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PROGETTO “NON UNO DI MENO” Percorso di formazione per i docenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado “La

PROGETTO “NON UNO DI MENO” Percorso di formazione per i docenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado “La certificazione CILS: una valutazione utile” Martedì 21 aprile 2009 giuseppeballero@yahoo.it. Valutazione. Verifica Misurazione Valutazione (Autovalutazione)

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PROGETTO “NON UNO DI MENO” Percorso di formazione per i docenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado “La

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Presentation Transcript


  1. PROGETTO “NON UNO DI MENO” Percorso di formazione per i docenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado “La certificazione CILS: una valutazione utile” Martedì 21 aprile 2009 giuseppeballero@yahoo.it

  2. Valutazione • Verifica • Misurazione • Valutazione (Autovalutazione) • Certificazione

  3. Valutazione(F. Biotti, 2001) • Verifica: controllo o accertamento che si fa in fasi intermedie o finali di un corso per verificare cosa è stato effettivamente appreso in rapporto a quanto proposto o esercitato in classe • Misurazione: rinvia alla possibilità di calcolare esattamente quanta e quale parte di “materia” è stata appresa rispetto ad un determinato strumento di misura (la scienza decimologica si preoccupa di stabilire degli strumenti di misura che non si basino sull’intuizione, il buon senso e il giudizio soggettivo dell’insegnante) • Valutazione: indica invece un processo complesso in cui i risultati raccolti attraverso le prove o i test di verifica vengono interpretati alla luce di altri elementi generali quali la storia personale dello studente, il suo atteggiamento durante le lezioni, la provenienza sociale, ambientale e familiare, i problemi psico-affettivi, la cultura e la madrelingua – Formativa e sommativa • Certificazione o “Valutazione certificatoria”: è indipendente da qualsiasi programma svolto e da qualsiasi percorso di apprendimento dell’apprendente

  4. Certificazione (M.Vedovelli, 2005) La valutazione certificatoria è indipendente da tutti gli altri soggetti che entrano in gioco nel processo di sviluppo della competenza e vede coinvolti invece: • l’apprendente • l’ambito sociale di spendibilità della competenza • l’ente certificatore che si fa garante del rapporto tra apprendente e ambito sociale di spendibilità – testimonia, garantisce e quindi certifica il grado di competenza in L2 dell’apprendente Caratteristiche: • Scientificità • Istituzionalità (autorevolezza) Tranquillizza i nativi affermando che lo straniero interagirà con loro; tranquillizza lo straniero affermando che i nativi interagiranno con lui

  5. Testing (P.E.Balboni, 1994) • Test d’ingresso (verificano la padronanza di nozioni, abilità, competenze per formare i gruppi di livello) • Testing diffuso (informale, continuo, quotidiano) • Test periodici (verificano se sono stati raggiunti gli obiettivi previsti al termine di un’unità didattica, una settimana o mese di lavoro) • Test conclusivi (verificano se il programma di un determinato corso è stato appreso) • Test della Certificazione (verifica le competenze dello studente indipendentemente da qualsiasi tipo di studi)

  6. Testing Metodo grammaticale-descrittivo: la lingua veniva considerata come un complesso di parole e di espressioni legata esclusivamente a forme grammaticali (S.Lucarelli, 2005) Prove d’esame basate sulla traduzione Metodo strutturalista: prevaleva un’idea di lingua come struttura, come mosaico di pezzi, più componenti della lingua si conoscevano più alta si definiva la competenza linguistica (L.Coveri, 1994) Testing oggettivo (R.Lado, 1961) Si testava una determinata abilità linguistica decontestualizzata, gli elementi grammaticali uno alla volta e valutati separatamente dal lessico; uso di piccole frasi (item). L’unica risposta esatta e l’assegnazione di un punteggio predeterminato per ogni frase consente di eliminare elementi di soggettività (M.Cardona, 2000)

  7. Testing La definizione stessa di competenza ha determinato la crisi di tutti i tradizionali modelli di valutazione (M.Pellerey, 2000) • Testing pragmatico (J.Oller, 1979): • Superamento delle prove parcellizzate (item) • Grammatica dell’attesa (expectancy grammar) • Testi (brani, dialoghi) non più intesi come serie di segmenti di frasi slegate tra loro • Testi autentici • Cloze

  8. Test comunicativo Il test comunicativo: • vuole verificare l’adeguatezza sociolinguistica (L.Coveri, 1994) • accerta la competenza di un candidato quando è impegnato in un esteso atto comunicativo sia ricettivo che produttivo (S. Lucarelli, 2005) • tiene conto del ruolo sociale che il candidato assume nel mondo reale (S. Lucarelli, 2005) • Verifica la capacità del candidato di interagire in un determinato ambiente (A.Mazza, 2006) • Valuta il candidato non per come sa la lingua bensì per cosa è in grado di fare con la lingua

  9. Livelli soglia e QCER • I livelli soglia (sillabo funzionale-nozionale) del Consiglio d’Europa (anni 80) sono dei repertori che indicano le situazioni in cui un individuo può trovarsi, elenchi di atti comunicativi e relative nozioni di lingua minime necessarie per interagire (N.Galli de’ Paratesi, 1982) • Il Quadro Comune Europeo di Riferimento del Consiglio d'Europa (1991) è un ricco repertorio di descrittori delle competenze linguistiche che un qualsiasi soggetto che studia una o più lingue può sviluppare nel suo percorso di apprendimento. • E’ ampiamente accettato come un prezioso strumento, trasparente e coerente, rivolto a tutti coloro che sono implicati nell'insegnamento e apprendimento delle lingue (docenti, studenti, enti certificatori, addetti alle politiche linguistiche, autori di libri di testo, ecc.). • I livelli di competenza linguistica sono sei (A1/A2, B1/B2, C1/C2), ripartiti in tre più ampi livelli: elementare (A), intermedio (B) ed avanzato (C). • E' stata messa a punto una griglia di autovalutazione che descrive più nello specifico le competenze per i sei livelli.

  10. COMMON EUROPEAN FRAMEWORK

  11. Elementare A2(QCER) Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

  12. Livello soglia Definiva la “soglia” cioè la meta da raggiungere, il repertorio linguistico-comunicativo minimo che consente ad un apprendente di vivere, lavorare e studiare all’estero Il parlante è ben definito nelle sue caratteristiche, ma statico QCER Tiene conto dell’evoluzione del parlante per arrivare a quel livello soglia e ai livelli successivi. L’apprendimento di una lingua parte dalla totale ignoranza e procede progressivamente verso traguardi di sempre maggiore autonomia Il parlante è un apprendente in continua evoluzione (interlingua) Livelli soglia e QCER(A. Mazza, 2006)

  13. Livello soglia Non più solo “saper fare” “abilità” di ascolto parlato lettura scrittura QCER Ma “saper fare” ed anche “saper essere” e “saper apprendere” “attività” di ricezione produzione interazione mediazione Sia scritte che orali QCER(A. Mazza, 2006)

  14. Testing: punti di non ritorno • Non la lingua per se stessa, ma lingua per la comunicazione: competenza in uso, performance, il saper fare con la lingua, l’attenzione al ruolo sociale della lingua • Non solo la conoscenza delle strutture linguistiche ma la competenza linguistica e comunicativa • Non la singola struttura grammaticale tipica di un’idea di lingua parcellizzata, ma la lingua nella sua globalità, quindi mai decontestualizzata • Testi e non parole o frasi, testi autentici e non costruiti ad hoc per fini didattici • Il concetto di interlingua (lingua come continuum) comporta l’idea di un apprendente in evoluzione • Globalità della lingua: quindi non più solo test scritti, ma anche test di ascolto e di produzione orale

  15. Test Test per cercare di verificare la competenza comunicativa: • Comprensione orale • Comprensione scritta • Produzione orale • Produzione scritta • Analisi delle strutture di comunicazione • (Dettato)

  16. CILS – I Livelli (Adattamento da materiale CILS) La CILS offre la certificazione di sei livelli di competenza linguistico-comunicativa che corrispondono a quelli proposti dal QCER, quindi A1, A2, B1, B2, C1, C2: • Il livello A1 è destinato a chi si trova nella fase iniziale e di avvio del processo di apprendimento dell’italiano. • Anche il livello A2 è destinato a chi si trova nella fase iniziale, ma attesta già una competenza comunicativa in via di formazione, pur non ancora del tutto autonoma. • Il livello B1 è quello di base (livello soglia del Consiglio d’Europa): verifica le capacità linguistico-comunicative necessarie per usare la lingua italiana con autonomia e in modo adeguato nelle situazioni più frequenti della vita quotidiana. • Il livello B2 è quello intermedio che verifica la capacità di gestire una maggiore varietà di situazioni della vita quotidiana. Chi possiede questo livello di certificazione può comunicare efficacemente durante un soggiorno in Italia per motivi di studio e di lavoro. È’ il livello minimo di competenza per l’accesso al sistema universitario italiano e per il triennio della scuola superiore (16-18 anni). • Il livello C1 è quello superiore: verifica la capacità di comunicare non solo in situazioni di vita quotidiana, ma anche nei rapporti formali di tipo pubblico e nei rapporti di lavoro. Chi lo supera è in grado di interagire oralmente e per scritto con enti pubblici, aziende ecc. dimostrando di saper assumere un ruolo adeguato alla situazione. • Il livello C2 è quello avanzato per esperti: prevede la reale capacità di dominare tutte le situazioni comunicative, non solo quelle informali e formali, ma anche quelle professionali. Lo deve possedere lo straniero che voglia insegnare italiano.

  17. I moduli certificatori CILS A1/A2(Adattamento da materiale CILS) I test dei livelli CILS A1 e A2 misurano una competenza molto elementare, che non garantisce autonomia comunicativa. In base all’analisi dei contesti di comunicazione, sono state individuate diverse categorie di apprendenti per ciascuna delle quali è stato di creato un modulo certificatorio articolato nei due livelli CILS A1 e A2: • immigrati adulti che vivono in Italia; • adulti all’estero; • bambini, figli di immigrati in Italia, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, inseriti nella scuola di base italiana; • ragazzi, figli di immigrati in Italia, di età compresa tra gli 11 e i 15 anni, inseriti nella scuola di base italiana; • giovani studenti di origine italiana (2ª - 3ª - 4ª generazione) che vivono in paesi stranieri (ad es. Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti ecc.); • ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, figli di emigrati italiani all'estero (1ª e 2ª generazione) • giovani e adulti che vivono in paesi (Cina, Giappone) ove si parlano lingue tipologicamente lontane dall'italiano.

  18. Vocabolario di base(T.De Mauro, 1989) Composto dalle parole di maggior uso, quelle che in una lingua sono conosciute dalla maggior parte dei parlanti, anche con basso livello di istruzione, quelle con cui i parlanti coprono il 95% di tutte le loro produzioni, orali e scritte. • Vocabolario fondamentale: 1.991 parole in testa alla lista di frequenza • Vocabolario di alto uso: ulteriori 2750 parole rilevate sempre dalla lista di frequenza e sottoposte ad una verifica di comprensibilità fatta con ragazzi di terza media • Vocabolario di alta disponibilità: altre 2.337 parole individuate fra quelle parole che si dicono e si scrivono poco, ma relative a concetti molto comuni nella vita quotidiana.

  19. Elementare A1(QCER) Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

  20. CONTESTI D'USO IMMIGRATI ADULTI [LIVELLO A1] (Adattamento da materiale CILS)

  21. CONTESTI D’USO IMMIGRATI: ETÀ 12 - 15 ANNI [LIVELLO A1] (Adattamento da materiale CILS)

  22. Elementare A2(QCER) Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

  23. CONTESTI D'USO IMMIGRATI ADULTI [LIVELLO A2](Adattamento da materiale CILS)

  24. CONTESTI D’USO IMMIGRATI: ETÀ 12 - 15 ANNI [LIVELLO A2] (Adattamento da materiale CILS)

  25. Intermedio B1(QCER) È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.

  26. LIVELLO B1 (Adattamento da materiale CILS) • I test per questo livello verificano la competenza di base (non elementare) in italiano come lingua straniera: verificano, cioè, la capacità linguistico-comunicativa necessaria per usare la lingua italiana con autonomia ed in modo adeguato nelle situazioni più frequenti della vita quotidiana. Uno straniero con questo livello è in grado di comunicare in italiano nelle situazioni di tutti i giorni sia per scritto sia oralmente e può leggere i testi più diffusi e utili. • La produzione orale e scritta è comunicativamente efficace, anche se contiene degli errori. • E’ un livello adeguato per numerosi lavori manuali ed ausiliari e per gli stranieri che abbiano conseguito la licenza elementare.

  27. CILS – Le prove (Adattamento da materiale CILS) Per ottenere il certificato di uno di questi livelli il candidato deve superare quattro/cinque test: • Comprensione orale (ascolto) • Comprensione scritta (della lettura) • Analisi delle strutture di comunicazione (solo B1) • Produzione scritta • Produzione orale • Livelli A1 e A2: 60 punti suddivisi in quattro parti (ascolto e produzione orale 18 punti - sufficienza 10 punti; lettura e produzione scritta 12 - sufficienza 7). • Livelli superiori: 100 punti suddivisi in cinque parti di 20 punti ciascuna (sufficienza di 11). Per presentarsi ad un determinato livello non è necessario aver superato quello precedente ed è possibile capitalizzare per un anno la prova superata

  28. CILS – Le prove (Adattamento da materiale CILS) In generale le prove possono essere: • chiuse • semistrutturate • aperte • scelta multipla • cloze • completamento • individuazione di informazioni • individuazione di situazioni comunicative • trascrizione di informazioni presenti nel testo • riordino di testo • abbinamento

  29. CILS – I testi(Adattamento da materiale CILS) I testi scelti in generale per tutte le prove: • seguono i parametri della linguistica testuale, sono di tipo narrativo, descrittivo o argomentativo • hanno un deciso valore pragmatico, sono di forte valore d’uso nella comunicazione e atti a risolvere problemi di interazione sociale • sono autentici (ascolto?) • hanno un grado diverso di leggibilità e differenti difficoltà lessicali e morfosintattiche a seconda dei livelli • lessico di base • italiano standard

  30. Test di ascolto (Adattamento da materiale CILS) • Dialoghi • Messaggi • Interviste • Lezioni, conferenze • Trasmissioni radiofoniche Dettato Le differenze tra i livelli: • Lunghezza e articolazione • Lessico • Complessità dell’argomento • Complessità morfosintattica • Frequenza della situazione

  31. Test di ascolto A1/A2/B1(Adattamento da materiale CILS) • Dialoghi: gli interlocutori (non più di due parlanti nativi) si scambiano informazioni su argomenti quotidiani e generali, di carattere personale o professionale, decidono di fare qualcosa insieme, si danno consigli, ecc. • Messaggistica: messaggi pubblicitari, pubblicità progresso, segreteria telefonica, comunicazioni in luoghi pubblici, ecc. • Il “parlato” è quello usato normalmente nella comunicazione quotidiana e nei mezzi di comunicazione di massa ed è però l’italiano standard. • Il lessico rientra quasi sempre nel vocabolario di base • I testi vengono contestualizzati in modo che il candidato abbia sufficienti riferimenti sui parlanti, sul luogo e sull’obiettivo della comunicazione

  32. Test comprensione della lettura(Adattamento da materiale CILS) Testi: narrativi espositivi regolativi argomentativi • Per i livelli A1/A2: annunci di lavoro, di vendite e acquisti, brevi notizie di cronaca e brevi articoli informativi, avvisi pubblici, bollette, orari, regolamenti, istruzioni, racconto molto breve, ricette, ecc. • Per i livelli B1/B2: avvisi pubblici, bollette, orari, regolamenti, istruzioni, dépliant informativi, recensioni, racconto breve, aneddoto, biografia, lettera personale, ecc. • Per i livelli C1/C2: articoli informativi, divulgativi o di opinione; recensioni informative e critiche; relazioni; leggi.

  33. Modulo per immigrati adulti Livello A1/A2/B1 - Produzione scritta

  34. Test di produzione scritta(Adattamento da materiale CILS) • Nella prima prova: • In A1 bisogna compilare un breve modulo e poi scrivere 25/30 parole (“Indicare perché il figlio vuol seguire un corso di teatro”) • In A2 scrivere 20/25 parole (“Richiesta alla segreteria di una scuola di informatica”) • In B1 scrivere 100/120 parole (“Descrivere la città in cui si vive”) • In C2 scrivere 200/250 parole(“Quali musei importanti bisogna visitare almeno una volta nella vita e perché”) • Nella seconda prova: • In A1 10 parole di una cartolina (“Invitare un amico a passare le vacanze invernali insieme”) • In A2 40/45 parole di una lettera (Raccontare a un amico il trasferimento in un’altra città”) • In B1 50/80 parole di una lettera (“A un amico sulle vacanze invernali”) • In C2 120/150(“Al direttore della banca per protestare e chiedere la restituzione del danaro erroneamente sottratto dal conto”)

  35. Test di produzione scritta(Adattamento da materiale CILS) Aspetti della produzione scritta da valutare: • Efficacia comunicativa • Correttezza morfosintattica • Adeguatezza e ricchezza lessicale • Ortografia e punteggiatura • Adeguatezza stilistica alla tipologia testuale • Registro ed adeguatezza stilistica (si aggiunge dal livello B2) • IL test consiste in due prove aperte con lo stimolo di normali tracce

  36. Test di produzione orale (Adattamento da materiale CILS) Due prove per tutti i sei livelli: • La prima ha le caratteristiche di una conversazione faccia a faccia nella quale il candidato sostiene un dialogo con l’esaminatore che prende parte attiva alla discussione facendo in modo che il candidato ampli le proprie argomentazioni (A1/A2/B1: durata 2-3 minuti; B2/C1/C2: durata 3-4 minuti) • La seconda ha le caratteristiche di un parlato faccia a faccia monodirezionale nel quale il candidato deve dimostrare di essere in grado di fare un’esposizione autonoma (A1/A2/B1: durata 1½; B2: durata 2 minuti; C1/C2: durata 2-3 minuti) Il candidato sceglie tra una rosa di argomenti proposti

  37. Test di produzione orale (Adattamento da materiale CILS) Aspetti della produzione orale da valutare: • Efficacia comunicativa • Correttezza morfosintattica • Adeguatezza e ricchezza lessicale • Pronuncia e intonazione

  38. Punteggio test di produzione A1/A2/B1(Adattamento da materiale CILS) • In A1 e A2 nei test di: • produzione scritta l’efficacia comunicativa è valutata come la correttezza morfosintattica (1,5) ed anche l’adeguatezza alla tipologia testuale è valutata come l’ortografia e la punteggiatura (1) – un punto è per la correttezza dell’informazione nella prima prova e per la ricchezza lessicale nella seconda prova • produzione orale l’efficacia ha punteggio doppio (4) rispetto alla morfosintassi (2) così come quello del lessico (2) rispetto alla pronuncia (1) • In B1 nei test di : • produzione scritta nella prova 1 l’efficacia (4) ha mezzo punto in più rispetto alla correttezza (3,5) come l’adeguatezza (1,5) lo ha nei confronti dell’ortografia, mentre nella prova 2 l’efficacia scende (3), la correttezza è immutata (3,5), ma c’è l’adeguatezza stilistica (1) • produzione orale l’efficacia (4) non ha più un doppio punteggio rispetto alla morfosintassi (3) mentre lessico (2) e pronuncia (1) mantengono lo stesso punteggio

  39. Punti di forza della certificazione(Vedovelli, 2005) • Spendibilità sociale • Ricaduta sulla pratica didattica e sulla metodologia • Valutazione più scientifica e meno soggettiva • Adeguamento allo standard europeo

  40. giuseppeballero@yahoo.it Grazie per l’attenzione

  41. Bibliografia • VEDOVELLI, M. 2005, (cur.) Manuale della certificazione, Roma, Carocci. • DE MAURO, T. 1989, Guida all'uso delle parole, Editori Riuniti • AA.VV., 2003, Valutare e certificare l'italiano di stranieri. I livelli iniziali,  Perugia, Guerra • DOLCI, R.& CELENTIN, P. 2003, (cur.), La formazione di base del docente italiano per stranieri, Roma, Bonacci. • CENTRO CILS, 2006, (cur.) Quaderni CILS – Livello A1-A2 – Modulo adulti in Italia, Perugia, Guerra • CENTRO CILS, 2006, (cur.) Quaderni CILS – Livello Uno-B1, Perugia, Guerra • LUISE, M.C., 2000, Storia della glottodidattica, progetto Alias, Università Ca' Foscari, Venezia

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