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STORIA DEL LIONISMO a cura di Carlo Calenda

STORIA DEL LIONISMO a cura di Carlo Calenda. 1917 : L’inizio. Un importante uomo d’affari di Chicago, Melvin Jones , fece una domanda semplice ma che avrebbe cambiato il mondo: “Che cosa succederebbe se le persone investissero il loro talento per migliorare le loro comunità?”.

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STORIA DEL LIONISMO a cura di Carlo Calenda

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Presentation Transcript


  1. STORIA DEL LIONISMOa cura di Carlo Calenda

  2. 1917: L’inizio. Un importante uomo d’affari di Chicago, Melvin Jones, fece una domanda semplice ma che avrebbe cambiato il mondo: “Che cosa succederebbe se le persone investissero il loro talento per migliorare le loro comunità?” STORIA DEL LIONISMOa cura di Carlo Calenda

  3. 1920: L’espansione a livello Internazionale. Solo tre anni dopo la nostra fondazione, il Lions diventa internazionale dopo aver fondato il primo club in Canada. Il 1927 è la volta del Messico. Negli anni 50 e 60, la crescita internazionale si espande velocemente grazie a nuovi Club fondati in Europa, Asia ed Africa. STORIA DEL LIONISMO

  4. STORIA DEL LIONISMO • 1925: Sradicare la Cecità. • Helen Keller durante la Convention Internazionale • del Lions Clubs International • tenutasi a Cedar Point, in Ohio, USA, ha sfidato i Lions a diventare i “Cavalieri dei ciechi nella crociata contro l’oscurità.” • Da allora, abbiamo lavorato instancabilmente per aiutare i ciechi ed i videolesi.

  5. STORIA DEL LIONISMO • 1945: L’Unione con le Nazioni. • L’ideale di un’organizzazione internazionale è esemplificato dalla nostra duratura collaborazione con le Nazioni Unite. Siamo state una delle prime organizzazioni non governative ad essere state invitate ad assistere alla nascita ufficiale delle Nazioni Unite • e ad aver supportato, da allora, il loro lavoro.

  6. STORIA DEL LIONISMO • 1957: Organizzazione dei Programmi Giovanili. • Negli ultimi anni ‘50, abbiamo creato • il Programma Leo • per dare ai giovani l’opportunità di crescere a livello personale attraverso il volontariato. • Si contano al momento • circa 144.000 Leo e 5.700 Leo Club in oltre 140 Paesi in tutto il mondo.

  7. STORIA DEL LIONISMO • 1968: La Costituzione della Nostra Fondazione. • La Fondazione del Lions Clubs International (L.C.I.F.) • assiste i Lions sui progetti umanitari sia a livello mondiale che quelli locali su larga scala. Attraverso la nostra Fondazione • i Lions vanno incontro ai bisogni delle loro Comunità locali e globali.

  8. STORIA DEL LIONISMO • 1990: Lancio di SightFirst. • Attraverso SightFirst, i Lions curano la vista e prevengono la cecità a livello mondiale. • Lanciata nel 1990, i Lions hanno raccolto, grazie a questa iniziativa, oltre 346 milioni di dollari US. • SightFirst lotta contro le principali cause della cecità: cataratta, tracoma, cecità da fiume, cecità infantile, retinopatia diabetica e glaucoma.

  9. STORIA DEL LIONISMO • Quasi 100 anni più tardi, • il Lions Clubs International è l’organizzazione di Club di servizio più grande al mondo, con oltre 1,3 milioni di Soci in oltre 46.000 Club presenti in 206 Paesi delle terre emerse ed innumerevoli storie di Lions che agiscono con la stessa semplice idea: • “Miglioriamo le nostre Comunità”.

  10. STORIA DEL LIONISMO • Il nome Lions • Il 17 giugno 1917 i delegati, invitati da Melvin Jones, si incontrarono a Chicago. L'unico punto controverso fu la scelta del nome della nuova organizzazione, che Melvin Jones voleva chiamare Lions. Era convinto che il leone rappresentasse la forza, il coraggio, la fedeltà e la vitalità. Il nome Lions venne scelto fra molti altri nel corso di un ballottaggio segreto.

  11. STLIONISMO STORIA DEL LIONISMO • L'emblema Lions • Alla Convention del 1919, al un tentativo di cambiare il simbolo, un giovane avvocato di Denver (Colorado) che si chiamava Halsted Ritter, prese la parola: • "Il nome Lions non rappresenta solo fratellanza, amicizia, forza di carattere e propositi, ma soprattutto le lettere che compongono il nome annunciano al Paese il vero significato dell'impegno verso la Comunità: • LIBERTY, INTELLIGENCE, OUR NATION'SSAFETY, cioè libertà, intelligenza sono la sicurezza del nostro Paese." • Logo Lions Ufficiale - 2 Colori -

  12. STORIA DEL LIONISMO IL Motto “We Serve” Nel 1954 a New York viene scelto come motto "WE SERVE" tra circa 6.000 proposte pervenute da ogni parte del mondo a testimonianza di una corale e significativa partecipazione. Si completa così la Carta Fondamentale dell'Associazione.

  13. ETICA (Codice)nuova edizione 2010 Mostrare la convinzione nel valore della mia vocazione applicandomi diligentemente per meritare la stima per la qualità del servizio. Cercare il successo e richiedere remunerazioni o profitti equi come giusta ricompensa, ma non accettare profitti o successo al prezzo della perdita di autostima a causa di vantaggi ottenuti ingiustamente o a causa di atti discutibili da parte mia. Ricordare che per costruire la mia attività non è necessario distruggere l'attività di altre persone; essere leale con i miei clienti e onesto con me stesso. Ogni qual volta nasca un dubbio sul diritto o sull'etica della mia posizione o azione verso gli altri, risolvere il dubbio a mio sfavore. Considerarel'amicizia un fine, non un mezzo. Considerare che la vera amicizia non esiste in virtù del servizio reso da una persona a un'altra ma che, al contrario, essa richiede di accettare tale servizio con lo spirito con cui è stato offerto. Sempre ricordare i miei obblighi di cittadino nei confronti della nazione e della comunità e dare loro la fedeltà incondizionata della mia parola, dei miei atti e delle mie azioni. Donare il mio tempo, il mio lavoro e le mie sostanze. Assistere gli altri offrendo la mia comprensione a chi è in pena, il mio aiuto ai deboli e i miei beni ai bisognosi. Essere attentoalle critiche e prodigo negli elogi; costruire e non distruggere.

  14. ETICA L'importanza dell'Etica Lionistica L’Etica dell’Associazione si basava, (e si basa ancora oggi) sul principio che “Nessun Club deve avere come fine il miglioramento della condizione economica dei propri Soci, indice di un servizio disinteressato verso il prossimo. Il concetto di fare qualcosa per gli altri si tramutava così in quello di servire glialtri ed il Club di affari si costituiva in Club Service”. La corretta Etica di un Lion determina l'interiore convincimento di essere un privilegiato in quanto si è ricevuto di più dei fratelli che vivono in uno stato di bisogno e pertanto fa nascere il dovere di restituire una parte ai meno fortunati affinché possano affrancarsi dallo stato di necessità e riappropriarsi di quella condizione naturale, riconosciuta a tutti i cittadini: la libertà dal bisogno.

  15. SALUTO Ringrazio per l'attenzione. “We Serve/Noi Serviamo”

  16. GianMario Moretti STATUTO INTERNAZIONALE

  17. L’Associazione Internazionale dei Lions Club rientra nel novero delle associazioni non riconosciute dell’ordinamento giuridico italiano.

  18. L’Associazione internazionale dei Lions Club è una Associazione di Club.

  19. Noi siamo lion in quanto soci ordinari di uno dei circa 50.000 Club sparsi nel mondo.

  20. La nostra è una rappresentanza derivata.

  21. La nostra organizzazione è una associazione consortile di club, i diritti appartengono i sodalizi che li esercitano per mezzo dei propri delegati.

  22. L’organizzazione della Associazione ha una configurazione piramidale alla base i circa 50.000 club quindi i Presidenti di zona ed i se esistono i Presidenti di circoscrizione. Sono Officers internazionali: i Governatori dei Distretti, l’insieme dei DG di un territorio costituiscono il Multidistretto. 34 Direttori Internazionali costituiscono il C.d.A. (Board) il Vice Presidente Internazionale i Vice Presidente Internazionale il Presidente Internazionale l’Immediato Past Presidente Internazionale.

  23. A latere operano officer amministrativi, stipendiati, nominati dal C.d.A. per il funzionamento dell’ organizzazione.

  24. STATUTO INTERNAZIONALE E’ costituito da 11 articoli a loro volta articolati su molteplici sezioni. REGOLAMENTO INTERNAZIONALE E’ costituito da 13 articoli e molteplici sezioni.

  25. ARTICOLO 1 - DENOMINAZIONE Associazione Internazionale dei Lions Club

  26. ARTICOLO 2 – Finalità del Lions International • Organizzare, fondare e sovrintendere i club di servizio noti come Lions club. • Coordinare le attività e rendere standard l'amministrazione dei Lions club. • Creare e promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo. • Promuovere i principi di buon governo e buona cittadinanza. • Partecipare attivamente al benessere civile, culturale, sociale e morale della comunità.

  27. • Unire i club con legami di amicizia, fratellanza e comprensione reciproca. • Fornire un luogo di dibattito per discussioni aperte su tutte le questioni di interesse pubblico, fatto salvo la politica e la religione che non saranno argomenti di discussione fra i soci. • Incoraggiare le persone predisposte a servire la comunità senza derivarne vantaggi finanziari, incoraggiare l'efficienza e promuovere alti valori di etica nel commercio, nell'industria, nelle professioni, nelle attività pubbliche e in quelle private.

  28. ARTICOLO 3 - APPARTENENZA Fanno parte dell’Associazione tutti i Lions Club debitamente organizzati e costituiti secondo le presenti norme.

  29. ARTICOLO 4 - EMBLEMA, COLORI, SLOGAN E MOTTO Il LOGO è quello che universalmente ci distingue, riportato sulla nostra pin, modificato di recente con delibera della Convention di Bangkog Nome-Logo-emblema ed insegne possono essere utilizzati in base alle norme stabilite dal Regolamento. COLORI: Viola ed Oro. SLOGAN: Libertà, Intelligenza per la salvezza della Nazione. Liberty, Intelligence Our Nation's Safety MOTTO: We serve.

  30. ARTICOLO 5 - OFFICER E CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE INTERNAZIONALE Sono Officers dell’ Associazione: il Presidente Internazionale, gli Immediati Past Presidente Internazionale (Officers esecutivi), il Primo Vice Presidente, il Secondo Vice Presidente Internazionale, i 34 Direttori Internazionali, i 755 Governatori Distrettuali, il Direttore esecutivo, il Tesoriere (funzionari amministrativi), il Segretario, ogni altro officers delegato dal C.d.A.. Il Consiglio di Amministrazione (board) è composto dai 4 Officers esecutivi e dai 34 Direttori Internazionali.

  31. Ogni anno sono eletti 17 Direttori Internazionali che restano in carica per un biennio. Tutti gli altri officers esecutivi ed i DG restano in carica un solo anno. Gli Officer Amministrativi nominati dal C.d.A. restano in carica a discrezione del medesimo. Gli Officer esecutivi ed i DG non percepiscono alcun compenso, ma sono ammessi al rimborso delle spese sostenute nell’ esercizio dei loro compiti secondo il regolamento di Contabilità.

  32. Il C.d.A. ha giurisdizione, supervisione e direzione di tutti gli officer e dei comitati del Consiglio e dell’ Associazione.

  33. ARTICOLO 6 - CONVENTION INTERNAZIONALE Ogni anno, all’ epoca e nel luogo stabilito dal C.d.A. si tiene la Convention dell’Associazione. I club hanno diritto ad un delegato effettivo ed un supplente ogni 25 soci o frazione superiore a 13. Il conteggio viene fatto sulla base dei dati risultanti nel Registro Internazionale al primo giorno del mese che precede la Convention. Sono previsti dei delegati fuori quota. Non sono ammesse le deleghe. Il numero legale è costituito dalla maggioranza dei delegati registrati presenti ad ogni sessione.

  34. ARTICOLO 7 - ORGANIZZAZIONE DISTRETTUALE Il territorio dei Lions Club regolarmente costituiti è suddiviso in Distetti ed Unità amministrative.

  35. ARTICOLO 8 – CLUBS I Lions Club sono costituiti secondo le norme e le regole del C.d.A. I club sono entità autonome. Si diventa lion solo su invito.

  36. ARTICOLO 9 - QUOTE 2011-2012 Per socio Internazionale $ 39,00 Multidistrettuale € 28,85 Interdistrettuale € 13,20 Distrettuale € 65,95

  37. ARTICOLO 10 - FONDO DI RISERVA PER CASI DI EMERGENZA E’ costituito un fondo speciale, amministrato separatamente dagli altri fondi dell’Associazione.

  38. ARTICOLO 11 - EMENDAMENTI E’ prevista una procedura per le variazioni dello Statuto che può avvenire esclusivamente in occasione delle Convention annuali.

  39. DOMANDE

  40. Distretto 108 Ia3ACCADEMIA 2011-2012 Governatore Roberto Bergeretti Qualità del Socio Comitato Soci Relatore Fedele Andrea Palmero

  41. Concetti introduttivi e premesse: • In campo associativo tutti gli incarichi affidati devono essere svolti con entusiasmo e serietà, con il piacere di sviluppare un compito che contribuirà alla crescita del Club, del Distretto e del Lions International. • Questo ci si aspetta da tutti i soci nei vari ruoli, e così dai membri del comitato soci impegnati comunque in un compito delicato e difficile da cui possono derivare i futuri successi od insuccessi del Club. (GMT GLT ex MERL del Club)

  42. Il mestiere di Lions e la sua formazione: • Sembra impossibile che un socio della nostra associazione abbia bisogno di essere informato sul concetto e sul significato di associazione volontaria di servizio. • Ognuno di noi prima di essere accolto nell’associazione dovrebbe essere informato su cosa ci si aspetta da lui e così già in prima istanza decidere liberamente se aderire all’invito di far parte di un Club Lions. • Eppure osserviamo che per molti, troppi di noi, l’appartenere al Lions non ha grande rilevanza nel quadro generale della loro vita. • Se non la gratificazione di fregiarsi di un distintivo Leader tra le associazioni di servizio quale compimento dei risultati raggiunti nel campo professionale o nelle singole attività lavorative. • Come spesso accade una volta messo il distintivo il nuovo socio scompare, o quanto meno frequenta poco e partecipa con distacco.

  43. Con quali caratteristiche vengono cooptati i futuri soci Lions: • La stragrande maggioranza dei nostri soci è costituita da persone che possiedono un grado elevato di capacità personali e professionali di prima qualità, siano essi professionisti, imprenditori, manager, intellettuali, come è testimoniato dallo stato sociale che hanno saputo raggiungere. • Malgrado ciò, nella maggioranza dei casi quando si trovano ad agire per l’associazione, quelle capacità di guida ed organizzative che sicuramente possiedono, sembrano essere improvvisamente scomparse e scemate. • Se ciascuno di noi mettesse a disposizione del suo essere Lions anche una piccola parte del suo tempo e dello spirito di iniziativa che abitualmente utilizza nella sua attività, il Club e l’Associazione tutta, potrebbero fare un grande salto di qualità.

  44. Necessità della conoscenza degli strumenti e delle risorse di ogni singolo socio e risultati di vita: • Tutti i manager sanno benissimo che per utilizzare al meglio gli strumenti e le risorse di cui dispongono bisogna conoscerle a fondo. E’ questo il motivo di incontro di questa mattina. • Scopriremo insieme, che fare bene il mestiere di Lions, aiuterà tutti noi a fare meglio il nostro personalissimo mestiere di imprenditore, di professionista, di commerciante, di manager e soprattutto il mestiere di persona umana. • Il lions è una scuola di vita che ti cattura per i suoi nobilissimi scopi, ma ti fa crescere e ti arricchisce giorno per giorno nel tuo spirito gratificandoti per il tuo personale contributo alla costruzione di un mondo migliore..

  45. Qualità del socio : • Art.3 - Sezione 3 - Statuto internazionale: Requisiti per l’appartenenza ad un Lions Club “La qualifica di socio di un Lions Club debitamente costituito può essere concessa alle persone maggiorenni di ottima condotta morale che godono di buona reputazione nella località” • I soci quindi devono avere in sintesi questi pregiudiziali requisiti: moralità, disponibilità al servizio e professionalità. • Sulla moralità e sulla professionalità non ci sono dubbi in quanto qualità facilmente riscontrabili da persone attente come noi nella società di oggi.

  46. Disponibilità al servizio: • Sulla disponibilità al servizio sarà opportuna qualche riflessione: • Sui soci e sulla loro scelta cosa preferiamo l’immagine o la loro disponibilità. • Se affiliassimo, personaggi come il S. Padre, il Presidente della Repubblica, senza dissacrare il loro ruolo religioso ed istituzionale, otterremo sull’opinione pubblica una grande immagine, ma nessuna disponibilità; come potrebbero operare in concreto per i nostri services ? • Socio è colui che volontariamente convinto di un’idea e dei principi che l’attualizzano si unisce ad altri soci che condividono gli stessi ideali e che intendono conseguirli con un’azione comune.

  47. Cosa dobbiamo riconoscere e chiedere al nuovo socio: • Il socio che viene tra noi deve sapere quel che chiediamo al suo volontariato. • Ed è proprio sotto questo profilo che spesso, forse troppo spesso si rilevano grandi malintesi nella scelta dei nuovi affiliati. • Senza ombra di dubbio dobbiamo riconoscere persone entusiaste e generose verso qualsiasi attività rivolta alla soluzione della missione e degli scopi associativi. • Senza dimenticare in queste motivazioni l’importanza della disponibilità ad assumere tutti gli incarichi e le cariche associative che potranno essere affidate.

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