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Mahatma Gandhi

Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere. Mahatma Gandhi. Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.

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Mahatma Gandhi

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Presentation Transcript


  1. Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere. Mahatma Gandhi Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.

  2. Mohandas Karamchand Gandhi nasce nel 1869 in una piccola città a nord di Bombay da una famiglia della casta dei banias (mercanti), in un ambiente impregnato di spiritualità. All’età di tredici anni i genitori lo sposano con una bambina di loro scelta, figlia di un commerciante. Studiò in India, poi a Londra laureandosi in giurisprudenza, qui condusse una vita da dandy. Esercitò quindi in patria l'avvocatura ma nel 1899, recatosi nel Sudafrica, ebbe modo di constatare le miserevoli condizioni di vita degli Indiani colà emigrati. Infatti non trovando un lavoro in patria, i famigliari lo mandarono nel Paese africano, dove viveva una foltissima comunità indiana, oltre centomila persone. Arrivato a Durban, lui, di provenienza indù, prese servizio come consulente legale di un'azienda del posto: qui fu il primo avvocato non bianco ammesso a dibattere alla Corte suprema.

  3. Decisiva fu la vicenda di un viaggio in treno verso Johannesburg. Una settimana dopo il suo arrivo in Sudafrica, comprato un biglietto di prima classe, Gandhi si vide cacciato dal convoglio perché non in regola con il ferreo apartheid in vigore nella colonia inglese: lui, asiatico, indiano, non poteva sedersi nel comparto destinato ai bianchi. Per questo fu letteralmente buttato fuori dal treno. Dopo questa esperienza Iniziò ad insegnare una politica di resistenza passiva e di non cooperazione con le autorità governative. Fu una lotta durissima ma l'inflessibile volontà di non obbedire agli ordini imposti con la violenza, pur sottostando fino alle estreme sanzioni, ebbe i suoi frutti. Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.

  4. rientro in India Nel 1915 Gandhi ritorna in India e partecipa alla 1a guerra mondiale come infermiere. Nel 1919 diviene l'assertore dell'indipendenza. Nel 1930 si svolge la campagna di disobbedienza contro la tassa sul sale. Con la "marcia del sale" il Mahatma percorse a piedi 400 km fino al mare con il solo scopo di prelevare pochi granelli di sale, in violazione della legge britannica che imponeva il monopolio statale sul prezioso alimento. Fu un atto semplice, non violento, che non produceva alcun danno neppure allo stato, ma proprio per questo metteva in luce l'assurdità di una legge e la sproporzione fra la sua violazione e la pena inflitta. Dopo questo episodio la campagna si allarga: boicottaggio ai tessuti provenienti dall'estero (tessere i propri abiti divenne un gesto simbolico di disobbedienza), isolamento dei funzionari governativi ai quali i commercianti rifiutano la merce.

  5. Nel 1947 finalmente Gandhi vede la proclamazione dell’indipendenza dell’India. Ma questo grande momento Gandhi lo vive con dolore. Non è nata la grande nazione indiana, liberale, tollerante, unita al di sopra delle differenze religiose e di casta: dalle tormentate trattative politiche che hanno preceduto il l5 agosto sono venuti fuori due Stati, Unione Indiana e Pakistan, con la creazione dei quali è stata sancita la divisione fra hindu e musulmani. Le lotte sorte subito dopo fra musulmani e indù lo ebbero come pacificatore, ma elementi estremistici furono artefici di un complotto contro lo stesso Gandhi che fu ucciso a revolverate da un fanatico indù ortodosso.

  6. la disubbidienza civile • Concretamente Gandhi ricorse alla disubbidienza civile, trasgressione consapevole di una legge che doveva avvenire in maniera non violenta. • Alcuni esempi sono: non pagare le tasse; praticare l'obiezione di coscienza al servizio militare; violare le norme legislative o gli atti amministrativi che limitano illegittimamente la libertà fondamentali (stampa, manifestazione, sciopero, riunione, ecc. ). • Le sue conseguenze sarebbero dovute ricadere sul singolo individuo e non su altri membri della società. Inoltre, chi avesse violato la legge avrebbe dovuto sopportarne le conseguenze penali, senza opporsi a esse, ma accettandole. Lo stesso Gandhi fu, in base a questo principio, incarcerato più volte.

  7. "Non violenza e codardia si accompagnano male. Posso immaginare un uomo armato fino ai denti che sia, in cuor suo, un codardo. Il possesso di armi implica un elemento di paura, se non di vigliaccheria. « È meglio essere violenti, se c'è violenza nei nostri cuori, piuttosto che indossare l'aureola della nonviolenza per coprire la debolezza. La violenza è sicuramente preferibile alla debolezza. C'è speranza per un uomo violento di diventare non violento. Non c'è questa speranza per i deboli. »

  8. I contemporanei «Un avvocaticchio che si atteggia a fachiro, una figura comune in Oriente». W. Churchill «Fucilate Gandhi per primo e se non basta fucilate una dozzina di leader del suo partito del Congresso. Se ancora non basta fucilatene duecento. E andate avanti così, finché l’ordine sarà ristabilito». Hitler "Forse le generazioni a venire crederanno a fatica che un individuo in carne e ossa come questo ha camminato su questa terra” Albert Einstein

  9. i successori Il messaggio di Gandhi fu accolto dai movimenti pacifisti di tutto il mondo e le sue pratiche non violente furono adottate in diverse battaglie per i diritti civili, come ad esempio negli Stati Uniti, dove Martin Luther King si batteva contro il razzismo e di nuovo in Sud Africa da Nelson Mandela contro l'apartheid.

  10. Nelson Mandela Negli anni ’50-’60 si inasprì in Sud Africa il regime dell’ apartheid; questo stato era rimasta l’ultima roccaforte del dominio bianco dopo la decolonizzazione. Un vincitore è solo un sognatore che non si è arreso. Non c'è nessuna strada facile per la libertà.

  11. il Sudafrica 1487 Il portoghese Bartolomeo Dias, seguito da Vasco da Gama, fu il primo a raggiungere il Capo di Buona Speranza. 1652 La Compagnia Olandese delle Indie Orientali stabilisce il primo insediamento a Table Bay, l’attuale Cape Town. I coloni prendono il nome di Boeri, ovvero contadini, o Afrikaners. 1820 Sfruttando l’indebolimento del potere mercantile olandese e l’avanzata Napoleonica gli Inglesi invadono la Colonia del Capo. 1836 I forti e aspri contrasti tra inglesi e boeri costringono questi ultimi a migrare verso nuove terre. 1869 Con la scoperta dei primi giacimenti di diamanti, ha inizio la cosiddetta battaglia del Blood River e la prima guerra anglo-boera. 1893 Ghandi giunge a Durban come avvocato e da quel momento inizia la sua lotta a favore della salvaguardia dei diritti umani. 1910 Si innalza il muro della sesegregazione: ai neri viene negato il diritto di voto.

  12. Nel 1931 il Sudafrica ottenne l’indipendenza. Negli anni '60, l’escalation di efferatezza toccò il suo piccò più alto. La comunità internazionale condannò duramente il regime di segregazione razziale, tanto da espellere il Sudafrica dal Commonwealth, trasformandolo in una Repubblica indipendente; gli scontri e le repressioni continuarono, nonostante lo sdegno internazionale. 1976-1990 Anni caratterizzati da lunghe e cruente lotte contro il regime dell’Apartheid

  13. apartheid HAPARTHEID è stata una politica di discriminazione razziale e di limitazione dei diritti imposta dagli Afrikaner (popolazione bianca discendente dai coloni europei) nei confronti dei neri e delle minoranze asiatiche . Provocò la divisione di tutti gli ambienti di convivenze (scuole, strade, fontane…) culminata nei bantustan o homeland cioè quartieri ghetto dai quali i neri potevano uscire solo se dotati di un permesso. Il termine “apartheid” fu usato, nell’ambito politico, nel 1917 dal primo ministro sudafricano Jan Smuts, ma venne introdotta nel sistema legislativo dopo la vittoria del National Party, avvenuta nel 1948.

  14. com' erano i bantustan? non sono che riserve povere di materie prime e di risorse (le donne adesempio raccolgono il sale per cucinare dal mare). Queste riserve di uomini sono estremamente frammentate, non hanno infrastrutture agricole, né fonti energetiche, né servizi essenziali, né ferrovie o strade asfaltate. Essi occupano il 13% del territorio sudafricano per il 75% della popolazione. La manodopera adulta va a lavorare nelle zone urbane, per cui i bantustan altro non sono che giganteschi dormitori. I soldi che il governo stanzia per queste aree vengono spesi per l'apparato amministrativo, la polizia e l'esercito Ad ogni gruppo etnico è stato assegnato un bantustan. Il gruppo etnico più numeroso è quello Zulu, che lavora soprattutto nelle piantagioni di canna da zucchero (6.400.00 neri su 18 mil. dell'intero Sudafrica). In forza di questi bantustan il governo ha dichiarato che l'apartheid è morto in quanto esistono degli Stati nazionali indipendenti. Il governo si rifiuta di includere nelle proprie statistiche questi "stranieri" (che peraltro non considera mai nella loro globalità ma sempre come gruppi etnici separati). In tal modo può dimostrare che i bianchi non sono affatto una minoranza. Al tramonto vige sempre il coprifuoco: la polizia spara senza avvertire.

  15. in cosa consisteva l' apatheid? I neri non possono scegliere il luogo dove vivere, dove lavorare, il tipo di educazione da dare ai figli. Sono soggetti a trasferimenti forzati ogni volta che il governo scopre che nel loro sottosuolo vi sono minerali preziosi (è successo ad es. di recente con il rame). Non hanno diritti e la legge non punisce polizia e militari che commettono reati contro di loro. C'è un medico ogni 330 bianchi e uno ogni 91.000 neri. Un medico bianco non può soccorrere un nero. Nei ghetti le scuole possono anche avere classi di 70 ragazzi. Sono vietati i matrimoni misti.

  16. Partecipò nel 1944 alla fondazione della lega giovanile dell'African national congress (ANC), di cui divenne nel 1950 presidente. L' African National Congress era spirato ai principi della non violenza gandhiana e orientato verso la strategia della mobilitazione di massa, auspicò il suffragio universale e la creazione di un Sudafrica unito e democratico. L’ANC limitandosi agli obiettivi strategici come distruggere le centrali elettriche (motivo di arresto di Nelson Mandela) e altre infrastrutture. Nel 1960 l'Anc venne dichiarato illegale dal governo sudafricano; entrò allora nella clandestinità, passando alla lotta armata contro il regime Nel 1962 i rapprentanti dell'ANC vengono invitati l'assemblea generale dell'ONU, dove chiedono ai propri membri di porre sanzioni economiche contro il Sudafrica e nel 1963 un embargo sulle armi.

  17. Nel 1963 Nelson Mandela insieme ad altri militanti fu condannato all'ergastolo con l'accusa di attività sovversiva. Nel 1963 fu condannato all’ergastolo e davanti ai giudici prima della sentenza pronunciò queste parole: Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l'apice delle proprie aspirazioni. Niente può distogliere loro da questa meta. Più potente della paura per l'inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni, in questo paese...non ho dubbi che i posteri si pronunceranno per la mia innocenza e che i criminali che dovrebbero essere portati di fronte a questa corte sono i membri del governo Nonostante la prigione rimarrà lui il simbolo e la guida della ribellione. Nel 1985 gli fu offerta la grazia purché abbandonasse la lotta, ma egli rifiutò e rimase in carcere, fino al 1990.

  18. Invictushttps://www.youtube.com/watch?v=dvYDqgQr3h4 Poesia di William Henley Un primo passo verso la conciliazione fu fatto solo negli anni Ottanta con l’abolizione del divieto dei matrimoni misti. Mandela guidò poi il negoziato col governo di De Klerk (1989-94) che portò all’abolizione delle leggi segregazioniste (1992) e alle prime elezioni multirazziali vinte da Mandela nel 1994 (resta al governo fino al 1999. In modo sorprendente, egli dette un ricevimento per le vedove dei politici che lo avevano imprigionato e pranzò con il magistrato che sosteneva la sua impiccagione dopo che era diventato Presidente. Mandela si preoccupava della costruzione della Nazione e faceva ogni sforzo possibile per fugare le paure delle minoranze in Sudafrica. Era l’inizio del suo nuovo ruolo di negoziatore e intermediario per la pace e la riconciliazione. Mandela e De Klerk nel 1993 sono stati insigniti del Nobel per la pace per il comune impegno nella promozione di un Sudafrica democratico.

  19. Nella sua breve vita politica ha dovuto subire anche un'altra battaglia, iniziata nel 1997. 39 case farmaceutiche intentarono un processo per aver promulgato nel 1997 il "Medical Act", una legge che permetteva al Governo del Sud Africa di importare e produrre medicinali per la cura dell'Aids a prezzi sostenibili. L’epidemia stava mettendo in ginocchio il Paese, infettando circa tre milioni di persone e uccidendo centomila persone l’anno. I nuovi farmaci antiretrovirali erano in circolazione da poco, praticamente inaccessibili al Sudafrica, non solo per il costo proibitivo (più di diecimila dollari l’anno per il singolo trattamento), ma anche per il brevetto che li proteggeva. A causa delle proteste internazionali, le suddette multinazionali hanno poi deciso di desistere dal proseguire la battaglia legale.

  20. Martin Luther Kinglet the freedom ring - lasciate risuonare la libertà è stato un politico, attivista e pastore protestante statunitense, leader dei diritti civili. Riconosciuto apostolo della resistenza non violenta eroe e paladino degli emarginati, si è sempre esposto in prima linea affinchè fosse abbattuta nella realtà americana degli anni ’50 e ’60 ogni sorta di pregiudizio etnico. E’ stato il più giovane premio Nobel per la pace, conferitogli nel 1964 all’età di 35 anni Fu ucciso nel ’68 da esponenti del segregazionismo del sud. Con la violenza puoi uccidere colui che odia, ma non uccidi l'odio. La violenza aumenta l'odio e nient'altro. “Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora iniziato a vivere.” La vigliaccheria chiede: è sicuro? L'opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è nè sicura, nè conveniente, nè popolare; ma bisogna prenderla, perchè è giusta.

  21. Nel 1963 poco prima di essere assassinato JFK chiese una legge che abolisse la segregazione e proclamasse pari diritti per neri e bianchi. Un anno dopo Il Civil Rights Act divenne legge. Nel 1968 fu assassinato anche il fratello Bob. Nel 1960 Presidente degli Stati Uniti era divenuto John Fitzgerald Kennedy; egli promise al paese la conquista di una nuova frontiera. Tra le sue idee, condivisa dal fratello Bob, c’era anche quella di abbattere la frontiera del pregiudizio e della segregazione. Nel 1955 Rosa Parks si rifiutò di cedere in un autobus il suo posto a un bianco e fu arrestata; M. L. King, allora sconosciuto organizzò un boicottaggio delle linee di autobus per 381 giorni. Nel 1956 la Corte Suprema definì incostituzionale la segregazione sugli autobus. Fu un'enorme vittoria per King, ma il suo prezzo fu alto: gli fecero esplodere una carica di dinamite davanti alla casa, fu preso a sassate e aggredito dai cani della guardia nazionale; fu inoltre arrestato una ventina di volte durante le manifestazioni per la pace e, più di una volta, lo stesso John Kennedy, non ancora eletto presidente, pagò personalmente la cauzione per farlo uscire dalla prigione. C'è chi guarda alle cose come sono e si chiede "Perché?". Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo "Perché no?“ Ogni volta che un uomo combatte per un ideale... emette una minuscola onda di speranza e queste onde, intersecandosi da un milione di centri differenti di energia e di audacia, producono una corrente in grado di spazzare via i più poderosi muri di oppressione e resistenza. (Università di Città del Capo, 6 giugno 1966) Bob

  22. I have a dream I have a dream famoso è il discorso che tenne il 28 agosto 1963 durante la marcia per il lavoro e la libertà davanti al Lincon Memorial di Washington. “Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: riteniamo questa verità sia di per se stessa evidente: che tutti gli uomini sono stati creati uguali” “Non soddisfiamo la nostra sete di libertà bevendo dalla coppa dell’odio. Noi dobbiamo sempre condurre la nostra lotta sul piano più alto con disciplina e dignità. Non lasciamo mai che la nostra protesta degeneri in violenza.” https://www.youtube.com/watch?v=WrNvwP81H-IDISCORSO

  23. La canzone degli U2 Pride-In the name of love è dedicata a M.L. King Un uomo viene nel nome dell’amore un uomo viene va un uomo viene per giustificare un uomo per cambiare le cose nel nome dell’amore 4 aprile mattino presto lo sparo, un eco nel cielo di Menphis libero infine, ti hanno tolto la vita non sapevano come toglierti l’orgoglio Quanti anni può esistere una montagna prima di essere spazzata fino al mare e quanti anni la gente deve vivere prima che possa essere finalmente libera e quante volte un uomo può voltare la testa fingendo di non vedere? Bob Dylan disse a commento della canzone “Dico ancora che alcuni dei più grandi criminali sono quelli che si voltano dall’altra parte quando vedono l’ingiustizia, rendendosene conto. Ho solo 21 anni e so che ci sono state troppe guerre. Il primo modo per rispondere alle domande di questa canzone è iniziare a porsele”. “Alla fine, non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici.” (Martin Luther King)

  24. Live as if you were to die tomorrow. Learn as if you were to live forever Gandhi

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