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LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO

LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO. La Commissione si è trovata di fronte ad una scelta difficile? E’ stato difficile decidere di istituire la Commissione Etica? La scelta dei componenti è stata difficile?. “La scelta della Commissione Etica è stata difficile”. LA FACOLTA’ LINGUISTICA.

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LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO

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Presentation Transcript


  1. LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO • La Commissione si è trovata di fronte ad una scelta difficile? • E’ stato difficile decidere di istituire la Commissione Etica? • La scelta dei componenti è stata difficile? “La scelta della Commissione Etica è stata difficile”.

  2. LA FACOLTA’ LINGUISTICA Linguaggio: una delle facoltà cognitive di cui è dotato il sistema cognitivo umano. Sorprendente è la velocità con cui i bambini raggiungono la padronanza di uno strumento così complesso.

  3. LA FACOLTA’ LINGUISTICA Si definisce produttività linguistica la possibilità di creare un numero infinito di frasi a partire da un numero finito di parole. • I bambini mostrano questa capacità già precocemente. • Ai bambini non vengono esplicitamente insegnate le regole grammaticali, né vengono corretti quando producono frasi scorrette.

  4. LA CONOSCENZA SINTATTICA 2-year-old:Mamma isn’t boy, he a girl. Mother:That’s right. 2-year-old: And Walt Disney comes on Tuesday. Mother: No, he does not. (Brown e Hanlon, 1970)

  5. LA CONOSCENZA SINTATTICA La conoscenza sintattica è una conoscenza implicita. Per es.: i bambini sono in grado di formare frasi sintatticamente corrette prima di essere scolarizzati e lo stesso vale per gli adulti non alfabetizzati. Le regole della sintassi rendono unico il linguaggio dell’uomo come strumento di comunicazione. (Chomsky)

  6. LA CONOSCENZA SINTATTICA Le regole della sintassi permettono di combinare i simboli di cui è dotato il linguaggio (parole) per produrre significati complessi (frasi e discorsi). Le regole della sintassi sono le regole che governano la relazione tra le parole

  7. TEORIA GENERATIVO- TRASFORMAZIONALE Teorizzata da Chomsky: Le differenze tra le lingue sono, di fatto, differenze di tipo superficiale. Le varie lingue presentano notevoli diversità, tuttavia: • tutte le lingue conosciute si basano su un numero molto ristretto di elementi, comuni a tutte e chiamati “universali linguistici”.

  8. TESTI FRASI SINTAGMI PAROLE MORFEMI FONEMI LINGUA COME STRUTTURA PIRAMIDALE

  9. FONEMI Sono le parti più piccole di cui sono composte le parole di una lingua (parlata). /s/ /t/ /a/ I fonemi: • non corrispondono alle lettere • (ad es., sogno); • la corrispondenza tra fonemi e grafemi varia di lingua in lingua.

  10. FONEMI • Lingue: • Trasparenti: alta corrispondenza tra grafemi e fonemi; • Opache: bassa corrispondenza tra grafemi e fonemi.

  11. FONEMI • Inglese • stesso fonema rappresentato da grafemi diversi • ilunga: green(verde), field (campo),people(gente); • stesso grafema (gh) assume valori fonetici diversi: enough (/f/, abbastanza), e ghost (/g/, spirito). • Italiano • Quelle che possono apparire eccezioni seguono delle regolarità: • (ad es., c, g, sc,)

  12. differenza non percepita dentale velare FONEMI • Suoni diversi sono considerati fonemi diversi se sostituendoli l’uno con l’altro danno luogo a parole diverse. esempio: Rana - Lana Sale - Tale Allofoni sono varianti dello stesso fonema. esempio: teNdo TeNgo In molte lingue orientali /l/ ed /r/ sono allofoni.

  13. FONEMI • Suoni diversi sono considerati fonemi diversi se sostituendoli l’uno con l’altro danno luogo a parole diverse. • Nessuna lingua ha in sé l’intero repertorio di fonemi • Italiano=30; Inglese=45; Abkhaz=70 • Alla nascita un neonato è in grado di produrre qualsiasi tipo di suono, ma tale capacità decresce e viene persa poco prima dell’anno di vita; • La capacità di discriminare tra fonemi diversi è importante per riuscire a comprendere le parole di una lingua.

  14. MORFEMI E PAROLE Combinazioni di fonemi formano le parole di una lingua. Non tutte le combinazioni sono consentite. Non-parole: • Legali: Darta(Regolari); Datza (Irregolari) • Illegali:Dstrz I morfemi sono le unità più piccole dotate di significato. Es., [gatt-] radice di parole con significato simile

  15. MORFEMI E PAROLE • Morfemi liberi: parole costituite da singoli morfemi. Es., infatti, sì, spesso, radio. • Morfemi legati: morfemi che uniti ad altri morfemi formano le parole. Es., morfema [gatt-] (radice) + morfema [o]

  16. MORFEMI E PAROLE • Capacità di segmentazione fonologica; • Capacità di segmentare all’interno di una frase le parole che la compongono.

  17. SINTAGMI Catena sintattica: Struttura con cui si dispongono le parole all’interno di una frase. Sintagma: Unità minima di tale catena. • Testa: la parola fondamentale • Modificatori: Gli altri elementi del sintagma.

  18. SINTAGMI In funzione della categoria cui appartiene la testa si distinguono: • Sintagmi nominali (ad es., il mio gatto) • Sintagmi verbali (ad es., gioca volentieri) • Sintagmi preposizionali (ad es., con la lana) Il sintagma è l’elemento principale e minimo della frase.

  19. UNIVERSALI LINGUISTICI • Ciascuna lingua ha un numero finito di fonemi. • Da un numero finito di fonemi è possibile costruire un numero infinito di parole. • La relazione tra ciascuna parola e il proprio significato è arbitraria. • In qualsiasi lingua è possibile produrre un numero infinito di frasi.

  20. SINTASSI Le regole della sintassi governano il modo in cui le parole sono disposte all’interno di una frase. “gatto con la volentieri mio il gioca lana” Italiano: soggetto-verbo-oggetto Giapponese: soggetto-oggetto-verbo

  21. SINTASSI • Relazione nome-aggettivo • Italiano: • “Un gatto nero mi ha attraversato la strada” • Inglese: • “A black cat crossed the street in front of me”

  22. SINTASSI E SEMANTICA • Comprendere una frase: • Rappresentazione mentale del contenuto. • Attribuire uno specifico ruolo grammaticale a ciascuno degli elementi presenti. • Recuperare il significato delle parole. (semplici stringhe di lettere sole-sun)

  23. COME INTERAGISCONO SINTASSI E SEMANTICA? Tre tipi di elaborazione: • Fonologica/ortografica:identificazione e riconoscimento dei singoli fonemi. • Sintattica: a ciascun elemento della frase viene assegnato uno specifico ruolo sintattico. • Semantica: per ciascuna parola viene recuperato il corrispondente significato.

  24. MODELLI INTERATTIVI E SERIALI Nel panorama scientifico attuale due classi di modelli: • I modelli interattivi • I modelli seriali Condividono: • Ruolo fondamentale sia all’elaborazione sintattica che a quella semantica. • Ciascuna analisi viene effettuata in componenti separate. Divergono nel precisare le relazioni che intercorrono tra le due componenti.

  25. MODELLI INTERATTIVI E SERIALI • Modelli interattivi: propongono l’interdipendenza tra le componenti coinvolte nella comprensione di una frase. (Marslen-Wilson, 1975; MacDonald, Pearlmutter e Seidenberg, 1994). • Modelli seriali: stabiliscono l’autonomia e l’indipendenza tra i diversi livelli di elaborazione. (Forster, 1979; Frazier e Rayner, 1982).

  26. fonologia sintassi semantica pragmatica t0 ti Modello interattivo durante la comprensione di una frase le diverse informazioni vengono analizzate parallelamente solo l’analisi fonologica ha una priorità temporale: fornisce le informazioni di base. ogni livello di analisi interagisce con gli altri creando continue ipotesi interpretative in base alle informazioni disponibili fino ad un certo momento

  27. Modello seriale L E S S I C O elaboratore del messaggio GPS sistema di conoscenze elaboratore sintattico elaboratore lessicale General Problem Solver Solutore Generale di Problemi frase risposta

  28. L E S S I C O elaboratore del messaggio GPS sistema di conoscenze elaboratore sintattico elaboratore lessicale frase risposta elaboratore lessicale: la frase viene segmentata in parole e ogni parola viene cercata nel lessico mentale elaboratore sintattico:assegna una struttura sintattica alle entrate lessicali elaboratore del messaggio: fornisce un’interpretazione semantica alla frase. il GPS riceve le informazioni dai tre elaboratori ed elabora una risposta. In contatto con il sistema di conoscenze, quindi non è esclusivamente linguistico.

  29. MODELLI INTERATTIVI E SERIALI • Modelli interattivi: elaborazione sintattica e semantica procedono in parallelo. • Modelli seriali: elaborazione sintattica e semantica avvengono sequenzialmente. L’analisi sintattica precede quella semantica.

  30. LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO Livello fonologico: flusso continuo di suoni “Lei è una donna bella, ricca e famosa, … Livello semantico: parole polisemiche “Bello quel merlo” Livello sintattico: ambiguità strutturali “Il poliziotto insegue il ladro con la pistola”

  31. Avverbio non compatibile con verbo al futuro ri-analizza la frase, e si rivede l’interpretazione iniziale. LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO “Le hanno assegnato un incarico che svolgerà con grande entusiasmo ieri” Interpretazione iniziale: “che svolgerà con grande entusiasmo ieri” = unico elemento grammaticale

  32. LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO Assunzione: Nel processo di comprensione di una frase si possono rintracciare alcune regolarità nel modo in cui viene operata l’elaborazione Se si propende con sistematicità per una delle possibili interpretazioni significa che è stata utilizzata una determinata costruzione grammaticale.

  33. STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA Strategia dell’attaccamento minimale (Frazier,1978) L’elaboratore sintattico funziona in modo da costruire strutture sintattiche il più possibile semplici. “The horse raced past the crowd stumbled”

  34. Past Tense Raced Past Participle Compatibile con frase STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA Strategia dell’attaccamento minimale “The horse raced past the crowd stumbled” raced: verbo principale, incompatibile con stumbled

  35. STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA Strategia dell’attaccamento minimale L’elaboratore sintattico funziona in modo da costruire strutture sintattiche il più possibile semplici. “L’avvocato decise le argomentazioni più convincenti preparò l’arringa finale” “L’avvocato decise le argomentazioni più convincenti e le propose ai colleghi”

  36. La strategia prevede che il sintagma preposizionale venga interpretato come argomento del verbo guardare struttura più semplice STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA Strategia dell’attaccamento minimale “Il poliziotto guardava il ladro con il binocolo” “Il poliziotto guardava il ladro con la pistola” L’applicazione della strategia produce una frase priva di significato.

  37. Strategia della chiusura differita STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA Strategia dell’attaccamento minimale La prima struttura sintattica costruita è semplice. Se il risultato produce un’interpretazione non plausibile, il sistema linguistico ri-analizza la frase. Frasi con due possibili interpretazioni: “Sono passato a prendere l’amico del ragazzo che è arrivato ieri”

  38. STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA Strategia della chiusura differita (Frazier e Fodor, 1978) Se possibile dal punto di vista grammaticale gli elementi della frase che vengono man mano elaborati vengono attaccati ai nodi in corso di elaborazione.

  39. STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA Strategia della chiusura differita “Prima che il re cavalchi il suo meraviglioso cavallo bianco viene sempre strigliato”. “Prima che il re cavalchi il suo meraviglioso cavallo bianco questo viene sempre strigliato”.

  40. STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA • Strategia dell’attaccamento minimale • Strategia della chiusura differita Rispondono ad un principio cognitivo che prevede il minor carico di lavoro possibile in memoria.

  41. Per render conto di frasi come: “Chi ha chiamato Andrea?” soggetto oggetto STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA Strategia della catena minima (De Vincenzi, 1991) Il sistema funziona in modo da evitare di costruire nodi non necessari nelle catene sintattiche.

  42. IL RUOLO DELLA PROSODIA Prosodia: ritmo e intonazione dell’enunciato, pause tra le frasi. Limiti dell’ informazione prosodica: • Non risolvono tutte le ambiguità. • I meccanismi che intervengono nello stadio di elaborazione sintattica sono diversi da quelli che hanno luogo nello stadio di elaborazione delle informazioni prosodiche.

  43. PRODUZIONE DI FRASI Nella produzione di una frase siano coinvolti tre diversi livelli di elaborazione (Garrett): • Concettualizzazione- responsabile dell’elaborazione del contenuto del messaggio che il parlante intende trasmettere. • Formulazione- in cui viene elaborata la struttura della frase. • Articolatorio- prevede la traduzione della rappresentazione frasale nella struttura articolatoria.

  44. ERRORI DI PRODUZIONE Rappresentazionefunzionale: “Oggi faccio gli auguri, non mi fai gli anni” “Oggi faccio gli anni, non mi fai gli auguri” Rappresentazione posizionale: “I torni contano” “I conti tornano” Rappresentazione fonetica: “Un tempo di settimana” “Una settimana di tempo”

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