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Il marchio del Parco nella filiera agricola

Il marchio del Parco nella filiera agricola. Il “Marchio del Parco” nel sistema delle aree protette, quale strumento per il coinvolgimento, la partecipazione e la promozione dello sviluppo economico sostenibile del territorio. 25 giugno 2012.

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Il marchio del Parco nella filiera agricola

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Presentation Transcript


  1. Il marchio del Parco nella filiera agricola Il “Marchio del Parco” nel sistema delle aree protette, quale strumento per il coinvolgimento, la partecipazione e la promozione dello sviluppo economico sostenibile del territorio. 25 giugno 2012 A cura di Claudio De Paola – responsabile settore agricoltura e sviluppo rurale

  2. Agricoltura e Parco del Ticino 1500 imprese agricole

  3. Elementidiulteriorequalità Natura2000 MAE PTC Agricoltura convenzionale efficienza agroambientale Efficienza agrombientale diversa Elementi di ulteriore qualità significa: • aziende sensibili all’orientamento tramite assistenza tecnica • aziende ad agricoltura a basso impatto o biologica • maggior attenzione nell’uso di concimi e diserbi • rotazione agraria • conservazione e miglioramento del paesaggio agrario (biodiversità) • trasformazione e vendita diretta

  4. Sistema in continua evoluzione Fino al 2009 agricoltura biologica e agricoltura integrata, poi introduzione del concetto di agricoltura a minor impatto (qualità gestionale e ambientale) Attenzione che si sposta dal prodotto all’azienda nel suo complesso La valutazione

  5. Il metodo di valutazione L’approccio di valutazione globale del sistema produttivo è suddiviso in tre temi di studio: • La diversificazione della produzione (70 punti), che consente di valutare i fattori strutturali della produzione, la scelta del sistema di produzione, l’organizzazione degli spazi produttivi e degli allevamenti zootecnici. • L’utilizzazione razionale dei fattori produttivi (30 punti), che valuta per ciascuno di essi il livello di impiego e per alcuni la qualità della loro gestione. • La diversificazione delle attività aziendali (10 punti), che mette in luce le eventuali opportunità connesse all’attività agricola relative alla vendita e promozione dei prodotti ottenuti in azienda (trasformazione diretta, presenza di spaccio aziendale, agriturismo, ecc.). • Per aziende senza allevamento: • 30 punti soglia minima di adesione, 45 punti soglia di eccellenza • Per aziende con allevamento: • 35 punti soglia minima di adesione, 50 punti soglia di eccellenza

  6. “Parco Ticino – produzione controllata” • Risposta ad alcuni bisogni specifici: • valorizzazione delle aziende più efficaci sotto il profilo delle dinamiche sostenibili (economiche, ambientali, sociali) • opportunità di dialogo ed assistenza tecnica verso le imprese • sviluppo di un nuovo ruolo del Parco (non solo “censore” ma anche “motore per lo sviluppo”)

  7. Una crescita graduale • 52 imprese iscritte • 49 imprese agricole • 1 impresa di trasformazione • 2 esercizi agroalimentari (panifici) Vendita diretta in primo piano Produttori Agricoli Parco Ticino s.c.a.r.l. Un nuovo soggetto nato nel 2009: 16 imprese agricole, con maggiore esperienza di trasformazione e vendita diretta, consorziate fra loro. Sede e primo punto vendita presso il centro Parco di LonatePozzolo (VA).

  8. Dal territorio alla tavola Da 15 produzioni in campo a circa 140 prodotti disponibili per i consumatori : • 3 varietà di riso (carnaroli, arborio, roma) • 1 varietà di cereali in grani (orzo mondo) • 2 tipologie di farina di mais macinata a pietra (integrale, semintegrale) • 5 tipologie di farine di cereali diversi (frumento integrale, semintegrale panificabile, tipo 0, orzo mondo semintegrale, grano duro) • 45 tipologie diverse di salumi • carni suine (tutti i tagli) • carni bovine (tutti i tagli di bovino adulto) • carni avicunicole (polli, oche, tacchini e conigli) • latte • yogurt naturale e aromatizzato • 17 varietà di formaggi • 6 tipologie di miele (castagno, melata, millefiori, acacia, di bosco, rovo) • 18 varietà di ortaggi e frutti di bosco • 24 preparazioni di prodotti ittici (trota bianca e salmonata, uova di trota, carpa, storione, caviale) • marmellate • 3 tipologie di conserve (salsa di pomodoro, verdure sott’olio, anatra e fagiano in carpione) • prodotti dolciari (biscotti, frollini, torte) • pane e grissini • vino • birra

  9. Un percorso da completare • Le imprese che hanno scelto di utilizzare il marchio hanno intrapreso un percorso positivo in merito a: • incremento del numero di addetti • notorietà e capacità di collocazione del prodotto • disponibilità alla collaborazione tra loro e verso altri soggetti • E’ necessario che il sistema di produzione agroalimentare a marchio si consolidi al più presto in particolare per: • raggiungere una maggiore efficacia di distribuzione del prodotto • intensificare i percorsi alternativi alla vendita diretta ad esempio filiere con coinvolgimento di imprese di trasformazione (nel Parco del Ticino il potenziale di aziende con vendita diretta è al massimo del 10%). • E’ opportuno consolidare il sistema di dialogo e cooperazione fra le aree protette lombarde, secondo gli orientamenti regionali, per: • favorire la crescita del sistema in modo coordinato • costituire un possibile modello di sviluppo completo, articolato, riproducibile su scala più ampia

  10. Indagine realizzata nell’ambito del progetto di ricerca SOSTARE (analisi dell’efficienza e della sostenibilità delle imprese agricole) finanziato da DG Agricoltura Regione Lombardia. Partner: Parco Ticino (Settore Agricoltura), Università di Milano (Dip. Economia Agraria), Università di Pavia (Dip. Ecologia), Università di Torino (Dip. Agronomia), Agricola 2000, Commissione europea (Joint Research Center) Cosa pensano i fruitori/consumatori? • Una indagine del 2005 sui marchi territoriali, realizzata dalla Facoltà di Economia dell’Università di Parma per l’Istituto Regionale di Ricerca per la Lombardia (IRER), indicava come il marchio del Parco avesse raggiunto livelli di notorietà e di penetrazione tra i più elevati in Lombardia. Ne era emerso un grado di notorietà totale del marchio “Parco Ticino – produzione controllata” pari al 44,4%, secondo solo al marchio Valtellina (64,2%). • L’indice di conversione in acquisto si attestava al 11,9%, mentre il 73% degli intervistati dichiarava il proprio interesse verso eventi e degustazioni di prodotti tipici realizzati da un Parco.

  11. Marchio del Parco per i prodotti agroalimentari significa: biodiversità, suolo, acqua, territorio, paesaggio… boschi, siepi, filari, zone umide, cascine… e ancora imprese agricole, colture, allevamenti, prodotti… Parchi: luoghi di sperimentazione e sviluppo Parco significa anche residenti, aree urbane, insediamenti produttivi. Bisogno di integrazione ed interazione: Imprese agroalimentari, artigianali, commerciali, turistiche, ecc. Marketing territoriale: qualità dei prodotti e dei processi, identità e tradizione, territorio e ambiente, coinvogimento sociale, sviluppo economico…in un parola… Sostenibilità

  12. Grazie per l’attenzione! Per informazioni: www.parcoticino.it www.deliziedelticino.it agricoltura@parcoticino.it claudio.depaola@parcoticino.it Per gustare i sapori del Parco seguite invece le indicazioni come questa…

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