venosa Ferrara 12/10/2013

  16. CVC PER EMODIALISI Il cateterismo venoso centrale temporaneo ( sedi elettive femorale o giugulare ) è utilizzato nei pazienti affetti da IRA che necessitano di un’emodialisi urgente o nei pazienti affetti da IRC, quando si verifica un malfunzionamento dell’accesso vascolare permanente. Il cateterismo venoso centrale permanente (tunnellizzato), è utilizzato nei pazienti affetti da IRC in trattamento emodialitico cronico. Ferrara 12/10/2013

  17. CVC PER EMODIALISI Ferrara 12/10/2013

  18. PAZIENTE IN DIALISI • Perdita di una funzione vitale • Alterazione dello schema corporeo (FAV/CVC) • Dipendenza dalla macchina per la sopravvivenza ( trattamento trisettimanale per 4 o più ore ) • Obbligo a restrizioni alimentari • Limitazioni nei rapporti sociali ( lavoro, vacanze, hobby ) • Alterazioni della sfera sessuale Ferrara 12/10/2013

  19. PAZIENTE IN DIALISI • Pluripatologiedi base : diabete, cardiopatie, ipertensione, etc. • Patologie correlate : neuropatia uremica, iperparatiroidismo, squilibri elettrolitici. • Complicanze intradialitiche: ipo o ipertensione, crampi intensi, collasso,nausea e vomito,febbre,etc. Ferrara 12/10/2013

  20. Pazienti dializzati • sempre più anziani (attualmente l’età media è intorno ai 70 anni) • sempre più numerosi, soprattutto nelle fasce di età più avanzata ( > 65 aa. ) • sempre più comorbidi (soprattutto diabetici, cardiopatici e vasculopatici) • sempre più soggetti a ricoveri ospedalieri per riacutizzazione delle patologie di base • necessitano di una sempre più attenta ed efficace gestione della seduta extracorporea Ferrara 12/10/2013

  21. INFERMIERE DI DIALISI • Corretta applicazione del piano di trattamento dialitico ( prescrizione medica ) • Corretta pianificazione e gestione della seduta dialitica • Corretta gestione delle tecnologie • Presa in carico globale del paziente Ferrara 12/10/2013

  22. RIDURRE LA SINTOMATICITÀDELLA DIALISI Ferrara 12/10/2013

  23. Governare la complessità assistenziale COME? Pazienti provenienti dal domicilio Pazienti ricoverati Ferrara 12/10/2013

  24. Pazienti provenienti dal domicilio Infermiere di dialisi e percorsi clinico assistenziali: • PCA per lista trapianto • PCA per trasferimenti e dialisi vacanze • PCA per TAO • PCA per consulenze/diagnostica Ferrara 12/10/2013

  25. Pazienti ricoverati in settore non specifico Partendo dalla riflessione che il paziente emodializzato non è solo “NOSTRO” , ma frequentemente diventa un paziente anche di altre figure professionali sanitarie e che ha sempre più bisogno oltre che della seduta di dialisi di esami diagnostici, ricoveri e/o consulenze specialistiche per le comorbiditàpresenti………………………………… INTEGRAZIONE PROFESSIONALE e DOCUMENTALE Ferrara 12/10/2013

  26. Presa in carico integrata Ospedale – Centro Dialisi Integrazione professionale • Corsi di formazione • Materiale da lasciare in reparto (poster) • Consulenza infermieristica Integrazione documentale • Cartellino identificativo del paziente dializzato • Scheda di valutazione assistenziale integrata • Modulo sinottico della seduta dialitica Ferrara 12/10/2013

  27. CORSODialogo sul paziente emodializzato • Rivolto ai colleghi di reparti e servizi dei 9 ospedali AUSLBO e Centro INAIL Vigorso • 20 edizioni • Ottimo gradimento e ritorni positivi • Produzione di materiale informativo Ferrara 12/10/2013

  28. Contenuti formativi • Gestione degli accessi vascolari • Indicazioni assistenziali sulla preparazione alle principali tecniche diagnostiche • Indicazioni dietetiche Ferrara 12/10/2013

  29. Gestione FAV …QUALI PRECAUZIONI ADOTTARE PER SALVAGUARDARE LA DURATA E LA FUNZIONALITA’ DELLA FISTOLA ARTERO- VENOSA? Ferrara 12/10/2013

  30. E’ FONDAMENTALE: • Non utilizzare la FAV per eseguire prelievi ematici e/o per infondere liquidi e/v. • Non utilizzare il braccio dove è • presente la FAV per rilevare la • pressione arteriosa. Ferrara 12/10/2013

  31. E’ FONDAMENTALE… • Evitare di posizionare il paziente • sull’arto dov’è la fistola. • Rimuovere indumenti con maniche • strette, orologi o bracciali sopra la fistola. • Controllare il buon funzionamento della • fistola rilevando il trillo, l’assenza di questo • deve essere segnalata tempestivamente • al centro dialisi. Ferrara 12/10/2013

  32. E’ FONDAMENTALE • Riportare e segnalare al centro dialisi eventuali segni di infezione. • Garantire l’igiene del braccio della • FAV. • Nella deambulazione evitare di • sostenere il paziente dal braccio • portatore di FAV. Ferrara 12/10/2013

  33. Nei giorni interdialitici rimuovere le medicazioni apposte sopra i fori di puntura, proteggendosi con i DPI, perché potrebbero sanguinare. Ferrara 12/10/2013

  34. Gestione CVC …QUALI PRECAUZIONI ADOTTARE PER SALVAGUARDARE LA DURATA E LA FUNZIONALITA’ DEL CVC PER EMODIALISI? Ferrara 12/10/2013

  35. CVC PERMANENTI: Sono posizionati in vena giugulare e la punta pesca nella giunzione atrio cavale o direttamente in atrio (ALTO RISCHIO EMBOLICO !!!) Scorrono per alcuni centimetri nel sottocute, ove è stata allestita una tasca sottocutanea, ed emergono dalla cute nella regione sovramammaria. ( NON TRAZIONARE !!!) Sono muniti di una cuffia che funge da ancoraggio e da barriera meccanica alle infezioni. ( PROCEDURA STERILE DI MEDICAZIONE) Ferrara 12/10/2013

  36. CVC PERMANENTI CVC DI TESIO CVC ASH SPLIT Ferrara 12/10/2013

  37. MEDICARE IL CVC X HD?? Ferrara 12/10/2013

  38. Utilizzare il CVC X HD??? SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IN CASO DI REALE NECESSITA’ O EMERGENZA Ferrara 12/10/2013

  39. UTILIZZARE IL CVC… • Rimuovere l’eparina prima • dell’utilizzo • Non infondere soluzioni dense, • nutriz. parenterali ed emotrasfusioni • Dopo l’utilizzo effettuare un • lavaggio con 10 ml. di soluzione • fisiologica • Eparinare le branche con • la quantità specificata sul CVC Ferrara 12/10/2013

  40. PREPARAZIONE ESAMI STRUMENTALI • ECO PELVICA • COLONSCOPIA • RMN con MDC • TAC con MDC • CLISMA OPACO Ferrara 12/10/2013

  41. TERAPIA FARMACOLOGICA La terapiafarmacologica, integrataallaterapiadialitica, ne va a completareibenefici. I farmacipiùusatineipazienti in emodialisisono: • Antiipertensivi • Eritropoietina • Ferro • Vitamina D • Chelanti del fosforo • Chelanti del potassio Ferrara 12/10/2013

  42. TERAPIA FARMACOLOGICA • Attenzione alla TAO • Attenzione ai chelanti (Calcio Carbonato, Renagel, Maalox) da assumere prima o durante i pasti • Attenzione agli antipertensivi • Attenzione alle somministrazioni i.m. • Attenzione ai liquidi “nascosti” Ferrara 12/10/2013

  43. ALIMENTAZIONE DEL DIALIZZATO “Quello che è cibo per un uomo, è veleno per un altro” Lucrezio Ferrara 12/10/2013

  44. LIQUIDI L'introito giornaliero di liquidi nel paziente in dialisi non dovrebbe essere superiore a 500 cc, compresi caffè, thè o bevande varie.Limitare l’assunzione di brodi, passati, minestroni, ghiaccio e gelati, frutta molto acquosa (melone ed anguria). Ferrara 12/10/2013

  45. POTASSIO I pazientidializzatidevono evitarecibi con contenutodipotassioparticolarmenteelevato come fruttasecca, fruttaoleosa, succhidifrutta e ortaggi. Non sonodaconsumareisalidietetici (alto contenutodipotassio). Ferrara 12/10/2013

  46. PROTEINE In dialisiaumentailfabbisognoproteico in quantoilfiltrodidialisi non trattienegliaminoacidi, inoltrel’individuostessopresenta un maggiorcatabolismo. lIpazientedovrebbeassumerealmenounavolta al giorno proteine ad alto valorenutrizionale sotto forma di carne, pesce, pollame, uova o latticini. Ferrara 12/10/2013

  47. FOSFORO All’aumentato approvvigionamento proteico si accompagna automaticamente un maggiore introito di fosforo. L’eliminazione del fosforo con il rene artificiale è limitata, quindi si consiglia l’assunzione di farmaci chelanti che legano il fosforo a livello intestinale, o l’incremento farmacologico del calcio. Limitare latte e derivati, frutta secca e cacao. Ferrara 12/10/2013

  48. Scheda di Valutazione Assistenziale Condivisa Ferrara 12/10/2013

  49. CONSULENZA INFERMIERISTICA XXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX Ferrara 12/10/2013

  50. ULTIMA SFIDA PESARE LA COMPLESSITA’!! Ferrara 12/10/2013

More Related