1 / 34

La ricerca e il reperimento delle fonti epigrafiche

La ricerca e il reperimento delle fonti epigrafiche. Lezione III. Gli strumenti tradizionali. Risentono della netta suddivisione tra le discipline dell’ Epigrafia Greca e dell’ Epigrafia Latina . Sono costituiti essenzialmente da:

havily
Télécharger la présentation

La ricerca e il reperimento delle fonti epigrafiche

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. La ricerca e il reperimento delle fonti epigrafiche Lezione III

  2. Gli strumenti tradizionali • Risentono della netta suddivisione tra le discipline dell’Epigrafia Greca e dell’Epigrafia Latina. • Sono costituiti essenzialmente da: • Le grandi raccolte complessive di iscrizioni o Corpora, che mirano ad offrire un quadro completo della documentazione epigrafica di una determinata regione o località. • I Corpora parziali, che nascono dall’esigenza di colmare le lacune lasciate dai corpora complessivi, al contempo aggiornando lo stato della documentazione di una data regione o riguardante una specifica tematica. • Gli Strumenti di aggiornamento, che nascono dall’esigenza di raccogliere in un unico repertorio le edizioni di nuovi documenti e i nuovi studi su documenti già noti, dispersi in una miriade di pubblicazioni di diverso carattere.

  3. I grandi corpora dell’Epigrafia Greca • Corpus Inscriptionum Graecarum (CIG) • Edito a Berlino tra il 1828 e il 1877 sotto la direzione di A. Böckh, in 4 volumi. • Inevitabilmente obsoleto, ma per alcune regioni del mondo greco ancora insostituito. • Inscriptiones Graecae (IG) [930 IG A] • Progetto iniziato nel 1906, sotto la direzione di U. Von Wilamowitz-Möllendorf, che prevedeva 15 volumi, dedicati solo all’area europea. • Alcuni volumi non sono mai stati pubblicati (VIII: Delfi; XIII: Creta), altri sono arrivati alla seconda o terza edizione (I-III3: Attica). • Informazioni sul progetto al sito http://www.bbaw.de/bbaw/Forschung/Forschungsprojekte/ig/de/Startseite. • Nel sito http://pom.bbaw.de/ig/ versione digitale di una selezione di testi editi nei fascicoli più recenti (corredati da traduzioni tedesche) e un motore di ricerca interno .

  4. I corpora parziali in Epigrafia Greca: alcuni esempi • Su base regionale: • M. Guarducci, Inscriptiones Creticae, Roma 1935-1950 [STO/C VI B/b Gua 1]. • Opera in 4 volumi della più grande epigrafista italiana, sostituisce il volume XIII delle IG, mai uscito. • Inschriften griechischer Städte aus Kleinasien [Cf. 930 IG EFE/1: Die Inschriften von Ephesos, Bonn 1979-1984]. • Ampia collana, partita nel 1972, di cui sono già uscite decine di fascicoli. • Colma una grave lacuna lasciata dal progetto delle IG. • Su base tematica: • È. Samama, Les médecins dans le monde grec. Sources épigraphiques sur la naissance d'un corps médical, Genève 2003 [610.938 A/F 1].

  5. Gli strumenti di aggiornamento in Epigrafia Greca • Supplementum Epigraphicum Graecum (SEG) [930 IG A/1.a] • Bollettino annuale nato nel 1923, riprende i testi delle iscrizioni di nuova scoperta ma segnala anche, con brevi riassunti, gli studi di documenti editi. • A http://hum.leiden.edu/history/research/projects-umw/seg.html informazioni sul progetto. • Al sito http://www.brillonline.nl consultabile la versione digitale dei volumi I-LV, con indici consolidati (ma UniCal non è abbonata …). • Bulletin Épigraphique(BÉ) [Torre 4°piano] • Un bollettino che appare regolarmente dal 1938 nella «Revue des Ètudes Grecques», con minore sistematicità nella ripresa dei testi rispetto al SEG, ma più acuti spunti critici (in particolare nel periodo della curatela di Jeanne e Louis Robert, 1938-1984). • A http://www.ephe.sorbonne.fr/recherche/bulletin-graphique.html alcune brevi informazioni sul progetto.

  6. I grandi corpora dell’Epigrafia Latina • Corpus Inscriptionum Latinarum (CIL) [930 IL A/1] • Un’impresa avviata nel 1863 dal grande T. Mommsen. • 17 volumi, divisi talvolta in più tomi; la pubblicazione, con aggiornamenti e seconde edizioni, è tuttora in corso. • Al sito http://cil.bbaw.de/index.html informazioni sul progetto e numerosi materiali di corredo (immagini, bibliografie, indici, addenda e corrigenda, concordanze, glossari, antologia di iscrizioni metriche africane).

  7. I corpora parziali in Epigrafia Latina: alcuni esempi • Su base regionale: • Inscriptiones Italiae (Inscr. It.) [STO/C VI C/b I.I.] • Un progetto di ripubblicazione complessiva del patrimonio epigrafico latino dell’Italia in XIII volumi, partito negli anni ‘30 del XX sec. • Il complesso progetto sembra essersi arrestato dopo l’imponente pubblicazione del corpus relativo a Brixia (1985-1986). • Supplementa Italica, nuova serie(Suppl. It., n. s.) [930 IL 4/1] • Progetto di aggiornamento del CIL per l’Italia, partito nel 1981; conserva l’impianto geografico, per comunità antiche, delle Inscr. It. • Ad oggi sono stati editi 24 volumi.

  8. I corpora parziali in Epigrafia Latina: alcuni esempi • Su base tematica: • M. Buonocore, Epigrafia anfiteatrale dell’Occidente romano, III, Regiones Italiae II-V, Sicilia, Sardinia et Corsica, Roma 1992 [930 I 7/6]. • Il volume relativo all’Italia centromeridionale di una collana che raccoglie tutte le iscrizioni (prevalentemente latine) in qualche modo legate ai giochi dell’anfiteatro.

  9. Gli strumenti di aggiornamento in Epigrafia Latina • Année Épigraphique (AÉ) [Torre 2° piano] • Un bollettino annuale partito nel 1888, come appendice della «Revue Archéologique», dal 1967 è edito autonomamente. • Riprende le iscrizioni di nuova edizione e gli studi sul materiale edito, con brevi riassunti, prendendo in considerazione anche le epigrafi in lingua greca di interesse per il mondo romano. • Al sito http://www.anneeepigraphique.msh-paris.fr/ informazioni sul progetto.

  10. La difficile situazione dell’epigrafia cristiana • Le iscrizioni cristiane antiche non sono prese sistematica-mente in considerazione dai corpora come IG e CIL. • Hanno dunque grande importanza le sillogi: • E. Diehl, Inscriptiones Latinae christianae veteres, Berlin 1925-1931 [STO/D 417.7 DIE]. • A. Ferrua - C. Carletti - K. Wessel, Inscriptiones Graecae christianae veteres Occidentis, Bari, 1989. • Corpora locali di grande rilevanza: • Inscriptiones christianae Urbis Romae septimo saeculo antiquiores (ICUR) [ART 930 IC ROM/4],raccolta relativa alla documentazione romana, pubblicata a partire dal 1922 e tuttora in corso. • Inscriptiones Christianae Italiae septimo saeculo antiquiores (ICI) [ART 930 IC ITA/1], una raccolta, suddivisa in fascicoli locali, della documentazione dell’Italia.

  11. Gli strumenti digitali per l’Epigrafia • Sono costituiti essenzialmente da: • Banche dati testuali, che riflettono in genere la tradizionale divisione linguistica. • Anche nel formato digitale si possono distinguere progetti con ambizioni onnicomprensive e progetti dedicati a una singola regione o a una singola tematica. • Banche dati di immagini. • Concordanze, indici, repertori.

  12. Una banca dati per l’epigrafia greca: Searchable Greek Inscriptions • http://epigraphy.packhum.org/inscriptions/ • La versione online di una banca dati epigrafica un tempo disponibile su CD (PHI #7), che comprendeva un buon numero di testi greci di età classica, ma anche iscrizioni tardoantiche e cristiane, in greco e latino. • La nuova versione si concentra sulla documentazione greca classica, con aggiornamento rispetto al CD, anche se la consistenza non è immediatamente perspicua. • Possibilità di sfogliare il corpus seguendo l’ordine geografico o la sede di pubblicazione. • Possibilità di effettuare ricerche lessicali sull’intero corpus o su una delle grandi suddivisioni geografiche del mondo greco. • Presenza di essenziali dati di contesto: luogo di provenienza, datazione, edizione di riferimento, altre edizioni rilevanti.

  13. Una banca dati per l’epigrafia latina Epigraphik Datenbank Clauss-Slaby • http://www.manfredclauss.de/ • Disponibile anche in versione italiana: http://www.manfredclauss.de/it/index.html • La più completa banca dati dell’epigrafia latina, comprende a oggi circa i testi di oltre 410mila iscrizioni e circa 52 mila immagini. • Strettamente fondata sulle edizioni a stampa (oltre 1.400 pubblicazioni spogliate), presenta talvolta qualche errore di trascrizione e scioglimento. • Le schede presentano dati di contesto ridotti al minimo: regione e località di provenienza, edizioni.

  14. Le maschere di ricerca della Epigraphik Datenbank Clauss-Slaby • Una maschera di ricerca semplice (Ricerca nel Database), che consente interrogazioni lessicali (eventualmente su più termini associati tra loro), per area e per località di provenienza. • Ricerca per corporaconsente di recuperare il testo di un’epigrafe di cui si conosce il riferimento all’edizione. • Ricerca di termini errati / ricerca senza scioglimentoconsente di effettuare ricerche su grafie aberranti (per esempio bixit per vixit) o per sigle non sciolte (per esempio per verificare tutti i possibili scioglimenti della sigla F).

  15. Le banche dati del progetto EAGLE • Ambizioso progetto per la ripresa e il superamento dei svariati progetti degli anni ‘90: creazione di un database complessivo dei testi greci e latini anteriori al VII sec. d.C. • Una riedizione digitale basata sul miglior testo a stampa disponibile, con eventuali revisioni. • Le difficoltà hanno fatto sì che i progressi fossero piuttosto lenti e le ambizioni fossero ridimensionate. • Attualmente una federazione di banche dati distinte: • Epigraphic Database Roma (EDR) • Epigraphische Datenbank Heidelberg (EDH) • Epigraphic Database Bari (EDB) • Hispania Epigraphica (HE) • Informazioni e maschera di ricerca collettiva al sito http://www.eagle-eagle.it/

  16. Epigraphic Database Roma • http://www.edr-edr.it/ • Banca dati dedicata alle iscrizioni latine di Roma (escluse le iscrizioni cristiane) e dell’Italia, per un totale di circa 32 mila testi. • Vi sono rifluiti testi provenienti da EDH (con un grado di revisione in genere modesto) e altri accuratamente rivisti rispetto alle edizioni di riferimento (in genere dal lavoro di preparazione dei Suppl. It.). • Una maschera di interrogazione (e una scheda di risultati) estremamente complessa, con consente ricerche per luogo di provenienza, tipologia del supporto, fenomeni paleografici, problemi storici e antiquari, cronologia, oltre alle consuete ricerche lessicali. • Schede piuttosto schematiche, ma ricche numerose voci informative; non molto numerose le immagini.

  17. Epigraphische Datenbank Heidelberg • http://www.epigraphische-datenbank-heidelberg.de/ • Banca dati dedicata alle iscrizioni latine delle province (ma fino al 2003 schedate anche le epigrafi dell’Italia), per un totale di circa 30 mila testi. • Fondata essenzialmente sulle edizioni dell’AE, dei volumi più recenti del CIL e numerose pubblicazioni concernenti le province balcaniche (con revisioni di diverso grado). • Tre diverse maschere di ricerca, che consentono interrogazioni sofisticate, relative alle circostanze del ritrovamento, al supporto epigrafico, a fenomeni paleografici, a problemi storici e antiquari, oltre naturalmente alle consuete ricerche lessicali. • Le schede dei risultati corrispondono a tale complessità. • Corredata di una banca dati bibliografica e di una banca dati iconografica, anch’esse ricercabili.

  18. Epigraphic Database Bari • http://www.edb.uniba.it/ • Banca dati dedicata alle iscrizioni cristiane di Roma, in lingua latina e greca, tra III e VIII sec. d.C., per un totale di oltre 25 mila testi. • Fondata essenzialmente sulle edizioni delle ICUR, con alcune revisioni. • Liberamente accessibile solo la maschera di ricerca di I livello, che comunque consente interrogazioni per parole del testo, numero di edizione delle ICUR, contesto di rinvenimento, forme del supporto e tecnica, classe, datazione.

  19. Hispania Epigraphica • http://www.eda-bea.es/ • Banca dati dedicata alle iscrizioni romane (compresi alcuni testi greci) della Penisola Iberica, per un totale di circa 24 mila testi. • La ricerca semplice consente interrogazioni per tipologia del supporto, classe di appartenenza, parole chiave, luogo di ritrovamento e di conservazione, museo di conservazione, oltre alle consuete ricerche lessicali. • La ricerca complessa consente di combinare variamente questi ed altri criteri di ricerca. • Molto ricche le schede dei risultati, con dati divisi in tre schermate: il monumento, il testo, il luogo di ritrovamento e di conservazione; molto completo l’apparato iconografico.

  20. Corpora parziali in formato digitale: alcuni esempi • P. Roesch, Les Inscriptions des Thespies • http://www.case.edu/artsci/clsc/asgle/corpora.html • Pubblicazione postuma di un’opera mai uscita a stampa, in formato PDF. • Corpus Inscriptionum Latinarum II • http://www2.uah.es/imagines_cilii/ • Immagini, ma anche testi (via EDH) delle iscrizioni pubblicate nei fascicoli di CIL II2, dedicati alla Penisola Iberica. • Inoltre: immagini delle iscrizioni conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Madrid, i corpora relativi ad alcuni centri romani dell’area madrilena, articoli online.

  21. Corpora parziali in formato digitale: C. Roueché, Aphrodisias in Late Antiquity: • http://insaph.kcl.ac.uk/ala2004/ • Riedizione digitale di C. Roueché, Aphrodisias in Late Antiquity, London 1989: la storia di una città tardoantica della Caria attraverso le sue iscrizioni. • Aggiornamento della documentazione, con l’aggiunta di 20 nuovi testi. • Uso dei links ipertestuali per la navigazione interna ed esterna al saggio. • Codifica con EpiDoc, secondo le regole dell’Extended Markup Language (XML), con due diverse Document Type Definitions (DTD): una per la sezione “narrativa”, una per i testi delle iscrizioni. • La codifica XML e la lemmatizzazione dei testi greci ha consentito la creazione di sofisticati indici e di un motore di ricerca interno. • Per saperne di più su EpiDoc visitare il sito EpiDoc: Epigraphic Documents in TEI XML (http://epidoc.sourceforge.net/).

  22. Corpora parziali in formato digitale: Inscriptions of Aphrodisias • http://insaph.kcl.ac.uk/iaph2007/index.html • Progetto posteriore al precedente e di più ampio respiro: • Riprende la totalità dei testi inediti ritrovati tra il 1961 e il 1994 e la quasi totalità dei testi editi fino al 1994: circa 1.500 testi tra il II sec. a.C. e i VII sec. d.C. • Condivide la stessa architettura, fondata su EpiDoc, di Aphrodiasias in Late Antiquity. • Interessante la possibilità di visualizzare anche la trascrizione nel linguaggio di marcatura EpiDoc.

  23. Corpora parziali in formato digitale: l’instrumentum domesticum • Una classe epigrafica che comprende i testi incisi, impressi, graffiti o dipinti su piccoli oggetti mobili. • Una classe un poco trascurata nei grandi corpora tradizionali, ma di fondamentale importanza, in particolare, nello studio della storia economica. • Una classe alla quale sono dedicati importanti progetti in formato digitale, in cui si combinano banche dati e materiali di studio e commento.

  24. Qualche esempio di progetti digitali sull’epigrafia dell’instrumentum domesticum • Testimonia epigraphica Norica (T.E.NOR.). Römerzeitliche Kleininschriften aus Österreich • http://www.kfunigraz.ac.at/tenor/ • Amphores. Recueil de Timbres sur Amphores Romaines • http://publications.univ-provence.fr/rtar/ • Centro para el estudio de la interdependencia provincial en la Antigüedad Clasica • http://ceipac.ub.edu/

  25. Banche dati di immagini: Imaging Projects del Centre for the Study of Ancient Documents • http://www.csad.ox.ac.uk/CSAD/Images.html • Images of Inscriptions • Il progetto di maggior interesse, conserva le immagini di centinaia di calchi di epigrafi greche conservate a Oxford. • Images from the Cox Archive • Un’anteprima dell’archivio fotografico relativo alle spedizioni archeologiche di Christopher Cox in Frigia (1925-1926). • Laconia Survey Inscriptions • Piccolo archivio fotografico relativo alle campagne di indagine condotte nella regione tra il 1983 e il 1989 dalla British School at Athens.

  26. Banche dati di immagini: La mission èpigraphique Canadienne de Xanthos-Létôon • http://www.xanthos.hst.ulaval.ca/ • Propriamente il sito informativo su una campagna di ricerca epigrafica condotta a Xanthos e nel vicino santuario del Letoon, sulle coste sud-occidentali della Turchia. • Una presentazione del progetto di ricerca, resoconti sulle campagne di indagine, bibliografia e qualche contributo a testo pieno. • Ma il punto di forza è dato in particolare dal ricco apparato di immagini di iscrizioni, in via di completamento.

  27. Banche dati di immagini: Le iscrizioni del Museo Civico di Catania • http://www.helsinki.fi/hum/kla/catania/main.html. • Un supplemento fotografico a K. Korhonen, Le iscrizioni del Museo Civico di Catania, Helsinki 2004. • Organizzazione della materia fondamentalmente per provenienza dei materiali (nel museo si conservano anche testi da altre località della Sicilia e da Roma). • Un sito esclusivamente incentrato sulla documentazione fotografica, che affianca, ma non sostituisce l’edizione a stampa.

  28. Concordanze • Claros: Concordancia de Inscripciones griegas • http://www.dge.filol.csic.es/claros/cnc/cnc.htm • Un utilissimo strumento preparato nell’ambito del DGE, consente di rintracciare rapidamente le riedizioni delle iscrizioni greche. • L’aggiornamento è fermo al gennaio 2006: le più recenti riedizioni non sono dunque considerate.

  29. Repertori • Abbreviations in Latin Inscriptions • http://www.case.edu/artsci/clsc/asgle/abbrev/latin/ • Un utile repertorio a cura di T. Elliott che riporta gli scioglimenti delle numerose sigle che appaiono nelle iscrizioni latine (basato su AE 1888-1993). • U.S. Epigraphy Project • http://usepigraphy.brown.edu/ • Repertorio delle iscrizioni latine e greche conservate negli Stati Uniti, riprende e aggiorna J. Bodel - S. Tracy, Greek and Latin Inscriptions in the USA: a Checklist, Rome 1997.

  30. Altri progetti di rilievo: Poinikastas: Epigraphic Sources for Early Greek Writing • http://poinikastas.csad.ox.ac.uk/ • Pubblicazione in formato digitale dell’enorme archivio preparato da L.H. Jeffery per la redazione di Local Scripts of Archaic Greece, Oxford 1961 [STO/C VI B/b Jef 1] e Oxford - New York 19902 [STO COLL. PROVV. 938 JEF]. • Materiali organizzati in schede sulle singole iscrizioni, comprendenti riproduzioni digitali di schizzi, note, fotografie, ma anche il testo, talvolta la traduzione, i dati di contesto, la bibliografia. • Un database relazionale nel quale navigare per area geografica di provenienza, contesto archeologico di rinvenimento, forma delle lettere, direzione della scrittura, datazione, tipologia del supporto materiale dell'iscrizione, classe documentale di appartenenza.

  31. Tenersi al corrente • Current Epigraphy • http://www.currentepigraphy.org/ • Un blog che pubblica annunci di incontri di studio, di nuovi ritrovamenti e di nuove pubblicazioni, notizie di progetti di ricerca e di nuovi siti web dedicati all’Epigrafia greca e latina. • Association International d’Èpigraphie Grecque et Latine (AIEGL) • http://www.aiegl.org/ • Il sito ufficiale dell’associazione, con informazioni sulla sua attività.

  32. Esercizi Lezione III

  33. Esercizio 1 • Confrontate il testo e le informazioni di contesto fornite da alcuni corpora tradizionali e digitali su un’epigrafe di età augustea conservata al Museo Archeologico Nazionale di Cingoli (MC) e notate le differenze. • CIL IX, 5680 • Suppl. It., n.s. 6, p. 44 • AE 1998, 420 • La scheda della Epigraphik Datenbank Clauss-Slaby • La scheda dell’Epigraphic Database Roma

  34. Esercizio 2 • Collegatevi alla banca dati Searchable Greek Inscriptions e cercate le attestazioni del raro sacerdote chiamato mantiavrch~ (mantiárches). • In una scheda riportate per ciascuna delle attestazioni: • L’edizione di riferimento (sciogliendo le eventuali sigle) • La regione e la località esatta di provenienza del documento (se indicata) • La datazione del documento (se indicata)

More Related