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AREA SISTEMA PRODUTTIVO, LAVORO E WELFARE Settore Sviluppo Economico

AREA SISTEMA PRODUTTIVO, LAVORO E WELFARE Settore Sviluppo Economico. Milano in CIFRE. Dinamiche ed eccellenze produttive nell’area metropolitana milanese. Presentazione. Presentazione di Milano in CIFRE.

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AREA SISTEMA PRODUTTIVO, LAVORO E WELFARE Settore Sviluppo Economico

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Presentation Transcript


  1. AREA SISTEMA PRODUTTIVO, LAVORO E WELFARE Settore Sviluppo Economico Milanoin CIFRE Dinamiche ed eccellenze produttive nell’area metropolitana milanese

  2. Presentazione Presentazione di MilanoinCIFRE Rilanciare, partendo da Milano, azioni a sostegno dell’innovazione, della formazione, dello sviluppo occupazionale e produttivo, della competitività, quali fattori di crescita determinanti per il futuro del Paese, non solo in quei settori in cui il nostro territorio è già eccellente, ma soprattutto in nuovi ambiti strategici per il progresso, che permettano di creare nuovi talenti, nuove imprese e favorire investimenti nazionali e internazionali. Milano in CIFRE ha lo scopo di presentare il territorio dell’area metropolitana milanese ai potenziali investitori, agli operatori economici, ai cittadini offrendo una sintesi dei principali indicatori economici e sociali. Raccogliere e analizzare questi dati ci consente di ottenere una fotografia precisa del nostro territorio, non solo in termini di realtà economica, ma anche su aspetti che riguardano la qualità della vita, lo sviluppo sociale e la diffusione della conoscenza. Capire dove siamo oggi ci consente, inoltre, di evidenziare quello che ancora deve essere fatto per supportare il nostro territorio verso uno sviluppo costante e sempre più rispondente alle esigenze del mercato. Milano in CIFRE rappresenta un’analisi di rilievo e, al con-tempo, un’occasione preziosa per diffondere le realtà produttive e i servizi che caratterizzano il territorio della provincia di Milano. Paolo Giovanni Del Nero Assessore Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Milanoin CIFRE 1

  3. Indice Indice: Milanoin CIFRE 3

  4. La popolazione e il territorio dell’area metropolitana milanese Il territorio della provincia di Milano si è profondamente evoluto negli ultimi anni, dando vita ad un’unica area urbana sempre più estesa ed integrata, a seguito delle dinamiche demografiche e delle trasformazioni che - a partire dagli anni ’70 - ne hanno ridisegnato la mappa sociale ed economica. Con i suoi 3.151.667 abitanti distribuiti su un territorio di 1.578,9 Kmq, la provincia di Milano è una delle aree più popolose a livello europeo. E’ un’area ad elevata densità abitativa: con 1.996,12 abitanti per Kmq(di dieci volte superiore alla media nazionale), sebbene rappresenti solo il 7,22% del territorio regionale, copre ben il 32% dell’intera popolazione lombarda.  Con i suoi 3.151.667 abitanti la provincia di Milano è una delle aree più popolose a livello europeo Grafico: popolazione residente in provincia di Milano (Novembre 2009 - Novembre 2010) Fonte: ISTAT - Bilancio demografico mensile Milanoin CIFRE 4

  5. La composizione della popolazione milanese è contraddistinta da una netta prevalenza della compo-nente femminile che assomma complessivamente 1.628.373 unità, pari al 51,67% del totale [**]. Questo andamento delle dinamiche demografiche si riflette sull'evoluzione della dimensione dei comuni per numero di abitanti che vede assottigliarsi il numero dei comuni con meno di 5.000 residenti a favore di quelli di dimensione maggiore. Dei 134 Comuni che la compongono ben cinque superano i 50.000 abitanti[*]. Comuni della provincia di Milano per classe dimensionale. Anni 2008 - 2010[***] La popolazione della provincia di Milano è contraddistinta da una netta prevalenza femminile [*] Fonte: Istat, Bilancio Demografico mensile Novembre 2010 fine periodo [**] Fonte: ISTAT – Bilancio demografico mensile novembre 2010 fine periodo [***] Fonte: ISTAT - Bilancio demografico, anni vari Milanoin CIFRE 5

  6. La presenza straniera a Milano appare un fenomeno particolarmente consistente e in costante crescita. Complessivamente gli stranieri registrati presso le anagrafi dei comuni della provincia di Milano sono pari al 11,09% dell’intera popolazione, un fenomeno che appare però distribuito in misura molto disomogenea nel territorio provinciale, con una netta prevalenza del capoluogo e dei comuni ad esso più vicini [*]. Per quanto riguarda la struttura della popolazione per classi d’età, si può notare come le donne siano in media nettamente più anziane degli uomini, ma anche come il processo di invecchiamento demografico investa in realtà la popolazione nel suo complesso. Le fasce d’età ascrivibili alla popolazione anziana (over 60) sopravanzano infatti decisamente quelle relative ai più giovani sia per quanto riguarda le donne che gli uomini e anche nelle fasce centrali d’età, prevalgono nettamente le classi più mature [**]. La presenza straniera a Milano appare un fenomeno particolarmente consistente e in costante crescita [*] Fonte: Istat - Popolazione straniera residente in Italia, anni vari [**] Fonte: ISTAT – Popolazione residente per classi di età, anno 2010 Immagine: Archivio fotografico della Provincia di Milano Milanoin CIFRE 6

  7. L’area metropolitana di Milano rappresenta il principale crocevia nazionale di flussi economici e produttivi che garantiscono ampie opportunità ma pongono alcune sfide proprie delle aree urbane globali. Al contempo, il territorio dell’area metropolitana di Milano è per oltre il 50% (pari a 728,69 kmq) destinato ad utilizzo agricolo o forestale [**]. Il territorio dell’area metropolitana è per oltre il 50% destinato ad utilizzo agricolo o forestale [*] Fonte: Istat, Bilancio Demografico mensile Novembre 2010 fine periodo[**] Fonte: Provincia di Milano: Documento Strategico e Programma Sviluppo Turistico 2009 Milanoin CIFRE 7

  8. Il sistema del verde In provincia di Milano sono riconosciuti attualmente 16 Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (di cui 9 interprovinciali), che interessano complessivamente 40 comuni milanesi ed una superficie di circa 6.986 ettari. Altri 5 PLIS  sono ora interamente ricompresi nell'ambito territoriale della Provincia di Monza e Brianza [*]. [*] Fonte: Provincia di Milano - Sistema turistico metropolitano Immagine: Archivio fotografico della Provincia di Milano Milanoin CIFRE 8

  9. In provincia di Milano sono riconosciuti attualmente 16 Parchi Locali di Interesse Sovracomunale I Parchi locali riconosciuti interamente compresi nel territorio della Provincia di Milano  I Parchi locali interprovinciali [*] Fonte: Provincia di Milano - Sistema turistico metropolitano Milanoin CIFRE 9

  10. Il sistema delle infrastrutture VIABILITÀ e RETE FERROVIARIA La rete autostradale, che ha in Milano lo snodo più importante d’Italia, si sta adeguando a sostegno dei volumi di traffico diretti in città e dei nuovi collegamenti fra aree interne o attigue all’area metropolitana grazie ad alcuni interventi di grande portata: completamento della quarta corsia nel tratto Milano-Bergamo dell’autostrada A4 Torino-Trieste, realizzazione e progettazione di nuove arterie di comunicazione ad alta capacità tra Milano e le città della Lombardia (Pedemontana, Brebemi, Est-Est, Sistema di viabilità di accesso all’area Expo 2015). La sua storica posizione centrale rispetto ai flussi europei permette alla provincia di Milano di beneficiare di un sistema integrato e complesso di trasporti Immagine: Archivio fotografico della Provincia di Milano Milanoin CIFRE 10

  11. L’area metropolitana di Milano, e in generale della Lombardia, è connessa con il resto del mondo da un sistema integrato diquattro aeroporti internazionali: Malpensa, il City Airport di Linate, lo scalo di Bergamo - Orio al Serio, specializzato nei voli low cost e nel traffico merci, e l’aeroporto di Brescia Montichiari, il nuovo scalo che integra i low-cost e il traffico cargo regionale. Dalle aerostazioni di Malpensa, Linate, Orio al Serio e Brescia sono transitati nel 2010 oltre 34 milioni di passeggeri e oltre 500.000 tonnellate di merci [*]. 4 aeroporti internazionali [*] Fonte: ENAC - Dati traffico 2010 Immagine: INNOVATION FESTIVAL 2010,  concorso "Fotografa l'innovazione"  - Titolo: Passato e Presente - foto di Massimo Dallaglio Fonte: Regione Lombardia Milanoin CIFRE 11

  12. Lo snodo ferroviario di Milano rappresenta anch’esso un’intersezione fondamentale per i collegamenti con l’Europa del Nord e dell’Est. In pochi anni, il ruolo baricentrico di Milano rispetto alle grandi vie di comunicazione europee sarà ribadito e rafforzato con la costruzione del corridoio ferroviario 5, Kiev-Lisbona-Rotterdam, e della linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Roma-Nord Europa. Lo snodo ferroviario è fondamentale per i collegamenti con l’Europa Immagine : Stazione Centrale di Milano - foto di Cristina Terrusi Milanoin CIFRE 12

  13. Il sistema ferroviario, di cui  Milano costituisce un crocevia di importanza strategica è in fase di continuo potenziamento con linee ad Alta Velocità. Sono previsti in agenda investimenti per 27 miliardi: per il 2014 è prevista la consegna di 6 nuovi treni ad altissima velocità, insieme a un obiettivo di fatturato che, con le attività estere, punta a superare i 10 miliardi. Si prevede, inoltre, un’offerta ad hoc per le esigenze delle grandi aree metropolitane e il rilancio del trasporto merci. Affidabilità quindi, unita alla qualità, al continuo upgrading e flessibilità dell’offerta sono le parole chiave per una metropoli in cui le stazioni sono più di un luogo di passaggio, così come i treni sono più di un mezzo di trasporto.[**] Il sistema ferroviario, di cui  Milano costituisce un crocevia di importanza strategica è in fase di continuo potenziamento con linee ad Alta Velocità [**] Fonte: La Freccia – Mensile per i viaggiatori delle Ferrovie dello Stato ItalianeImmagine : Stazione Centrale di Milano - foto di Cristina Terrusi Milanoin CIFRE 13

  14. Il sistema del passante ferroviario permette l’integrazione tra le reti delle Ferrovie dello Stato, delle Ferrovie Nord Milano e delle tre linee della metropolitana e rappresenta pertanto un’infrastruttura determinante per il riordino del traffico. • Con oltre 300 km di linee, pari a circa il 2% della rete nazionale, l’attuale rete ferroviaria del territorio milanese collega capillarmente l’area metropolitana [***]. • La metropolitana di Milano, asse portante della locale rete di trasporti pubblici, si compone di tre linee (più due in fase di costruzione) per un'estensione complessiva di 74,6 km (la maggiore in Italia). La rete è gestita, insieme ai mezzi di superficie, dall'Azienda Trasporti Milanesi (ATM). L'intera rete è stata costruita dalla società Metropolitana Milanese S.p.A. (MM). Circa 50 km di rete si snodano attraverso il territorio comunale di Milano, mentre i restanti 26 raggiungono i comuni dell'hinterland. Il sistema del passante ferroviario permette l’integrazione tra le reti delle Ferrovie dello Stato, delle Ferrovie Nord Milano e delle linee della metropolitana [***] Fonte: Provincia di Milano, Relazione sullo stato dell’ambiente Immagine : ATM Milanoin CIFRE 14

  15. Il sistema economico Con le sue 284.846 imprese attive nel 2011, che costituiscono più del 34% delle imprese lombarde e più del 5% delle imprese italiane, l’area metropolitana di Milano è uno dei territori più ricchi ed economicamente sviluppati d’Italia [*]. Imprese attive in provincia di Milano per settore di attività La posizione geografica e il carattere della popolazione fanno da sempre della provincia di Milano una realtà economica dinamica [*] Fonte: Movimprese, I trimestre 2011 Milanoin CIFRE 15

  16. Il 2010 ha registrato una crescita dell’attività di interscambio estero Nel 2010 la ripresa dell’attività economica si è trasmessa con intensità differenziata ai settori del sistema economico locale: all’andamento positivo del valore aggiunto prodotto in provincia (+2,7%), hanno contribuito principalmente il settore manifatturiero (+7,7%) e i servizi (+1,7%), mentre è ancora negativo l’apporto delle costruzioni ( -2,1%).[**]. Il quadro macroeconomico dell’area Milanese per il 2010 registra, infine, una crescita dell’attività di interscambio estero con una notevole crescita sia delle importazioni che delle esportazioni. [**] Fonte: Camera di Commercio di Milano, Milano Produttiva 2011 Milanoin CIFRE 16

  17. Imprese per macrosettore 284.846 imprese attive nel 2011: suddivisioneper macrosettore [**] Fonte: Camera di Commercio di Milano, Milano Produttiva 2011 Milanoin CIFRE 17

  18. Import – Export: l’interscambio commerciale è cresciuto del 12,9% Il valore complessivo dell’interscambio commerciale milanese nel 2010 è cresciuto del 12,9%. I tassi di crescita di esportazioni (+12,8%) e importa-zioni (+13%) sono risultati sostanzialmente equi-valenti. Tali dati risultano leggermente inferiori alla media lombarda (+14,1% l’export e +19,5% l’import) e a quella dell’Italia settentrionale (+14,7% l’import e +20,3% l’export) e nazionale (+15,7% l’export e +22,6% l’import). Interscambio commerciale per area geografica Italiana (anni 2009-2010 – valori assoluti in euro e valori percentuali) La minore crescita rispetto alle altre parti del paese prese in esame è da considerare in un contesto che vede Milano rappresentare ben il 12% delle esportazioni nazionali e il 20% delle importazioni e si spiega con il fatto che nel 2009 l’economia milanese, pur riscontrando un drastico calo degli scambi commerciali, era riuscita a limitare i danni e a mantenere importanti quote di mercato. Il sistema economico milanese ha trovato nell’export una leva insostituibile per la ripresa dopo un biennio di intensa crisi. Nel 2010 le sue esportazioni sono cresciute verso tutti i principali mercati di sbocco, sia maturi sia emergenti, e in relazione a praticamente tutte le categorie merceologiche. Esse sembrano destinate ad aumentare anche nel biennio 2011- 2012. Fonte: elaborazione Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Istat Milanoin CIFRE 18

  19. Da un confronto con le province più industrializzate e con le aree distrettuali italiane emerge il peso assolutamente preponderante del sistema milanese, che si conferma nettamente in prima posizione sia per le importazioni sia per le esportazioni. Dai dati a disposizione si palesa con evidenza lo sforzo profuso dalle imprese per rispondere alle dinamiche che stanno mutando la struttura dell’economia mondiale e del sistema globale degli scambi. I termini del produrre e la divisione internazionale del lavoro stanno infatti cambiando di nuovo secondo i paradigmi di una “nuova globalizzazione”: i processi produttivi si frammentano ulteriormente in sequenze di compiti, sicché le catene del valore diventano sempre più globali e il commercio internazionale tende a mutare da “commercio di merci e beni completi” a “commercio di compiti e funzioni”. Il mutamento della composizione settoriale del sistema produttivo milanese si è accompagnato ad un altrettanto radicale cambiamento per quanto riguarda la natura del sistema imprenditoriale locale. Alle grandi imprese industriali che ne avevano costituito l’ossatura si è sostituito un reticolo estremamente fitto e integrato di piccole e piccolissime imprese che oggi rappresentano più del 90% del totale, a cui si affianca un numero limitato di medio - grandi aziende. Il sistema imprenditoriale è composto al 90% da piccole e piccolissime imprese Milanoin CIFRE 19

  20. Per contro, il settore dei servizi sta conoscendo un processo di segno opposto, che vede progressivamente affermarsi un numero sempre maggiore di grandi imprese, specie in alcuni comparti come quello della grande distribuzione, delle telecomunicazioni e della comunicazione. Negli ultimi anni, Milano ha inoltre consolidato la propria leadership nazionale nel campo della innovazione e delle tecnologie, anche in questo caso con un netto spostamento dalle attività manifatturiere a quelle di servizio. Negli ultimi anni, Milano ha inoltre consolidato la propria leadership nazionale nel campo dell’innovazione e delle tecnologie Immagine: Archivio fotografico della Provincia di Milano Milanoin CIFRE 20

  21. Industria manifatturiera Il 2010 si chiude per il manifatturiero milanese con un primo recupero delle posizioni perse a causa della recessione che ha investito il sistema industriale della provincia. Rispetto allo scorso anno, periodo in cui si è raggiunto il punto di massima flessione, la produzione industriale registra un incremento dell’attività (+6,8%) che si inserisce nel panorama di ripresa diffusa che ha caratterizzato l’industria nel resto del territorio regionale. La dinamica dei settori economici milanesi: l’industria manifatturiera Il dettaglio settoriale rivela che la siderurgia è il comparto che, in assoluto, ha ottenuto gli incrementi più rilevanti, sia sul piano produttivo sia su quello delle vendite realizzate (+7,3% e +12,3%). Analogamente, anche per le industrie della meccanica il 2010 si è rivelato un anno di crescita della produzione industriale e del fatturato (rispettivamente +4,8% e +8,2%) e nel medesimo solco si sono collocate le imprese afferenti al ramo dei mezzi di trasporto (rispettivamente +3,2% e +3%). Relativamente alle attività manifatturiere inserite nel sistema moda, si registra una netta affermazione delle imprese appartenenti al comparto del tessile (+6% e 7,7%) e delle pelli e calzature (+4,9% e +10,8%), mentre sono in pesante flessione sia la produzione sia il fatturato delle imprese dell’abbigliamento (-6,3% e -5,2%). Milanoin CIFRE 21

  22. 32.082 imprese manifatturiere Fonte: Movimprese – 1 trimestre 2011 Milanoin CIFRE 22

  23. Le attività industriali collegate al ciclo petrolchimico evidenziano una netta crescita dei volumi della produzione e delle vendite per il comparto della gomma-plastica (+4,4,% e +10,6%) e un lieve aumento produttivo (+0,4%) per le imprese del ramo chimico, tuttavia accompagnato da una netta progressione del fatturato (+9,2%). È positivo, inoltre, il posizionamento dei settori della carta-editoria e delle industrie alimentari, che conseguono degli incrementi apprezzabili di entrambe le grandezze (+2,7% e +6,4% nel primo caso e +3,3% e +4% nel secondo). Immagine: Archivio fotografico della Provincia di Milano Milanoin CIFRE 23

  24. Commercio al dettaglio Il quadro di ripresa di cui ha beneficiato il settore industriale non ha ancora esteso i suoi effetti al settore del commercio al dettaglio. L’erosione del reddito disponibile e le incertezze sulla situazione economica percepite dai consumatori si sono riflesse in una contrazione delle vendite della piccola e media distribuzione milanese. L’andamento complessivo del commercio al dettaglio in provincia di Milano (al netto della grande distribuzione organizzata) evidenzia quindi nel 2010 una nuova flessione del volume d’affari (-2,1%), superiore di sette decimi di punto rispetto al calo registrato nel territorio della Lombardia (-1,4%). La dinamica dei settori economici milanesi: il commercio al dettaglio e i servizi Servizi Il settore dei servizi archivia il 2010 con una performance meno negativa di quanto mostri il dato generale (-0,3%), soprattutto se confrontato con la contrazione subìta dal settore in ambito regionale(-0,7%). Tuttavia, l’anno appena trascorso è da considerarsi come un periodo ancora di transizione per le imprese del terziario milanese. Complessivamente, il settore ha beneficiato della ripresa dell’industria manifatturiera a cui è funzionalmente legato, sia sul piano delle classi dimensionali sia su quello dei comparti coinvolti. Milanoin CIFRE 24

  25. 207.124 imprese del terziario Fonte: Movimprese – 1 trimestre 2011 Milanoin CIFRE 25

  26. Artigianato Il comparto artigiano milanese conta oltre 67 mila aziende, che rappresentano il 23,7% dell’intero tessuto produttivo, una su quattro di quelle attive nella regione, ma appena il 4,6% del totale nazionale. Milano rimane comunque la provincia “meno artigiana” tra le lombarde, dove tali imprese invece superano ampiamente la quota del 30%, con picchi che toccano il 40% a Bergamo, Lecco e Como. La dinamica dell’ultimo anno mostra un settore “fermo” e tendenzialmente in difficoltà, che pare stia pagando in maniera più marcata gli effetti della crisi economica recente, anche se in realtà presenta bassi livelli di crescita già da diverso tempo. La dinamica dei settori economici milanesi: l’artigianato Fotografie di Cristina Terrusi Milanoin CIFRE 26

  27. L’osservazione della concentrazione delle imprese per settore mostra come in assoluto sia il terziario (commercio più servizi) quello prevalente, con quasi 28 mila unità (più del 40% del totale). Al suo interno, i segmenti più nutriti sono i trasporti, il magazzinaggio e i servizi pubblici, sociali e personali. Sommati insieme però il manifatturiero e le costruzioni raggruppano oltre il 57% delle imprese artigiane (38.376 unità). Relativamente alla forma giuridica, circa otto artigiani su dieci scelgono la ditta individuale; seguono le società di persona (18%) e infine le società di capitale, che rappresentano appena il 3% del totale. Nell’ultimo anno, in un quadro di assoluto immobilismo, l’andamento migliore è stato registrato dal settore edile (+0,8%), seguito dai servizi (+0,3%), al cui interno segnaliamo la crescita del segmento alberghi e ristorazione (+6%) e delle attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+5,6%). Presentano invece tassi di decrescita il manifatturiero (-0,9%), ma soprattutto il commercio (-2,6%). Il settore manifatturiero e le costruzioni raggruppano oltre il 57% delle imprese artigiane Milanoin CIFRE 27

  28. Trend congiunturale (variazioni percentuali anno 2010) Fonte: Camera di Commercio di Milano, Milano Produttiva 2011 Milanoin CIFRE 28

  29. Agricoltura Il settore agricolo, pur rivestendo nel panorama produttivo milanese un ruolo complessivamente marginale (com’è testimoniato dal valore aggiunto di questo comparto che pesa complessivamente lo 0,2% del totale provinciale, a fronte di un dato regionale dell’1,1% e del 2,1% a livello nazionale), resta un comparto importante in virtù del suo elevato grado di meccanizzazione e produttività. Esso si distribuisce in modo non uniforme nel territorio interessando principalmente l’Ovest, il Sud e in misura minore l’Est Milanese. Imprese creative Milano vanta inoltre una lunga tradizione per il ruolo di alcuni comparti produttivi che si collocano in una posizione di cerniera tra la produzione in senso stretto e i servizi, tra cui spiccano le attività connesse alla creatività (moda, design, pubblicità), e all’industria culturale e dello spettacolo, due ambiti economici in cui si raccolgono molte delle eccellenze di Milano. [Fonte: Camera di Commercio di Milano, Milano Produttiva 2011] La dinamica dei settori economici milanesi: l’agricoltura e le imprese creative Milanoin CIFRE 29

  30. Le eccellenze milanesi Milano è senza dubbio la capitale dell’industria creativa italiana: le imprese di design, moda, editoria, pubblicità , cinema e ICT sono famose non solo in Italia e in Europa ma attirano fruitori da tutto il mondo, dove rappresentano un  bacino straordinario di creatività, innovazione e rinnovamento tecnologico. L’industria creativa oggi si espande a tutti i settori: dalla moda, al design, alla comunicazione, alla net economy; rappresentando così la struttura portante e caratteristica di una  realtà produttiva che coinvolge tutta l’area milanese. Milano è la capitale dell’industria creativa italiana Immagine: INNOVATION FESTIVAL 2010,  concorso "Fotografa l'innovazione" Titolo:   Milano Via Procaccini - foto di Giulia Azzalini  Milanoin CIFRE 30

  31. I settori e gli addetti delle imprese creative Imprese creative e relativo numero di addetti Fonte: Elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al secondo trimestre 2010 Milanoin CIFRE 31

  32. Design Milano è considerata da tutto il mondo la capitale Europea del design. Il premio “Compasso d’Oro”, gli eventi della Triennale, con i suoi straordinari musei che ospitano i risultati di più di sessant’anni di design italiano, e il Salone del Mobile, sono solo alcuni degli innumerevoli aspetti di una solida e brillante industria creativa fermamente radicata nell’area milanese e che attrae costantemente l’attenzione a livello mondiale. Le eccellenze milanesi: design Immagine: Ex Spazio IAT – foto di Cristina Terrusi  Milanoin CIFRE 32

  33. Uno dei maggiori fattori di successo internazionale del design milanese è la sua connessione con il resto del territorio: Milano non ha solo facoltose università e vari istituti di formazione dedicati al design, ma ospita anche sedi di imprese, associazioni professionali, centri di ricerca di società estere e servizi connessi al settore. I campi in cui operano i professionisti del design milanese e lombardo sono:  Industrial designer che opera nella progettazione di prodotti, servizi e nella comunicazione di impresa; Communication designer che opera nel campo della grafica tradizionale, multimedialità fino ad includere fotografia, televisione e cinema; Interior designer che interviene nella trasformazione degli spazi interni ed esterni e si occupa di modifiche urbane; Fashion designer che opera nella vasta area di prodotti e accessori legati alla moda. Lo spirito creativo viene continuamente liberato, oggi, nei numerosi istituti presenti in città che includono, al primo posto, la facoltà di Design del ‘Politecnico di Milano’ e l’istituto Europeo del Design che rilascia ogni anno centinaia di diplomi a coloro che sono pronti a promuoversi per la scoperta di nuove idee nel contesto sociale ed economico di Milano dove finanza, moda, tecnologia e commercio hanno portato a conoscere la leadership di Milano in tutto il mondo globalizzato del terzo millennio. Uno dei maggiori fattori di successo internazionale del design milanese è la sua connessione con il resto del territorio Milanoin CIFRE 33

  34. Il sistema Moda Il sistema moda rappresenta ancora oggi l’industria milanese con la maggiore penetrazione e riconoscibilità globale. Gli operatori del settore moda hanno promosso nella città sinergie economico-produttive che hanno consolidato l’internazionalizzazione di Milano. La peculiarità dell’industria milanese della moda risiede Le eccellenze milanesi: il sistema moda nel fitto reticolo di imprese grandi e piccole e nelle vaste competenze creative e manageriali che interagiscono costan-temente a cavallo fra artigianato e innova-zione. Fotografia di Cristina Terrusi  Milanoin CIFRE 34

  35. Nessuna “maison”, sia essa nazionale o internazionale, avrebbe ragione d’esistere senza l’area espositiva nel famosissimo Quadrilatero della Moda che include le principali vie del Fashion milanese: via Monte Napoleone, via Sant’Andrea, via della Spiga e via Manzoni ospitano alcune delle principali aziende di moda come Armani, Trussardi, Krizia e Versace (per citarne alcuni). Recentemente Milano ha fatto buoni investimenti in competenze e professionalità nel settore della moda divenendo così una delle concorrenti all’altezza di Parigi e New York. Milano è riuscita a creare un sistema integrato di eventi e creatività che collega tutti i maggiori protagonisti della moda internazionale e che stimola continuamente questo settore dando vita a un calendario pieno di eventi che, periodicamente, trasformano la città in un’immensa passerella. Milano è riuscita a creare un sistema integrato di eventi e creatività che collega tutti i maggiori protagonisti della moda internazionale Milanoin CIFRE 35

  36. Tecnologia Nel corso degli ultimi anni la presenza delle imprese milanesi nel settore delle telecomunicazioni è radicalmente mutata, questo è dovuto al crescendo impetuoso ed inarrestabile delle attività connesse alla gestione dei servizi telefonici. La posizione di leadership di Milano nel settore è testimoniata dalla posizione di primato che le impresi milanesi detengono sia nel settore della telefonia fissa che di quella mobile, nonché nei servizi di internet. In questo panorama, una posizione centrale è detenuta ovviamente dal gruppo Telecom Italia – Tim, che ha a Milano la sua sede al pari di Vodafone, mentre il terzo gestore telefonico, Wind, ha in provincia un grosso insediamento produttivo. Fastweb, nata a Milano quasi dieci anni fa come operatore locale, si è affermata come il secondo operatore nazionale su rete fissa ed è stato il primo operatore che, puntando su tecnologie a banda larga, ha offerto servizi integrati voce-dati e video. La presenza di imprese ad alta tecnologia è alla base della capacità innovativa e della competitività dei sistemi economici e il territorio dell’area metro-politana milanese conferma questo dato. La provincia di Milano concentra da sola quasi il 20% di tutte le imprese ad alta tecnologia italiane, attive in particolare nei settori della produzione di beni e servizi ICT. Le eccellenze milanesi: tecnologia Milanoin CIFRE 36

  37. Milano è sede di imprese italiane leader globali nei settori ad alta tecnologia e dei quartieri generali italiani ed europei delle principali multinazionali dell’ICT, che hanno insediato sul territorio non solo centri direzionali, ma spesso unità produttive e di ricerca (Ibm, Microsoft, Oracle, Cisco, Sun, Hp, Nokia, Motorola, Samsung, Lg, Sap, ecc.). Milano è sede di imprese italiane leader globali nei settori ad alta tecnologia e dei quartieri generali delle principali multinazionali dell’ICT Immagine: INNOVATION FESTIVAL 2010,  concorso "Fotografa l'innovazione" Titolo:   Dove sei - foto di Anna Ambrosi Milanoin CIFRE 37

  38. Editoria e Media Centinaia tra le case editrici maggiori e minori hanno scelto, e continuano a scegliere il capoluogo Lombardo per le loro attività. Alcuni tra i più prestigiosi giornali sono nati nell’area milanese: Il Corriere della Sera, Il Sole 24ore, La Gazzetta dello Sport, Il Giornale, Il Giorno, Avvenire, Milano Finanza, Libero e molti altri. Milano è anche sede della Rizzoli, Mondadori, Feltrinelli, Ricordi e San Paolo, che hanno favorito la proliferazione di importanti riviste e pubblicazioni specializzate. Le eccellenze milanesi: editoria e Media Immagine: sede IlSole 24 ore - foto di Cristina Terrusi  Milanoin CIFRE 38

  39. Le più prestigiose facoltà universitarie ed istituti di formazione per il giornalismo di tutta Italia si trovano a Milano e rilasciano ogni anno molti futuri giornalisti. Questi istituti includono l’istituto Carlo De Martino, la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università Cattolica, la IULM e l’Università degli Studi di Milano. Ma l’informazione, oggi, non viaggia solo sulla carta stampata. Sede di gruppi multinazionali come RCS, Mondadori e Mediaset, Milano è infatti la capitale italiana dell'industria dei media. Per quanto riguarda il sistema televisivo, va rimarcato in primo luogo che quelli milanesi sono i principali network privati nazionali (Mediaset, SKY, MTV) e che a Milano la RAI ha il suo secondo centro di produzione nazionale. A questi vanno poi aggiungendosi una serie di reti televisive a scala locale e regionale, alcune delle quali hanno assunto posizioni di leadership all'interno dei circuiti nazionali tra le emittenti private che si sono costituiti in questi ultimi anni (Italia7Gold, Odeon TV). Attorno a queste realtà gravita poi un settore rilevantissimo che è quello che opera nel campo dei contenuti e dei servizi (società cinematografiche, altre società di produzione, sviluppo di format, doppiaggio, ecc.). Milano è la capitale italiana dell'industria dei media Milanoin CIFRE 39

  40. Il mercato del lavoro Il mercato del lavoro rappresenta una delle principali dimostrazioni della dinamica dell’area milanese, e ne conferma il primato nel panorama economico regionale e nazionale. Ciò è confermato in primo luogo dalla dimensione quantitativa dell’occupazione milanese, sia che si consideri la forza lavoro occupata sull’insieme della popolazione piuttosto che le persone che lavorano nelle imprese provinciali. Sotto quest’ultimo aspetto, i dati resi recentemente disponibili dall’ISTAT mettono in evidenza che con quasi 1.753.000 addetti, le persone impegnate nelle aziende milanesi rappresentano il 7,6% degli occupati italiani e il 41% di quelli lombardi. L’occupazione milanese è ormai egualmente distribuita tra l’industria nel suo insieme, il settore del commercio, quello delle attività finanziarie e dei servizi alle imprese e gli altri servizi. Occupati per settore di attività (2010, valori percentuali) Un sistema economico avanzato e in costante espansione fa dell’area metropolitana milanese un territorio ricco di opportunità Milanoin CIFRE 40

  41. Complessivamente l’occupazione delle aziende della provincia di Milano evidenziano una netta prevalenza del settore terziario che occupa ormai il 72,49% dell’intera forza lavoro provinciale, mentre il comparto manifatturiero in senso stretto incide per poco più del 20%, con l’agricoltura che riveste sempre più un’importanza marginale. Occupazione interna in provincia di Milano e in Lombardia per settori di attività economica.  Anno 2010 (percentuali rispetto all’occupazione totale) Il raffronto tra i dati sull’occupazione interna e quelli sulle forze di lavoro residenti, dimostra inoltre che Milano esercita una forte capacità attrattiva, principalmente dalle province limitrofe del Nord come del Sud della Lombardia, ma anche da province di altre regioni . La rilevanza del mercato del lavoro milanese trova inoltre ulteriori riscontri sia se si passano in rassegna altri indicatori quantitativi, come quelli della forza lavoro residente o della domanda di lavoro, che caratteristiche più qualitative: un mercato del lavoro caratterizzato da una forte flessibilità, ma anche da un’altrettanta elevata qualificazione della forza lavoro. L’occupazione delle aziende della provincia di Milano evidenzia una netta prevalenza del settore terziario Milanoin CIFRE 41

  42. Confronto tra i principali indicatori del mercato del lavoro (2010, dati percentuali) Occupati per settore di attività economica, posizione nella professione, Lombardia e Provincia di Milano (media 2010) Fonte: ISTAT – Indagine sulle Forze di Lavoro, 2010 Indicatori del mercato del lavoro Milanoin CIFRE 42

  43. In base alle statistiche sulle forze di lavoro, nel corso del 2010 il numero degli occupati nella provincia di Milano risulta pari a più di 1.863.000 unità, un valore corrispondente a quasi il 42% degli occupati lombardi. Tra questi il 44,2% è costituito da donne, il cui peso è in costante aumento nel corso degli ultimi anni, una tendenza confermata del resto sia dall'andamento dei tassi di attività che da quelli di occupazione, che per le donne risultano essere in aumento mentre quelli degli uomini sono stazionari o in calo. Tasso di occupazione per genere a Milano, in Lombardia e Italia. Anno 2010 La situazione di forza relativa del mercato del lavoro milanese è evidenziata anche dal raffronto dei valori del tasso di occupazione provinciale con quello regionale e nazionale, che vedono Milano sopravanzare la Lombardia di quasi 2 punti e l'Italia di 8 e che, appaiono sensibilmente più elevati per quanto concerne la componente femminile. Fonte: ISTAT – Indagine sulle Forze di Lavoro, 2010 Caratteristiche della forza lavoro Milanoin CIFRE 43

  44. Nel corso del 2010 gli avviamenti al lavoro sono aumentati di circa 42.000 unità, con un incremento del 5,6%. Il quadro è anche migliore se si prendono in esame solo gli avviamenti effettuati dalle imprese, che sono aumentati del 6,4%. L’aumento dei lavoratori assunti almeno una volta nel 2010 è stato quasi in linea con quello degli avviamenti (+5,4%). Fonte: OML – Osservatorio del Mercato del Lavoro, 2010 Rapporti di lavoro, lavoratori e datori di lavoro: le dimensioni quantitative della domanda di lavoro milanese Milanoin CIFRE 44

  45. Anche le imprese che assumono (63.058) registrano un incremento nel corso del 2010, che risulta molto contenuto (2,6%) a fronte delle flessioni accentuate del biennio 2008/2009. Segno, questo, di una perdurante incertezza sulle prospettive economiche. La presenza femminile sul mercato del lavoro nel 2010 ha registrato un andamento deludente. La composizione dei neoassunti per classi di età presenta cambiamenti contenuti nel corso del biennio 2009/2010. Questo biennio è caratterizzato da una prima fase in cui è aumentata la presenza dei lavoratori più maturi, mentre nel 2010 è aumentato quella della componente giovane. Incidenza % dei neoassunti per classi di età sul totale degli avviati in provincia di Milano. Fonte: OML – Osservatorio del Mercato del Lavoro, 2010 Le caratteristiche socio-demografiche dei neoassunti Milanoin CIFRE 45

  46. L’incidenza dei lavoratori stranieri sull’insieme degli avviati nel 2010 è andata aumentando (111.159), passando al 25,7%. Nel biennio 2009/2010 si è ridotto il peso degli assunti con qualifiche operaie (principalmente dovuto allo andamento dell’industria e delle costruzioni) mentre si rafforza quello degli addetti alle vendite e ai servizi alla persona. I lavoratori stranieri sono caratterizzati da una netta prevalenza maschile, anche se nel corso dell’ultimo biennio è cresciuto il peso delle donne (41%). Lo scenario vede, oltre al calo della presenza dei giovani e delle donne , il ricorso sempre più spinto a modalità di assunzione "flessibili". Tipologie di contratti di lavoro in provincia di Milano. Anni 2009 - 2010 . Fonte: OML – Osservatorio del Mercato del Lavoro, 2010 Aumenta l’incidenza dei lavoratori stranieri e delle tipologie contrattuali “flessibili” Milanoin CIFRE 46

  47. L’Università e la ricerca La rete delle Università milanesi, integrata da altri poli universitari di eccellenza vicini e da centri di ricerca pubblici e privati copre tutti i campi del sapere. Complessivamente le Università della provincia di Milano contano nell’anno accademico 2010/2011 quasi 186.000 studenti di cui 36.498 matricole. Milano è anche polo di attrazione per molti studenti universitari stranieri. A Milano la rete comprende 7 Università, con quasi trenta sedi sparse in regione Lombardia, 48 facoltà e da 142 dipartimenti. Il sistema è inoltre integrato da altri poli universitari di eccellenza vicini (Insubria, Pavia, Piacenza, Bergamo), da Università telematiche e da centri di ricerca pubblici e privati coprendo così tutti i campi del sapere. Milano e la Lombardia costituiscono uno dei principali poli scientifici italiani Immagine : Università degli Studi di Milano - foto di Cristina Terrusi Milanoin CIFRE 47

  48. Iscritti totali agli Atenei - Anno accademico 2010/2011 Principali dati sugli Atenei in Provincia di Milano Fonte: MIUR Anagrafe Nazionale degli Studenti - collaborazione con CINECA 185.973 iscritti agli Atenei della provincia di Milano Milanoin CIFRE 48

  49. Immatricolati per area disciplinare Anno accademico 2010/2011 Iscritti per nazionalità Anno accademico 2010/2011 Fonte: MIUR Anagrafe Nazionale degli Studenti Aree disciplinari e nazionalità degli studenti Milanoin CIFRE 49

  50. Una delle ragioni alla base della grande capacità attrattiva del sistema universitario milanese risiede senz’altro nell’elevato livello della ricerca e dell’innovazione che viene prodotta non solo nelle sedi universitarie ma anche nel sistema dei centri di ricerca pubblici e privati, quali gli istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) con alta capacità attrattiva di ricercatori. La Lombardia spende in R&S oltre 4 miliardi di Euro, il 20,9% del totale della spesa nazionale (dati Istat 2010). Significativamente, in linea con le linee guida della Strategia di Lisbona, il motore dell’attività di ricerca e sviluppo, in termini si spesa, è il tessuto produttivo (circa il 70%), seguito dal sistema delle amministrazioni pubbliche ( circa il 20%). La Lombardia spende in R&S oltre 4 miliardi di Euro Immagine: INNOVATION FESTIVAL 2010,  concorso "Fotografa l'innovazione" Titolo:  La nascita del biofarmaco - foto di Marcella Zaccariello Milanoin CIFRE 50

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