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A cura di: Giorgio Pagano, Simona Venturi, Alfredo Esposito

Schema per il Piano Strategico dell’UMCM. Indirizzi per la Visione Assi Strategici e Priorità del territorio, in linea con la programmazione europea 2014-2020. 16 maggio 2014 Borgo San Lorenzo. Presentazione dello Schema per il Piano Strategico del Mugello. A cura di:

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Presentation Transcript


  1. Schema per il Piano Strategico dell’UMCM. Indirizzi per la Visione Assi Strategici e Priorità del territorio, in linea con la programmazione europea 2014-2020 16 maggio 2014 Borgo San Lorenzo Presentazione dello Schema per il Piano Strategico del Mugello A cura di: Giorgio Pagano, Simona Venturi, Alfredo Esposito

  2. SCHEMA DEL PIANO STRATEGICO DEL MUGELLO Obiettivi e Percorso • Costruire un “accordo degli attori dell’area mugellana” • Dare al territorio una visione di sviluppo basata su grandi progetti di medio-lungo periodo per l’intera area mugellana. • Disegnare quadro aggiornato sullo scenario regionale, nazionale ed europeo relativo al tema della programmazione comunitaria 2014-2020 • Integrare, mettere in coerenza e valorizzare gli esiti del percorso partecipativo, la diagnosi territoriale e socio-economica, le programmazioni ordinarie con la programmazione europea 2014-2020 • Fornire strumento per scegliere dove concentrare gli sforzi per l’accesso ai Fondi europei e nazionali. Percorso UMCM • Percorso partecipativo • Diagnosi territoriale • Schema del Piano Strategico del Mugello Risultato: Documento scaricabile dal sito dell’UMCM Prospettiva:individuare e definire interventi in grado di concretizzare le tendenze della trasformazione futura del territorio mugellano, per porre basi solide per lo sviluppo e la realizzazione del “Piano Strategico dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello 2014-2020”. www.recs.it

  3. SCHEMA DEL PIANO STRATEGICO DEL MUGELLO Indice 1. IL MUGELLO NELLA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 1.1 Il quadro comunitario 1.2 La Strategia Comune dell’Agenda Urbana 1.3 La Strategia Nazionale per le Aree Interne 1.4 Il ruolo della Regione Toscana 1.5 Le fonti di finanziamento 1.6 L’impegno dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello 2. LA DIAGNOSI DEL TERRITORIO MUGELLANO 2.1 Inquadramento generale 2.2 Sei profili per il territorio del Mugello 3. IL PERCORSO PARTECIPATO 3.1 Il Mugello pensa futuro. L’Unione fa il Bilancio 3.2 Gli esiti del processo partecipativo: i progetti più votati 4. INDIRIZZI PER LA VISIONE E ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO PER IL TERRITORIO 4.1 Indirizzi per la Visione 4.2 Assi prioritari di intervento 5. PERCORSO VERSO IL PIANO STRATEGICO DELL’UMCM 2014-2020 www.recs.it

  4. ACCORDO DI PARTENARIATO 2014-2020 (GOVERNO-UE) Strumento previsto dalla Commissione Europea per stabilire la strategia, i risultati attesi, le priorità, i metodi di intervento, di impiego per ogni stato membro dei fondi comunitari per il periodo di programmazione 2014-2020 Rispetto alla dimensione territoriale della programmazione 2014-2020 l’AdP prevede: Agenda Urbana (Città Metropolitane - PON e Città Medie - POR) Strategia nazionale per le Aree interne (Sistema dei piccoli comuni) Cooperazione territoriale Il rapporto si declina in 11 obiettivi tematici, sui quali l’Europa ha scelto di orientare le risorse. www.recs.it

  5. AGENDA URBANA - I TRE DRIVER Primo Driver Ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori delle città Secondo Driver Pratiche e progettazione per l’inclusione sociale per isegmenti di popolazione più fragile e per aree equartieri disagiati Terzo Driver Rafforzamento della capacità delle città di potenziare i segmenti locali pregiati di filiere produttive globali www.recs.it

  6. ITI – Integrated Territorial Investment Strumento in via di definizione di programmazione cui le Amministrazioni potranno ricorrere per affrontar, attraverso l’utilizzo della capacità programmatoria, le esigenze di uno specifico territorio, facendo leva sull’integrazione di interventi di tipo differente utilizzando combinazioni di assi prioritari di un unico o di più programmi. Questa strategia infatti: • si concentra su aree con caratteristiche specifiche (lontane dai servizi di base e con perdita demografica acuta), persegue un approccio integrato con obiettivi strategici specifici legati alle esigenze e le opportunità di tali territori; • ha come controparte vicina al territorio Associazioni di Comuni, con un percorso strategico e progettuale di medio termine e un impegno a mettere in comune la gestione di alcuni servizi; • prevede la partecipazione dei diversi fondi comunitari al finanziamento del Progetto d’Area attuativo della corrispondente strategia individuata; • combina caratteristiche top down (pianificazione partecipata) a quelle bottom up (progetti locali partecipati attuati sulle aree individuate). www.recs.it

  7. LA STRATEGIA PER LE AREE INTERNE Punta a sollecitare i territori periferici e in declino demografico, verso obiettivi di rilancio socio-economico e di rafforzamento e gestione ottimale dei servizi collettivi essenziali e di cura del territorio. Il “Centro di offerta di servizi” viene individuato come quel comune o aggregato di comuni confinanti, in grado di offrire simultaneamente: • Tutta l’offerta scolastica secondaria • Un ospedale sede di DEA di I livello • Una stazione ferroviaria di categoria SILVER Due livelli d’azione: I livello: “precondizioni dello sviluppo locale” II livello: “progetti di sviluppo locale www.recs.it

  8. REGIONE - CINQUE ASSI PRIORITARI La Regione Toscana ha elaborato una proposta di “Struttura e articolazione del programma Regionale Crescita e Occupazione FESR Toscana 2014-2020” La proposta di strutturazione del POR Crescita e Occupazione FESR Toscana 2014-2020 è declinata in 5 ASSI prioritari (più uno di Assistenza Tecnica che in questa sede non sarà approfondito), in cui sono collocati gli 11 obiettivi tematici individuati nell’Accordo di Partenariato. Asse I - Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione Asse II - Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impegno e la qualità delle medesime Asse III - Promuovere la competitività delle PMI Asse IV - Sostenere la transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori Asse V - Asse Urbano www.recs.it

  9. RUOLO DELLA REGIONE NELLA STRATEGIA PER LE AREE INTERNE Regione Toscana ha un ruolo molto importante all’interno della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Le Regioni, per la vicinanza ai territori e per il fatto di gestire materie decisive per la realizzazione della strategia (gestione dei programmi regionali, programmazione regionale e territoriale, salute) avviano la selezione e propongono le aree-progetto identificando alcuni casi prototipo su cui sperimentare la strategia. I Comuni e le aggregazioni di Comuni si candidano con le Regioni per l’avvio della fase prototipale. I Comuni partecipanti a ogni area-progetto saranno incentivati a realizzare forme appropriate di associazione di servizi (o Unioni o Fusioni) funzionali alla sostenibilità di lungo periodo della strategia e tali da allineare pienamente la loro azione ordinaria con i progetti di sviluppo locale finanziati. www.recs.it

  10. LA STRATEGIA PER LE AREE INTERNE – STRUMENTI OPERATIVI, STRUMENTI FINANZIARI E ALTRE RISORSE Strumenti Operativi • APQ: sottoscritto dalle Regioni, Centro, Comuni e Province epermette a Regioni, Enti Locali e altri soggetti di concordare con le Amministrazioni Competenti settori e aree in cui effettuare interventi di sviluppo del territorio. • CLLD (Community Lead Local Development) per l’attuazione di singoli progetti definiti all’interno dell’Accordo: persegue finalità di sviluppo locale integrato su scala sub-regionale con il contributo prioritario delle forze locali. Strumento finanziario PPP-Partenariato Pubblico Privato: prevede forme di cooperazione tra settore pubblico e settore privato Altre Risorse • Fondi per la Montagna(Regione): flusso finanziario significativo in media di circa 400.000 euro annui destinati a cofinanziare investimenti pubblici volti allo sviluppo del territorio • Patti per la Montagna (Regione - enti locali interessati): contengono gli interventi considerati prioritari e strategici per il territorio montano e le modalità di coordinamento, l'integrazione e lo sviluppo degli interventi e delle risorse finanziarie destinati ai territori montani. • Gruppo di Azione Locale GAL-Startper la gestione del Programma comunitario LEADER www.recs.it

  11. I PROFILI DEMOGRAFIA Bassa densità della popolazione: migliore qualità ambientale e dispersione antropica. Dagli anni ’90: rilocalizzazione residenziale dell’area fiorentina; dal 2008 il fenomeno si riduce per il ritorno di attrattiva da parte del metropolitano. Alto Mugello sempre in calo demografico nonostante un certo flusso migratorio in entrata, italiano e straniero. Basso Mugello forte saldo positivo: alta componente migratoria, sia italiana sia straniera (soprattutto albanese e rumena). ECONOMIA Agricoltura: fattore regolativo e ordinatore del territorio (filiera agro-industriale molto rilevante, ritorno dei giovani, modernizzazione, potenzialità del settore delle energie rinnovabili). Industria: un ruolo importante. produzioni originali e di elevato livello qualitativo Servizi ha acquisito progressivamente peso (Outlet di Barberino; Borgo San Lorenzo come il “capoluogo terziario” e punto di riferimento di tutta la zona). Turismo in crescita costante nell’ultimo decennio (anche per sviluppo del settore extralberghiero e aumento di presenze straniere, sempre inferiori a quelle italiane). www.recs.it

  12. I PROFILI SOCIALE “Forte coesione sociale interna” nonostante la crisi abbia aumentato la vulnerabilità sociale anche nel Mugello. Il “Piano Integrato di Salute 2008-2010” della Società della Salute del Mugello individua le principali criticità e, insieme agli Indirizzi dei Piani di Zona degli anni successivi, delinea “ambiti e obiettivi di salute” per ogni criticità, con progetti innovativi di welfare condivisi con utenti o referenti familiari e con la robusta realtà associativa dell’area. INFRASTRUTTURE La dotazione infrastrutturale del Mugello è nettamente migliorata negli ultimi anni. Il complesso delle opere in corso e previste migliorerà ulteriormente i collegamenti regionali e nazionali dell’area. Sono inoltre previste opportune forme di miglioramento e rafforzamento della viabilità interna sia del Basso Mugello che dell’Alto Mugello. www.recs.it

  13. I PROFILI AMBIENTE L’ecosistema del Mugello è di elevata qualità ambientale: la dotazione naturale è magnifica, la struttura urbana è a dimensione d’uomo, la cura dell’ambiente è sufficiente, anche se il suo mantenimento richiede un sistema di servizi pubblici e privati superiore all’attuale. Il Mugello sta già operando per la valorizzazione della sua qualità ambientale, anche come leva del suo sviluppo futuro. FORMAZIONE I territorio ospita tutti i livelli scolastici fino alla scuola superiore inclusa Aumento della popolazione scolastica con handicap. Crescita della dispersione scolastica; formazione professionale assai carente. In crescita la presenza di diplomati e laureati Il “Sistema Formativo Integrato” del Mugello, base condivisa di lavoro per impostare forme di programmazione integrata tra istruzione, educazione, formazione, orientamento e lavoro, è il tentativo, coordinato dalle reti locali, di dare risposte alle criticità. www.recs.it

  14. IL MUGELLO PENSA FUTURO. L’UNIONE FA IL BILANCIO. • Partecipazione intesa non solo come informazione e comunicazione, ma anche come strumento di formazione per costruire il consenso intorno a scelte strategiche e per generare nuovo capitale sociale sul territorio. • Il coinvolgimento degli stakeholderdel territorio è un aspetto imprescindibile, soprattutto perché buona parte delle risorse necessarie per favorire lo sviluppo locale dipendono da soggetti esterni all’ente locale. • La partecipazione è elemento fondamentale per consentire un accesso allargato al processo decisionale e alla costruzione del piano. E’ grazie alla partecipazione attiva della popolazione infatti che è possibile rilevare le problematiche e le difficoltà del territorio ed individuare le migliori soluzioni progettuali per la riqualificazione urbanistica e sociale del territorio. • La partecipazione più efficace si realizza in forme e modalità diverse a seconda della fase in cui si trova il percorso. www.recs.it

  15. ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO 1. Sviluppo sostenibile e valorizzazione delle risorse ambientali Rafforzamento del trasporto pubblico per contrastare l’uso del mezzo privato e il conseguente peggioramento della qualità dell’aria Messa in sicurezza del fondovalle alluvionale del fiume Sieve, lungo il cui corso sono localizzati 18 interventi previsti dal “Piano Stralcio Rischio Idraulico” dell’Autorità di Bacino dell’Arno Attuazione di “Ecomugello - Progetto integrato d’area per la riduzione e gestione sostenibile dei rifiuti” Sviluppo delle energie rinnovabili (eolico, solare e soprattutto biomasse forestali) Valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche e forestali, in particolare quelle delle zone di crinale e montane Creazione di parchi e riserve, come previsto dal “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale” della Provincia di Firenze 2. Sviluppo dell’agricoltura L’agricoltura può e deve giocare un ruolo importante Rafforzare la connessione dell’agricoltura con altre attività: industriaalimentare e dei prodotti tipici, agriturismo, enogastronomia, artigianato, cultura, agricoltura sociale, economia solidale, energie rinnovabili Sostenere le produzioni di qualità nei settori agroalimentare e artigianale e i servizi in campo turistico, culturale, socio assistenziale presenti in tutto il territorio www.recs.it

  16. ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO 3. Sviluppo dell’industria Supportare il sistema-impresa: aggregazioni, innovazione di processi e prodotti; il pubblico può agire su aree attrezzate, formazione, marketing territoriale, incentivi, fisco, semplificazione burocratica. Rafforzare la capacità di trovare forme collaborative con il sistema del credito territoriale e locale Ruolo importante della società Pianvallico e Incubatore di Imprese Innovative in Mugello Gli interventi che interessano l’A1 con i relativi collegamenti e la riqualificazione della linea ferroviaria “Faentina” per consentire il transito dei treni merci con perfezionamento dell’ipotesi di interconnessione con la nuova linea alta velocità/alta capacità ferroviaria in Comune di Scarperia rappresentano un’occasione di sviluppo anche nel settore della logistica 4. Sviluppo del turismo Prospettiva destinata a crescere nel medio e lungo periodo, con forte competizione Costruire uno strumento unitario di promozione dell’identità, delle produzioni e dell’immagine del Mugello che concentri le risorse e crei un’immagine unitaria delle sue tante facce Continuare a operare in un’ottica di sistema, pianificando le azioni in grado di migliorare il prodotto www.recs.it

  17. ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO 5. Sviluppo del commercio Continuare nell’opera di costruzione di politiche di sostegno del settore, puntando sulla creazione e il rafforzamento dei Centri Commerciali Naturali e sulla realizzazione di mostre, fiere ed eventi. 6. Nuovo welfare Attuazione degli obiettivi di salute definiti nei suoi piani dalla Società della Salute del Mugello . Attenzione per l’agricoltura sociale: non a caso il progetto più votato dal percorso partecipato “Il Mugello pensa il futuro” è stato “Carefarm”, sul modello delle “Care Farms” (fattorie sociali) olandesi. 7. Il patto formativo Contrastare la dispersione scolastica. Supportare l’innovazione e la crescita di qualità della scuola. Migliorare radicalmente il sistema di formazione professionale, per una maggiore corrispondenza tra domanda e offerta del mercato del lavoro. Rendere effettivamente praticabile il diritto all’apprendimento durante tutto l’arco della vita. Attrarre funzioni qualificate e di eccellenza, anche con la realizzazione di un campus universitario quale sede di un’Università straniera. Creare e migliorare le infrastrutture tecnologiche per garantire una maggiore competitività e per ridurre lo svantaggio delle aree montane e migliorare l’offerta di servizi. www.recs.it

  18. PERCORSO VERSO IL PIANO STRATEGICO DEL MUGELLO www.recs.it

  19. Rete delle Città Strategiche – ReCS Sede legale Via Manzoni, 16 50121 Firenze Sede operativa Via Prefetti, 46 00186 Roma Tel. 339 7896183 coordinamento@recs.it www.recs.it

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