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La Relazione Fraterna dinamiche psicologiche

La Relazione Fraterna dinamiche psicologiche. Introduzione. La relazione fraterna nelle teorie “classiche”. Bambino. Genitori. Relazione fraterna viene considerata alla luce della più significativa relazione con i genitori. Gelosia Rivalità. Fratello. Introduzione.

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La Relazione Fraterna dinamiche psicologiche

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Presentation Transcript


  1. La Relazione Fraternadinamiche psicologiche Dott. Scicchitano Marco

  2. Introduzione • La relazione fraterna nelle teorie “classiche” Bambino Genitori Relazione fraterna viene considerata alla luce della più significativa relazione con i genitori. • Gelosia • Rivalità Fratello

  3. Introduzione • Relazione fraterna: studi attuali Bambino Genitori La relazione fraterna è considerata in se per se • Gelosia e competizione • Supporto • Amicizia • Competizione • … Fratello

  4. Introduzione • Caratteristiche della relazione fraterna: • Anzitutto è imposta e non scelta • È una relazione in cui si condivide lo stesso vissuto socio emotivo nella fase di sviluppo più importante e decisiva. • È caratterizzata da un legame spesso molto stretto ma di cui, comunque, la motivazione ad essere continua a persistere durante tutta la vita: ci si può non frequentare ma si resta comunque fratelli per tutta la vita.

  5. Introduzione • Focus dell’intervento: aspetti peculiari e significativi della relazione fraterna in tre fasi dell’arco di vita dell’individuo Infanzia Adolescenza Età adulta

  6. I Fratelli nell’infanziae lo sviluppo delle abilità sociali • Per un buon sviluppo della persona è importante sviluppare le abilità che permettono di entrare in relazione con gli altri: • Capire le intenzioni e i sentimenti degli altri • Comprendere le norme sociali • Essere capaci di cooperare La relazione fraterna ha un ruolo in questo processo? • La relazione fraterna può essere elemento facilitante per l’acquisizione delle abilità sociali (Downey, Condron 2004)

  7. I Fratelli nell’infanziae lo sviluppo delle abilità sociali • Rivalità = lat rivalis “colui che possiede ed usa lo stesso ruscello” • “Scevra di colpa è dunque la debolezza delle membra infantili, non l’animo dell’infante. E io vidi e studiai un bambino geloso: non parlava ancora e (già) guardava pallido con occhio dispettoso il suo compagno di latte. Chi non ha visto cose simili? […] Si potrà dire innocenza quando la fonte del latte dà getto spontaneo ed abbondante, il non tollerare divisione con altri bisognoso di soccorso, tenuto in vita da quel solo alimento” S. Agostino, Confessioni.

  8. I Fratelli nell’infanziae lo sviluppo delle abilità sociali • Nascita di un fratello più piccolo: • Difficoltà: gelosia e ostilità • Comportamenti regressivi • Più esigenti • Episodi di enuresi o mancanza di controllo degli sfinteri • Difficoltà a prendere sonno • Opportunità: crescita e sviluppo delle competenze • Se attaccamento sicuro, comportamenti di cura (Teti, Ablard, 1989) • Apprendimento delle regole sociali

  9. I Fratelli nell’infanziae lo sviluppo delle abilità sociali • Empatia • l’empatia permette di entrare in sintonia emotiva con un’altra persona e comprenderla meglio. È una competenza sociale fondamentale che si acquisisce con lo sviluppo. Secondo gli studi di Dunn (1988):

  10. I Fratelli nell’infanziae lo sviluppo delle abilità sociali

  11. I Fratelli nell’infanziae lo sviluppo delle abilità sociali • Cooperazione e gioco • Attraverso il gioco i fratelli possono apprendere ed affinare diverse abilità cognitive ed emotive importanti: • Possedere sensibilità verso gli stati d’animo dell’altro • Sviluppo > della Teoria della Mente (McAlister, Peterson, 2006) • Volontà e capacità di seguire istruzioni che l’altro impartisce • La capacità di agire in modo coordinato • Esplorare regole e ruoli sociali • Anche il gioco più aggressivo e ilitigi sono positivi perché correlati con maggiore successo nello svolgimento di comportamenti sociocognitivi (Dunn Slomkowsky 1992).

  12. Fratelli adolescentirivalità, differenze e individuazione Relazione fraternaGruppo dei pari 1)Sviluppando le abilità sociali. 2)Se positiva creando un precedente positivo • MOI: rappresentazioni interne dei rapporti con le altre persone che si formano con le prime relazioni significative (Bowlby, 1969). • Avere fratelli facilita il rapporto con gli amici ma è vero anche il contrario (Kramer, 1990). • Differenze nella gestione dei conflitti tra ragazzi con e senza fratelli (Kitzman et al 2002) • Figli unici più spesso aggressivi • Figli unici hanno maggiori possibilità di essere messi da parte dal gruppo

  13. Fratelli adolescentirivalità, differenze e individuazione ? • Differenza relazione fraterna e amicale • Nelle dispute i bambini tendono maggiormente a tenere in considerazione la posizione dell’amico più di quanto avvenga con il fratello • Negoziano e arrivano a patti più con gli amici che con i fratelli • Giudicano in modo più severo le trasgressioni dei fratelli rispetto a quanto facciano con gli amici (Slomkowski e Dunn 1993; Raffaeli 1991)

  14. Fratelli adolescentirivalità, differenze e individuazione • I fratelli sono rivali nello stesso territorio • Sulloway (1996), psicologo evoluzionista, riporta concetti propri del paradigma darwiniano nello studio delle dinamiche tra fratelli.

  15. Fratelli adolescentirivalità, differenze e individuazione • Principio di divergenza: nella natura organica, la diversità è un utile strategia per aggiudicarsi le scarse risorse.

  16. Fratelli adolescentirivalità, differenze e individuazione • Anche in famiglia i figli si creano una nicchia di sviluppo in cui trovare il proprio posto senza stare in competizione diretta

  17. Fratelli adolescentirivalità, differenze e individuazione

  18. Fratelli adulti • Relazione maggiormente duratura nel tempo • Condivisione del patrimonio genetico del vissuto nella famiglia di origine • Condivisione dei life events legati alla parentela Relazione che da senso, continuità e appartenenza

  19. Fratelli adulti

  20. Fratelli adulti (Voorpostel M, Van Der Lippe T 2007) • Le persone preferiscono dare e ricevere supporto pratico dai fratelli piuttosto che dagli amici. • La frequenza dei contatti è correlata positivamente con lo scambio di aiuto pratico • La frequenza nei contatti è correlata positivamente con il supporto emotivo in entrambe le relazioni ma più nel rapporto tra i fratelli di quanto avvenga nel rapporto con gli amici. • Essere giovani e avere ricevuto una buona educazione aumenta la probabilità di scambio di supporto emotivo

  21. Grazie per l’ascolto

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